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venerdì 16 settembre 2022

LA STELE DI MERENPTAH

 

I SEGRETI DELLA BIBBIA - LA STELE DI MERENPTAH

NASCITA DEL POPOLO DI ISRAELE

la stele di merenptah

Stele di Merenptah

Dedicata al faraone Merenptah, figlio di Ramses il Grande, divenne nota come la Stele di Merenptah, conservata oggi al Museo del Cairo.

Per gli antichi egizi questa era la Stele della Vittoria, poichè commemora la vittoria su un popolo straniero.

Le iscrizioni geroglifiche sulla stele, celebrano la vittoria di Merenptah sulla Libia, il suo nemico occidentale.

Ma in due righe, che sembrano aggiunte in un secondo momento, il sovrano nomina anche le sue conquiste sulle popolazione dell'est.

Il testo dice: "Ascalona è stata condotta in catene, Ghezer è stata fatta prigioniera, Jenoam è stata conquistata, Israele è stata sconfitta e il suo seme non esiste più".

La storia proverà che, l'arrogante vanto del faraone, era un errore poichè invece di segnarne l'annientamento, la stele di Merenptah annuncia l'ingresso al mondo di un popolo chiamato Israele, (clicca qui per il mio articolo sull'Esodo di Abramo).

 
geroglifico stele di Merenptah esistenza israele

Geroglifico sulla Stele di Merenptah che indica l'esistenza di Israele


La precisa cronologia egiziana, incisa sulla stele, data questi eventi nel 1.208 a.C. e dà la prova che persone chiamate israeliti, abitavano nella regione di Canaan più di 3.000 anni fà.

Gli antichi israeliti sono conosciuti grazie ai racconti a noi familiari, che ne narrano la storia, da Abramo a Isacco, da Mosè e i 10 comandamenti, Davide e Golia, coloro che scriveranno la Bibbia.

Attraverso la scrittura della Bibbia Ebraica, le loro antiche credenze sopravvivono per diventare il Giudaismo, una delle più antiche religioni, lasciando in eredità la fede in un unico Dio.

Questa fede diventerà il fondamento di altre 2 grandi religioni monoteiste come il Cristianesimo e l'Islam.


NASCITA DEGLI ISRAELITI


Popolo Israelita

Spesso chiamata Vecchio Testamento, per distinguerla dal Nuovo Testamento che descrive la nascita del Cristianesimo, oggi la Bibbia Ebraica e la fede in un unico Dio, sono intrecciate in ogni ambito della cultura mondiale.

Ma in tempi antichi, tutti i popoli come gli Egizi, i Greci e i Babilonesi adoravano molti Dei, sotto forma di idoli.

Sia la stele che la Bibbia, localizzano un popolo chiamato gli Israeliti, nella zona collinare di Canaan, nel territorio che oggi include Israele e Palestina.

La Bibbia ebraica è piena di storie sull'origine di Israele, la prima è quella di Abramo che, lascia la Mesopotamia con la sua famiglia, per viaggiare verso la terra promessa Canaan.

Nel libro della Genesi al Capitolo 12.1.2 il Signore disse ad Abramo: "Vattene dal tuo paese, dalla tua patria e dalla casa di tuo padre, verso la terra che io ti indicherò. Io farò di te un grande popolo, ti benedirò, renderò grande il tuo nome e diventerai una benedizione".

Secondo la Bibbia questa promessa stabilisce l'alleanza, un sacro patto, tra Dio ed Abramo e, per siglare questa alleanza, Abramo e tutti i maschi vengono circoncisi e tutti i loro discendenti saranno il Popolo Eletto dal Signore.

Saranno fecondi e si moltiplicheranno, abiteranno tutta la Terra, tra Egitto e Mesopotamia, in cambio Abramo ed il suo popolo, che diventeranno gli israeliti, devono venerare un solo Dio.

Questo concetto monoteista, tenuto conto che Dio, come lo intendiamo noi, non esisteva prima di Abramo, fù un qualcosa estremamente radicale, in un mondo allora dominato dal politeismo, che venerava molti Dei e idoli.

La storia di Abramo fà parte del primo libro della Bibbia, la Genesi, che parla anche di Noè e del Diluvio Universale e di Adamo e Eva.

Anche se queste storie trasmettono un potente messaggio, tutt'oggi non ci sono reperti archeologici nè testi, oltre la Bibbia, che li convalidino.

Più ci si addentra nei testi biblici più è difficile trovarvi materiale storico, infatti i Patriarchi risalgono alla Genesi, una serie di miti e storie inventate.

Questa assenza di prove storiche, porta gli studiosi ad usare un approccio differente, riguardo la narrativa biblica, chiedendosi perchè la Bibbia fù scritta.


DISCREPANZE NELLA BIBBIA - I PRIMI 5 LIBRI DELLA BIBBIA SCRITTI DA MOSE'

IPOTESI DOCUMENTALE


La credenza tradizionale è che Mosè abbia scritto i primi 5 libri della Bibbia, di cui la Genesi, la storia della Creazione, l'Esodo e la liberazione dalla schiavitù verso la terra promessa, Levitico, Numeri e Deuteronomio, leggi per la morale e l'osservanza, che insieme formano la Torah o i 5 libri di Mosè.

L'idea che Mosè avesse scritto i primi libri della Bibbia, durò fino al XVII° secolo, quando si ebbero dubbi sulla parte finale dell'ultimo libro della Torah, ovvero il Deuteronomio, che descrive la morte e la sepoltura di Mosè e quindi non poteva aver scritto quelle parole di persona perchè era morto e lo stavano seppellendo.

Analizzando meglio il testo emersero molte discrepanze, come ad esempio nella descrizione del numero di animali di ogni specie portati da Noè sull'Arca, un testo dice 2 animali per ogni tipo mentre un altro testo 7 coppie per gli animali puri e solo 2 per quelli impuri.

In un capitolo, la Bibbia dice che il Diluvio durò per 40 giorni e 40 notti, ma in quello seguente dice 150 giorni.

Per vedere se le acque si erano abbassate, dopo il Diluvio, Noè manda fuori una colomba ma nel successivo capitolo si parla di un corvo, due versioni diverse che si intrecciano nelle stesse pagine, portando a pensare che la Bibbia sia stata scritta da più mani.

Nei primi 5 libri, infatti, gli studiosi hanno identificato la mano di almeno 4 diversi gruppi di scribi, che hanno scritto durante diverse centinaia di anni e questa teoria è chiamata "Ipotesi Documentale".

Un'antologia creata nel corso di molti secoli da diverse persone, con aggiunte, cancellazioni, e così via.

Tel Zayit è un sito archeologico che risale ai templi biblici dove furono trovate, alla fine degli anni '90 del XX° Secolo, delle incisioni su una pietra.

Questa iscrizione era un abecedario, chiamato in seguito Abecedario di Tell Zayit, una forma arcaica dell'alfabeto ebraico, quindi il progenitore della scrittura ebraica, risalente all'anno 1.000 a.C., rendendo plausibile che la stesura dell'Antico Testamento fosse già iniziata in questo periodo.

Abecedario di Tell Zayit

Abecedario di Tell Zayit


 
Gli studiosi esaminano la Bibbia nell'ebraico originale, in cerca del linguaggio più arcaico e antico, rintracciandolo nell'Esodo, il secondo libro della Bibbia.

"I carri del faraone e il suo esercito ha gettato nel mare, e i suoi combattenti scelti furono sommersi nel Mare Rosso", riportato nell'Esodo al Capitolo 15.4, conosciuto anche come "Canto di Vittoria", è la scena culminante dell'Esodo, la storia degli israeliti schiavi in Egitto e di come Mosè li conduce alla libertà.

In tutta la Bibbia nessun altro evento viene nominato tante volte quanto l'Esodo e con lo sviluppo dell'antico ebraico scritto, questo canto potrebbe essere stato scritto intorno al 1.000 a.C., composto come poema molto prima della nascita dell'ebraico scritto.

Una storia raccontata sotto forma di poema e tramandata a voce negli accampamenti nomadi, quindi una poesia narrata oralmente molto prima di venire scritta.

Scavi archeologici condotti in Egitto, hanno portato alla scoperta di una città perduta, dove in ogni monumento di questo sito vi è inciso il nome del faraone Ramses II, uno dei sovrani egizi più potenti ed identificato come il faraone dell'Esodo.

Gli antichi testi egizi chiamano la città Pi-Ramses o Casa di Ramses, un nome plausibile con la storia biblica dell'Esodo.

L'unico argomento specifico menzionato nel libro che possiamo legare con materiale non biblico, è costituito dalle città che gli ebrei erano costretti a costruire, chiamate Pitom e Ramesses.

La Bibbia dice che gli israeliti lasciano l'Egitto in una migrazione di massa, 600.000 uomini e le loro famiglie, e che vagano nel deserto per 40 anni, ma non vi è alcuna prova storica nè archeologica che confermi questo esodo di massa.

Seguendo l'Esodo la Bibbia afferma che Dio conduce, infine, gli israeliti alla terra promessa Canaan, composta da città-stato fortificate, ognuna con il proprio Re che a turno servivano l'Egitto e il suo faraone.

I cananei, una rigogliosa cultura del vicino Oriente, veneravano molti Dei sotto forma di idoli.


DISTRUZIONE DI HAZOR, AI E GERICO DA PARTE DI GIOSUE'


giosuè biblico

Giosuè Biblico

La Bibbia narra di come un nuovo capo, Giosuè, conduca gli israeliti in Canaan con una guerra lampo: "Allora il popolo lanciò il grido di guerra e si suonarono le trombe. Come il popolo udì il suono della tromba ed ebbe lanciato un grande grido di guerra, le mura della città crollarono", Giosuè 6:20.

Negli anni '30 del XX° secolo furono condotti degli scavi nella città di Gerico, la prima città cananea della campagna di conquista di Giosuè, scoprendo prove della distruzione della città e furono rinvenute le antiche mura distrutte da Giosuè.

mura di giosuè

Mura di Giosuè

E, in quella che la Bibbia descrive come la più grandiosa città della terra di Canaan, Hazor, ci sono altre prove della distruzione.

veduta di hazor

Veduta della città di Hazor

 
Si possono ancora oggi vedere segni di distruzione ovunque, pietre annerite e frantumate in moltissimi pezzi, causati da un grande calore, che segnarono la fine della città di Hazor.

Tra le ceneri rinvenute nel sito, è stata scoperta una statua profanata, probabilmente del re o del Dio protettore di Hazor, con la testa e le mani tagliate dai conquistatori, probabilmente gli israeliti, gli unici che menzionano l'accaduto nei loro scritti.

Anche in un'altra città-stato nella terra di Canaan, chiamata Ai, sono stati scoperti segni di distruzione, databili intorno al 2.200 a.C., tenuto conto che Gerico fù distrutta verso il 1.500 a.C. e Hazor nel 1.250 a.C., quindi le 3 città non furono rase al suolo nello stesso periodo.

Dei 31 siti che furono conquistati da Giosuè, solo pochi mostravano segni di guerra, le altre o non erano state distrutte o lo erano a causa di altre popolazioni.

La distruzione di Hazor, però, coincide con il periodo durante il quale la Stele di Merenptah, localizza gli israeliti in Canaan.

Hazor, ai tempi, era composta da una città inferiore di cittadini comuni, servi e schiavi, ed una città superiore con un Re ed una ricca elite.

Tra i suntuosi palazzi di questa elite, furono trovate aree in rovina ed abbandono, segni di una cultura in declino e di una ribellione dall'interno dei cananei, nei confronti di quella elite che governava la città, intorno al 1.200 a.C..

Prima di questa data nella terra di Canaan vi erano circa 25 insediamenti, con una popolazione tra i 3 e i 5.000 abitanti.

insediamenti 1.200 a.c. terra di canaan

Insediamenti nella Terra di Canaan nel 1.200 a.C.

Circa 200 anni dopo vi è un incremento di popolazione sempre più crescente, che portò alla fondazione di circa 250 città, con una popolazione di circa 45.000 abitanti.

Tenuto conto che a quei tempi era impossibile un tal numero di abitanti dovuti ad un boom demografico, ma sicuramente il risultato di un'ondata di persone disperse che, si stabilirono in seguito al collasso di un sistema di governo.

Gli archeologi scoprirono in questi luoghi, un tipo di abitazioni semplici mai viste prima in altri scavi, nel luogo dove sia la Stele che la Bibbia collocano gli israeliti.

Le persone che vivevano in questo villaggio, sembravano organizzate in una società egalitaria, perchè non vi erano architetture più imponenti di altre, con ritrovamento di vasellame povero.

Questo vasellame, trovato in questi nuovi villaggi israeliti, è molto simile a quello trovato nelle più antiche città della terra di Canaan, come Hazor.

Da qui si deduce che i primi israeliti fossero cananei che erano migrati, nativi e presenti nel territorio di Israele, divisi in vari gruppi e praticamente nullatenenti.

Una rivoluzione sociale ed economica, dovuta forse all'oppressione dei re vassalli cananei degli egizi, che imponevano tasse e schiavitù le classi più basse della popolazione.

Mentre questo sistema sociale oppressivo declina, famiglie e tribù di servi, schiavi e contadini cananei, colgono l'opportunità di abbandonare le città-stato e si dirigono in collina, liberi dall'oppressione del passato, riemergendo in seguito in un luogo nuovo e come persone nuove, ovvero gli israeliti.

Nel testo si narra la storia degli israeliti che arrivano da fuori e assediano le città cananee, distruggendole e fondando una Nazione nella terra di Canaan.

La Bibbia considera gli israeliti degli stranieri in terra di Canaan, Abramo che arriva dalla Mesopotamia, Mosè che conduce gli schiavi dall'Egitto alla terra promessa e Giosuè che conquista Canaan dall'esterno, e questo potrebbe essere legato al fatto di voler forgiare un'identità decisamente nuova.

L'identità è creata parlando di cosa non si è, di qualcuno di diverso, per riuscire a capire chi sono devo prima capire chi non sono.

Agli israeliti non piaceva il sistema cananeo e si definirono in contrasto con quel sistema.

Non usando vasellame decorato nè importato, svilupparono un'ideologia di semplicità che marcò la differenza tra loro e il sistema egiziano cananeo.

Appunto per questo, gli israeliti volevano distinguersi dal loro passato cananeo, creando la storia di averli distrutti.

 

LA NASCITA DI YAHWEH


Le storie di Abramo, dell'Esodo e della conquista, servono ad un altro scopo, celebrano il potere di quello che, secondo la Bibbia, è la più profonda distinzione tra gli israeliti e tutti gli altri popoli, il loro Dio.

Nel successivo giudaismo, Dio è considerato così sacro che non deve essere mai nominato, chiamato con lettere YHWH, e probabilmente pronunciato come Yahweh dagli israeliti.

Egli appare solo nel Vecchio Testamento e non vi è traccia nelle storie e nei testi cananei.

Nella città reale di Karnak, in Egitto, i faraoni per più di 1.000 anni celebrarono il loro potere con statue, obelischi e bassorilievi sulle pareti dei templi.

Sul muro settentrionale di Karnak, sono descritte le vittorie e le battaglie di Seti I, il padre di Ramses il Grande.

iscrizioni tempio di karnak

Iscizioni del Tempio di Karnak

 
Seti, in queste iscrizioni, commemora le sue più grandi vittorie sugli Shasu, un popolo che viveva nella Canaan meridionale, nello stesso periodo in cui emersero gli israeliti.

I testi egizi dicono che uno dei luoghi in cui vivevano gli Shasu, si chiamava YHW come il nome del loro Dio patrono.

Nella Bibbia, il luogo in cui vivono gli Shasu è chiamato Madian, qui prima dell'Esodo Mosè incontra per la prima volta Yahweh, sotto forma di rovo ardente: "Non avvicinarti, togliti i sandali dai piedi, perchè il luogo sul quale tu stai è una terra santa. Dirai agli israeliti il Signore, il Dio dei vostri padri, il Dio di Abramo, il Dio di Isacco, il Dio di Giacobbe mi ha mandato a voi. Questo è il mio nome per sempre, questo è il titolo con cui sarò ricordato di generazione in generazione", Esodo 3:5:15.

Non essendoci prove di una migrazione di massa, si tende a considerare che un piccolo gruppo scappò dall'Egitto, che non erano israeliti ma piuttosto schiavi cananei.

Durante il viaggio per tornare a Canaan, passano attraverso Madian, dove vengono ispirati dai racconti del Dio degli Shasu.

 

esodo mosè canaan

Mappa dell'Esodo di Mosè da Canaan


Era probabilmente un gruppo di persone, scappato dall'Egitto, che ebbe una qualche esperienza mistica, era forse un piccolo gruppo a livello demografico, ma molto importante a livello di ideologia.

Trovarono la strada per la regione collinare centrale, dove incontrarono le tribù scappate dalle città-stato cananee.

La storia dell'Affrancamento ebbe molta risonanza in questa emergente società egalitaria, poichè gli schiavi liberati attribuivano la loro libertà al Dio che incontrarono a Madian, che ora chiamano Yahweh.

Diffusero l'idea di un Dio che rappresentasse la libertà di tenere i frutti del proprio lavoro, un messaggio così potente che condusse i popoli insieme e diede loro una nuova identità, quelli degli israeliti.

Sono l'unione di cananei non votanti, schiavi fuggiti dall'Egitto e persino nomadi divenuti stanziali.

La Bibbia li chiama "Grande massa di gente promiscua", secondo l'Antico Testamento l'Israele primitivo era un gruppo eterogeneo legate tra loro da una visione.

Il popolo eletto, potrebbe essere in realtà formato da persone che hanno scelto di essere libere e, la storia della loro fuga, raccontata all'inizio oralmente come poema, aiuta a forgiare l'identità collettiva tra le tribù.

Più tardi, nella sua forma scritta, diventerà il tema centrale della Bibbia, l'Esodo e la liberazione Divina, per mano di un Dio che viene da Madian, esattamente dove dice la Bibbia, adottato dagli israeliti per rappresentare il loro Esodo dalla schiavitù alla libertà.

Gli antichi israeliti si differenziavano dai loro vicini perchè quest'ultimi veneravano molti Dei, mentre i primi veneravano il solo e vero Dio, ma non è così in quanto la figura taurina, vedi foto sotto(mettere foto divinità el cananei, che rappresentava EL il Dio supremo delle divinità cananee, è solo uno tra migliaia di idoli scoperti durante gli scavi archeologici presso i siti israeliti.

 

divinità el cananei

Divinità EL a forma di toro del popolo Cananeo

 
Quest'ultimi, veneravano frequentemente altri Dei, quindi la maggior parte non era monoteista, quindi il modello della fede israelita in unico Dio, presente nella Bibbia, viene ora messo in discussione.

Ma parole, pensieri ed idee, hanno il potere di creare, cercando di identificarsi come unico popolo che venerava un solo Dio, gli scrittori della Bibbia ebraica piantarono il seme che alla fine fiorì, diventando la base per il monoteismo praticato dalle 3 principali religioni della nostra cultura moderna.

Che siano state scritte da Mosè o dagli scribi, le storie del Vecchio Testamento sono stampate nei cuori di milioni di persone che trovarono conforto nelle parole della Bibbia.




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