FANTASMA DEL TAMBURINO DI TEDWORTH

DRUMMER OF TEDWORTH

Il tamburo di Tedworth in un'illustrazione dell'epoca.

John Mompesson, magistrato della città di Tedwoth, in Inghilterra, nel marzo del 1661, il magistrato fece arrestare un vagabondo, chiamato William Drury, che andava in giro per le strade suonando un tamburo arrecando disturbo.

Per questo motivo fu arrestato per schiamazzi notturni e gli fu confiscato il tamburo, che il magistrato promise di restituire in caso di assoluzione. 

Il magistrato di tedworth John Mompesson.

Ma Drury fuggì di prigione senza però poter recuperare il suo tamburo e da quel momento in poi in casa del magistrato si manifestò uno spirito che sbatteva le porte o simulava i versi di animali, lanciava oggetti in aria, altre volte, invece, si poteva udire una voce che diceva: "La Strega, la Strega!". proprio nella stanza dove era stato adagiato e conservato il tamburo.

Altre volte i letti venivano sollevati fino al soffitto e mani invisibili strappavano coperte e versavano sui letti il contenuto dei vasi da notte.

Uno spirito di forma nera con gli occhi fiammeggianti, appariva in casa terrorizzando chiunque assieme ad un cavallo che metteva una zampa in bocca.

Nel 1663 Drury era ritornato in carcere con l'accusa di aver rubato un maiale e parlando con un altro carcerato gli chiese se aveva sentito notizie sugli strani fenomeni in casa del magistrato.

Poi confessò che i fenomeni furono causati da lui e sarebbero scomparsi solo nel momento in cui gli fosse stato restituito il tamburo.
Appena questo tornò nelle mani del proprietario gli strani fenomeni cessarono ma Mompesson perse la reputazione ed i suoi averi.

Fu chiamato ad indagare sui fatti il reverendo Joseph Glanvill, scrittore, filosofo e sacerdote inglese, nonchè esperto in stregoneria. 
 

Il reverendo Joseph Glanvill fu chiamato ad indagare sul caso del tamburino di Tedworth.

Dopo aver interrogato i testimoni dei fatti iniziò ad indagare sulla vicenda e finì per udire rumori e vedere strane presenze, come quella di un cane ansimante, arrivando alla conclusione che fosse una manifestazione del Diavolo.

Successivamente, riuscì a scoprire che questa entità imitava e ripeteva i suoni e fece una prova grattando sulle coperte finchè i suoi rumori non furono ripetuti.

Si accorse poi, dopo aver guardato in lungo ed in largo per la stanza senza trovare nessuno, che l'entità era finita sotto il letto dei bambini e che questa con il suo ansimare, non solo fece sollevare il letto ma fece tremare i letti e le finestre.

Arrivò alla conclusione che qualche entità era presente nella casa e fondò, dopo questo episodio, una società per indagare sulle case infestate da fantasmi.