Il poltergeist o letteralmente tradotto "Spirito Burlone", è la manifestazione di uno spirito o di un fantasma, (leggi qui il mio post sui fantasmi), attraverso lo spostamento o levitazione di oggetti, apertura e chiusura di porte, apparizione di acqua o altri liquidi e talvolta anche con manifestazioni fisiche.
Il primo caso a noi noto, è quello citato nell'opera "Annales Fuldenses" o "Annali di Fulda", una collezione di cronache medievali, in cui uno spirito demoniaco si manifesta presso una fattoria di Bingen, in Germania nell'858 d.C.
Una presenza che scagliava pietre e faceva tremare le pareti, manifestandosi con dei fuochi improvvisi che incendiavano dei covoni appena raccolti o con voci che accusavano i presenti di adulterio e fornicazione, tanto che il vescovo di Magonza mandò dei sacerdoti per officiare un esorcismo che non ebbe effetti.
Il magistrato John Mompesson fece arrestare, per schiamazzi notturni, un vagabondo di nome William Dury, che se ne andava in giro suonando un tamburo.
L'uomo riuscì ad evadere di prigione, senza però essere riuscito a recuperare il suo tamburo e da quel giorno, marzo del 1661, in casa del magistrato iniziarono a sbattere le porte, a vedere oggetti volare per le stanze, ad udire un cane abbaiare ed una voce che diceva: "La Strega! La strega!".
Quando nel 1663 William Drury fu nuovamente arrestato, fu visitato da un conoscente, al quale confessò che la causa dei fenomeni in casa del magistrato erano opera sua e, finchè questi non gli avrebbe consegnato il tamburo, i fenomeni sarebbero continuati.
Quando il giudice finalmente consegnò il tamburo al suo proprietario, effettivamente il fenomeno cessò.
IL FANTASMA DI COCK LANE
Fantasma di Cock Lane
La storia, (già da me raccontata), narra di un impiegato di nome Richard Parsons, che in casa aveva ospitato William Kent, un ristoratore in pensione, e Fanny Lynes, la cui sorella Elizabeth era stata la moglie di Kent.
Una notte, quando Kent era assente, Fanny chiese alla figlia di Parsons di dormire assieme, ma per tutta la notte udirono colpi e rumori, provenienti dal rivestimento delle pareti.
Tempo dopo Fanny era morta e Kent aveva lasciato la casa, ma i fenomeni erano proseguiti e fu chiamato un sacerdote di nome Moore, che comunicò con lo spirito che si rivelò il fantasma di Fanny, che accusava Kent di averla assassinata con dell'arsenico.
Parsons denunciò Kent, il quale per difendersi tornò nella casa per parlare con lo spirito che lo attaccò, ma Kent rispose: "Non è vero, perchè sei uno spirito menzognero, tu sei uno spirito bugiardo!".
Successivamente, c'è chi indagò sulla vicenda accusando Kent di frode, il quale passò al contrattacco sporgendo denuncia ed alla fine furono sospettati il padre e la madre di Elizabeth.
Per non finire incriminati, si evocò di nuovo lo spirito, che però fece condannare, comunque, Parsons a due anni e la moglie ad un anno, assieme ad una multa salatissima.
Si scoprì in seguito che era la figlia Elizabeth a generare i colpi ed i rumori nella casa.
LA STREGA DEI BELL
Betsy Bell protagonista della Strega dei Bell
Uno dei più famosi e discussi casi, è quello chiamato la Strega dei Bell, (leggi qui il mio articolo completo), verificatosi in una fattoria del Tennessee di proprietà di John Bell.
Questi aveva nove figli, tra cui Betsy che aveva dodici anni, la quale era stata presa di mira da un'entità o uno spirito.
Tutto iniziò nel 1817 con colpi e grattamenti sulle pareti, voci e strani versi, fenomeni poltergeist, come mobili che si spostavano da soli o pietre scagliate in aria dal nulla, assieme a mani invisibili che strappavano le coperte dai letti e che schiaffeggiavano la piccola Betsy, fino a strapparle i capelli.
In seguito, le attenzioni di questa presenza, si spostarono verso il padre John, sul quale iniziarono a manifestarsi fenomeni come il rigonfiamento della lingua o l'irrigidimento della mascella, oppure l'essere colpito in volto dalle sue stesse scarpe, che volavano in aria da sole e procuravano all'uomo delle convulsioni.
Intanto il poltergeist aveva sviluppato una voce umana per comunicare, che secondo lo spirito apparteneva alla strega indiana Old Kate Batts, con la quale disse che avrebbe perseguitato Betsy fino alla morte, cosa che accadde realmente in seguito.
Nel 1820 John non si alzò dal letto, poichè stava molto male, e la strega avvertì la famiglia di aver somministrato all'uomo una dose di medicinali che gli sarebbe stata letale.
Effettivamente, poco tempo dopo l'uomo morì ed una sera, mentre la famiglia era a tavola, dal camino si era infilato una specie palla di cannone, che era finita nella brace e dal nulla si era udita la voce della strega: "Eccomi, sono tornata e non me ne andrò che fra sette anni", ma per fortuna la profezia non si avverò.
Molti parapsicologi spiegarono che la manifestazione di questa entità, fosse attribuibile ad un atto incestuoso da parte di Betsy, come un frammento di personalità che si è distaccata dal corpo, agendo in autonomia e colpendo sia lei stessa che il padre.
Ovviamente, non esistono prove che questa spiegazione sia valida, ma ad oggi è la spiegazione più accettata.
POLTERGEIST DI PHELPS MANSION
La casa del reverendo Phelps
Nel 1838 il reverendo Eliakim Phelps, acquistò una casa in Elm Street , nel quartiere londinese di Stratford, dall'ex capitano di mare, George R. Dowell.
La mattina di domenica 10 marzo 1850, la famiglia Phelps tornò dalla chiesa e vide che tutte le porte di casa erano aperte e le stanze completamente in disordine, come se fossero state saccheggiate dai ladri, tranne che nulla di prezioso era stato rubato.
In una camera da letto, una delle camicie da notte della signora Phelps era stesa su un letto, con le maniche sul petto (come se fosse un corpo in una bara), con le calze sul fondo.
Il Rev. Phelps, rimandò la famiglia in chiesa per i servizi pomeridiani, mentre lui si nascose in casa in attesa dei presunti ladri.
Mentre si trovava al piano di sopra, sentì dei rumori provenire dal piano di sotto, e quando scese ad indagare, vide che la sala da pranzo era piena di 11 effigi realistiche, poste in varie forme di devozione, create in modo complesso dai loro vestiti.
Secondo i resoconti dell'epoca, quello fu l'inizio di un periodo di eventi molto insoliti, manifestazioni che gli investigatori paranormali ora classificherebbero come "attività poltergeist".
Nei successivi sei mesi si verificarono molte cose strane, tra cui: comparsa di altre effigi, un figlio di Phelps venne portato attraverso una stanza da mani invisibili, altri membri della famiglia vennero pizzicati e schiaffeggiati da forze invisibili, gli oggetti muovevano casualmente in aria, i mobili si ribaltavano da soli, 61 vetri di finestre andarono in frantumi, cibo che si materializzava dal nulla ed ogni sorta di rumori misteriosi si udivano a tutte le ore.
Come prevedibile, queste attività attirarono molta attenzione nella casa di Phelps, da una serie di investigatori professionisti a giornalisti scettici, desiderosi di documentare gli eventi selvaggi.
Nonostante la forte attenzione alla famiglia e alla casa, nessun colpevole terreno fu mai determinato.
Sono state suggerite molte teorie sulla causa dei fantasmi di Phelps Mansion:
1) alcuni suggeriscono che il Rev. Phelps aveva un forte interesse per il misticismo e potrebbe aver eseguito una seduta spiritica, pochi giorni prima che si verificassero le attività, che ha aperto inavvertitamente un portale verso un'altra dimensione;
2) altri credono che la famiglia Phelps fosse tormentata dallo spirito inquieto di Goody Bassett, una donna che nel 1651 era stata impiccata come strega vicino alla proprietà, (leggi qui il mio articolo sulla stregoneria);
Goody Bassett impiccata nel 1651 per stregoneria nella casa del reverendo Phelps.
3) oppure che i due figli di Phelps, la sedicenne Anna e l'undicenne Henry, fossero stati istruiti ad attività soprannaturali, poiché sembra che molti casi poltergeist circondino bambini e giovani adolescenti prepubescenti. Dopo che la famiglia di Phelps si trasferì a Filadelfia per l'inverno 1850-51 e tornò a Stratford la primavera successiva, non furono più infastiditi da alcuna attività paranormale.
Vissero nella villa per altri otto anni senza incidenti, poi lo vendettero a Moses Y. Beach nel 1859, la cui famiglia possedette la casa per decenni senza problemi.
Passò attraverso diversi proprietari prima di finire in possesso di Maude Thompson nei primi anni '40, che lo trasformò in una casa di cura.
Qualunque forza avesse tormentato la maestosa dimora di Elm Street sembrò tornare nei primi anni '70, quando il personale ed i residenti della casa di cura, riferirono di aver sentito strani rumori e di aver avuto strane esperienze.
Ed e Lorraine Warren, (leggi qui la loro storia), furono chiamati a indagare, ma come i cacciatori di fantasmi di oltre un secolo prima, non furono in grado di trovare la soluzione al problema nè una spiegazione plausibile agli eventi.
Anche i coniugi Ed e Lorraine Warren furono chiamati ad indagare su Phelps Mansion senza trovare una spiegazione plausibile agli eventi.
Poco tempo dopo, la casa fu parzialmente distrutta da un incendio e la struttura rimanente fu infine demolita del tutto, anche se oggi ci rimane la storia incredibile di questo fenomeno poltergeist.
ALLAN KARDEC
Allan Kardec
L'evento della famiglia Fox portò alla nascita dello spiritismo, (leggi il mio articolo in proposito), grazie anche all'interessamento di un insegnante francese, Léon-Denizard-Hyppolyte Rivail, noto come Allan Kardec, che scrisse "La Bibbia degli Spiritisti".
Il movimento che ne derivò, grazie alla pubblicazione del libro "Il Libro degli Spiriti", ebbe contrasti interni, poichè alcuni non condividevano le idee del fondatore.
Il primo caso fù quello del 1860 a Parigi, in Rue des Noyers, si verificarono fenomeni poltergeist, come sbattimento di porte e finestre e la levitazione di oggetti.
Kardec, assieme ad alcuni colleghi, intervenne sulla scena comunicando con lo spirito, che diceva di essere un uomo morto da molto tempo, che traeva energia da una ragazza, che era a servizio nella casa.
La ragazza, ovviamente, era all'oscuro di tutto ed era la più spaventata tra i presenti, e disse di aver partecipato ad una seduta spiritica, (leggi il mio articolo in proposito).
Kardec si convinse che il poltergeist era una manifestazione evidente e violenta di "spiriti legati alla terra", vale a dire, persone defunte che per varie ragioni erano incapaci di progredire oltre al piano della materialità.
Secondo Kardec, il poltergeist è una manifestazione di uno spirito che, non dipende dalla mente inconscia di un giovane in condizioni psichiche squilibrate, bensì rimane legato ad un dato luogo, manifestandosi nel mondo reale attraverso l'energia di un essere vivente.
THE GREAT AMHERST MYSTERY
Uno dei casi americani più noti del XIX secolo è quello ricordato nel libro The Great Amherst Mystery da Walter Hubbell, un mago professionista recatosi nel1869 presso la famiglia Teed ad Amherst, nella Nuova Scozia, per investigare su un caso di infestazione da poltergeist concentrata attorno alla figura di una ragazza diciottenne, certa Eshter Cox, (leggi il mio articolo in proposito).
I disturbi erano iniziati già da un anno, quando il ragazzo di Eshter, Bob MacNeal, l'aveva costretta, sotto la minaccia di una pistola, ad andare con lui in un boschetto con l'evidente intenzione di violentarla.
Scoperto, il ragazzo èra scappato e non si era mai più fatto vivo.
Dopo questo increscioso fatto, Eshter e la sorella lane avevano cominciato a sentire nelle pareti della loro camera da letto rumori simili al grattare di topi e una volta una scatola di cartone si era sollevata in aria da sola.
Due sere dopo, il corpo di Eshter si era gonfiato di colpo come un pallone, per tornare alla normalità col semplice schiocco delle dita e le coperte venivano gettate per tutta la stanza ed il cuscino della ragazza si gonfiava come una palla.
Alla presenza di più testimoni compariva la scritta: «Eshter, ormai tu sei mia e ti ucciderò», e la ragazza, terrorizzata, parlava di "scariche elettriche" che le percorrevano il corpo all'improvviso.
Quando il fenomeno toccava l'apice, si verificavano anche piccoli incendi, gli oggetti volavano per le stanze, i mobili si spostavano da soli ed Eshter era trasformata in una sorta di magnete umano capace di attirare, con suo grande pericolo, oggetti metallici di ogni genere, compresi attrezzi contundenti e coltelli.
Alla fine, Hubbell era riuscito a mettersi in contatto con lo "spirito", il quale aveva palesato la sua autenticità "leggendo" medianicamente il numero di serie dell' orologio che lui portava al polso e il numero di una banconota che il mago aveva in una tasca.
A seguito dell' incendio di un granaio, Eshter era stata ritenuta colpevole e condannata a quattro mesi di prigione, trascorsi i quali, una volta fatto ritorno a casa, la fenomenologia infestatoria era completamente cessata.
IL POLTERGEIST DI CESARE LOMBROSO
Cesare Lombroso
Nel 1890 il noto criminologo Cesare Lombroso studiò un caso di poltergeist accaduto in un'osteria di Torino.
La prima volta che Lombroso aveva messo piede nel negozio, alcune bottiglie di vino, spostandosi da sole, erano cadute a terra.
All'inizio, lo studioso aveva concentrato la sua ipotesi esplicativa sulla moglie del vinaio, ma anche in sua assenza i fenomeni non cessavano.
Allora l'attenzione si era spostata su un inserviente di tredici anni ed allontanato il ragazzo dal negozio tutto si era finalmente placato.
Insomma, sin dalle prime ricerche, è risultato chiaro agli studiosi che un fenomeno infestatorio si associa quasi sempre alla presenza di qualche persona particolare, in genere un adolescente con un problema psicologico e di sviluppo.
POLTERGEIST MANOR PITMILLY HOUSE
Nel 1946, a Pitmilly House in Scozia, un incendio era scoppiato a seguito di un infestazione poltergeist, in cui era coinvolto un giocatore d'azzardo, caduto in disgrazia, e la sua famiglia.
I fenomeni spaziavano da oggetti che levitavano in aria e colpivano gli occupanti, rumori e voci paranormali, tanto da essere definita una delle case più infestate d'Inghilterra, dal famoso Harry Price, (leggi il mio articolo in proposito), l'investigatore di Borley Rectory, (leggi qui la storia).
POLTERGEIST DI MAXTEN
Nella contea inglese di Northfleet nel Kent, la famiglia Maxten viveva in una casa, assieme ai loro bambini piccoli.
Già dai primi tempi, gli abitanti della casa avvertirono rumori di topi che grattavano i muri, lenzuola e coperte che levitavano sopra i letti ed oggetti che sparivano per poi apparire in posti diversi.
Un giorno, la signora Maxten vide lo spirito di una bambina di sei anni che si aggirava tra le stanze della casa, spevantando i presenti, cosa che fece traboccare il vaso, visto che la famiglia abbandonò la casa, a seguito di questi episodi.
I successivi proprietari, nonostante non avessero figli, furono soggetti agli stessi fenomeni dei Maxten, con l'aggiunta di odori sgardevoli e rumori in altre stanze.
Ma il fatto sconvolgente per la famiglia fù l'apparizione di un fantasma di una donna di color rosa-arancio, senza testa, che stava seduto su un materasso sollevato in aria, cosa che portò anche questa famiglia ad abbandonare la dimora.
Ciò nonostante, la casa rimase disabitata, ma i vicini continuavano a sentire rumori e vedere altri fenomeni, anche in assenza di persone in casa, che smentivano od aggiungevano nuovi elementi, alle teorie fin qui esposte.
POLTERGEIST DI PONTEFRACT
Un altro caso famoso di manifestazione poltergeist, è quello del Monaco Nero di Pontefract, nello Yorkshire, a casa della Famiglia Pritchard e noto anche come Poltergeist della Famiglia Pritchard.
Sin dai primi tempi gli occupanti notarono i mobili spostarsi da soli, oggetti che volavano per la casa, dai rubinetti usciva schiuma di colore verde e si udivano colpi così forti da far tremare la casa.
Il tutto ebbe inizio quando la presenza iniziò a prendere di mira Philip e Diane, i due figli dei padroni di casa.
La ragazza era stata, a più riprese, scaraventata giù dal letto ed investita da mobili ed oggetti che si scagliavano contro o colpita dal crocifisso, che si era staccato dal muro e le aveva procurato un ematoma sulla schiena.
Alla fine molti studiosi affermarono che lo spirito si nutriva dell'energia della ragazza, quindi essendo necessaria alla loro sopravvivenza, questi non avrebbe mai fatto del male alla ragazza, in quanto utile alla sua causa.
POLTERGEIST DI ENFIELD
Uno dei casi più famosi e ben documentati di poltergeist è quello di Enfield, a cui si interessarono anche i demonologi Ed e Lorraine Warren, (leggi qui tutte le loro indagini).
Negli anni settanta, Guy Lyon Playfair e Maurice Grosse, membri della Società per la ricerca psichica, si erano imbattuti su un caso ad Enfield, a nord di Londra, (leggi il mio articolo su Enfield), il tutto successivamente ben documentato nel libro "The House is Haunted".
In casa Harper c'erano quattro bambini, rispettivamente di tredici, undici, dieci e sette anni e poiché i genitori erano divisi, la situazione familiare sotto il profilo psicologico era alquanto tesa.
Il tutto era iniziato con spostamento di mobili e dei letti dei ragazzi e la forza dello spirito era così intensa che, una volta, il proprietario aveva legato con una corda una sedia che era stata spezzata dalla forza del poltergeist.
I due ricercatori, affiancati da una medium, che aveva riferito che vi erano molte entità, alimentate dall'energia di Jane, la figlia undicenne.
Con la tecnica dei colpi erano riusciti a comunicare con lo spirito, che aveva rivelato di essere un precedente occupante della casa, che era morto trent'anni prima.
Con il passare del tempo il poltergeist iniziò a manifestarsi tramite una voce roca, che diceva essere quella di un certo Joe Watson, altre volte quella di Bill Haylock, sepolto sepolto nel vicino cimitero di Durant Park.
Fatte le dovute ricerche, si scoprì che Bill Haylock era realmente esistito ed era stato un abitante del luogo, morto qualche tempo prima.
Nel 1978 la medium olandese, Dono Gmelig-Meyling, trascorse un pò di tempo nella casa, finchè il fenomeno non cessò, poichè Meyling aveva incontrato una donna di ventiquattro anni, che corrispondeva alla figlia defunta di Grosse, morta nel 1976 a causa di un incidente.
Questa si era rivelata attraverso la figlia di Maurice Grosse, Janet, la quale per attirare l'attenzione del padre, aveva aperto un canale paranormale, quindi lo spirito si era servito dell'energia della psiche della ragazza per manifestarsi.
Alla fine del XIX° secolo, nella città di Adams, un facoltoso agricoltore del Tennessee, John Bell e la sua famiglia, furono tormentati da una forza malefica, chiamata in seguito "Strega dei Bell".
Tutto iniziò quando il signor Bell notò un cane, dall'aspetto singolare, che si aggirava nel suo campo di granoturco e decise di imbracciare il fucile e sparare, accorgendosi successivamente che del cane non vi era alcuna traccia.
Un paio di giorni dopo, in compagnia di due dei suoi figli, vide un uccello in cima ad una quercia, di una specie a lui sconosciuta ed anche in questo caso sparò senza trovare al suolo nè piume nè carcassa.
Tempo dopo, Betsy Bell, la figlia più giovane passò accanto all'albero e vide una sua coetanea, vestita di verde, che si dondolava su un ramo della quercia, e quando provò ad avvicinarsi per fare conoscenza, in un attimo svanì nel nulla.
Anche uno schiavo della famiglia, raccontò di aver visto spesse volte, un cane ringhiante che svaniva quando veniva minacciato da un bastone.
La casa della strega dei Bell.
Successivamente in casa si iniziarono ad udire rumori di colpi alle porte, graffi di artigli sui pavimenti, voci soffocate, tintinnio di vetri, mobili trascinati sui pavimenti e rumore di catene.
I membri della famiglia, durante la notte, venivano aggrediti da entità che strappavano le lenzuole di dosso e chi si opponeva riceveva schiaffi da mani invisibili.
Betsy fù la più colpita dalla strega, infatti quando dormiva nella sua stanza di notte, la si udiva urlare come se qualcuno o qualcosa le tirasse i capelli.
Solo Lucy Bell, la moglie dell'agricoltore e madre di Betsy, era trattata con rispetto e gentilezza dall'entità, come se fosse la sua preferita in qualche modo.
Richard Powell, un maestro del luogo e corteggiatore della ragazza, era solito farle visita, ma questo suo recarsi a casa iniziò ad avere conseguenze spiacevoli per Betsy, in quanto la strega la tormentava e la seviziava.
A seguito di ciò la famiglia decise di mandare Betsy a casa di amici, ma l'entità la seguì e le aggressioni diventarono sempre più violente, con segni rossi sul viso come se fosse stata schiaffeggiata, facendole mancare il respiro e svenendo, sentendo il corpo pieno di spilli ed aghi e vomitando anche oggetti acuminati.
Betsy fu esaminata dal medico di famiglia che, sospettò un caso di ventriloquismo, ma questi le mise una mano sulla bocca mentre la voce stava parlando, e concluse che ci fosse qualcosa di paranormale e non spiegabile all'interno della casa.
Queste manifestazioni attirarono la curiosità di molte persone, tra cui esorcisti e spiritisti, che si recarono in casa dei Bell ed iniziarono ad effettuare sedute, grazie alle quali pian piano lo spirito iniziò a manifestarsi ai presenti.
Dapprima la voce era un sibilo non distinguibile, poi con il tempo si trasformò in un fischio e successivamente si rese distinguibile, con un tono forte e chiaro.
Il cane visto da John Bell.
A varie domande poste la strega rispose: "Sono uno spirito venuto da dovunque, il Cielo, l'Inferno, la Terra...sono nell'aria, nelle case, in ogni posto ed ogni tempo...sono stata creata milioni di anni fà e questo è tutto ciò che vi dirò".
Aggiunse: "Sono decisa ad ossessionare e tormentare il vecchio Jack (John) finchè campa".
A seguito di ciò lo spirito spostò le sue attenzioni sul padre, facendogli gonfiare la lingua a tal punto da non poter respirare, parlare o cibarsi, oppure inveendo su di lui con insulti osceni.
Il gonfiore gli distorse la bocca ed il viso e per questo fu costretto ad abbandonare il lavoro per parecchio tempo.
Verso la metà di ottobre del 1820, il signor Bell stava guarendo da un attacco durato parecchi giorni, e mentre stava percorrendo, assieme al figlio Richard, il sentiero che dalla casa portava al porcile, una scarpa si sfilò dal suo piede e volò in aria.
La rimise al piede e legò ben strette entrambe, ma questo accorgimento non fu d'aiuto, in quanto volarono entrambe in aria, sfilandosi da sole dai piedi dell'uomo e come se non bastasse dovette fermarsi perchè subì un colpo in faccia.
Si fermò su un tronco ed il viso ed il corpo iniziarono a contrarsi deformandolo, mentre in aria si sentivano canzoni beffarde e strilli demoniaci.
L'attacco portò John Bell alla disperazione, tanto da dire al figlio: "O figlio mio, figlio mio, non avrai ancora per lungo tempo da aspettare così pazientemente, non posso sopravvivere ancora alle persecuzioni di questa terribile cosa. Mi sta uccidendo con lente torture, sento che la mia fine si avvicina".
Morte di John Bell e veleno al gatto.
Lo stesso giorno si mise a letto e non si alzò mai più, tanto che le settimane passavano, le forze diminuivano ed un mattino di dicembre fu trovato in stato comatoso mentre il corpo si contorceva nel letto.
Il figlio, nel mentre, aveva trovato tra le medicine del padre, una fiala che non aveva mai visto, contenente un liquido strano che nessuno fu in grado di identificare.
Mentre fu visitato da un medico una voce riempì la stanza: "E' inutile cercare di dare sollievo al vecchio Jack, gli ho dato il fatto suo".
Qualcuno chiese alla strega della fiala e questa rispose di aver dato a Bell, durante la notte, il contenuto della fiala da lei preparato e uno dei presenti diede un pò della sostanza della fiala ad un gatto che, si girò su se stesso, fece un salto e poi morì.
Il padre, invece, sopravvisse fino al giorno dopo e la strega, prima di congedarsi dalla famiglia, lanciò una minaccia a Betsy, ormai sedicenne che stava progettando il suo matrimonio con Joshua Gardner e le disse: "Per favore, Betsy Bell, non prendere Joshua Gardner", con voce fastidiosa, incessante e logorante al punto che la ragazza rinunciò al matrimonio.
Sposo più tardi il maestro di scuola, che morì quando lei aveva poco più di trent'anni e non si risposò piu', fino alla morte avvenuta ad 86 anni, nel 1890.
Nella sua ultima comunicazione alla famiglia, la Strega di Bell, aveva promesso di ritornare dopo 7 anni ed alla data prestabilita, soltanto Lucy e due dei suoi figli vivevano nella casa udirono rumori e versi nell'abitazione e niente più e questa fù l'ultima visita dell'entità.
Nel suo libro intitolato Haunted People, lo psicanalista Nandor Fodor, mise in evidenza i sintomi di Betsy, (perdita di coscienza, svenimenti, capogiri), quelli del padre, (tic nervosi, incapacità di parlare o mangiare) e quelli della strega, (maliziosa, gentile verso la madre), arrivando alla conclusione che, attraverso il potere della mente, la strega fosse la manifestazione dell'odio che Betsy aveva verso il padre.
Odio forse dovuto a qualche approccio sessuale da parte del padre o qualche forma di relazione incestuosa, pertanto Betsy era incapace di affrontare coscientemente le proprie emozioni e quando queste furono sollecitate dalle attenzioni dei due pretendenti, la sua personalità si sdoppiò, divenendo una la ragazza vestita di verde che si dondolava sul ramo, l'altra quella che iniziò ad attaccare il padre.