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giovedì 22 giugno 2023

GREAT AMHERST MYSTERY


IL GRANDE MISTERO DI AHMERST




La casa di Amhrest dove avvennero i fenomeni poltergeist.



Walter Hubbell, un mago professionista americano, nel 1869 si recò presso la casa della famiglia Teed ad Amherst, nella Nuova Scozia, per investigare su un caso di infestazione di poltergeist concentrata sulla figlia diciottenne Esther Cox, come in seguito documenterà nel suo libro The Great Amherst Mystery, (leggi il mio articolo sui poltergeist). 

 

 

Walter Hubbell.

 

Secondo il racconto di Hubbell, gli eventi iniziarono alla fine di agosto del 1878, quando Esther Cox, all'età di 18 anni, sotto la minaccia di una pistola, fu costretta dal suo ragazzo Bob MacNeal, a seguirla nel bosco con il chiaro intento di violentarla. 


 

Esther Cox.

 

Scoperto, il ragazzo fuggì e non si fece più vedere. Questo fatto turbò la ragazza ed assieme alla sorella Jane, iniziò a sentire colpi e fruscii nella notte, ed iniziò a soffrire di convulsioni in cui il suo corpo si gonfiava visibilmente assieme agli oggetti in casa che volavano da soli.


La famiglia spaventata chiamò un dottore, che durante la sua visita, vide le lenzuola muoversi e fu vista la scritta:  "Esther Cox, ormai tu sei mia e ti ucciderò".


Il giorno seguente il medico somministrò sedativi a Esther per calmarla e aiutarla a dormire, dopodiché si manifestarono altri rumori e oggetti volanti.


I fenomeni continuarono per alcuni mesi e divennero ben noti a livello locale.


I visitatori del cottage, compresi i religiosi, sentivano bussare ed assistevano a oggetti in movimento, spesso quando Esther stessa era sotto stretta osservazione.


A dicembre Ester si ammalò di difterite e non furono osservati fenomeni, durante le due settimane trascorse a letto, né durante il periodo trascorso in seguito a casa di una sorella sposata a Sackville, nel New Brunswick.

 

Poltergeist di Esther Cox.


Tuttavia, quando tornò ad Amherst, i misteriosi eventi ricominciarono, questa volta coinvolgendo lo scoppio di incendi in vari punti della casa ed Esther stessa sosteneva di vedere il "fantasma", che minacciava di bruciare la casa a meno che non se ne andasse.


Nel gennaio 1879 Esther si trasferì, ma le manifestazioni intorno a lei continuarono e viste da molte persone, alcune delle quali conversarono con il "fantasma" facendo domande.


Alcuni erano curiosi e comprensivi, mentre altri credevano che Esther stessa fosse responsabile dei fenomeni


Ester veniva spesso schiaffeggiata, punzecchiata e graffiata dal "fantasma", ed in un'occasione fu pugnalata alla schiena con un coltello.


L'interesse per il caso crebbe man mano che la notizia si diffondeva, e alla fine di marzo Esther trascorse del tempo a Saint John, nel New Brunswick , dove fu studiata da alcuni signori locali con un interesse per la scienza.


Ormai, diversi "spiriti" distinti apparentemente erano associati a Ester e comunicavano con gli spettatori attraverso colpi e graffi.


"Bob Nickle", affermava di essere stato un calzolaio nella vita, e altri si identificavano come "Peter Cox", un parente di Esther e "Maggie Fisher".


 

Foto di un fenomeno poltergeist.


Tempo dopo Ester trascorse un po 'di tempo con i Van Ambergh, amici di una fattoria vicino ad Amherst e poi tornò al cottage dei Teeds nell'estate del 1879, dopodiché i fenomeni si ripresentarono.


Fu a questo punto che arrivò Walter Hubbell, attratto dalla pubblicità che circondava il caso, e si trasferì nel cottage Teed come inquilino per indagare sui fenomeni.


Hubbell trascorse alcune settimane con Esther e la sua famiglia, e riferì di aver assistito personalmente a oggetti in movimento, fuochi e oggetti che apparivano dal nulla ed affermò di aver visto i fenomeni accadere anche quando Esther stessa era controllata a vista.


Affermò di aver assistito ad attacchi contro Esther, con spille e altri oggetti appuntiti e di averla vista in molti dei suoi attacchi di estremo gonfiore e dolore.


Hubbell comunicò con i vari "spiriti" e ne elencò altri tre: "Mary Fisher", "Jane Nickle" ed "Eliza McNeal", che si stavano manifestando anche come parte degli eventi.


Eshter tornò di nuovo ad Amherst, lavorando per un uomo di nome Arthur Davison, ma dopo che il suo fienile fu incendiato, la accusò di incendio doloso e fu condannata e condannata a quattro mesi di prigione, sebbene fosse stata rilasciata dopo solo uno.


Dopo questo, i fenomeni gradualmente cessarono definitivamente ed Esther Cox successivamente si sposò due volte, avendo un figlio da entrambi i suoi mariti.


Si trasferì a Brockton, nel Massachusetts, con il suo secondo marito e morì l'8 novembre 1912, all'età di 52 anni.







VIDEO ALIEN AUTOPSY ROSWELL - VIDEO AUTOPSIA ALIENA ROSWELL


INCIDENTE DI ROSWELL



Incidente di Roswell su un giornale del 1947


L'8 luglio 1947 viene pubblicata sul Roswell Daily Record una notizia destinata a fare la storia dell'ufologia e della fantascienza mondiale:

"La Raaf cattura un disco volante in un ranch nella regione di Roswell".


Il giorno dopo sul Fort Worth Morning Star-Telegram si sostiene che doveva trattarsi di un pallone meteorologico, in allegato all'articolo vi erano diverse foto del maggiore Irving Newton accanto ai frammenti del supposto pallone meteorologico.


Oggi sappiamo che questa versione dei fatti è falsa. Saranno gli ufologi americani Stanton Friedman e William Moore a rilanciare il caso dopo due anni di silenzio, puntando sulla versione del disco volante precipitato. 


Effettivamente esistevano già dei precedenti inspiegabili per l'epoca, mentre gli abitanti di Roswell e delle zone limitrofe lamentarono di aver subito visite da parte di uomini vestiti di nero, mandati dal Governo, piuttosto interessati a recuperare i frammenti di quelli che ufficialmente avrebbero dovuto essere solo dei banali palloni meteorologici.



Il maggiore Irving Newton mostra i resti di Roswell


Per farci un'idea di cosa sia successo quella notte nel mezzo del New Mexico dobbiamo farci spazio tra vari equivoci e distorsioni, tanto della stampa quanto di testimoni, poliziotti e militari. Secondo Marc Brazel, proprietario del ranch dove i rottami del presunto velivolo vennero trovati, i frammenti erano costituiti da "pezzi di gomma, stagnola, carta piuttosto robusta e asticelle".


 

Foto disco volante precipitato a Roswell


Solo quando la notizia dei dischi volanti cominciò a diffondersi Brazel decise di raccontare la sua versione allo sceriffo George Wilcox


Oggi il suo vice Charles Fogus afferma invece che si trattò dei rottami di un disco volante, tralasciando i dettagli di chi trovò per primo i frammenti. Particolari che gli ufologi tendono troppo spesso a trascurare. Senza aver potuto sentire la versione di Brazel, Walter Haut redige la notte stessa – assieme al colonnello Blanchard – il comunicato stampa dell’Ufo-crash di Roswell. 


Ufficialmente il 509° bombardieri dell’8^ forza aerea di Roswell si sarebbe impossessato di un disco volante precipitato in un ranch. Intanto Brazel custodiva i frammenti nel suo capanno. 


Quando lo sceriffo venne informato da quest'ultimo venne avvisato il Maggiore Jesse Marcel del 509°, il quale li fece sequestrare.


 

MEN IN BLACK



Men in black uomini vestiti in nero per insabbiare le prove sugli alieni e convincere gli avvistatori o non divulgare notizie su di essi


Men in Black – L'operazione di insabbiamento. A questo punto comincia una catena di avvenimenti difficili da spiegare all'epoca. 


Il generale Roger esibisce i "rottami" parlando di "pallone sonda meteorologico", ma questa versione verrà presto abbandonata lasciando che la versione ufologica prendesse piede, rafforzata dal fatto che non si sarebbe trattato dell'unico avvistamento e che l'Fbi coi suoi "uomini in nero", andava a redarguire gli abitanti della zona con fare poco rassicurante sequestrando rottami e intimando di mantenere il silenzio (da qui nasce il mito dei ‘Men in Black' che diede vita anche alla celebre serie di film).


Tuttavia per qualche strana ragione nessuno stava zitto e a partire dalle pubblicazioni di Friedman e Moore due anni dopo, l'ufo-crash era già di dominio pubblico, senza che vi fosse alcuna reazione da parte delle autorità.


Oggi grazie alla pubblicazione dei file allora top secret riguardo alla vicenda possiamo finalmente capire lo strano comportamento di militari e poliziotti. 


A Roswell quella notte non precipitò un banale pallone sonda. Venne veramente attuata una operazione di copertura, ma non per tenerci nascosta l'esistenza dei dischi volanti – cosa che come abbiamo visto sarebbe diventato in breve tempo il "segreto di Pulcinella" dell'ufologia – quindi cosa avvenne realmente? 


Dobbiamo renderci conto che nel '47 si era in piena Guerra fredda ma ancora non era del tutto chiaro se l'Unione sovietica avesse già le bombe atomiche, la Seconda guerra mondiale era finita da appena due anni e il muro di Berlino doveva ancora essere costruito. 


Ancora non esisteva nemmeno la Cia bensì l'Oss (Ufficio servizi strategici), che per la prima volta univa assieme i servizi segreti dei vari corpi militari americani, anche il Kgb (Comitato per la sicurezza dello Stato), non avrebbe visto la luce prima degli anni '50.


 

Distintivo dell'OSS


Le rispettive spie sapevano molto poco l'uno dell'altro. Entrambe le fazioni studiavano metodi per carpire informazioni dall'avversario, anche attraverso la scienza e la tecnologia. 


Washington aveva l'esigenza di sapere il prima possibile se Mosca era già in grado di usare l'atomica ed esisteva un modo per scoprirlo evitando di inviare degli agenti in loco, senza per altro sapere esattamente dove andare a cercare. Nacque così il progetto Mogul.



PROGETTO MOGUL

 

Palloni sonda con microfoni del Progetto Mogul


Cos'era il progetto Mogul? Consisteva nell'utilizzo di appositi palloni sonda dotati di speciali apparecchi in grado di captare – ad una precisa quota – i rumori che ci si aspetterebbe di registrare in caso di sperimentazioni di bombe nucleari. Il problema dell'utilizzo di questa tecnologia stava nel fatto che tali palloni erano difficili da manovrare e prima o poi precipitavano a terra, costringendo militari e polizia federale a correre in giro per gli Stati Uniti a recuperarli. 


Da un lato non si poteva spiegare di cosa si trattava realmente, dall'altro parlare di palloni sonda avrebbe comunque allertato le spie sovietiche, così l'idea di lasciar correre la tesi del disco volante sembrò da subito l'ideale. 


Ad ogni modo sarebbe stato ridicolo pensare di poter usare questa copertura a lungo. Così l'operazione poco tempo dopo venne sospesa.


Non è la prima volta che un pallone sonda metteva in imbarazzo il governo americano. 


Uno durante la Seconda guerra mondiale fu la causa della "Battaglia di Los Angeles", termine suggestivo con cui si definisce uno dei falsi allarmi più imbarazzanti della Storia.



BATTAGLIA DI LOS ANGELES

 

Battaglia di Los Angeles in un articolo pubblicato su un giornale dell'epoca


Nel febbraio del 1942 gli Americani erano in guerra da pochi mesi e nella costa occidentale c'era la psicosi – comprensibilissima – di una imminente invasione giapponese. 


Così una notte l'avvistamento di un pallone sonda scambiato per velivolo nemico si tramutò nel giro di poco tempo in una sparatoria da parte della difesa americana contro il nulla. 


Una delle foto di quella notte immortala i fari della contraerea incrociati assieme – che restituiscono l'immagine di quello che può effettivamente sembrare un disco volante – dopo il 1947 tale immagine venne facilmente decontestualizzata e utilizzata come "prova" dell'attacco alieno. Anche in questo caso risultò più conveniente lasciar girare la versione ufologica piuttosto che ammettere di aver messo a rischio i civili durante un falso allarme clamoroso.


 

IL RAPIMENTO DEI CONIUGI HILL

 

Foto dei coniugi Hill rapiti dagli alieni

L'ansia gioca brutti scherzi anche in tempo di pace. Pensiamo al primo caso di "rapimento alieno" che avrebbe coinvolto i coniugi Betty e Barney Hill una notte del 1961. 


La vicenda è successiva di oltre dieci anni, così come le versioni dei presunti testimoni di Roswell che pian piano cominciano a parlare di corpi alieni nella zona dell'ufo-crash. 


Come si suol dire "tutto fa brodo" ed ogni fenomeno che può adattarsi ad una narrazione può essere riciclato per arricchirla, facendola sembrare ulteriormente "dimostrata", mentre invece quando trattiamo casi come quello di Roswell dobbiamo tener conto di una continua "riscrittura" della vicenda, in forza delle suggestioni dettate dalla cultura popolare. 


Nel caso del rapimento degli Hill sappiamo oggi che  – mediante l'uso dell'ipnosi regressiva eseguita sui coniugi – la visione di una serie televisiva di fantascienza popolare all'epoca fornì tutti gli elementi iconografici del presunto rapimento. 


Del resto la stessa figura dell'alieno grigio non era nuova, il primo a utilizzarla fu uno dei padri della fantascienza H. G. Wells.




 AREA 51 ED I COMPLOTTISTI


L'Area 51 completa il mito. Ad un certo punto tutta la narrativa complottista legata agli avvistamenti ufologici confluisce nella base segreta per antonomasia.

 

Foto satellitare dell'Area 51 in Nevada


L'Area 51 grazie a rivelazioni molto improbabili – spesso legate alla vendita dell'ultimo libro del testimone di turno – è divenuta presto il luogo in cui vengono nascosti i rottami del disco volante precipitato a Roswell, si parla anche di corpi alieni ospitati laggiù e di esperimenti di retro-ingegneria aliena, insomma buona parte della tecnologia attuale si spiegherebbe con lo studio dei frammenti trovati a Roswell, mentre basta consultare i manuali scolastici per scoprire che esiste un filo conduttore coerente che parte dai primi studi sull'elettricità e i semiconduttori, portandoci al computer che usiamo tutti noi a casa. Eventuali suggerimenti da parte di civiltà aliene appaiono così del tutto irrilevanti.


Dal 1947 in poi la vicenda di Roswell si arricchisce sempre più, ispirata da nuovi elementi mitologici. Così dai frammenti di stagnola trovanti dal proprietario di un ranch si arriva a testimonianze riguardanti l'occultamento di copri alieni e di tecnologia futuristica celata nell'Area 51.



  FILMATO AUTOPSIA ALIENI DI ROSWELL


 

Filmato autopsia alieno di Roswell

Qualcuno pensa di dare un spinta in più mettendo in circolazione il filmato di una autopsia eseguita sul corpo di uno dei fantomatici alieni di Roswell.


La rivelazione partì nel 1995 e l'autore rimase ignoto fino al 2006. Si tratta di John Humphreys – anche se non fece tutto da solo – ed è noto proprio come esperto di effetti speciali, impiegato nella realizzazione di fiction fantascientifiche quali Max Headroom e Doctor Who, anche se quando il filmato cominciò a girare uno dei più grandi maestri degli effetti speciali, Carlo Rambaldi (padre di ET), lo liquidò subito come una rappresentazione scadente.


Lo stesso Humphreys è uno dei "chirurghi" rappresentati mentre eseguono l'autopsia.


 

Chirurghi che eseguono autopsia sull'alieno ritrovato a Roswell

Prima ancora della sua confessione è stato possibile individuare diversi aspetti del filmato che all'occhio di un esperto ne rivelano l'infondatezza.


Altre testimonianze riguardanti l'avvistamento di cadaveri nei giorni successivi all'ufo-crash potrebbero spiegarsi invece col fatto che nel New Mexico si eseguivano test nucleari, dove venivano impiegati degli appositi manichini, come quelli dei crash-test sulle auto.


 

Autopsia sull'alieno precipitato a Roswell


Il filmato invece è noto come quello di "Ray Santilli" semplicemente perché si tratta del produttore che si fece carico di presentarlo alle reti televisive di tutto il Mondo, riuscendo a venderlo anche alla Rai.

 



lunedì 19 giugno 2023

POLTERGEIST


POLTERGEIST


Fenomeno Poltergeist di Enfield


Il poltergeist o letteralmente tradotto "Spirito Burlone", è la manifestazione di uno spirito o di un fantasma, (leggi qui il mio post sui fantasmi), attraverso lo spostamento o levitazione di oggetti, apertura e chiusura di porte, apparizione di acqua o altri liquidi e talvolta anche con manifestazioni fisiche.

POLTERGEIST DI BINGEN


annali di fulda

Annali di Fulda



Il primo caso a noi noto, è quello citato nell'opera "Annales Fuldenses" o "Annali di Fulda", una collezione di cronache medievali, in cui uno spirito demoniaco si manifesta presso una fattoria di Bingen, in Germania nell'858 d.C.


Una presenza che scagliava pietre e faceva tremare le pareti, manifestandosi con dei fuochi improvvisi che incendiavano dei covoni appena raccolti o con voci che accusavano i presenti di adulterio e fornicazione, tanto che il vescovo di Magonza mandò dei sacerdoti per officiare un esorcismo che non ebbe effetti.




IL FANTASMA DEL TAMBURINO DI TEDWORTH


tamburino di tedworth

Il Tamburino di Tedworth



Uno dei casi di poltergeist più famosi è quello di Tedworth, (leggi qui il mio articolo in proposito), in Inghilterra.


Il magistrato John Mompesson fece arrestare, per schiamazzi notturni, un vagabondo di nome William Dury, che se ne andava in giro suonando un tamburo.


L'uomo riuscì ad evadere di prigione, senza però essere riuscito a recuperare il suo tamburo e da quel giorno, marzo del 1661, in casa del magistrato iniziarono a sbattere le porte, a vedere oggetti volare per le stanze, ad udire un cane abbaiare ed una voce che diceva: "La Strega! La strega!".


Quando nel 1663 William Drury fu nuovamente arrestato, fu visitato da un conoscente, al quale confessò che la causa dei fenomeni in casa del magistrato erano opera sua e, finchè questi non gli avrebbe consegnato il tamburo, i fenomeni sarebbero continuati.


Quando il giudice finalmente consegnò il tamburo al suo proprietario, effettivamente il fenomeno cessò.




IL FANTASMA DI COCK LANE


Fantasma di Cock Lane



La storia, (già da me raccontata), narra di un impiegato di nome Richard Parsons, che in casa aveva ospitato William Kent, un ristoratore in pensione, e Fanny Lynes, la cui sorella Elizabeth era stata la moglie di Kent.


Una notte, quando Kent era assente, Fanny chiese alla figlia di Parsons di dormire assieme, ma per tutta la notte udirono colpi e rumori, provenienti dal rivestimento delle pareti.


Tempo dopo Fanny era morta e Kent aveva lasciato la casa, ma i fenomeni erano proseguiti e fu chiamato un sacerdote di nome Moore, che comunicò con lo spirito che si rivelò il fantasma di Fanny, che accusava Kent di averla assassinata con dell'arsenico.


Parsons denunciò Kent, il quale per difendersi tornò nella casa per parlare con lo spirito che lo attaccò, ma Kent rispose: "Non è vero, perchè sei uno spirito menzognero, tu sei uno spirito bugiardo!".


Successivamente, c'è chi indagò sulla vicenda accusando Kent di frode, il quale passò al contrattacco sporgendo denuncia ed alla fine furono sospettati il padre e la madre di Elizabeth.


Per non finire incriminati, si evocò di nuovo lo spirito, che però fece condannare, comunque, Parsons a due anni e la moglie ad un anno, assieme ad una multa salatissima.


Si scoprì in seguito che era la figlia Elizabeth a generare i colpi ed i rumori nella casa.




LA STREGA DEI BELL


la strega dei bell

Betsy Bell protagonista della Strega dei Bell


Uno dei più famosi e discussi casi, è quello chiamato la Strega dei Bell, (leggi qui il mio articolo completo), verificatosi in una fattoria del Tennessee di proprietà di John Bell.


Questi aveva nove figli, tra cui Betsy che aveva dodici anni, la quale era stata presa di mira da un'entità o uno spirito.


Tutto iniziò nel 1817 con colpi e grattamenti sulle pareti, voci e strani versi, fenomeni poltergeist, come mobili che si spostavano da soli  o pietre scagliate in aria dal nulla, assieme a mani invisibili che strappavano le coperte dai letti e che schiaffeggiavano la piccola Betsy, fino a strapparle i capelli.


In seguito, le attenzioni di questa presenza, si spostarono verso il padre John, sul quale iniziarono a manifestarsi fenomeni come il rigonfiamento della lingua o l'irrigidimento della mascella, oppure l'essere colpito in volto dalle sue stesse scarpe, che volavano in aria da sole e procuravano all'uomo delle convulsioni.


Intanto il poltergeist aveva sviluppato una voce umana per comunicare, che secondo lo spirito apparteneva alla strega indiana Old Kate Batts, con la quale disse che avrebbe perseguitato Betsy fino alla morte, cosa che accadde realmente in seguito.


Nel 1820 John non si alzò dal letto, poichè stava molto male, e la strega avvertì la famiglia di aver somministrato all'uomo una dose di medicinali che gli sarebbe stata letale.


Effettivamente, poco tempo dopo l'uomo morì ed una sera, mentre la famiglia era a tavola, dal camino si era infilato una specie palla di cannone, che era finita nella brace e dal nulla si era udita la voce della strega: "Eccomi, sono tornata e non me ne andrò che fra sette anni", ma per fortuna la profezia non si avverò.


Molti parapsicologi spiegarono che la manifestazione di questa entità, fosse attribuibile ad un atto incestuoso da parte di Betsy, come un frammento di personalità che si è distaccata dal corpo, agendo in autonomia e colpendo sia lei stessa che il padre.


Ovviamente, non esistono prove che questa spiegazione sia valida, ma ad oggi è la spiegazione più accettata.




POLTERGEIST DI PHELPS MANSION


reverendo mansion

La casa del reverendo Phelps



Nel 1838 il reverendo Eliakim Phelps, acquistò una casa in  Elm Street , nel quartiere londinese di Stratford, dall'ex capitano di mare,  George R. Dowell.


La mattina di domenica 10 marzo 1850, la famiglia Phelps tornò dalla chiesa e vide che tutte le porte di casa erano aperte e le stanze completamente in disordine, come se fossero state saccheggiate dai ladri, tranne che nulla di prezioso era stato rubato.


In una camera da letto, una delle camicie da notte della signora Phelps era stesa su un letto, con le maniche sul petto (come se fosse un corpo in una bara), con le calze sul fondo.


Il Rev. Phelps, rimandò la famiglia in chiesa per i servizi pomeridiani,  mentre lui si nascose in casa in attesa dei presunti ladri.


Mentre si trovava al piano di sopra, sentì dei rumori provenire dal piano di sotto, e quando scese ad indagare, vide che la sala da pranzo era piena di 11 effigi realistiche,  poste in varie forme di devozione, create in modo complesso dai loro vestiti.


Secondo i resoconti dell'epoca, quello fu l'inizio di un periodo di eventi molto insoliti, manifestazioni che gli investigatori paranormali ora classificherebbero come "attività poltergeist".


Nei successivi sei mesi si verificarono molte cose strane, tra cui: comparsa di altre effigi, un figlio di Phelps venne portato attraverso una stanza da mani invisibili,  altri membri della famiglia vennero pizzicati e schiaffeggiati da forze invisibili, gli oggetti muovevano casualmente in aria, i mobili si ribaltavano da soli,  61 vetri di finestre andarono in frantumi, cibo che si materializzava dal nulla ed ogni sorta di rumori misteriosi si udivano a tutte le ore.


Come prevedibile, queste attività attirarono molta attenzione nella casa di Phelps, da una serie di investigatori professionisti a giornalisti scettici, desiderosi di documentare gli eventi selvaggi.


Nonostante la forte attenzione alla famiglia e alla casa, nessun colpevole terreno fu mai determinato.


Sono state suggerite molte teorie sulla causa dei fantasmi di Phelps Mansion:



1) alcuni suggeriscono che il Rev. Phelps aveva un forte interesse per il misticismo e potrebbe aver eseguito una seduta spiritica, pochi giorni prima che si verificassero le attività, che ha aperto inavvertitamente un portale verso un'altra dimensione;



2) altri credono che la famiglia Phelps fosse tormentata dallo spirito inquieto di Goody Bassett, una donna che nel 1651 era stata impiccata come strega vicino alla proprietà, (leggi qui il mio articolo sulla stregoneria);

 

Goody Bassett impiccata nel 1651 per stregoneria nella casa del reverendo Phelps.

3) oppure che i due figli di Phelps, la sedicenne Anna e l'undicenne Henry, fossero stati istruiti ad attività soprannaturali, poiché sembra che molti casi poltergeist circondino bambini e giovani adolescenti prepubescenti.
Dopo che la famiglia di Phelps si trasferì a Filadelfia per l'inverno 1850-51 e tornò a Stratford la primavera successiva, non furono più infastiditi da alcuna attività paranormale.


Vissero nella villa per altri otto anni senza incidenti, poi lo vendettero a Moses Y. Beach nel 1859, la cui famiglia possedette la casa per decenni senza problemi.


Passò attraverso diversi proprietari prima di finire in possesso di Maude Thompson nei primi anni '40, che lo trasformò in una casa di cura.


Qualunque forza avesse tormentato la maestosa dimora di Elm Street sembrò tornare nei primi anni '70, quando il personale ed i residenti della casa di cura, riferirono di aver sentito strani rumori e di aver avuto strane esperienze.


Ed e Lorraine Warren,  (leggi qui la loro storia), furono chiamati a indagare, ma come i cacciatori di fantasmi di oltre un secolo prima, non furono in grado di trovare la soluzione al problema nè una spiegazione plausibile agli eventi.

 

Anche i coniugi Ed e Lorraine Warren furono chiamati ad indagare su Phelps Mansion senza trovare una spiegazione plausibile agli eventi.


Poco tempo dopo, la casa fu parzialmente distrutta da un incendio e la struttura rimanente fu infine demolita del tutto, anche se oggi ci rimane la storia incredibile di questo fenomeno poltergeist.





ALLAN KARDEC




poltergeist e spiritismo

Allan Kardec



L'evento della famiglia Fox portò alla nascita dello spiritismo, (leggi il mio articolo in proposito), grazie anche all'interessamento di un insegnante francese, Léon-Denizard-Hyppolyte Rivail, noto come Allan Kardec, che scrisse "La Bibbia degli Spiritisti".


Il movimento che ne derivò, grazie alla pubblicazione del libro "Il Libro degli Spiriti", ebbe contrasti interni, poichè alcuni non condividevano le idee del fondatore.


Il primo caso fù quello del 1860 a Parigi, in Rue des Noyers, si verificarono fenomeni poltergeist, come sbattimento di porte e finestre e la levitazione di oggetti.


Kardec, assieme ad alcuni colleghi, intervenne sulla scena comunicando con lo spirito, che diceva di essere un uomo morto da molto tempo, che traeva energia da una ragazza, che era a servizio nella casa.


La ragazza, ovviamente, era all'oscuro di tutto ed era la più spaventata tra i presenti, e disse di aver partecipato ad una seduta spiritica, (leggi il mio articolo in proposito).


Kardec si convinse che il poltergeist era una manifestazione evidente e violenta di "spiriti legati alla terra", vale a dire, persone defunte che per varie ragioni erano incapaci di progredire oltre al piano della materialità. 


Secondo Kardec, il poltergeist è una manifestazione di uno spirito che, non dipende dalla mente inconscia di un giovane in condizioni psichiche squilibrate, bensì rimane legato ad un dato luogo, manifestandosi nel mondo reale attraverso l'energia di un essere vivente.


 


THE GREAT AMHERST MYSTERY



Uno dei casi americani più noti del XIX secolo è quello ricordato nel libro The Great Amherst Mystery da Walter Hubbell, un mago professionista recatosi nel1869 presso la famiglia Teed ad Amherst, nella Nuova Scozia, per investigare su un caso di infestazione da poltergeist concentrata attorno alla figura di una ragazza diciottenne, certa Eshter Cox, (leggi il mio articolo in proposito).


I disturbi erano iniziati già da un anno, quando il ragazzo di Eshter, Bob MacNeal, l'aveva costretta, sotto la minaccia di una pistola, ad andare con lui in un boschetto con l'evidente intenzione di violentarla. 


Scoperto, il ragazzo èra scappato e non si era mai più fatto vivo.


Dopo questo increscioso fatto, Eshter e la sorella lane avevano cominciato a sentire nelle pareti della loro camera da letto rumori simili al grattare di topi e una volta una scatola di cartone si era sollevata in aria da sola. 


Due sere dopo, il corpo di Eshter si era gonfiato di colpo come un pallone, per tornare alla normalità col semplice schiocco delle dita e le coperte venivano gettate per tutta la stanza ed il cuscino della ragazza si gonfiava come una palla. 


Alla presenza di più testimoni compariva la scritta: «Eshter, ormai tu sei mia e ti ucciderò», e la ragazza, terrorizzata, parlava di "scariche elettriche" che le percorrevano il corpo all'improvviso. 


Quando il fenomeno toccava l'apice, si verificavano anche piccoli incendi, gli oggetti volavano per le stanze, i mobili si spostavano da soli ed Eshter era trasformata in una sorta di magnete umano capace di attirare, con suo grande pericolo, oggetti metallici di ogni genere, compresi attrezzi contundenti e coltelli.


Alla fine, Hubbell era riuscito a mettersi in contatto con lo "spirito", il quale aveva palesato la sua autenticità "leggendo" medianicamente il numero di serie dell' orologio che lui portava al polso e il numero di una banconota che il mago aveva in una tasca. 


A seguito dell' incendio di un granaio, Eshter era stata ritenuta colpevole e condannata a quattro mesi di prigione, trascorsi i quali, una volta fatto ritorno a casa, la fenomenologia infestatoria era completamente cessata. 





IL POLTERGEIST DI CESARE LOMBROSO


Cesare Lombroso


Nel 1890 il noto criminologo Cesare Lombroso studiò un caso di poltergeist accaduto in un'osteria di Torino. 


La prima volta che Lombroso aveva messo piede nel negozio, alcune bottiglie di vino, spostandosi da sole, erano cadute a terra. 


All'inizio, lo studioso aveva concentrato la sua ipotesi esplicativa sulla moglie del vinaio, ma anche in sua assenza i fenomeni non cessavano. 


Allora l'attenzione si era spostata su un inserviente di tredici anni ed allontanato il ragazzo dal negozio tutto si era finalmente placato. 


Insomma, sin dalle prime ricerche, è risultato chiaro agli studiosi che un fenomeno infestatorio si associa quasi sempre alla presenza di qualche persona particolare, in genere un adolescente con un problema psicologico e di sviluppo. 





POLTERGEIST MANOR PITMILLY HOUSE


Nel 1946, a Pitmilly House in Scozia, un incendio era scoppiato a seguito di un infestazione poltergeist, in cui era coinvolto un giocatore d'azzardo, caduto in disgrazia,  e la sua famiglia.


I fenomeni spaziavano da oggetti che levitavano in aria e colpivano gli occupanti, rumori e voci paranormali, tanto da essere definita una delle case più infestate d'Inghilterra, dal famoso Harry Price, (leggi il mio articolo in proposito), l'investigatore di Borley Rectory, (leggi qui la storia).




POLTERGEIST DI MAXTEN


Nella contea inglese di Northfleet nel Kent, la famiglia Maxten viveva in una casa, assieme ai loro bambini piccoli.


Già dai primi tempi, gli abitanti della casa avvertirono rumori di topi che grattavano i muri, lenzuola e coperte che levitavano sopra i letti ed oggetti che sparivano per poi apparire in posti diversi.


Un giorno, la signora Maxten vide lo spirito di una bambina di sei anni che si aggirava tra le stanze della casa, spevantando i presenti, cosa che fece traboccare il vaso, visto che la famiglia abbandonò la casa, a seguito di questi episodi.


I successivi proprietari, nonostante non avessero figli, furono soggetti agli stessi fenomeni dei Maxten, con l'aggiunta di odori sgardevoli e rumori in altre stanze.


Ma il fatto sconvolgente per la famiglia fù l'apparizione di un fantasma di una donna di color rosa-arancio, senza testa, che stava seduto su un materasso sollevato in aria, cosa che portò anche questa famiglia ad abbandonare la dimora.


Ciò nonostante, la casa rimase disabitata, ma i vicini continuavano a sentire rumori e vedere altri fenomeni, anche in assenza di persone in casa, che smentivano od aggiungevano nuovi elementi, alle teorie fin qui esposte.




POLTERGEIST DI PONTEFRACT


Un altro caso famoso di manifestazione poltergeist, è quello del Monaco Nero di Pontefract, nello Yorkshire, a casa della Famiglia Pritchard e noto anche come Poltergeist della Famiglia Pritchard.


Sin dai primi tempi gli occupanti notarono i mobili spostarsi da soli, oggetti che volavano per la casa, dai rubinetti usciva schiuma di colore verde e si udivano colpi così forti da far tremare la casa.


Ma il poltergeist si manifestava nelle vesti di un fantasma, (leggi qui il mio articolo in proposito), dall'aspetto di un monaco con tunica nera.


Il tutto ebbe inizio quando la presenza iniziò a prendere di mira Philip e Diane, i due figli dei padroni di casa.


La ragazza era stata, a più riprese, scaraventata giù dal letto ed investita da mobili ed oggetti che si scagliavano contro o colpita dal crocifisso, che si era staccato dal muro e le aveva procurato un ematoma sulla schiena.


Alla fine molti studiosi affermarono che lo spirito si nutriva dell'energia della ragazza, quindi essendo necessaria alla loro sopravvivenza, questi non avrebbe mai fatto del male alla ragazza, in quanto utile alla sua causa.




POLTERGEIST DI ENFIELD


Uno dei casi più famosi e ben documentati di poltergeist è quello di Enfield, a cui si interessarono anche i demonologi Ed e Lorraine Warren, (leggi qui tutte le loro indagini).


Negli anni settanta, Guy Lyon Playfair e Maurice Grosse, membri della Società per la ricerca psichica, si erano imbattuti su un caso ad Enfield, a nord di Londra, (leggi il mio articolo su Enfield), il tutto successivamente ben documentato nel libro "The House is Haunted".


In casa Harper c'erano quattro bambini, rispettivamente di tredici, undici, dieci e sette anni e poiché i genitori erano divisi, la situazione familiare sotto il profilo psicologico era alquanto tesa. 


Il tutto era iniziato con spostamento di mobili e dei letti dei ragazzi e la forza dello spirito era così intensa che, una volta, il proprietario aveva legato con una corda una sedia che era stata spezzata dalla forza del poltergeist.


I due ricercatori, affiancati da una medium, che aveva riferito che vi erano molte entità, alimentate dall'energia di Jane, la figlia undicenne.


Con la tecnica dei colpi erano riusciti a comunicare con lo spirito, che aveva rivelato di essere un precedente occupante della casa, che era morto trent'anni prima.


Con il passare del tempo il poltergeist iniziò a manifestarsi tramite una voce roca, che diceva essere quella di un certo Joe Watson, altre volte quella di Bill Haylock, sepolto sepolto nel vicino cimitero di Durant Park.


Fatte le dovute ricerche, si scoprì che Bill Haylock era realmente esistito ed era stato un abitante del luogo, morto qualche tempo prima.


Nel 1978 la medium olandese, Dono Gmelig-Meyling, trascorse un pò di tempo nella casa, finchè il fenomeno non cessò, poichè Meyling aveva incontrato una donna di ventiquattro anni, che corrispondeva alla figlia defunta di Grosse, morta nel 1976 a causa di un incidente.


Questa si era rivelata attraverso la figlia di Maurice Grosse, Janet, la quale per attirare l'attenzione del padre, aveva aperto un canale paranormale, quindi lo spirito si era servito dell'energia della psiche della ragazza per manifestarsi.









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