Il primo numero si riferisce al
numero d'ordine della fattura all'interno del fascicolo consegnato alla
commissione vescovile di Carcassonne.
Oltre alla cifra dichiarata è riportata
la "cifra reale" che indica la spesa effettivamente sostenuta: in
alcuni casi, infatti, le "fatture" erano semplicemente documenti in
cui si sollecitava un pagamento già indicato in precedenza, o si fornivano
semplici resoconti di spese già indicate in altre fatture.
Il dossier era così
disordinato ed eterogeneo che la commissione non è riuscita a riconoscere con
precisione le spese riportate più volte, e quindi ha ottenuto una cifra più
alta rispetto a quella che si otterrebbe sottraendo le cifre ripetute.
In
questa sede, invece, le spese indicate in "cifra reale" sono al netto
delle ridondanze.