LA VILLETTA INFESTATA DI PUNTA PEZZO A VILLA SAN GIOVANNI
LA BAMBARA
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Foto della Bambara in una foto di Villa San Giovanni negli anni '90. |
A Pezzo di Villa San Giovanni, esisteva ancora, tra il 1995 ed il 1996, un'antica villetta al centro dell'abitato, denominata la Bambara, dal cognome dei suoi ultimi residenti.
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La villa era circondata da un muro perimetrale con un'entrata frontale, sormontata da palme e da un'ingresso principale.
Sul lato destro vi era una stanza circolare, con vetrate colorate, al cui interno vi era una ricca biblioteca, mentre sul lato sinistro vi era una casetta in muratura, utilizzata come ripostiglio.
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Ragazzi davanti la Bambara - (Foto di Domenico Arcudi) |
Alle spalle un grande giardino con un enorme albero di fichi, che copriva con i suoi rami e le sue foglie quasi tutte le finestre posteriori.
Una scaletta di ferro dava l'accesso al terrazzo da cui si poteva ammirare tutto l'abitato di Pezzo e lo Stretto di Messina.
I ragazzi negli anni '80 e '90, quando la villetta era ormai abbandonata, erano soliti entrare di notte in gruppo, per esplorare i misteri della casa.
L'unico accesso alla casa, visto che era ormai chiusa, era una finestra laterale sinistra, ormai da tempo socchiusa.
Da qui si accedeva alla cucina, in cui erano riposti oggetti appartenuti alla famiglia, come vecchie monete, francobolli e lettere, trafugati negli anni dagli avventori notturni.
La cucina portava ad un corridoio, dove frontalmente si accedeva alla biblioteca con i vetri colorati, mentre alla sinistra si accedeva alla camera da letto della casa.
Qui una vecchia vestaglia di color bianco, appartenuta alla proprietaria ormai defunta, faceva bella mostra su un appendiabiti accanto al letto, dando l'impressione immediata che la signora fosse ancora li accanto al letto.
Il tetto, che una volta veniva realizzato con carta da giornali, era diroccato sul letto e dava una sensazione, assieme alla succitata vestaglia, di una stanza ancora viva ma allo stesso tempo tetra.
Chiunque entrava la prima volta in quella stanza, aveva un sobbalzo di paura per la scena che si formava davanti agli occhi, vuoi per il buio e vuoi per la suggestione, che accompagnava il visitatore.
Delle tante storie pervenuteci, vorrei citarne alcune che sono rimaste nell'immaginario collettivo degli abitanti.

Una delle gallerie sotterranee utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale

Una delle gallerie sotterranee utilizzate durante la Seconda Guerra Mondiale
Sotto il borgo di Pezzo, esistono gallerie scavate durante la Seconda Guerra Mondiale, che collegano l'abitato, in una sorta di labirinto sotterraneo.
Nel 1982, un gruppo di amici entrò nella casa di notte, come già avevano fatto in tanti durante quegli anni.
Questi, accedendo come sempre dalla finestra laterale, entrarono in cucina, e qui sostarono qualche minuto, prima di proseguire all'interno.
Discutendo tra loro e rovistando tra le cose, trovarono il manifesto da morto del marito della Signora, che era stato un Cavaliere del Lavoro.
Il ritrovamento li scosse un pò ma si fecero coraggio e si avviarono verso la camera da letto.
Come detto prima, entrando si poteva vedere il tetto che pendeva sul letto, rimanendo ancorato al soffitto e la vecchia vestaglia.
Due di questi ragazzi lasciarono la stanza per avviarsi, al buio, verso il retro della casa dove vi erano altre stanze, mentre gli altri due rimasero nella stanza da letto.
Ad un tratto sentirono un rumore, ma non ci fecero caso perchè era buio e loro avevano solo delle torce elettriche e non riuscirono a vedere cosa stesse succedendo.
Finchè, uno dei due notò, distintamente, il letto spostarsi e la vestaglia librarsi in aria, come un ectoplasma.
Anche l'altro, accortosi dell'accaduto, iniziò ad urlare e scappare verso la finestra della cucina, assieme all'amico.
Gli altri due, sentite le grida, andarono incontro agli amici, che ormai avevano guadagnato l'uscita e videro al centro del corridoio, una figura che emanava una luce con la sua vestaglia bianca.
Presi dal panico e dalla paura, i due non sapevano cosa fare, in quanto avrebbero dovuto per forza passare da li per poter uscire.
Uno dei due si buttò a terra iniziando a pregare, sperando che questo potesse far scomparire la visione che si stagliava di fronte.

Il famoso fantasma della Signora Brown (clicca per il post)
