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martedì 11 luglio 2023

LA VERA STORIA DI UNION CEMETERY


LA VERA STORIA DI UNION CEMETERY
 
DAMA BIANCA UNION CEMETERY


 
dama bianca union cemetery

Targa all'entrata dell'Union Cemetery.

 

CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE INDAGINI DI ED E LORRAINE WARREN

 

   

LA DAMA BIANCA - THE WHITE LADY 

 

 

Una sera durante gli anni 70, un vagabondo, stava attraversando Monroe e decise di dormire sulla collina sopra Union Cemetery.


Era la sera ideale per dormire all'aperto per via del cielo limpido e stellato e per l'odore di erba appena tagliata e verso le 10, il vagabondo si addormentò indisturbato.


Verso mezzanotte si svegliò, senza sapere bene perché e suppose che fosse perché aveva il sonno leggero e per il via vai di macchine e treni, che in lontanza transitavano.


Si sedette e stropicciandosi gli occhi guardò sotto di lui, l'Union Cemetery, che si estendeva al chiaro di luna.
 
Inevitabilmente, la vista del cimitero, lo indusse a fare pensieri sulla fine dei suoi giorni ed, avendo un figlio, che abitava lontano, pensò quanto sarebbe stato bello rivederlo prima della sua dipartita.


Mentre era assorto nei suoi pensieri vide un bagliore che proveniva dalle tombe del cimitero.


Attratto e curioso, si alzò in piedi ed iniziò a scendere dalla collina per andare incontro a ciò che aveva visto.

 

ed e lorraine warren

The White Lady o Dama Bianca nell'Union Cemetery.

  

Si accorse che, in realtà, il bagliore che aveva visto in lontanza, era una donna vestita con un velo ed un abito da sposa, con un stile antico, che sentì parlare, come se discutesse con le ombre attorno a lei, e poi, all'improvviso, la donna sparì assieme alle ombre e, non dimenticò mai il suo incontro con il fantasma a Monroe.


Solitamente, queste apparizioni, si spiegano come un evento tragico accaduto ad una persona in un certo luogo, dove periodicamente riappare per rivivere la tragedia o per infestare il posto, come forse successo alla White Lady nel cimitero.


Quando Ed e Lorraine Warren, pubblicarono su un giornale, di voler ascoltare ed incontrare tutte quelle persone che erano state testimoni dell'apparizione della donna, tantissime persone risposero all'appello, scrivendo e telefonando alla coppia.


Tra queste ci furono i fratelli Tony e Ryan Vosper, che raccontarono quanto segue: "Vivevamo in una casa sopra il cimitero ed una notte di primavera, quando eravamo ragazzi, stavamo giocando nel cimitero quando vedemmo una luce brillante. Nel mezzo della luce apparve una donna molto attraente a circa duecento metri da noi e iniziammo a guardarla mentre fluttuava nel cimitero".
Ryan aggiunse: "Non era sola, ma attorno a lei c'erano delle forme oscure che sembravano discutere con la donna. Era vestita con un velo antico ed un abito da sposa bianco".


Spaventati, i ragazzi corsero su per la collina ed andarono a chiamare i loro genitori, per farli scendere a vedere la signora nel cimitero.
Il padre si strinse nelle spalle e pensò che i ragazzi fossero così eccitati da aver immaginato il tutto, mentre la madre, scese giù fino al cimitero ma non vide il fantasma.


Ogni notte i ragazzi si misero seduti alla finestra della loro camera da letto, nella speranza di rividere la donna riapparire, anche se ciò accadde tempo dopo, quando Ryan diventò più grande e gli apparì due volte.


"Una notte ero appostato dietro un muretto di fronte al cimitero, per sparare cervi, quando, guardando verso il cimitero, vidi la signora vestita di bianco. Questa volta non era sola, nessuna ombra o presenza oscura con lei nemmeno una voce. Si spostò lungo il vialetto verso l'ingresso del cimitero, la vidi chiaramente e poi svanì, proprio come il fumo".

   

White Lady all'Union Cemetery.


 

In un'altra occasione, Ryan stava tornando a casa a tarda notte e lì, appena fuori dalla strada, vide di nuovo la signora nel cimitero e nessuna voce neanche questa volta, ma solo la luce bianca scintillante con la signora in mezzo.


Ci sono molti racconti sulla dama bianca, ma una delle più strane e particolari, forse, è quella di un uomo che una notte andò al cimitero per parlare con la moglie, sepolta di recente.


Mentre era inginocchiato sulla tomba della moglie, l'uomo avvertì una presenza dietro di lui, credendo fosse sua moglie.


Affranto, per la perdita recente, mentre si alzò dalla tomba, sulla quale era chino, vide una signora vestita di bianco in piedi davanti a lui, che lo osservò e gli disse: "Vorrei che mio marito mi amasse tanto quanto il tuo amore, tua moglie", per poi sparire nel nulla e lasciandolo solo nel suo dolore, nel buio del cimitero.


Altre storie, diverse dalla donna vestita di bianco, sono state raccontate ai coniugi Warrens.

 

LO STRANO PASSEGGERO - STRANGE PASSENGER

 

L'Union Cemetery è famoso anche per la storia di un uomo, di nome Jay Leno, che una sera d'estate, stava percorrendo una strada deserta e buia, per tornare a casa.


Per chilometri non vide alcuna auto quando ad un tratto, le luci dell'auto, illuminarono una figura in giacca e cravatta, con occhi di color grigio e si fermò, immediatamente, in prossimità dell'Union Cemetery.


"Un giorno sarai come sono adesso", disse la figura con una voce agghiacciante, "e poi niente ti spaventerà".


Istintivamente, Jay Leno, aprì la portiera dell'auto e scese, in tutta fretta, abbandonando l'auto in mezzo alla strada.


Mentre scappava, si girò e vide che l'uomo era ancora lì, illuminato dai fari della loro auto, quando sopraggiunse un'auto, con a bordo tre giovani, che ascoltavano musica rock ad alto volume.


Jay, alzò le braccia in mezzo alla strada, per attirare l'attenzione dell'auto, quando questa frenò, ed i tre giovani, evidentemente ubriachi, dissero: "Ehi, papà, cosa è successo, hai perso l'appuntamento?" ed iniziarono a ridere di gusto.


A quel punto, Jay, resosi conto che quei ragazzi non avrebbero potuto aiutarlo, li invitò ad andarsene, cosa che fecero,  mentre vide che l'uomo misterioso era scomparso, riprese l'auto, chiedendosi chi fosse e da dove veniva.


Un altro uomo, raccontò ai Warrens, la storia di questa apparizione, un certo Val Dannevik, che lavorava per una società di trasporto merci, anche se l'uomo aveva vinto la lotteria dello stato del Connecticut, la cifra di 2,5 milioni di dollari, e lo faceva solo per tenersi occupato.

   

union cemetery

Un'immagine dell'Union Cemetery, dove Val Dannevik, incontrò uno spettro e la White Lady.

 

Val, che rispose all'appello dei Warrens, per descrivere gli avvenimenti accaduti ad Union Cemetery, raccontò: "Una sera d'estate del 1991, dopo aver lavorato, verso mezzanotte, rimasi nel parcheggio a fumare una sigaretta con i ragazzi. Quindi, dopo esserci scambiati la buona notte, ognuno prese la sua auto ed andò via. Ricordo che, in quella particolare notte, c'era stata una pioggia estiva calda e soffocante, con un'elevata umidità e c'era un sacco di nebbia, alta fino al ginocchio, che correva attraverso il terreno. Aveva una trama spessa e irreale, ricordo, come qualcosa che vedi in un film. Presi una strada diversa quella notte, per tornare a casa, perchè volevo provare la mia nuova auto, una Chevrolet. Era fine giugno con la luna piena, mentre percorrevo la Route 59, ascoltando un brano di Bruce Springsteen alla radio, passando davanti l'Union Cemetery, che era alla mia sinistra. A quel punto accesi i fari fendinebbia gialli ed, improvvisamente, ebbi all'improvviso la terribile sensazione di non essere più solo. Sai, a volte diventi sospettoso che forse qualcuno si è accovacciato e si nasconde sul sedile posteriore. Rallentando la macchina, guardai dietro e vidi  un uomo seduto lì. Ma non c'era modo che un uomo potesse salire sulla mia auto, mentre la macchina si muoveva. Avrebbe potuto essere un vagabondo, perché il suo cappello ed il vestito marrone con la barba sul suo viso,  suggerivano lo fosse. Lui girò la testa e mi fissò. Ero quasi incantato dalla sua presenza, ma poi ho dovuto guardare avanti, perchè stavo guidando. Ho spento la radio, volendo il silenzio più assoluto. La strada che attraversa Union Cemetery è quasi come una stradina di campagna. Gli alberi su entrambi i lati, gli danno l'aria di una strada che attraversa un parco. Nemmeno la nebbia, quella notte, poteva sminuire la bellezza della scena del Connecticut. Almeno così pensavo, perchè a cento piedi di distanza da me, in piedi nel in mezzo alla strada, c'era una donna vestita con una vecchia camicia da notte, che era ridotta a brandelli in alcuni punti. I suoi capelli scuri ricadevano ben oltre le spalle ed i suoi occhi,  brillavano di un colore intenso blu, che mi fecero avere la pelle d'oca. Lei sollevò un braccio ed alzò la mano, con il palmo in avanti, chiedendo che mi fermassi".


Val, dopo un momento di pausa, continuò a raccontare la sua avventura ad Ed e Lorraine: "Frenai di colpo e la mia auto iniziò a perdere aderenza nel retrotreno, mentre mi accorsi che l'uomo era sparito e gridai, attraverso il finestrino, alla donna di spostarsi, quando all'improvviso l'attraversai, convinto di averla investita e sentii una sensazione di freddo, che mi toccò la spalla destra e la guancia. Mi fermai e rimasi seduto lì, con la mia gamba destra, fino all'anca, che tremava con una forza che non riuscivo a controllare, nemmeno quando ci stringevo entrambe le mani. La guardai nello specchietto retrovisore, attraverso fasci di nebbia e vidi che il corpetto della sua camicia da notte era di uno stile molto antico, indossato ben più di cento anni fa. Una spilla, anch'essa di quell'epoca, pendeva da una catena d'oro intorno al collo. Pensai che l'uomo, che all'improvviso vidi nella mia auto, e la donna che, non aveva nemmeno sbattuto le palpebre, quando l'attraversai con la mia auto, avessero avuto un incidente. Avvertii un odore di antico, come di qualcosa chiuso da tanto tempo in un ripostiglio per decenni, quando vidi la donna che stava scomparendo nella nebbia e le gridai se potevo aiutarla. La donna scomparve ed io, terrorizzato e triste, rimasi lì non so per quanto tempo, incapace di girare la chiave per accendere il motore ed andare via, finchè non passò un auto che, suonando il clacson, mi risvegliò da quell'incubo e riuscii a tornare a casa. Qui, mi aspettava mia moglie, con un panino ed una birra sul tavolo della cucina, ma io andai nella mia camera da letto e piansi come un bambino. Lei venne, mi abbracciò e mi ascoltò, finchè qualche settimana dopo ne parlai con un amico, che mi suggerì di rivolgermi a Voi, (Ed e Lorraine), perchè da quella notte iniziai a condividere il dolore della donna ed a portami con me quella sensazione".

 

 








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