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giovedì 20 luglio 2023

BAMBOLA ANNABELLE


LA VERA STORIA DELLA BAMBOLA ANNABELLE

  LA VERA STORIA DI ANNABELLE HIGGINS


La vera bambola Annabelle, sotto teca nel Museo dei Warrens.


  CLICCA QUI PER LEGGERE TUTTE LE INDAGINI DI ED E LORRAINE WARREN

     

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Nel 1970, una madre acquistò un'antica bambola Ann Raggedy, (una bambola di pezza con filo rosso per capelli e un naso a triangolo) in un negozio di giocattoli, come regalo di compleanno per la figlia Donna.


Questa stava per laurearsi al college come infermiera professionale e viveva in un piccolo appartamento, assieme alla sua compagna di stanza, Angie.


Ricevuto il regalo lo mise sul suo letto come decorazione e pochi giorni dopo, sia Donna che Angie, notarono che la bambola sembrasse misteriosamente muoversi per la casa, inizialmente con piccoli movimenti, come un cambio di posizione, ma col passare del tempo il movimento divenne sempre più evidente.


Tempo dopo le ragazze tornarono a casa, dopo una serata trascorsa fuori, e la videro con le gambe incrociate e le braccia conserte, altre volte la trovarono in piedi nella stanza.


Una volta, Donna, lasciò la bambola sul divano, prima di uscire per andare a lavoro, ed al suo rientrò la trovò sul letto della stanza con la porta chiusa.

La bambola Annabelle non solo si muoveva, ma sapeva anche scrivere, infatti circa un mese dopo questi strani movimenti, le ragazze iniziarono a trovare messaggi scritti su una pergamena che dicevano: "Aiutaci" e "Aiuta Lou", con una calligrafia tipica di un bambino.


La parte inquietante dei messaggi non era la formulazione degli stessi ma il fatto che, nè Donna nè Angie, avevano in casa quel tipo di carta su cui venivano scritti i messaggi.


Una notte Donna tornò a casa e scoprì che la bambola si era spostata di nuovo ed anche questa volta era sul suo letto ma notò qualcosa di diverso: ispezionò la bambola e vide del sangue sia sulle mani che sul petto.


Le ragazze, spaventate,  contattarono una medium e si tenne una seduta spiritica, durante la quale si scoprì che la bambola era posseduta dallo spirito di una ragazza, che si chiamava Annabelle Higgins, che aveva vissuto lì, all'età di 7 anni e che fù trovata morta nella casa che sorgeva, prima che fossero stati costruiti gli appartamenti, adesso occupati dalle due ragazze.


 

Rappresentazione cinematografica di Annabelle Higgins nell'omonimo film di Annabelle.

 

Lo spirito disse che provava conforto dalle due ragazze e chiedeva il permesso di rimanere con loro, per essere amata.


Donna ebbe compassione per Annabelle ed accettò che rimanesse con loro, ma successivamente, avrebbero scoperto che la bambola non era quella che voleva far credere.


Un giorno Lou, un amico delle ragazze, che non aveva mai amato quella bambola, le avvertì che era malvagia e che dovevano liberarsene al più presto, ma Donna, che ormai aveva un legame stretto con lei, non diede ascolto al suo amico e la tenne con sè.


Una notte Lou si svegliò di colpo, dopo aver fatto un sogno ricorrente, ma notò che, nonostante fosse sveglio, non riusciva a muoversi.


Si guardò intorno e vide, ai piedi del letto, la bambola che iniziò ad arrampicarsi sulla sua gamba per poi poggiarsi sul petto di Lou, iniziando a strangolarlo finchè non perse i sensi e svenne.


Al suo risveglio, certo che non si era trattato di un sogno, cercò in tutti i modi di liberarsi della bambola e del suo malefico ospite.


Tuttavia, Lou ebbe un'altra esperienza, quando, il giorno successivo, in compagnia di Angie, stavano studiando in casa delle mappe, per un viaggio che avrebbero intrapreso in seguito.


Sentirono dei rumori strani provenire dalla stanza di Donna e Lou andò a controllare, trovando la bambola a terra in un angolo, ma nient'altro era fuori posto.


Mentre era di fronte la bambola, ebbe la sensazione che qualcuno fosse dietro di lui e, girandosi, non vide nessuno quando, in un istante,  si sentì ferire al petto.


Si guardò e vide la camicia strappata e macchiata di sangue e sul petto eranno apparsi 7 segni di artigli, tre in verticale e quattro in orizzontale, che erano caldi come un'ustione, che in un paio di giorni sparirono.


Dopo questi avvenimenti, Donna si rese conto che lo spirito, forse, non era quello di una ragazza, ma di un essere demoniaco e si rivolse ad un sacerdote di nome Hegan, il quale, non potendo aiutare le ragazze si mise in contatto con Padre Cook, che contattò i coniugi Warrens.


Ed e Lorraine Warren si interessarono immediatamente al caso e contattarono Donna riguardo alla bambola.


I Warrens, dopo aver parlato con Donna, Angie e Lou, arrivarono alla conclusione immediata che la bambola stessa non era in realtà posseduta, ma manipolata da una presenza disumana. 

 

Bambola Raggedy Ann.

 

Gli spiriti non possiedono oggetti inanimati come case o giocattoli, possiedono persone ed uno spirito disumano può attaccarsi ad un luogo o ad un oggetto e, questo, è ciò che accadde nel caso Annabelle.


Questo spirito aveva manipolato la bambola e creato l'illusione che fosse viva e stava cercando di possedere un ospite umano.


Inizialmente, aveva iniziato a spostare la bambola nell'appartamento, per mezzo del teletrasporto per suscitare la curiosità degli occupanti, nella speranza che lo accettassero e per comunicare con esso.


Lo spirito disumano, ora era in grado di comunicare attraverso il mezzo, ovvero la bambola Annabelle, e fece leva sulla vulnerabilità emotiva delle ragazze, fingendo di essere una ragazza piuttosto innocua, con la quale durante la seduta sopraccitata, gli fu concesso il permesso, da parte Donna, di infestare l'appartamento.


Suscitò dunque paura attraverso gli strani movimenti della bambola, provocò la materializzazione di inquietanti note scritte a mano, l'apparizione simbolica di gocce di sangue sulla bambola ed alla fine attaccò persino Lou, lasciando dietro di sé il segno simbolico della bestia, sul petto di quest'ultimo.


Il prossimo stadio del fenomeno dell'infestazione, sarebbe stato il possesso umano completo se, queste esperienze fossero durate altre 2 o 3 settimane e lo spirito avrebbe potuto danneggiare od uccidere uno o tutti gli occupanti della casa.


A conclusione dell'indagine, i Warrens ritennero opportuno effettuare un esorcismo, con l'aiuto di padre Cooke,  per ripulire l'appartamento e come disse poi Ed:  "La benedizione episcopale della casa è un documento voluminoso di sette pagine di natura distintamente positiva. Invece di espellere specificamente le entità malvagie dall'abitazione, l'enfasi è invece diretta a riempire la casa con il potere del positivo e di Dio".


Dopo aver eseguito questo rito, i Warrens, sicuri di aver scacciato il maligno dalla casa, portarono con sè la bambola e la adagiarono sul sedile posteriore della loro auto.


Durante il tragitto verso casa, l'auto sterzava e si bloccava ad ogni curva, causando il blocco del servosterzo e dei freni.


Allora Ed prese dalla sua borsa nera, adagiata accanto alla bambola, una fiala di acqua santa e la cosparse su Annabelle, facendo il segno della croce su di essa ed i fenomeni sparirono, facendo arrivare i due coniugi sani e salvi a casa.


Tornati a casa, la fecero sedere su una sedia accanto alla scrivania, quando iniziò a levitare per poi cadere a terra inerte.


Durante le settimane seguenti, la bambola continuava a spostarsi in varie stanze, proprio come accadeva a casa di Donna, anche quando la chiusero a chiave in una stanza e la ritrovarono seduta sulla poltrona al piano di sopra.


La bambola mostrava anche un odio per i sacerdoti che venivano a casa, come nel caso di Padre Jason Bradford, un esorcista cattolico, che si recò dai Warrens.


Questi, vedendo la bambola seduta sulla sedia, la raccolse e le disse: "Sei solo una bambola, non puoi far del male a nessuno", e la gettò sulla sedia, ed a quel punto Ed esclamò: "È una cosa che è meglio non dire".


Un'ora dopo il prete lasciò la casa e Lorraine, gli chiese di fare attenzione durante il tragitto e di chiamarla quando sarebbe arrivato a casa, cosa che poche ora fece, spiegando che i freni dell'auto, erano andati fuori uso, mentre attraversava un incrocio, ed aveva causato un incidente quasi mortale, distruggendo la sua auto.


A quel punto i due coniugi, nel loro Museo dell'Occulto, (The Warren's Occult Museum), costruirono una teca di vetro, dove ancora oggi è rinchiusa la bambola Annabelle.


Anche se questa sembra non muoversi più, si dice, però, abbia causato la morte di un giovane motociclista, che insieme alla sua ragazza, erano andati a far visita al museo.


Dopo aver ascoltato la storia di Annabelle, narrata da Ed in persona, il giovane iniziò a prendere in giro la bambola e, con aria di sfida, iniziò a battere i pugni sulla teca e chiese alla bambola di essere graffiato da lei, visto che in passato era stata capace di ciò.


A quel punto Ed lo accompagnò fuori dal museo, dicendogli: "Figlio, devi lasciarla in pace".


Il giovane si allontanò in moto assieme alla sua ragazza e, durante il tragitto, derisero e presero in giro Annabelle, finchè non perse il controllo del mezzo e finì a testa in giù su un albero, mentre la sua ragazza fu ricoverata per un anno in ospedale, per poi salvarsi.









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