INTERVISTA A MISTERI E PROFEZIE

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martedì 28 marzo 2023

LE IMPRONTE DEL DIAVOLO



ORME DEL DIAVOLO DI DEVON




L'8 febbraio del 1885 il signor Albert Brailsford, preside della scuola del paesino di Topsham, nel Devon, si avvicinò alla finestra del salotto per vedere se nella notte avesse nevicato abbondantemente.


Si accorse di due impronte sulla neve che erano disposte su un'unica linea, come se il suo possessore avesse avuto una gamba sola o avesse saltato su di essa e distavano tra di esse circa 16 cm. ed erano lunghe non più di 10.


I cittadini di Topsham, incuriositi dalle impronte, presero a seguirle per vedere dove terminassero, accorgendosi che terminavano davanti un muro di mattoni.


Le impronte proseguivano oltre il muro, per raggiungere un covone di grano, passando sotto un cespuglio di rose ed alcuni tetti.


Le orme sembravano non finire mai, in quanto ne vennero trovate altre a parecchi chilometri di distanza dal paese e sembravano procedere in maniera disordinata, raggiungendo i villaggi di Lympstone, Exmouth, Teignmouth, Dawlish e Totnes. 


Mappa delle impronte lasciate del diavolo a Devon.

Ad un certo punto, le impronte avevano valicato l'estuario del fiume Exe per poi sparire, come se il misterioso essere fosse ritornato sui suoi passi.


Le notti successive ad i fatti, gli abitanti si erano chiusi dentro casa, imbracciando le loro doppiette a fianco dei letti.


Il 16 febbraio del 1855, la notizia apparve sul giornale londinese, il "Times", ed il giorno dopo sul giornale "Plymouth Gazette", nelle quali le ipotesi più suggestive, furono la presenza di un canguro oppure un uccello misterioso.


Il 3 marzo, il naturalista Richard Owen, ipotizzava la presenza di un tasso, che si era svegliato di notte alla ricerca di cibo, anche se non spiegava come mai fossero andati a caccia su una zampa sola. 


Richard Owen.

Altri diedero ipotesi più o meno fantasiose, alludendo alla presenza di una lontra oppure di un'otarda, ovvero un uccello, altri azzardarono grossi ratti o grosse lepri o moffette.


Ma l'ipotesi più plausibile, fu quella fatta da Geoffrey Household, il quale spiegò: "Sono propenso a ritenere che quella notte dal centro del porto militare di Devonport si sia innalzato, forse a seguito di qualche disguido, un pallone sonda. Libero dagli ormeggi, ha potuto sorvolare la zona senza alcun controllo. Dall'oggetto pendevano due sacchetti appesi a delle funi. Sono stati questi pesi a lasciare le impronte e questo spiega come mai ne sono state trovate pure sui tetti delle case. Il maggiore Carter, un uomo del posto, mi ha detto che il nonno all'epoca lavorava proprio alla base  di Devonport e che una volta gli aveva raccontato del pallone, la cui fuga accidentale aveva provocato danni ai giardini, serre, fienili e finestre, un pò ovunque nella zone. Alla fine aveva terminato il viaggio precipitando nei pressi di Honiton". 


Geoffrey Household.


Sulla base di queste affermazioni, si notò immediatamente che, il pallone sonda, non avrebbe potuto volare in maniera così tanto disordinata, ma avrebbe percorso in linea retta il percorso, spinto dal vento che soffiava da est.


Ad oggi il mistero sembra essere irrisolto, tanto che nel 2009, una donna residente nel Devonshire, riferì di aver scoperto, nel suo giardino, le stesse impronte del 1885, a forma di zoccoli e con la stessa metodologia.








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