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lunedì 19 giugno 2023

I POTERI DELLA MENTE

 

OLTRE I CINQUE SENSI


carte zener

Nel nostro vivere quotidiano, i cinque sensi dominano incotrastati, ma si dice che esistano persone dotate di ciò che è noto con il nome di "seconda vista", "terzo occhio" o "sesto senso".



sesto senso

Simbolo esoterico del terzo occhio


Poteri intellettivi che oltrepassano le vie sensoriali e trascendono la realtà terrena, come i Santi durante le loro visioni o gli sciamani durante i loro colloqui con gli dei.


Queste sensazioni sono state codificate dagli studiosi in vari tipi di ESP, (extrasensory Perception), o percezione extrasensoriale:


(clicca sulle voci per approfondire)


-CHIAROVEGGENZA: la capacità di vedere con l'intelletto oggetti ed eventi, che l'occhio non percepisce,


-TELEPATIA: la capacità di percepire a distanza ciò che pensa una persona lontana o ciò che le accade;


-PRECOGNIZIONE: la capacità di percepire eventi futuri;


-RETROCOGNIZIONE: la capacità di percepire eventi del passato;


-CHIAROUDENZA; la capacità di udire cose non percepibili.




UN INCENDIO DIVAMPATO NELL'OCCHIO DELLA MENTE
Chiaroveggenza - Uno scienziato vede un incendio a distanza


Emanuel Swedenborg ha la premonizione di un incendio a 60 km di distanza


La sera del 19 luglio 1759 a Goteborg, durante una festa a casa di un illustre cittadino, uno degli invitati, il settantunenne scienziato, Emanuel Swedenborg, si alzò di scatto ed uscì fuori, (leggi il mio articolo in proposito).


Tornato poco dopo, pallido e scosso, disse ai presenti che stava divampando un grande incendio, che aveva distrutto casa del suo vicino e stava per abbattersi sulla sua.


Visto che la casa era a Stoccolma, a quasi 500 km di distanza, gli ospiti sorrisero e non diedero peso alle parole dell'uomo, ma Swedenborg, (leggi il mio articolo in proposito), continuò ad alzarsi ed uscire parecchie volte, raccontando che l'incendio si stava estendendo e finalmente, alle 8 di sera, era stato spento tre case prima della sua.


La mattina dopo, i presenti vollero verificare la visione dell'uomo, scoprendo, soltanto la sera dopo tramite un messo proveniente da Stoccolma, che era scoppiato un grande incendio e che tutto corrispondeva con il racconto di Swedenborg.


Infatti, l'incendio era stato spento alle otto di sera e proprio tre case prima della sua, confermando le capacità di Swedenborg di avere, come la definiva lui, "La vista di Dio".



QUANDO IL PASSATO INCONTRO' IL PRESENTE

Precognizione/Retrocognizione - Un medico scruta nel passato


Edward Gibson Moon ha una visione dal passato


Il medico inglese, Edward Gibson Moon, era un uomo di scienza rigorosissimo, che quotidianamente visitava il suo paziente Lord Edward Carson, a Cleve Court sull'Isola di Thanet.


Una mattina, dopo la visita, il medico si fermò sui gradini, pensando al paziente quando, alzando lo sguardo, non vide la solita siepe di fronte a lui.


Il dottore che, per arrivare a casa di Carson doveva percorrere un viottolo di campagna e poi oltrepassare una siepe, dietro cui era nascosta la casa, notò che anche la strada era cambiata.


Era tutta infangata e su di essa camminava un uomo con un fucile, calzoni da cowboy, stivali, mantello e tuba, un abbigliamento decisamente fuori moda al tempo, che a Moon parve di un'altra epoca.


L'uomo guardò il medico stupito e, questi, si girò un attimo in direzione di Cleve Court e quandò si rigirò, l'uomo era scomparso, così come la strada e la siepe erano tornati al loro posto.


La visione di Moon è un esempio di retrocognizione e insieme di precognizione, poichè egli aveva guardato nel passato, mentre lo straniero aveva guardato nel futuro Moon.




UNA PERCEZIONE DI UN PERICOLO

Telepatia - Una madre sente il pianto della figlia


premonizione incidente auto

Joicey Hurt viene investita da un'auto, mentre la madre stava avvertendo il pericolo telepaticamente


Nel 1955 la piccola Joicey Hurt di cinque anni, era appena tornata a casa da una festa di compleanno, quandò non trovò ne il padre ne i fratelli, perchè erano andati al cinema, che si trovava poco distante da casa sua.


Così la bambina uscì di casa per raggiungerli, quando la madre, che stava lavando i piatti in quel momento, ebbe la sensazione che alla figlia fosse capitato un incidente.


Allora telefonò al cinema e disse alla donna che rispose al telefono: "Mia figlia stava venendo al cinema, ma ha avuto un incidente", e l'altra sbalordita disse: "Come fa a saperlo? L'incidente è appena accaduto".


Risultò poi che la bambina, mentre correva verso il cinema, era stata investita da una macchina proprio lì davanti, urtando contro il parafango e cadendo a terra.


"Non ho avuto la visione di una macchina che investisse Joicey, ma ho provato una sensazione così forte che non ho esitato, neanche un momento, a chiamare immediatamente il cinema", ricordò in seguito la madre, mentre la figlia, rievocando l'accaduto, raccontò di aver invocato dentro di sè, convinta di gridare senza essere udita, il nome della mamma.


Dato che la signora Hurt non aveva né visto né sentito niente che potesse avvertirla dell'incidente della figlia, i parapsicologi che studiarono il caso, attribuirono la sua sensazione alla telepatia.



LE VOCI

Chiaroudenza - Giovanna D'Arco


premonizioni giovanna d'arco

Giovanna D'arco


La più famosa fu Giovanna D'arco che visse nel Medioevo, in un'epoca in cui la sua esistenza era scandita dal suono.


Si svegliava al canto del gallo, andava a Messa al suono delle campane e riceveva notizie dai viaggiatori.


In questo clima, era naturale per lei che le voci che sentiva, fossero per lei una guida divina, nelle persone dell'Arcangelo Michele, Santa Caterina e Santa Margherita, che le annunciavano dei messaggi divini, che predisponevano la sua esistenza e prevedevano il futuro.


Tra queste, che era stata scelta da Dio per guidare un esercito e togliere l'assedio inglese a Orleans, in cui sarebbe rimasta ferita, non prima di aver ritrovato una spada sotterrata  vicino l'altare della Chiesa di Santa Caterina a Fierbois.


La lama sarebbe stata arruginita, ma una volta pulita sarebbero apparse cinque croci e su richiesta di Giovanna, i frati dissotterrarono la spada e la profezia si avverò.


Nel 1431 gli inglesi fecero processare Giovanna D'Arco, da un tribunale dell'Inquisizione che la condannò di eresia e stregoneria, e poco prima dell'esecuzione riferì ai giudici: "Non temere il martirio, salirai in Paradiso" e quasi 5 secoli dopo la morte sul rogo, è diventata Santa e patrona della Francia.




IL SOGNO PREMONITORE DEL CREATORE DI MARK TWAIN


premonizione morte fratello

Sam Clemens ed il fratello Henry


Se Samuel Langhorne Clemens di Hannibal, nel Missouri, avesse fatto il pilota di battelli sul Mississippi tutta la vita, avremmo perso un episodio importante in campo paranormale.


Ma i suoi racconti, spesso autobiografici con il nome di Mark Twain, resero noti al pubblico alcuni episodi intimi della sua vita, tra cui il sogno che egli fece sul fratello minore Henry, nel 1858.


A quel tempo, Sam Clemens, era apprendista pilota sul battello a vapore "Pennsylvania", che andava tra New Orleans e St. Louise, assieme al fratello allora ventenne.



henry clemens

Battello a Vapore


Quando attraccarono a St. Louise, Henry rimase a bordo mentre Sam si sistemò in una pensione a terra.


Quella notte sognò una bara di metallo, appoggiata su due sedie in salotto, in cui giaceva il corpo del fratello Henry, sul cui petto vi era un mazzo di fiori bianchi con un unico fiore rosso al centro.


La visione fu così netta che al risveglio non si rese conto di aver sognato tanto che, successivamente nella sua Autobiografia, a tal proposito dirà: "Mi vestii e mi diressi verso la porta pensando di andare nell'altra stanza, ma cambiai idea, non potendo sopportare di incontrare mia madre" e solo dopo, uscendo dalla pensione, si rese conto che era solo un sogno, che raccontò soltanto alla sorella e mai ad Henry.


A New Orleans, Sam fu trasferito su un altro battello, il Lacey, e la sera prima che il fratello salpasse, Sam lo istruì  sul come comportarsi in caso di incidente e poi i fratelli si separarono.


Un paio di giorni dopo, Sam fu raggiunto dalla notizia che il Pennsylvania era esploso e che i morti erano 150, ma tra questi non vi era il fratello, che era invece gravemente ustionato.


Trovò Henry a Memphis e rimase con lui fino al giorno del funerale, quando fu deposto in una bara di metallo, mentre quelle fornite dalla città erano di legno di pino.


Alcune signore di Memphis erano rimaste colpite dalla bellezza e la giovane età di Henry che avevano raccolto 60 dollari e comprato la bara.


Sam Clemens si accorse allora che il fratello giaceva proprio come nel sogno, su due sedie in una bara metallica, ma mancava un mazzo di fiori.


Ma in quel momento entrò una donna anziana, che pose un grande mazzo di fiori bianchi con uno rosso al centro, proprio sul petto di Henry: il sogno di Sam si era tragicamente avverato.



ABRAMO LINCOLN SOGNA SE STESSO MORTO


Lincoln sogna se stesso morto in una bara


Nel 1860 Lincoln, subito dopo la sua elezione a Presidente, guardandosi allo specchio vide una doppia immagine di sé, che  interpetrò come una seconda elezione o che sarebbe morto prima della fine del secondo mandato.


In seguito, Lincoln sognò delle persone piangere disperatamente e ne seguì il lamento all'interno della Casa Bianca, (leggi il mio articolo in proposito), fino alla camera Orientale: "Lì ebbi una sorpresa sgradevole. Davanti a me c'era un catafalco su cui riposava un corpo vestito a lutto"


Attorno ad esso delle guardie e la gente piangeva e fissava il corpo dal volto coperto.


Chiesi alle guardie chi è morto alla Casa Bianca e la risposta fu che "il Presidente era stato assassinato", come racconterà al suo amico e biografo, Ward Hill Lamon, tempo dopo.



morte di lincoln

Ward Hill Lamon amico e biografo di Lincoln


Infatti Lincoln, all'inizio del suo secondo mandato, sarà mortalmente ferito con un colpo di pistola, esploso dal giovane attore John Wilkes Booth al teatro Ford di Washington e morirà ore dopo.



assassinio lincoln

L'attore John Wilkes Booth che uccise Lincoln a Teatro con un colpo di pistola


Di questa vicenda, meno noto è il fatto che, un'altra persona non andò a quella serata perchè aveva avuto una premonizione.




LA PREMONIZIONE DELLA SIGNORA GRANT SULLA MORTE DI LINCOLN


Il 13 aprile del 1865 fu un giorno di grandi festeggiamenti a Washington, in quanto il Generale Ulysses Simpson Grant, aveva accettato la resa del Generale confederato, Robert Edward Lee, ponendo fine alla guerra civile.


Il giorno dopo, la moglie si svegliò con la sensazione di dover lasciare subito Washington e rientrare nella loro casa di Burlington, nel New Jersey, tanto che implorò il marito ad assecondare la sua scelta, il quale l'avrebbe accontentata non appena sbrigato alcuni impegni.


Più tardi alla sua porta suonò un messo che la invitava a teatro la sera stessa alle 8 in punto, invitata dal Presidente Lincoln in persona e sua moglie, per gli onori tributati al marito.


La donna rispose all'uomo che avevano intenzione di partire nel pomeriggio e di scusarsi con il Presidente, ma lui insistette che ormai il Generale era stato annunciato alla serata e non poteva non esserci.


La signora allora, dopo che il messo andò via, inviò una serie di messaggi al marito, implorandolo di non andare a teatro e di raggiungerla per partire: "Credo che stasera, o presto, accadrà un incidente, me lo sento", pensava la donna dentro di sè nell'attesa.


Finalmente, il Generale raggiunse la moglie ed i due partirono verso il New Jersey, quando nei pressi di Filadelfia, ebbero la notizia dell'assassinio del Presidente.


In seguito i due seppero che il Generale avrebbe dovuto prendere posto nel palco di Lincoln, ma che era anche nella lista delle vittime designate, salvando così la vita al marito grazie alla sensazione premonitoria che aveva avuto.




LE PREMONIZIONI DI WINSTON CHURCHILL


Anche Churchill ebbe delle premonizioni che poi si avverarono


Una sera, durante un'incursione su Londra della Luftwaffe, il primo ministro era a cena al n. 10 di Downing Street, quando ebbe inizio un attacco aereo.


La cosa era così frequente, che nessuno pensò di interrompere la cena, tranne Churchill che di colpo si alzò da tavola ed andò in cucina, dicendo: "Mettete la cena al caldo", rivolgendosi ai domestici ed ordinò a tutti di scendere subito nel rifugio antiaereo.


Pochi minuti dopo una bomba cadde sul retro della casa distruggendo la cucina, riuscendo a salvare, grazie alla sua premonizione, servitù ed invitati.


Un altro episodio, accadde quando Churchill ispezionava una batteria contraerea durante un'incursione, e ritornando all'auto per andare via, non salì dalla portiera spalancata, ma salì da quella sul lato opposto ed ordinò di partire.


Dopo alcuni isolati, una bomba esplose vicino l'auto, la quale si sollevò e rimase in bilico per alcuni istanti, per poi ricadere dal lato giusto e lasciando illesi gli occupanti.


Più tardi, quando la moglie gli chiese perchè avesse scelto di sedersi dall'altro lato della macchina, Churchill rispose: "Qualcuno mi ha detto Alt!, prima che arrivassi alla portiera aperta. Poi mi è sembrato che mi dicesse che dovevo aprire l'altra portiera e sedermi da qual lato, ed è quello che ho fatto".




ACCESSO ALLA TERZA MENTE DI MARY CRAIG


telepatia upton sinclair

Mary Craig


Lo scrittore americano, Upton Sinclair, era noto per il suo scetticismo ed indagava i fenomeni paranormali, per svelarne truffe e raggiri, ed era convinto che certi livelli intellettivi erano poco usati, da iniziare a svolgere esperimenti assieme alla moglie Mary Craig Sinclair.


Upton si sedeva nel suo studio con la porta chiusa e disegnava qualcosa, mentre la moglie, in un'altra stanza lontana, cercava di ricevere l'immagine e disegnarla.



Un'altra volta, lei ricevette un'immagine mentale dal cognato, distante 60 km da lei, che riportò su un foglio sotto forma di una forchetta, scrisse la data ed aggiunse queste parole: "Vista una forchetta. Nient'altro".


Dopo un paio di giorni, parole e disegno vennero confrontate con quello del cognato, che aveva proprio disegnato una forchetta.


In tre anni di esperimenti, lui disegnò circa 290 immagini e 65 di essi si rivelarono esatti, mentre altri 155 lo erano solo in parte, poichè contenevano soltanto alcuni elementi dell'originale, infine altri 70 erano completamente sbagliati.



Per lo scrittore la telepatia era, dunque, un substrato intellettivo comune, qualcosa che è alla base della nostra mente, che possiamo imparare ad usare.




Mary Craig era sicura di possedere capacità telepatiche ed usava un metodo che univa il rilassamento alla concentrazione, per liberare la mente e focalizzarla su un'unica immagine.




Se ci si riusciva, secondo la donna, si otteneva un rilassamento simile al sonno, capace di aprire dei canali di ricezione telepatica che, uniti al metodo dell'autosuggestione, lasciavano affiorare messaggi che il subconscio era pronto a ricevere.




NASCITA DELLE SOCIETA' DI RICERCA PSICHICA


Una sera del 1844, il filosofo americano Henry James, stava riposando accanto al camino di una casa nella foresta di Windsor, quando fu colto da un'improvvisa paura: "Un terrore pazzesco che la mia mente perplessa poteva giustificare solo ammettendo la presenza di una figura diabolica, a me invisibile, accovacciata all'interno della stanza e che irradiava delle influenze negative letali", dirà in seguito l'uomo.


Questa esperienza lo segnò fino alla morte e ne parlò molto spesso ai figli, in particolare a William James, che crebbe con questo terrore paterno e maturando un profondo interesse per il mondo paranormale.


Si convinse che i medium possedessero poteri al di là dei cinque sensi e divenne un leader nella ricerca metapsichica, quando nel 1883, incontrò il filosofo inglese, Henry Sidgwick, che era Presidente della Società di Ricerca Psichica, che era stata fondata l'anno prima a Londra.


Assieme a Sidgwick, ne facevano parte William Barrett, William Crookes, Oliver Lodge, Frederic William Henry Myers ed Edmund Gurney, che indagavano il vasto campo dei fenomeni di telepatia, chiaroveggenza, ipnotismo, trance mesmerica, apparizioni ed altri fenomeni paranormali, ai quali si unì William James, che nel 1885 decise di fondare, a Boston, la Società Americana di Ricerca Psichica.


La creazione di queste società ebbe una svolta nello studio della parapsicologia, in quanto i loro membri, che erano uomini di scienza, non volevano più dimostrare l'autenticità dei medium, come era accaduto fino ad allora, ma bensì studiare il paranormale e spiegarlo.


Nel 1882 la Società appena costituita, iniziò a studiare uno spettacolo di lettura del pensiero, che veniva eseguita dal  gionalista, Douglas Blackburn, e dall'ipnotista George Albert Smith, un diciannovenne di Brighton, che invitarono a Londra per una dimostrazione a carattere privato.


I due aderirono e si esibirono in vari esperimenti, in cui Smith, che era bendato e con tappi alle orecchie, doveva ricevere il messaggio, mentre Douglas, che inviava il messaggio, camminava in un'altra stanza sotto gli occhi attenti dei ricercatori.


I risultati furono sorprendenti, in quanto a volte i disegni non rivelavano alcun nesso mentale tra i due, ma per il resto Smith indovinava così esattamente, che gli osservatori credettero di trovarsi di fronte ad un caso assolutamente autentico di telepatia.


Trent'anni dopo, Blackburn dichiarò di aver ingannato la società, con segnali impercettibili che si scambiava con il compagno, poichè in quel periodo "nessuno di noi conosceva la motivazione scientifica di coloro che ci avevano contattato e noi ci divertivamo ad abbindolarli e dimostrare che fossero degli incompententi".


Il trucco era questo: Smith si sedeva ad un tavolo e si faceva bendare ed avvolgere completamente come una mummia, con due due grandi coperte, mentre Douglas era in un'altra stanza in attesa di trasmettere il disegno. 



Questi si alzava ed inseriva le informazioni nel salvapunta di ottone della matita e poi al segno convenuto dai due, ovvero inciampando sul tappeto vicino la sedia in cui era nascosto, Smith usciva la mano destra da sotto la coperta dicendo: "Ho trovato. Dov'è la mia matita?", Douglas la metteva sul tavolo e Smith la raccoglieva.


Dopodichè da sotto le coperte, con l'aiuto di una pietra fosforescente, Smith sbirciava il disegno nsacosto nella matita e lo ricopiava, dando i risultati eccezionali che avevano stupito gli studiosi.




I MISTERI DELL'IGNOTO


Nessuno nega che l'imbroglio esista, ma tuttavia resta il fatto che avvengono cose inspiegabili e che accadono spesso a più persone contemporaneamente.


Talvolta, disastri famosi furono annunciati da molte persone, veggenti o meno, da adulti o bambini, dalle vittime stesse o i loro cari.


Uno di questi episodi di percezione extrasensoriale, riguarda il naufragio di una nave, che fu predetta in anticipo tramite un racconto, di seguito riportato.




MORGAN ROBERTSON PREDICE L'AFFONDAMENTO DEL TITANIC


Lo scrittore Morgan Robertson che nel suo romanzo predisse l'affondamento del Titanic


Nel 1910 il romanziere Morgan Robertson, scrisse un romanzo su un terribile nubrifagio, dal nome Futility.


Lo scrittore, che era stato un marinaio per tutta la vita, aveva difficoltà a scrivere una storia e quindi si sedeva alla scrivania aspettando lo stato d'animo adatto, per poi cadere in una specie di trance e da quel momento la storia fluiva rapidamente dalle sue dita alla carta.



Foto d'epoca del Titanic


Il racconto iniziava una fredda sera di aprile tra le nebbie dell'Atlantico centrale, su cui un transatlantico di lusso navigava nell'oscurità,  lungo 250 metri ed aveva un motore della capacità di 75.000 cavalli-vapore.


Mentre Robertson fissava il foglio davanti a sè, ad un certo punto la sua mente vide la nave girarsi di lato e lui lesse il nome "Titan", con 24 scialuppe di salvataggio, insufficienti vista la presenza a bordo di circa 3.000 persone, mentre davanti di stagliava la punta di un iceberg.


"Era la nave più grande in navigazione, inaffondabile, indistruttibile e dotata del numero minimo di scialuppe richiesta dalla legge. Quarantacinquemila tonnellate lanciate a peso morto nella nebbia, alla velocità di 15 metri al secondo, poi urtarono un iceberg e la voce di 3000 esseri umani si alzò disperata", scriverà Robertson nel suo racconto, che pubblicò nel 1898.


Dal momento del fatale viaggio inaugurale del 1912 del Titanic, fino al ritrovamento del relitto nell'Atlantico nel 1985, la nave ha affascinato coloro che credono nella precognizione.


In particolare, questi sottolineano le coincidenze tra il vero Titanic e la nave immaginaria Titan, raccontata da Robertson nel suo romanzo Futility e che avesse avuto una visione profetica del disastro del Titanic, quattordici anni prima che esso si verificasse.


Le coincidenze sono molte: il nome dei piroscafi, (Titanic e Titan), il fatto che fossero stati dichiarati inaffondabili e fossero i più grandi in navigazione, la collisione con l'iceberg, l'alta perdita di vite umane per il numero insufficiente di scialuppe, ma anche i dati tecnici che sono estremamente simili, come riportato nell'immagine di seguito.



futility robertson Morgan

Confronto dati tecnici tra Titanic e Titan


Un tema letterario in voga nell'Ottocento, era quello della presunta conoscenza tecnica da parte della gente comune, in cui libri come Frankenstein di Mary Shelley, (leggi il mio articolo su Mary Shelley), in cui un medico dà vita ad un mostro senz'anima, di cui finisce per restare vittima, erano popolarissimi.


Robertson adattò il tema agli ingegneri navali che, nella corsa alla costruzione di navi sempre più grandi e veloci, trascuravano le misure di sicurezza e le collisioni delle navi con gli iceberg, erano all'ordine del giorno all'epoca in cui Robertson scrisse il romanzo, soprattutto nel mese di aprile, quando i blocchi di ghiaccio si spostavano a Sud.




WILLIAM THOMAS STEAD PREDICE LA SUA MORTE SUL TITANIC


William Thomas Stead

Nel 1880, il giornalista inglese, William Thomas Stead, pubblicò un racconto fantastico sull'affondamento di un transatlantico nell'Oceano Atlantico, sulla Pall Mall Magazine.


Il racconto, disse, intendeva convincere le compagnie di navigazione a vapore, a dotare le loro imbaracazioni di tutte le necessarie misure di sicurezza, tra cui un numero adeguato di scialuppe di salvataggio.


Alla fine del racconto ammoniva: "E' esattamente quello che potrebbe accadere e che accadrà, se le navi di linea non saranno equipaggiate di adeguate scialuppe di salvataggio".


Nel 1892 Stead scrisse un altro articolo su un naufragio, descrivendo la collisione immaginaria tra un transatlantico ed un iceberg nell'Atlantico e nel 1910, nel corso di una conferenza, sottolineava la necessità di scialuppe di salvataggio ed aggiunse un disegno di sè stesso, vittima di un naufragio in acque gelate in cui invocava inutilmente aiuto.



affondamento titanic

Locandina pubblicitaria della White Star Line


Proprio in quegli anni la White Star Line, stava iniziando i lavori del Titanic e Stead, che voleva acquistare un biglietto per il viaggio inaugurale,  consultò il veggente Louis Hamon, pseudonimo di William John Warner, il quale gli rispose "che sarebbe stato pericoloso viaggiare nel mese di aprile del 1912".


Consultò un altro veggente, Wilhelm Frederick Wendt de Kerlor, il quale sognò Stead in un disastro "che si verificherà sull'acqua, in cui più di mille persone invocavano aiuto".


Nello stesso periodo, una donna americana udì una voce che diede un messaggio riguardante Stead: "Sta per arrivare il momento in cui sarà richiamato a casa nella prima metà del 1912".


Nonostante questi messaggi nefasti e nonostante lo scrittore Robertson gli avesse scritto che il Titanic sarebbe affondato, Stead prenotò lo stesso un posto sul viaggio inaugurale della nave dove morirà dopo l'urto con l'iceberg.


Altre persone agirono in base alle proprie sensazioni e premonizioni, tra queste un certo Colin Macdonald, che rinunciò al posto di secondo ingegnere sulla nave, poichè aveva avuto il presentimento di una catastrofe.



premonizione titanic

Il banchiere John Pierpont Morgan rinunciò al viaggio inaugurale del Titanic perchè aveva avuto una premonizione sul naufragio


Il banchiere John Pierpont Morgan annullò il viaggio dopo aver acquistato il biglietto, stessa cosa fece Connon Middleton, un uomo d'affari londinese, che sognò per due notti consecutive il naufragio del Titanic e di vedere passeggeri ed equipaggio che nuotavano intorno.


Mercoledì 10 aprile del 1912, coloro che non avevano annullato la prenotazione, erano riuniti sul ponte della nave, quando questa salpò dal porto di Southampton e quando il Titanic passò davanti l'isola di Wight, gli abitanti della costa ne ammirarono la maestosità, tra cui Jack Marshall e sua moglie, la quale afferrò il braccio del marito e gridando disse: "Sta per affondare! Quella nave sta per affondare! Fate qualcosa, come potete essere così incoscienti da lasciarli annegare?Salvateli!", ma nessuno dei presenti, compreso il marito, avevano voglia di ascoltare il delirio di una donna che sembrava improvvisamente impazzita.


Quattro giorni dopo il Titanic andrà incontro al suo destino e può darsi che, in quei momenti, Stead sia caduto in mare, assieme ad altre centinaia di persone, e si sia ricordato delle sue previsioni sul fatto che il numero delle scialuppe era insufficiente, ma purtroppo non sopravvisse per dircelo.




PREMONIZIONE DEL DISASTRO DI ABERFAN



disastro di aberfan

Eryl Mai Jones, predisse la sua morte e quella di due sue compagne, sognando di venire inghiottita da qualcosa di nero



La mattina del 20 ottobre 1966, una bambina di dieci anni, Eryl Mai Jones, si svegliò nella sua casa di Aberfan, nel Galles, e raccontò alla mamma che cosa aveva sognato.


"Ho sognato di andare a scuola, ma la scuola non c'era più. Era stata completamente ricoperta da qualcosa di nero".


La visione di qualcosa di nero, era già apparsa il 14 ottobre ad Alexander Venn, impiegato in pensione delle Cunard Line, il quale disse alla moglie: "Sta per succedere qualcosa di terribile non lontano da qui" e con questa sensazione si mise a disegnare la testa di un uomo sommersa nel nero.


La notte di mercoledi 19 ottobre, molte persone ebbero sogni e presagi, come la signora che avvertì un terribile senso di soffocamento in una profonda oscurità od un'altra che sognò un bambino che correva gridando giù da una montagna che stava venendo giù dal pendio.


La gente scava alla ricerca dei corpi nel disastro di Aberfan



La sera di giovedì 20, la signora Milden di Plymouth, stava partecipando ad una seduta spiritica, (leggi il mio articolo in proposito), quando ebbe la visione di una scuola in una vallata ed un bambino terrorizzato, mentre una valanga di carbone stava precipitando dalla montagna verso  valle, ed in cima alcune squadre di soccorso, che scavavano per recuperare i corpi dai cumuli di scorie e notò che uno dei soccorritori indossava uno strano berretto a punta.

La mattina del 21 ottobre, la signora Sybil Brown di Brighton, si svegliò dopo aver sognato un bambino in una cabina telefonica, che urlava terrorizzato, ed un altro che, camminando verso di lei, era inseguito da una grande massa nera.


Nello stesso momento, una signora londinese si svegliò, dopo un sogno angoscioso e, sentì che, le pareti della camera da letto stavano per crollarle addosso, mentre un anziano signore rimase sconcertato per aver sognato, circonfuse da una luce abbagliante, le lettere della parola A-B-E-R-F-A-N.



La montagna di carbone nera caduta su Aberfan




Quella mattina, poco dopo le nove, Eryl Mai Jones raggiunse le compagne nella Pantglas Junior School e stagliata contro il cielo, ecco la montagna che dominava il villaggio di Aberfan.


La sua vetta, una massa di detriti di carbone di 200 metri, provenienti dalle vicine miniere, luccicava per le abbondanti pioggie dei due giorni precedenti.


Alle 9.15, terminata la preghiera del mattino, i bambini aspettavano nelle classi che fosse fatto l'appello, quando contemporaneamente, in una fabbrica di aerei non molto lontana, la segretaria Monica McBean, si sentiva oppressa dalla sensazione che stesse per succedere qualcosa di terribile e nella mente le balenò l'immagine orrenda di "una montagna nera che seppelliva i bambini".


La montagna si mosse verso la scuola e mezzo milione di tonnellate di scorie, rimosse dalla pioggia battente, cominciarono a scivolare giù per la montagna, in una massa nera alta più di 100 metri.


Le case e gli alberi furono spazzati via ed Eryl Mai Jones, assieme a più di cento compagni, rimase sepolta dalla grande massa nera.


La Pantglas Junior School era scomparsa, proprio come nel suo sogno, mentre le squadre di soccorso scavarono giorno e notte per recuperare i corpi: 144 morti, di cui 28 adulti e 116 bambini, quasi tutti compagni di scuola di Eryl.


La notizia si sparse in tutta l'Ighilterra e raggiunse le persone che l'avevano presagita, tra cui la signora C. Milden che, guardando la televisione, riconobbe le operazioni di scavo, il ragazzino col grande ciuffo e l'uomo con lo strano cappello a punta, di cui aveva avuto un'anteprima di ciò che sarebbe accaduto.


Nei giorni seguenti emersero altre previsioni, soprattutto grazie allo sforzo di uno psichiatra londinese, J.C. Barker, che stava scrivendo un libro sulle premonizioni, (leggi il mio articolo in proposito).


Chiedendosi se vi fossero stati presagi sulla slavina di carbone, lanciò un appello sul giornale a coloro che li avessero avuti ed altre due organizzazioni iniziarono investigazioni simili.


Le tre indagini raccolsero in tutto 200 risposte, di cui 76 dirette a Barker che ne scartò 16, perchè sospette e studiò attentamente le altre.


Più della metà di coloro che avevano risposto, avevano avuto la premonizione in sogno, altri in stato di assopimento o di trance, mentre alcuni, come l'impiegato in pensione della Cunard, avevano presagito l'evento in stato di veglia.


24 episodi di precognizione, (leggi il mio articolo in proposito), furono attestati da lettere o da altri episodi riferiti prima della frana ed a tal proposito, Barker pubblicò una lettera, sul Medical News Tribune il 20 gennaio del 1967, in cui diceva: "Mi sono accorto che è arrivato il momento di smettere di cercare di dimostrare o smentire l'esistenza della precognizione. Dovremmo invece cercare di sfruttarla per evitare disastri futuri".


A questo scopo Barker creò un centro di informazione, il British Premonitions Bureau, per ricevere ed analizzare le premonizioni di veggenti, (leggi il mio articolo in proposito), e di individui che semplicemente sanno che sta per succedere qualcosa di terribile o anche di bello, aprendo la strada a questo tipo di indagine.








mercoledì 14 giugno 2023

QUANDO IL PASSATO INCONTRO' IL PRESENTE

 

UN MEDICO SCRUTA NEL PASSATO


Edward Gibson Moon ha una visione dal passato


Il medico inglese, Edward Gibson Moon, era un uomo di scienza rigorosissimo, che quotidianamente visitava il suo paziente Lord Edward Carson, a Cleve Court sull'Isola di Thanet.


Una mattina, dopo la visita, il medico si fermò sui gradini, pensando al paziente quando, alzando lo sguardo, non vide la solita siepe di fronte a lui.


Il dottore che, per arrivare a casa di Carson doveva percorrere un viottolo di campagna e poi oltrepassare una siepe, dietro cui era nascosta la casa, notò che anche la strada era cambiata.


Era tutta infangata e su di essa camminava un uomo con un fucile, calzoni da cowboy, stivali, mantello e tuba, un abbigliamento decisamente fuori moda al tempo, che a Moon parve di un'altra epoca.


L'uomo guardò il medico stupito e, questi, si girò un attimo in direzione di Cleve Court e quandò si rigirò, l'uomo era scomparso, così come la strada e la siepe erano tornati al loro posto.


La visione di Moon è un esempio di retrocognizione e insieme di precognizione, poichè egli aveva guardato nel passato, mentre lo straniero aveva guardato nel futuro Moon.








UNA PERCEZIONE DI UN PERICOLO

 

UNA MADRE SENTE IL PIANTO DELLA FIGLIA


premonizione incidente auto

Joicey Hurt viene investita da un'auto, mentre la madre stava avvertendo il pericolo telepaticamente


Nel 1955 la piccola Joicey Hurt di cinque anni, era appena tornata a casa da una festa di compleanno, quandò non trovò ne il padre ne i fratelli, perchè erano andati al cinema, che si trovava poco distante da casa sua.


Così la bambina uscì di casa per raggiungerli, quando la madre, che stava lavando i piatti in quel momento, ebbe la sensazione che alla figlia fosse capitato un incidente.


Allora telefonò al cinema e disse alla donna che rispose al telefono: "Mia figlia stava venendo al cinema, ma ha avuto un incidente", e l'altra sbalordita disse: "Come fa a saperlo? L'incidente è appena accaduto".


Risultò poi che la bambina, mentre correva verso il cinema, era stata investita da una macchina proprio lì davanti, urtando contro il parafango e cadendo a terra.


"Non ho avuto la visione di una macchina che investisse Joicey, ma ho provato una sensazione così forte che non ho esitato, neanche un momento, a chiamare immediatamente il cinema", ricordò in seguito la madre, mentre la figlia, rievocando l'accaduto, raccontò di aver invocato dentro di sè, convinta di gridare senza essere udita, il nome della mamma.


Dato che la signora Hurt non aveva né visto né sentito niente che potesse avvertirla dell'incidente della figlia, i parapsicologi che studiarono il caso, attribuirono la sua sensazione alla telepatia.








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