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lunedì 3 luglio 2023

GIGANTI


I GIGANTI MOSTRI PRESENTI NELLA BIBBIA


Il malvagio gigante, che torreggia sopra la Spagna distrutta dalla guerra, in questo grande dipinto di Goya.


Il Gigante rappresenta, forse, il mostro più familiare che l'uomo abbia creato, simile a lui, soggetto alle stesse passioni ed agli stessi difetti, ma di enormi dimensioni, appare nelle leggende di tutto il mondo e perfino nella Bibbia.


Nella leggenda di Gog e Magog, i due superstiti di una razza sconfitta di giganti britannici, sono costretti da Bruto, loro conquistatore, a fare la guardia al palazzo della città di Londra, appena fondata. 


Statue di Gog e Magog, giganti sconfitti da Bruto e costretti a fare la guardia al palazzo della città di Londra.

Nella mitologia greca, Titani, Ciclopi e Giganti, sono i figli giganteschi di Urano, (Dio del Cielo), e di Gea, (Dea della Terra).
 
Nei racconti biblici, i giganti sono il frutto dell'accoppiamento tra angeli caduti e donne mortali, mentre la vittoria di Davide su Golia, simboleggia il trionfo dell'intelligenza sulla forza bruta, quindi del bene sul male.
 
Nell'Odissea, il terribile e famelico ciclope Polifemo, si lascia facilmente ingannare dal coraggioso ed astuto Ulisse, mentre secondo il mito norvegese, sarebbero i creatori della terra ed i progenitori della razza umana.
 
Anche le fiabe abbondano di giganti, secondo lo psicologo Bruno Bettelhein, nel suo libro Il Mondo Incantato, nelle quali i bambini si identificano con gli eroi piccoli, ma intelligenti, che superano in astuzia i giganti.
 
Nella vita reale, i giganti hanno fatto da servitori, soldati o attori d'avanspettacolo, come nel caso di Elisabetta I e Giorgio IV, i monarchi inglesi che costringevano i giganti a fare da portatori, od i soldati sotto le bandiere Russe e Prussiane.
 


Una fanciulla gigante in una scena pastorale dipinta dalla pittrice Leonora Carrington.

Oliver Cromwell, un condottiero e politico inglese, aveva il proprio gigante, un pazzo religioso di nome Daniel, che finì i suoi giorni, predicando un folle vangelo dietro le sbarre di Bedlam.
 
Tra i primi ad indicare discrepanze tra romanzo e realtà, fu lo zoologo francese, Isidore Geoffroy Saint-Hilaire, che descrisse le persone affette da gigantismo, come esseri inattivi, senza energia e lenti nei movimenti, deboli di corpo e di intelletto.
 
Quando, finalmente, si fece risalire l'origine di una malattia, nota come Acromegalia, un tumore della ghiandola pituitaria, divenne chiaro il collegamento con il gigantismo, e questi soggetti furono emarginati dalla società, vittime del loro stesso corpo e della crudeltà altrui.
 
Quattro giganti irlandesi, del XIX secolo, tre dei quali si chiamavano Patrick O'Brien, vissero nel terrore di essere dissezionati dagli scienziati, dopo la loro morte ed, il più alto gigante conosciuto, Robert Wadlow, (vedi foto sotto), dell'Illinois, visse costantemente in pena a causa della sua crescita incontrollata.
 


A sinistra Robert Wadlow alto 2,75 metri, a destra Anna Swann, alta 2,40 metri, si esibiva al Circo Barnum nel 1865.


Aveva raggiunto 1,90 metri di altezza, all'età di 10 anni e quando morì, a 22 anni, misurava 2,75 metri, tanto che il suo cervello era così lontano dai suoi piedi, che non avvertiva nemmeno il dolore, allo stadio finale, dell'infezione che lo portò alla morte. 

 








lunedì 20 dicembre 2021

LINEE DI NAZCA FOTO DI MARILYN BRIDGES

 

FOTO DELLE LINEE DI NAZCA IN PERU'

 

NAZCA INCISIONI PER GLI DEI

FOTOGRAFIE LINEE DI NAZCA MARILYN BRIDGES 

 

 

Marilyn Bridges posa in questa foto prima di sorvolare le linee di Nazca.

 

Quando nel 1903 sorvolarono, con loro piccolo biplano, le sabbie di Kitty Hawk nella Carolina del Nord, i fratelli Wright aprirono la strada non solo dei cieli, ma anche della Terra.

I primi aviatori scoprirono che, il volo, conferiva ad un mondo familiare, forme e caratteristiche misteriose.

Con i progressi dell'aviazione, negli anno Venti e Trenta del Secolo scorso, i piloti che perlustravano le vie del cielo Peruviano o il Sudovest Americano o le ondulate colline dell'Inghilterra, cominciarono a vedere prodigi.

Gigantesche opere d'arte, immense figure geometriche, uomini-gufo, enormi cavalli al galoppo, si stagliavano nel paesaggio con sorprendente chiarezza.

Alcune figure sembravano fissare, quasi imploranti il cielo, come fossero alla ricerca degli occhi degli Dei.

Probabilmente non sapremo mai perchè e per chi, gli abitanti dell'altopiano peruviano o delle colline Inglesi crearono queste figure, ma grazie alla magia della fotografia aerea, ora possiamo ammirarle dall'alto come forse dovevano essere viste.

La fotografa Americana Marilyn Bridges era maestra di quest'arte e dopo aver fotografato le linee nasca in Perù alla fine degli anni 70, continuò a riprendere dal cielo molte delle piu famose incisioni.

La sua tecnica era rischiosa: volando a soli 60 metri dal suolo con le ali dell'aereo inclinate di 55°, per una migliore prospettiva, spesso il suo aeroplano si trovò ad una velocità così bassa da rischiare lo stallo.

La Bridges preferiva lavorare alla luce dell'alba o del tardo pomeriggio ed usava pellicole in bianco e nero per far risaltare meglio il contrasto tra natura ed arte.


Colibrì Linee di Nazca di Marilyn Bridges: è una delle 18 immagini di uccelli incise sull'altopiano Peruviano con un becco di 36 metri che si prolunga in una linea che segna l'alba del solstizio d'inverno, simboleggiando i cambi di stagione.


Trapezoide linee di Nazca di Marilyn Bridges: copre in parte un uccello di 90 metri ed un fiore. Nella pianura Nasca spesso delle figure geometriche sono sovrapposte ad immagini di animali.


Uomo Gufo linee di Nazca di Marilyn Bridges: sorveglia le altre figure nasca e potrebbe contenere un messaggio, visto che con il braccio indica il cielo e con l'altro la Terra.


Gemelli di Fort Mojave linee di Nazca di Marilyn Bridges: vecchi di 500 anni erano forse un avvertimento agli intrusi.


Gigante di Blythe linee di Nazca di Marilyn Bridges: secondo alcune leggende indiane rappresenta un divoratore di bambini, mentre l'animale che gli fa compagnia potrebbe essere un puma vendicatore.


Cavallo di Uffington linee di Nazca di Marilyn Bridges: lungo 111 metri galoppa sul fianco della collina nei pressi di Swindon, nell'Inghilterra sudoccidentale e risale al 100 a.C..


Gigante di Cerne linee di Nazca di Marilyn Bridges: una palizzata protegge il Gigante di Cerne ed il suo recinto, nel quale per secoli si svolsero riti di calendimaggio.





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