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martedì 3 marzo 2020

LIBRO DI TOMMASO L'ATLETA


LIBRO DI TOMMASO IL CONTENDENTE









Il Libro di Tommaso il Contendente o l'Atleta è un vangelo gnostico scritto in lingua copta nella prima metà del III secolo.


L'attribuzione pseudoepigrafa è a Tommaso apostolo, e contiene una rivelazione segreta di Gesù risorto all'apostolo.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.


Composta probabilmente ad Edessa, si tratta di un'opera che rientra nella letteratura siriana attorno all'apostolo Giuda Tommaso, intermedia per composizione e tematiche tra il Vangelo di Tommaso (50-125) e gli Atti di Tommaso (225 circa).



TESTO E CONTENUTO DEL LIBRO DI TOMMASO





Le parole segrete che il Salvatore ha detto a Giuda Tommaso e che Mathaias ha scritto, mentre stavano camminando, mentre li ascoltava parlare l'uno con l'altro.

Il Salvatore disse: «Fratello Tommaso, affinché hai tempo nel mondo, ascoltami, e io ti rivelerò le cose che stavi pensando nella tua mente.

"Ora, dal momento che è stato detto che tu sei il mio vero compagno, esamina te stesso, e cerca di sapere chi sei, in che modo tu esista, e come si arriva ad essere. Dato che sarai chiamato mio fratello, non è giusto che tu sia ignaro di te stesso. E so che hai capito, perché avevi già compreso che io sono la conoscenza della verità. Così, mentre cammini con me, anche se non sarai compreso, hai (di fatto) già imparato a conoscerti, e sarai chiamato 'colui che conosce se stesso'. Poiché chi non ha conosciuto se stesso non ha conosciuto altro, ma chi conosce se stesso, al tempo stesso ha già raggiunto conoscenze sulla profondità del tutto. Cosi dunque, tu, mio fratello Tommaso, vedrai ciò che è nascosto per gli uomini, quello che fugge dalla mancanza di conoscenza".

Tommaso disse al Signore, "Perciò ti prego di dirmi quello che ti sto per chiedere prima che avvenga la tua ascensione, e che quando avrò sentito da te le cose nascoste, né possa parlarne. Ed è ovvio per me che la verità è difficile da mettere in opera davanti agli uomini."

Il Salvatore rispose, dicendo: "Se le cose che sono visibili a te, sono oscure a loro, come possono sentir parlare di cose che non sono visibili? Se le opere della verità che sono visibili nel mondo sono difficili per voi raggiungerle, come si fa, allora, a raggiungere quell'eminente grandezza e pleroma che non sono visibili? E come potrete allora essere chiamati 'operatori'? A tale proposito, siete degli apprendisti, e siete ancora arrivati al culmine della perfezione."

Tommaso rispose dicendo al Salvatore: "Dicci queste cose che dici di essere visibili, ma nascoste a noi."

Il Salvatore disse: «Tutti i corpi [] le bestie vengono generati [...] ê evidente come [...] questo, anche, quelli

che sono al di sopra [...] le cose che sono visibili, ma sono visibili nella loro radice, che è il frutto che li nutre. Ma questi corpi visibili, sopravvivono divorando creature simili ad essi, con la conseguenza che il loro corpo muta. Ora, ciò che muta decadrà e perirà, e non ha alcuna speranza di vita da allora in poi, dal momento che il corpo è bestiale. Così come il corpo delle bestie perisce, così sarà per questi corpi. Non derivano da un rapporto come quello delle bestie? Se, derivassero anche dal rapporto, saranno mai qualcosa di generato in modo di-verso dalle bestie? Così, dunque, si è giovani fino a diventare perfetti".

E Tommaso rispose: "Per questo ti dico, Signore, che quelli che parlano di cose invisibili e difficili da spiegare sono come quelli che sparano le loro frecce verso un bersaglio durante la notte. Per essere sicuri, sparano le loro frecce come chiunque avrebbe [...] dal momento che a colpire il bersaglio [...] ma non è visibile. Eppure, quando la luce viene fuori e si nasconde nel buio, le opere di ognuno appariranno. E tu, la nostra luce, illumini, Signore."

Gesù disse: "E nella luce che la luce esiste."

Tommaso, rispose, dicendo: "Signore, perché questa luce visibile, che brilla a causa degli uomini, appare e scompare?"


Il Salvatore disse: "O Beato Tommaso, la luce che è visibile, naturalmente, brilla per il vostro bene, in modo che voi non rimaniate in questo luogo, ma piuttosto che se ne possa uscirne -e ogni volta che tutti gli eletti abbandonano la bestialità, questa luce si ritirerà fino alla sua essenza, e la sua essenza darà il benvenuto, poiché si tratta di un buon servitore."

Il Salvatore continuò: "O amore imperscrutabile della luce! O fuoco amaro che arde nei corpi degli uomini e nel loro midollo, accendendoti in loro notte e giorno, e bruciando le membra degli uomini rendi le loro menti ubriache e le loro anime diventano squilibrate [...] all’interno maschi e femmine [...] notte e spostandole, [...] segretamente e visibilmente. Per il passaggio i maschi [...] sulle femmine e le femmine sui maschi. Perciò è detto: "Colui che cercherà la verità dalla vera saggezza si costruirà le ali per volare, fuggendo dalla lussuria che brucia gli spiriti degli uomini." Ed egli si creerà le ali per evitare ogni spirito visibile."

Tommaso rispose dicendo: "Signore, questo è esattamente ciò che mi sto chiedendo, da quando ho capito che tu sei colui che è beneficio per noi, come tu affermi."

Ancora una volta il Salvatore rispose e disse: "È quindi necessario per noi parlare con voi, dal momento che questa è la dottrina del perfetto. Se, ora, il desiderio è di diventare perfetti, si devono osservare queste cose; in caso contrario, il vostro nome è 'ignorante', dal momento che è impossibile per un uomo intelligente abitare con un pazzo, poiché l'uomo intelligente è perfetto in ogni sapienza. Per lo stolto, tuttavia, il bene e il male sono la stessa cosa – in realtà, l'uomo saggio sarà nutrito dalla verità e "sarà come un albero piantato lungo corsi d'acqua" (Sal 1:3) -visto che ci sono alcuni che, pur avendo le ali, puntano solo sulle cose visibili, cose che sono lontane dalla verità. Per questo chi li guida, il fuoco, darà loro l'illusione della verità, e brillerà su di esse con una bellezza corruttibile, e sarà imprigionato in una buia dolcezza e li affascinerà con piacere fragrante. E sarà cieco con una lussuria insaziabile, brucerà le loro anime e diventerà per loro come un palo bloccato nel loro cuore, che non potranno mai rimuovere. E come un freno in bocca, che li sta guidando in base ai loro desideri. E li ha incatenati con le sue catene e legato tutte loro membra con l'amarezza della schiavitù della lussuria per quelle cose visibili che decadranno, cambieranno e devieranno dall’impulso. Sono sempre stati attratti verso il basso; così come sono morti, sono assimilati a tutte le bestie del regno corruttibile."

Rispose Tommaso: "È ovvio e che ê stato detto, ‘Molti sono [...] coloro che non conoscono [...] anima’".

E il salvatore rispose dicendo: "Beato l'uomo saggio che ha cercato la verità, e che quando l'ha trovata, si è riposato su di essa per sempre ed è stato senza la paura di coloro che volevano disturbarlo".

Rispose Tommaso: “È utile per noi, Signore, riposare su ciò che è nostro?”

Il Salvatore disse: «Sì, è utile. Ed è un bene per voi, dal momento che le cose visibili tra gli uomini si dissolveranno – per il contenitore della loro carne che si dissolverà e che quando sarà portata a zero verrà ad essere tra le cose visibili, tra le cose che si vedono. E poi il fuoco che vedranno darà loro dolore a causa dell'amore per la fede che un tempo possedevano. Saranno nuovamente raccolti verso ciò che è visibile. Inoltre, coloro che hanno visto tra le cose non visibili, senza il primo amore periranno con la preoccupazione per questa vita e con il calore del fuoco. Solo un po’ di tempo, e ciò che ê visibile si dissolverà, poi sfumature informe emergeranno, e tra le tombe si soffermeranno sui corpi, per sempre, nel dolore e nella corruzione dell'anima."

Rispose Tommaso e gli disse: "Che cosa abbiamo da dire di fronte a queste cose? Che cosa diremo ai ciechi?

Quale dottrina dovremmo esprimere a questi miseri mortali che dicono: ‘Siamo venuti per il bene e non per il male’, e poi dicono: ‘Se non fossimo stati generati nella carne, non avremmo conosciuto iniquità’?"


Il Salvatore disse: «In verità, quelli, non li stimano come uomini, ma li considerano bestie, perché sono come bestie che si divorano a vicenda, così anche gli uomini di questa specie si divorano l'un l'altro. Al contrario, essi sono privi del regno in quanto amano la dolcezza del fuoco, sono servi della morte e si precipitano nelle opere di corruzione. Essi adempiono la brama dei loro padri. Saranno gettati verso l'abisso e saranno afflitti dal tormento, dall’amarezza della loro natura malvagia. Perché saranno flagellati in modo da farli correre all'indietro, dove non sanno, ed essi si allontaneranno dalle loro membra impazientemente, ma con disperazione. Ed essi si rallegrano [] follia e alienazione []. Essi si prefiggono questo sconvolgimento senza rendersi con-to della loro follia, pensando di essere dei saggi. Essi [] proprio corpo []. La loro mente ê rivolta verso se stessi, mentre il loro pensiero è occupato con le loro opere. Ma è il fuoco che li brucerà."

E Tommaso rispose e disse: "Signore, che cosa né sarà di ciò che è stato gettato in loro? Perché io sono molto preoccupato per loro; sono molti coloro che li combatteremo."

Il Salvatore rispose e disse: "Qual è la tua opinione?"

Giuda -chiamato Tommaso-disse: "Sei tu, Signore, che si addice a parlare, e io ad ascoltare".

Il salvatore rispose: "Ascoltate quello che sto per dire e credete nella verità. Colui che semina e ciò che viene seminato si dissolverà nel fuoco -entro il fuoco e l'acqua -ed essi saranno nascosti nelle tombe delle tenebre. E dopo un lungo tempo essi manifesteranno il frutto degli alberi del male, allora saranno puniti, e uccisi dalle bocche di bestie e uomini, dalla corrosione delle piogge e dei venti, dall'aria e la luce del sole che splende dall'alto.

Rispose Tommaso: "Tu ci hai convinto, certamente, Signore. Ce ne rendiamo conto nel nostro cuore, ed è chiaro, che questo è così, e che la tua parola è veritiera. Ma queste parole che noi diremo sono ridicole e spregevoli per il mondo poiché vengono fraintese. Allora, come possiamo andare a predicare loro, dal momento che non siamo apprezzati nel mondo?"

Il Salvatore rispose e disse: "In verità vi dico che chi ascolta la vostra parola e si allontana con il viso deridente o riderà di queste cose, in verità vi dico che sarà consegnato al Sovrano (Arconte) superiore che regna su tutti i poteri, come il loro re, e colui che si volterà, lo getteranno dal cielo verso l'abisso, e sarà imprigionato in un luogo angusto e buio. Inoltre, egli non potrà né girarsi né muoversi a causa della grande profondità del Tartaros e la pesante amarezza dell'Ade, che è ferma a [...] loro ad esso [...] che non perdonerà [...] perseguirà voi. Saranno invece [...] oltre a [... ] angelo Tartarouchos [...] il fuoco che li sta perseguendo [...] flagelli di fuoco che getteranno una pioggia di scintille in faccia di colui che ê perseguitato. Se fuggirà verso l’occidente, troverà il fuoco. Se si girerà verso il basso, lo troverà anche lì. Se si girerà verso l'alto, incontrerà di nuovo la minaccia del fuoco che ribolle. Tuttavia, non troverà la strada verso oriente in modo da fuggire e salvarsi, perché nel giorno in cui era nel corpo, non ha trovato modo di poter trovare salvezza per il giorno del giudizio".

Poi il salvatore continuò dicendo: "Guai a voi, quelli senza Dio, che non hanno speranza, che si basano su cose che non accadranno!

"Guai a voi che sperate nella carne e nella prigione che perirà! Per quanto tempo sarete ignari? E per quanto tempo crederete ancora che l'imperituro perirà? La vostra speranza è impostata sul mondo, e il vostro Dio è questa vita! State corrompendo le vostre anime!

"Guai per il fuoco che arde in voi, perché è insaziabile!

"Guai a voi a causa della ruota che gira nei vostri pensieri!


"Guai a voi accanto il fuoco della combustione, che è in voi, perché divorerà la vostra carne apertamente, e segretamente strapperà le vostre anime, e si preparerà per i vostri compagni!

"Guai a voi, prigionieri, perché voi siete vincolati nelle caverne! Voi ridete! In una risata pazza gioite! Voi non conoscete la vostra perdizione, né riflettete sulla vostra situazione, e non avete capito che abitate nelle tenebre della morte! Inoltre, vi ubriacate con il fuoco pieno di amarezza. I vostri pensieri sono squilibrati a causa del fuoco, che è in voi, siete dolce veleno delle ferite dei vostri nemici! E il buio è aumentato per voi come una luce, voi rinunciate alla vostra libertà per la servitù! Sono oscurati i vostri cuori e i vostri pensieri si sono arresi alla follia, voi riempite i vostri pensieri con il fumo del fuoco che è in voi! e la vostra luce che è nascosta nella nube di [] e l'indumento che ê messo su di voi, []. E voi siete stati privati dalla speranza che non esiste. E che cos'è che avete creduto? Non sapete che tutti voi abitate in mezzo a coloro che [] come se voi []. E avete immerso le vostre anime nell'acqua delle tenebre! Si camminava con i vostri desideri!

"Guai a voi che abitate nell'errore, incuranti della luce del sole che giudica tutti e guarda dall'alto in basso, perché tutti saranno messi intorno a tutte le opere per ridurre i nemici in schiavitù. E non si accorgono neppure della luna, come di notte e di giorno guarda in basso, e guarda i corpi delle loro stragi!

"Guai a voi che amate l'intimità con una donna e il rapporto macchiato con loro, guai a voi che siete nella morsa dei poteri del vostro corpo, perché vi colpiranno, guai a voi nella morsa delle forze dei demoni del male, guai a voi che ingannate le membra con il fuoco! Chi è che farà piovere rugiada rinfrescante su di voi per spegnere la massa di fuoco scaturita da voi? Chi è che farà risplendere il sole su di voi per disperdere le tenebre in voi e nascondere il buio e l'acqua sporca?

"Il sole e la luna daranno per voi un odore gradevole e con loro l'aria e lo spirito e la terra e l'acqua. Perché, se il sole non splenderà sui corpi, essi appassiranno e moriranno, proprio come le erbe o le erbacce. Se il sole splenderà su di loro, prevarranno e soffocheranno la vite, ma se prevarrà la vite e le sue ombre, le erbe e anche tutte le piante cresciute insieme con essa, si diffonderanno e prospereranno, ereditando la terra in cui cresceranno, e in ogni luogo che ha ombreggiato domineranno. E quando saranno cresciuti, domineranno su tutto il terreno divenuto abbondante per il suo padrone, e gli piacerà ancor di più, perché egli avrebbe sofferto grandi dolori a causa di queste piante fino a che non li avrebbe sradicate. Ma la vite da sola li ha rimossi e soffocati, e sono morti e diventanti come il suolo".

Allora Gesù continuo e disse loro: "Guai a voi, perché voi non avete ricevuto la dottrina, e coloro che sono [...] saranno le opere a predicare [...]. E si stanno affrettando a [...] manderà giù [...] li uccidete ogni giorno, in modo che possano risorgere dalla morte.

"Beati voi che avete una conoscenza preventiva degli ostacoli e che evitate le cose sconosciute.

"Beati voi che siete stati insultati e non stimati a causa dell'amore che il signore ha per loro.

"Beati voi che piangete e siete oppressi da quelli senza speranza, perché voi sarete liberati da ogni schiavitù.


"Vegliate e pregate perché non si è giunti qui per essere nella carne, ma piuttosto per uscire dalla schiavitù delle amarezze di questa vita. E pregando, troverete ristoro, perché avete lasciato alle spalle la sofferenza e la vergogna. Poiché quando uscirete dalle sofferenze e dalle passioni del corpo, voi troverete riposo dal bene, e il regno del re, sarete uniti con lui, uniti con voi, da quell'ora in poi, per sempre, Amen".











LIBRO SEGRETO DI GIACOMO



APOCRIFO DI GIACOMO









Il Libro segreto di Giacomo, noto anche come Apocrifo di Giacomo, è un vangelo gnostico scritto in lingua copta nella prima metà del II secolo.

Descrive insegnamenti segreti dati da Gesù a Pietro e Giacomo nel periodo compreso tra la Resurrezione e l'Ascensione.

L'autore pseudoepigrafo è Giacomo, narrante in prima persona.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.


CONTENUTO E TESTO DEL LIBRO SEGRETO DI GIACOMO O APOCRIFO DI GIACOMO





[1] Giacomo scrive...


A te Pace dalla Pace, Amore dall'Amore, Grazia dalla Grazia, Fede dalla Fede, Vita dalla Vita santa.


Avendomi tu pregato di inviarti uno scritto (segreto) che il Signore ha rivelato a me e a Pietro, non ho potuto opporti un rifiuto, né dirtelo a voce, ma lo misi per scritto in caratteri ebraici. L'ho inviato soltanto a te, in quanto tu sei servitore della salvezza dei santi Guardati dal comunicare questo scritto a molti, scritto che il Salvatore non volle comunicare a noi tutti, i suoi dodici discepoli. Saranno tuttavia beati coloro che saranno salvati per opera della fede in questo discorso.


Dieci mesi addietro ti ho inviato un altro scritto segreto rivelatomi dal Salvatore. Quello consideralo come rivelato a me, Giacomo. Questo... invece... (sette righe frammentarie).

[2] Occasione e contesto della rivelazione. I dodici discepoli erano seduti tutti insieme e ricordavano quanto il Salvatore aveva detto a ognuno di loro sia in segreto sia apertamente e lo annotavano in libri. Io invece scrivo ciò che si trova in questo libro quand'ecco apparire il Salvatore, dopo che si era allontanato da noi, mentre noi volgevamo lo sguardo verso di lui.


Cinquecento cinquanta giorni dopo che egli era risuscitato dai morti, gli abbiamo domandato: "Tu sei partito e ti sei allontanato da noi?". Ma Gesù rispose: "No, ora andrò nel luogo dal quale sono venuto. Se volete venire con me, venite".


Tutti risposero e dissero: "Se tu ce lo ordini, verremo" Egli disse: "In verità vi dico: mai nessuno entrerà nel Regno dei cieli per un mio ordine, ma soltanto perché siete pieni. Lasciatemi Giacomo e Pietro affinché io li riempia". E chiamati quei due, li mise da parte. Agli altri ordinò di attendere ai loro compiti.

[3] La vera pienezza. Il Salvatore disse: "A voi è stata fatta misericordia..." (sette righe frammentarie) essi non compresero. "Non desiderate dunque essere riempiti? E il vostro cuore è ubriaco, non volete diventare sobri? Or dunque vergognatevi! D'ora in avanti siate svegli e non dormite, ricordatevi che voi avete visto il Figlio dell'uomo, che con lui avete parlato e l'avete udito. Guai a coloro che hanno visto il Figlio dell'uomo! Beati coloro che non hanno visto l'uomo, coloro che non hanno avuto contatti con lui, coloro che non gli hanno parlato, che non hanno udito nulla da lui! La Vita è vostra! Sappiate che egli vi ha guarito, allorché eravate malati, affinché diventiate re. Guai a coloro che si sono ripresi dalla loro malattia, poiché ritorneranno ancora alla loro malattia! Beati coloro che non sono stati malati e hanno conosciuto il sollievo prima di essere malati! Vostro è il Regno di Dio. Perciò vi dico: Siate ripieni, non lasciate in voi alcuno spazio vuoto. Colui che verrà, potrà burlarsi di voi".

[4] Allora Pietro disse: "Sono ormai tre volte che tu ci hai detto ("siate pieni!". Ma) noi siamo pieni". Il Salvatore rispose e disse: "Per questo motivo vi ho detto "siate pieni!", affinché non siate nel bisogno. Poiché coloro che sono nel bisogno non saranno salvati, essere nel bisogno è cattivo. Così come è bene che tu sia nel bisogno e al contrario è male che tu sia pieno, così colui che è pieno è nel bisogno, e colui che è nel bisogno non si riempie, come colui che è nel bisogno diventa pieno e, a sua volta, colui che è stato riempito raggiunge la perfezione. Perciò dovete essere nel bisogno fintanto che è possibile riempirvi, ed essere pieni fintanto che è possibile essere nel bisogno, affinché possiate riempirvi ancora di più.


Siate dunque ripieni di Spirito, ma nel bisogno di logos, poiché il logos è l'anima. Essa è a sua volta psichica".


A questo io risposi e gli dissi: "Signore, noi possiamo obbedire a te, se tu lo vuoi. Poiché abbiamo lasciato i nostri padri e le nostre madri e i nostri villaggi, e ti abbiamo seguito. Dacci dunque i mezzi per non venire messi alla prova dal diavolo maligno".


Davanti alla saggezza e alla morte. Il Signore rispose e disse: "Quale sarebbe la vostra ricompensa, se voi compirete la volontà del Padre, e non vi sarà dato da lui nessun dono, ma sarete messi alla prova da Satana? Se siete oppressi da Satana, se siete perseguitati e compite la sua (del Padre)


[5] volontà, io vi dico: egli vi amerà e vi renderà uguali a me, penserà di voi che siete diventati amati nella sua provvidenza per opera della vostra libera scelta. Non cesserete, dunque, di amare la carne e di avere paura della sofferenza? O non sapete che ancora non siete stati offesi, ancora non siete stati accusati ingiustamente, né ancora siete stati chiusi in prigione, né ancora siete stati illegalmente condannati, ancora non siete stati crocifissi senza motivo, né ancora siete stati sepolti nella sabbia, come lo fui io dal maligno? Non abbiate riguardo della carne, voi che siete circondati dallo Spirito, come da un muro! Se riflettete sul mondo, da quanto tempo esisteva allorché siete caduti, e quanto tempo durerà ancora dopo di voi, scoprirete che la nostra esistenza è di un solo giorno e che le vostre sofferenze sono di un'ora sola. I buoni, infatti, non verranno nel mondo.


Disprezzate, dunque, la morte e abbiate cura della Vita. Pensate alla mia croce e alla mia morte, e vivrete".


Tuttavia io risposi e gli dissi: "Signore, non parlarci della croce e della morte, poiché sono lontane da te".


[6] Il Signore rispose e disse: "In verità vi dico: nessuno sarà salvato, se non ha fede nella mia croce. Poiché il Regno di Dio è di coloro che hanno creduto nella mia croce. Dunque cercate la morte, come i morti cercano la vita. A loro, infatti, si manifesta ciò che cercano. Ora di che cosa si preoccupano? Se interrogate la morte, essa vi insegnerà l'elezione.


Vi assicuro, infatti, che non si salverà alcuno di coloro che temono la morte. Poiché il regno della morte è di coloro che si uccidono. Siate migliori di me, rassomigliate al Figlio dello Spirito santo!".


Allora, io gli domandai: "Signore, come potremo profetare per coloro che ci chiedono di profetare per essi? Molti sono, infatti, coloro che ci sollecitano e si aspettano di udire da noi una parola".


Discepoli davanti al Salvatore e agli altri. Il Signore rispose e disse: "Non sapete che con Giovanni fu troncata la testa della profezia?". Ma io dissi: "Signore, è dunque possibile troncare la testa della profezia?". Il Signore mi disse: "Se sapete che cos'è la "testa" e che la profezia procede dalla testa, comprenderete ciò che significa

[7] "gli tolsero la testa". All'inizio vi parlai con parabole, e voi non avete compreso. Ora vi parlo apertamente, e voi non afferrate. Ma per me voi eravate una parabola (quando parlavo) in parabole, e manifesti (quando parlavo) apertamente.


Affrettatevi a compiere la vostra salvezza, senza che veniate esortati da me e, se possibile, precedetemi. Poiché è così che il Padre vi amerà. Odiate l'ipocrisia e il pensiero cattivo! E' il pensiero cattivo che genera l'ipocrisia! L'ipocrisia è lungi dalla verità. Non permettete che deperisca il Regno dei cieli, poiché assomiglia a un ramo di palma i cui frutti cadono attorno ad essa. Essa produsse foglie e quando crebbero fecero seccare il midollo. Così è del frutto formatosi da quest'unica radice: allorché fu piantata, produsse frutti dai molti germogli. Di certo era buona poiché fu possibile produrre per te ora queste piante nuove senza di essa.


Io sono già stato glorificato prima di questo.

[8] Perché, alla fine, mi avete trattenuto per restare con voi ancora diciotto giorni a causa delle parabole. Per alcuni era sufficiente ascoltare l'insegnamento e hanno compreso "i Pastori", "la Semente", "la Costruzione", "le Lampade delle Vergini", "il Salario degli operai", "le Didracme e la donna". Siate zelanti della parola! La prima condizione della parola è, di certo, la fede; la seconda è l'amore; la terza sono le opere. Da esse, infatti, deriva la Vita. In quanto la parola assomiglia a un chicco di grano. Chi lo semina ripone in esso la propria fiducia, quando spunta gli vuole bene perché vede molti chicchi in luogo di uno solo e, dopo avere lavorato, è salvo avendolo trasformato in cibo. Inoltre ha in riserva la semenza. Ugualmente vi è possibile accogliere il Regno dei cieli; questo, a meno di accoglierlo per mezzo della conoscenza, non potrete trovarlo.


Perciò vi dico: vigilate, non smarritevi! Molto spesso ho detto a voi e ai vostri compagni, e lo dissi anche a te, Giacomo: Salvati! Ti ho ordinato di seguirmi, ti ho insegnato la condotta da tenere davanti alle autorità.


Vedete! Io sono disceso e ho parlato e sono stato maltrattato e ho portato la mia corona,

[9] allorché vi ho salvato. Poiché sono disceso per dimorare con voi, affinché anche voi dimoriate con me. E allorché trovai che le vostre case erano senza tetto, dimorai nelle case che erano in condizione di ricevermi nel momento in cui discendevo. Perciò, ubbiditemi, fratelli miei. Comprendete che cos'è la Grande Luce. Il Padre non ha bisogno di me. Nessun padre ha bisogno del figlio; è il figlio che ha bisogno del padre. Mi affretto verso di lui, perché il Padre del Figlio non ha bisogno di voi.


Ascoltate la parola, compenetratevi della conoscenza, amate la Vita, e nessuno vi perseguiterà, nessuno vi opprimerà se non voi stessi.


O miseri, o sfortunati, o falsari della verità, o falsificatori della conoscenza, o trasgressori dello Spirito, ancora adesso persistete nell'ascoltare? E' dall'inizio che vi si addiceva parlare! Ancora adesso persistete nel dormire, mentre fin dall'inizio bisognava vegliare affinché vi accolga il Regno dei cieli.


Mi sono ricordato delle vostre lacrime, del vostro lutto e della vostra angoscia: essi sono lungi da noi.

 Or dunque, voi che siete fuori dell'eredità del Padre, piangete nel luogo appropriato, siate afflitti, e predicate il bene, perché il Figlio giustamente sale (in cielo). In verità vi dico: se fossi stato inviato da coloro che mi ascoltano e se avessi parlato a loro, mai più sarei disceso sulla terra. Or dunque, vergognatevi di questo. Ecco che mi allontano da voi.

Partirò, non voglio più restare con voi, come voi stessi non l'avete voluto. Adesso seguitemi presto. E' per questo che vi dico: sono disceso per voi. Voi siete i prediletti. Voi siete coloro che diverranno causa della Vita tra molti. Invocate il Padre, supplicate spesso Dio, ed egli vi esaudirà. Beato colui che vi ha visto con lui, mentre egli era predicato tra gli angeli e glorificato tra i santi! La Vita è vostra.

Rallegratevi e gioite come


[11] figli di Dio. Custodite la (sua) volontà affinché possiate salvarvi. Accogliete il mio biasimo, e salvatevi. Io intercedo per voi presso il Padre, ed egli molto vi perdonerà".

Udito ciò, siamo diventati allegri; ci eravamo, infatti, rattristati per quello che aveva detto prima. Ma quando ci vide allegri, disse: "Guai a voi, o voi che avete bisogno di un intercessore! Guai a voi, o voi che avete bisogno della grazia! Beati saranno coloro che avranno parlato apertamente e si saranno guadagnata la grazia. Rendetevi simili agli stranieri. Come siete davanti alla vostra città? Perché siete sconvolti, perché vi cacciate fuori e vi allontanate dalla vostra città? Perché abbandonate volontariamente la vostra dimora preparandola per coloro che vogliono abitarvi?

O esiliati e fuggitivi, guai a voi, perché sarete ripresi. O non pensate, forse, che il Padre ama l'umanità o che si lascia persuadere dalle preghiere e che fa grazia all'uno dopo l'altro o che ha pazienza verso colui che cerca? Egli conosce la loro volontà e anche ciò di cui ha bisogno la carne. Questa, di certo, non desidera l'anima, poiché senza l'anima il corpo non pecca, allo stesso modo


[12] l'anima non sarà salvata senza lo spirito.

Ma se l'anima, spoglia del male, è salvata e se è salvato anche lo spirito, allora il corpo è senza peccato. E, infatti, è lo spirito che dà vita all'anima; al contrario è il corpo che la uccide: il che significa che è essa a uccidere se stessa.

In verità vi dico: all'anima egli non perdonerà il peccato, né la colpa alla carne; poiché non sarà salvato alcuno di coloro che hanno portato la carne. Voi, infatti, pensate che molti abbiano trovato il Regno dei cieli. Beato colui che si è visto quarto nei cieli!".

Udito questo, ci rattristammo; ed egli accortosi che ci eravamo rattristati, disse: "Vi parlo affinché conosciate voi stessi. Poiché il Regno dei cieli assomiglia a una spiga di grano cresciuta in un campo: maturata, spande il suo frutto e riempie nuovamente il campo di spighe per un altro anno. Anche voi affrettatevi a falciare per voi una spiga di Vita, affinché siate ripieni del Regno; fino a tanto ch'io rimango con voi, tenetevi stretti a me e ubbiditemi. Quando poi mi allontanerò da voi ricordatevi di me! E ricordatevi di me, perché quand'ero con voi non mi conoscevate. Beati saranno coloro che mi hanno conosciuto! Guai a coloro che hanno udito e non hanno creduto! Beati saranno coloro


[13] che non hanno visto, ma hanno creduto. Vi esorto ancora una volta, perché mi manifesto a voi come colui che costruisce una casa utilissima per voi, in quanto vi troverete rifugio, e potrà anche puntellare la casa dei vostri vicini, qualora minacci di crollare.

Sì, in verità vi dico: Guai a coloro a causa dei quali sono stato inviato quaggiù! Beati coloro che salgono dal Padre! Ancora una volta vi rimprovero, o voi che esistete. Rendetevi simili a coloro che non esistono, affinché siate come coloro che non esistono.

Non permettete che il Regno dei cieli, in voi, diventi un deserto. Non inorgoglitevi della luce che risplende, ma siate verso voi stessi quale io sono (stato) verso di voi. Per voi mi assoggettai alla maledizione, affinché voi foste salvati".

Conclusione del dialogo e raccomandazioni. Allora, Pietro rispose a queste parole, e disse: "A volte tu ci incoraggi verso il Regno dei cieli; a volte, Signore, tu ce ne allontani. A volte tu ci esorti, ci attiri alla fede, e ci prometti la Vita; a volte, ancora, tu ci respingi dal Regno dei cieli".

Ma il Signore rispose e ci disse: "A più riprese vi ho dato la fede, e inoltre mi sono rivelato a te,


[14] o Giacomo, e voi non mi avete riconosciuto. Inoltre, ancora adesso, vedo che spesso vi rallegrate; ma mentre gioite a motivo della promessa della Vita, vi rattristate e vi affliggete, quando venite istruiti sul Regno. Ma voi, è per mezzo della fede e della conoscenza che avete ricevuto la Vita per voi.

Disprezzate, dunque, il rifiuto, se udite (parlarne); ma se udite la promessa, rallegratevene molto. Sì, in verità vi dico: Colui che accoglierà per se stesso la Vita e crederà al Regno, non ne verrà escluso mai, neppure se il Padre volesse scacciarlo.

Fine del dialogo e risalita al cielo. Intendevo parlarvi di queste cose fino a questo punto. Ma ora risalirò al luogo donde sono venuto. Ma voi, mentre io mi affrettavo a partire, voi mi avete respinto, e invece di accompagnarmi mi avete inseguito. Comunque, fate attenzione alla gloria che mi aspetta, e quando avrete aperto il vostro cuore, ascoltate gli inni che mi attendono nell'alto dei cieli. Infatti, è necessario che giunga oggi alla destra del Padre. Vi ho detto l'ultima parola. Sto per separarmi da voi. Un carro spirituale mi ha sollevato, e ormai mi svestirò per rivestirmi. Ma attenzione! Beati coloro che hanno predicato il Vangelo del Figlio, prima della sua discesa, di modo che se io vengo possa salire (di nuovo). Tre volte beati, dunque,



[15] sono coloro che hanno ricevuto l'annunzio del Figlio prima che vengano all'esistenza, di modo che ci sia per voi una parte con essi".

Dette queste cose, partì. Noi, io e Pietro, ci siamo inginocchiati, abbiamo ringraziato, e abbiamo innalzato il nostro cuore al cielo. Abbiamo udito con le nostre orecchie, e abbiamo visto con i nostri occhi il rumore della guerra, il suono della tromba, e un grande tumulto. Passati oltre quel luogo, abbiamo elevato il nostro pensiero ancora più in alto. E abbiamo visto con i nostri occhi e udito con le nostre orecchie gli inni e le odi celesti, e la allegria degli angeli. Grandezze celesti cantavano inni, e anche noi ci rallegrammo.

Reazione degli altri discepoli. Dopo questo abbiamo voluto innalzare ancora il nostro spirito alla prossimità della Grandezza. Ma dopo che eravamo saliti, non ci fu permesso di vedere e di udire nulla, perché gli altri discepoli ci chiamarono e domandarono: "Che cosa avete udito dal Maestro? Che cosa vi ha detto? Dove è andato?". Noi rispondemmo loro: "Egli è salito. Ci ha dato la mano destra, e a noi tutti ha promesso la Vita. Ci ha rivelato dei figli che verranno dopo di noi, ordinandoci


[16] di amarli come se noi dovessimo (essere salvati) per causa loro".

Dopo che ebbero udito, essi certo credettero alla loro Vita, ma rimasero in collera a motivo di quelli che saranno generati. Ma non volendo io metterli in una occasione di colpa, li mandai ognuno in un luogo diverso.

Quanto a me, io salii a Gerusalemme, pregando di avere parte con gli amati, quelli che saranno manifestati; prego affinché il cominciamento abbia inizio da te. Tale è infatti il modo con cui anch'io sarò salvato, nella misura in cui quelli saranno illuminati da me, dalla mia fede, e da un'altra migliore della mia: mi auguro, infatti, che la mia sia minore.

Abbi cura, dunque, di assomigliare a essi e di pregare affinché tu abbia parte con essi. A eccezione di quanto ho detto, il Salvatore non ci ha fatto rivelazioni a proposito di quelli. Noi proclamiamo, infatti, che c'è una parte con coloro ai quali è stato fatto l'annunzio, coloro che il Signore ha fatto suoi figli.

 

 

 


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