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mercoledì 8 febbraio 2023

L'ENIGMA DEGLI UFO


L'ENIGMA DEGLI UFO

TUTTI I MISTERI, AVVISTAMENTI E CURIOSITA' SUGLI UFO



AVVISTAMENTO UFO IN NUOVA ZELANDA NEL 1978

La pellicola, l'intercettazione radar e l'avvistamento da parte di testimoni oculari, fanno di queste immagini, riprese nel cielo della Nuova Zelanda, uno degli avvistamenti UFO più interessanti. Uno deglio oggetti diede l'impressione di cambiare colore, mentre un altro parve tracciare la figura di un 8.


"Si sta avvicinando da est, mi sembra stia volando sopra di me ad una velocità che non posso identificare. Mi sta sorpassando, ha una sagoma allungata, ora sta tornando indietro ed ha una luce verde".

Inizia così la strana serie di fatti che si verificarono verso la fine del 1978, nel cielo a sud di Melbourne, in Australia, di notte.

Poco dopo, Frederick Valentich, il pilota di aerei, riferì: "La cosa sta girando proprio sopra di me, sta planando ma non è un aereo", mentre il suo aereo stava perdendo colpi e la comunicazione si interruppe.

Di Valentich non si seppe più nulla e si pensò si fosse inabissato nelle acque del mare di Tasman e del suo aereo non fu trovata traccia.
Nei giorni seguenti l'incidente, nei cieli australiani e neozelandesi, vi furono molti avvistamenti di misteriosi oggetti luminosi.

Il 31 dicembre del 1978, alle prime ore del mattino, ad est dell'Isola del Sud, in Nuova Zelanda, una troupe televisiva di tre uomini, stava ripercorrendo in volo la rotta da Wellington a Christchurch, lungo la quale, dieci giorni prima, gli equipaggi di due aerei avevano avvistato delle luci non identificate molto brillanti.

Dopo mezzanotte la troupe avvistò strane luci in movimento nel cielo e, nelle due ore successive, l'equipaggio e gli operatori a bordo continuarono a vedere sparire e riapparire le misteriose luci.

Mentre l'aereo passava a sud di Christchurch, un testimone registrò su nastro questa dichiarazione: "Luci brillanti e pulsanti che appaiono scompaiono", mentre nello stesso momento sul radar di Wellington, delle immagini radar inspiegabili.

Una di queste immagini sembrava seguire l'aereo, mentre i testimoni a bordo osservavano una luce accecante apparire per qualche minuto.

Durante il volo di ritorno, una luce si avvicinò a meno di 10 miglia nautiche dall'aereo e questa luce, aveva la base fortemente illuminata ed una specie di sfera trasparente nella parte superiore.

Qualunque fosse la natura dell'oggetto, esso fu sottoposto ad un'osservazione notevolmente approfondita, sia da parte dei testimoni che da parte delle apparecchiature elettroniche e l'immagine elusiva fu documentata con una pellicola a colori, (vedi foto sotto). 

L'analisi al computer di questa foto, scattata in Nuova Zelanda, mostra le differenze di intensità luminosa nell'UFO.

In tutto, la troupe televisiva riprese ben 23.000 fotogrammi su pellicole da 16 mm ed in seguito, i fotogrammi furono consegnati al fisico ottico della Marina degli USA, Bruce Maccabee, perchè le analizzasse con un computer. 

Il fisico Bruce Maccabee.

Il film rivelò una breve, ma altamente interessante, serie di immagini di misteriosi oggetti volanti ed una sequenza, mostrava una sagoma a forma di campana che brillava nella parte inferiore, così come era stata descritta dal cameraman.

Un fotogramma di tale sequenza mostrava ciò che avrebbe potuto essere la traccia dell'oggetto, mentre eseguiva il classico "cerchio della morte", dimostrando una grandissima velocità rispetto a quella ripresa dalla telecamera.

Un'altra sequenza mostrava un oggetto che oscillava, a frequenza costante, da una vasta forma circolare color bianco giallo brillante ad una forma triangolare, più cupa, di color giallo rosso.

Dall'analisi dei film, Maccabee valutò che uno degli oggetti, doveva avere un diametro di 20/30 metri ed emetteva una luce estremamente potente, equivalente ad una lampada da 100.000 watt.

Scoprì, inoltre, che l'UFO, nell'eseguire il cerchio della morte, avesse raggiunto una velocità pari a 5.000 km/h.

Alla fine dei suoi studi, Maccabee si confrontò con esperti in ottica, biofisica, radar, fisiologia ottica ed astronomia, e tutti furono unanimi nel dichiarare di non essere in grado di spiegare nessuno degli strani avvistamenti nei cieli della Nuova Zelanda, e che queste non erano né Venere né altri pianeti, né tantomeno luci riflesse od aerei fuori rotta, ma semplicemente UFO, (Unidentified Flying Objects).

Il caso della Nuova Zelanda è unico soltanto per la completezza della documentazione raccolta, poichè nei tre decenni precedenti, vi erano state almeno 70.000 segnalazioni di oggetti misteriosi nel cielo ed un'infinità di altri avvistamenti, di cui non si è mai parlato.

Circa il 95% di essi è stato spiegato con fenomeni identificabili come aerei, palloni metereologici, lampi, missili, uccelli ed insetti.
Il rimanente 5%, invece, non è stato spiegato neanche dopo essere stato controllato da osservatori competenti ed è proprio questa piccola percentuale che rappresenta ciò che è stato definito il fenomeno UFO.

Tale fenomeno è stato descritto dall'astronomo J. Allen Hynek, che affermò: "E' così strano ed alieno al nostro abituale modo di pensare, che viene spesso messo in ridicolo e deriso da persone e da organizzazioni che non hanno nessuna conoscenza sui fatti. Tuttavia il fenomeno non cessa di manifestarsi e non si è dileguato come molti credevano che avrebbe fatto, quando anni fa, lo consideravamo una moda passeggera ed al contrario è entrato nella vita di un numero crescente di persone in tutto il mondo".


ERICH VON DÄNIKEN: ANTICHI ASTRONAUTI ED ARGOMENTAZIONI MODERNE



Lo scrittore svizzero Erich von Däniken il primo a teorizzare antichi astronauti venuti sulla Terra.


Come poterono le tribù semiselvagge della zona del Tigri e dell'Eufrate, dare improvvisamente vita ad una cultura tanto ricca ed avanzata, come quella dei Sumeri, che conoscevano l'astronomia, la matematica e la scrittura?

In quale modo l'antica popolazione del Nilo acquisì le conoscenze necessarie per costruire la colossale piramide di Cheope?

Come possono aver livellato il terreno roccioso sottostante e trasportato gli enormi blocchi di pietra, dal momento che non possedevano né ruote, né legname, né corde?

Per lo scrittore svizzero, Erich von Däniken, uno dei sostenitori della "teoria degli antichi astronauti", questi interrogativi pongono una sconcertante ipotesi: che intelligenze sconosciute siano venute in aiuto dei nostri antenati, tra 10.000 e 40.000 anni fa, facendo amicizia con gli uomini primitivi e produssero l'Homo Sapiens.

 

Il termine "Disco Volante" potrebbe essere stato coniato da un contadino del Texas nel 1878 per descrivere un UFO. Più di 70 anni dopo, questo veivolo a forma di disco, fu costruito dall'Esercito e dall'Aeronautica degli USA, ma non riuscì mai a staccarsi più di qualche metro da terra.

In seguito, sempre secondo Erik, gli astronauti ritornarono varie volte, per accelerare i progressi dell'uomo, rivelandogli gli elementi della lavorazione dei metalli, dell'agricoltura e della scrittura.

A sostegno della propria tesi, lo scrittore cita la mitologia di quasi tutte le culture, che menzionano dei alati e congegni di volo, che potrebbero rappresentare antichi visitatori alieni.
Ad esempio, l'altezza della piramide di Cheope, moltiplicata per 1.000 milioni, corrisponde alla distanza astronomica tra la Terra ed il Sole.

I suoi libri hanno suscitato in archeologi, storici, teologi ed altri studiosi, la possibilità che esista vita al di fuori della nostra Terra.

Un professore di archeologia del Medio Oriente, studiando i libri di Erik, fece notare che la cultura sumera non era apparsa all'improvviso, ma si era sviluppata in un arco temporale di 6.000 anni, dal 9.000 al 3.000 a.C. e che, le tecniche impiegate per la costruzione delle piramidi, ci sono ben note.

Chiatte, corde, legname e piani inclinati erano già in uso a quell'epoca e sono documentati, sia dalle immagini che dai reperti archeologici rinvenuti.

Inoltre, gli Egizi si servivano probabilmente delle loro conoscenze nel campo dell'irrigazione per inondare e livellare le aree di base delle piramidi, trivellando fori fino ad una data profondità dalla superficie dell'acqua.

Carl Seagan, uno degli scienziati che si interessarono alla possibilità di una vita extraterrestre, sull'ipotesi di Erik, che le linee rette nella pianura di Nazca, (leggi qui il mio articolo in proposito ), potrebbero essere tracce di un antico aereoporto, disse: "La grande astronave scende al suolo, la grande stiva si apre e cosa ne viene fuori? Dei B24, degli Spitfire? Sarebbe stato davvero straordinario che avessero bisogno di campi di atterraggio".

Ma se le teorie dello scrittore Erik sono così poco attendibili, come mai sono così popolari?
Forse perchè trattano argomenti fondamentali, come lo sviluppo umano e l'esistenza della vita nello spazio, temi che danno l'eterna ricerca di una spiegazione dell'ignoto.

Alcuni scienziati credono che gli UFO siano veicoli spaziali interplanetari, mandati da esseri intelligenti di un altro mondo, mentre altri ipotizzano possano rappresentare qualche forma di realtà paranormale, generata sulla Terra stessa, mentre la maggior parte di essi dubita che queste entità paranormali o extraterrestri esistano.

Edward U. Condon, fisico americano, disse: "I dischi volanti e l'astrologia non sono le uniche pseudoscienze a far presa sul pubblico, secondo me, gli editori che diffondono o gli insegnanti che insegnano queste pseudoscienze, dovrebbero essere condannati ad essere frustrati sulla pubblica piazza e banditi per sempre da qualsiasi attività nelle professioni abitualmente ritenute onorate". 

Il fisico americano Edward Condon, riteneva il fenomeno UFO soltanto un modo per lucrare sulla credibilità della gente.

Tuttavia, dai tempi antichi, la gente ha effettivamente visto qualcosa nei cieli e, questi avvistamenti, sono stati rappresentati in antiche pitture ed in opere letterarie, sotto forma di dei, draghi od oggetti volanti.

Alla vigilia del suo primo sbarco nel Nuovo Mondo, Cristoforo Colombo, scorse dal ponte della Samta Maria, "una luce che ammiccava a grande distanza".



L'OCCHIO DEL TESTIMONE


L'occhio umano è lungi dall'essere perfetto e, le immagini che ci trasmette, possono essere viziate o distorte, non soltanto da difetti o da limitazioni intrinseche, ma anche da fattori emozionali ed ambientali.

Piccolissimi oggetti nel fluido oculare possono apparire come oggetti svettanti nell'azzurro di un cielo sereno.

Hershel W. Leibowitz, esperto di psicologia della percezione, a tal proposito disse: "Quasi tutti hanno di questi corpuscoli galleggianti e la maggior parte delle persone, prima o poi, è destinata a vedere delle luci non esistenti". 

L'esperto di psicologia della percezione Herschel Leibowitz, ritiene che i corpuscoli negli occhi siano la causa di luci non esistenti nei testimoni di avvistamenti.

La miopia, cioè la messa a fuoco accorciata, e l'ipermetropia, la messa a fuoco allungata, posso anche loro distorcere gli stimoli visivi.
Secondo uno studio, la miopia è dominante in un quarto di certe popolazioni europee e nel 60% di alcuni gruppi etnici giapponesi.

Quindi, appare probabile che almeno alcuni avvistamenti UFO, possano essere stati fatti da persone la cui visione era distorta dalla miopia.

L'occhio umano dipende dai riferimenti, oggetti noti e distanze familiari, che lo aiutano a valutare l'ignoto, e se per esempio, si mostra ad un soggetto un unico punto di luce immobile in una stanza oscura, la luce sembra mettersi in movimento.

Per alcuni, questi movimenti possono essere curvi, per altri possono sembrare pendolari, per altri ancora a zig zag, e nonostante la luce rimanga immobile, il movimento visto appare reale all'osservatore, così come un UFo può essere percepito come reale.


Le sfere misteriose avvistate nel 1566 e riprodotte su questa stampa svizzera del XVII secolo, potrebbero essere sovraimpressioni sulla retina.

 

I fattori emotivi possono avere un forte influsso su ciò che il cervello vede, come in un caso avvenuto nel 1978 nell'Illinois.

Decine di persone videro la cupola e luci roteanti di un gigantesco disco volante, ma ciò che realmente videro era un messaggio pubblicitario luminoso, montato su un aereo.

Dando corpo alle loro paure ed i loro preconcetti, avevano creato un incontro ravvicinato con l'immaginazione.



OGGETTI VOLANTI NATURALI ED ANOMALIE AEREE


I cieli che circondano il pianeta Terra, nella loro immensa vastità, sono popolati di oggetti volanti naturali e perfettamente identificabili, (comete, meteore, pianeti, luna e stelle), che possono a volte trarre in inganno i più acuti ed allenati osservatori.

Alcune delle visioni, che assomigliano in modo sorprendente agli UFO, non sono altro che miraggi ingranditi, come ad esempio, se uno strato d'aria si trova intrappolato sotto uno strato di aria calda, la luce che passa attraverso i due strati subisce una rifrazione.

Quando questo fenomeno avviene al limite dell'orizzonte, una stella od un pianeta può improvvisamente apparire nel cielo, anche se si trova ancora sotto l'orizzonte e non dovrebbe affatto essere visibile.

Se vi sono condizioni tali, per cui l'atmosfera funge da lente d'ingrandimento, l'oggetto apparirà come un grosso globo luminoso.

Lievi cambiamenti nelle condizioni atmosferiche possono far si che il globo lampeggi o cambi colore, e tali distorsioni possono apparire ancora più impressionanti, per chi si trova a bordo di un aereo. 

 

Alcune strane formazioni circolari nel cielo fanno spesso credere agli UFO. In foto vediamo rare configurazioni di nubi spesso scambiate per UFO, nei cieli di Santos, in Brasile, chiamate nubi lenticolari.

Le nubi, come quelle raffigurate nella foto in alto, scattata nei cieli di Santos in Brasile, possono assumere una forma di disco e trarre in inganno gli osservatori del cielo.

Anche i cristalli di ghiaccio, neve, nebbia e foschia possono deviare e distorcere le fonti naturali di luce, ed alcuni ammassi di cristalli di ghiaccio atmosferico, possono raccogliere la luce in colonne verticali e, con l'aggiunta di fiocchi di neve, possono apparire come se fossero attraversate da una fascia orizzontale, che crea un'illusione di una croce scintillante sospesa davanti il Sole.

I fulmini globulari, ad esempio, per cause ancora ignote, compaiomno muovendosi qua e là e scompaiono in pochi secondi. 

Immagine di fulmine globulare.

Si presentano sotto forma di colori brillanti rossi, gialli od arancioni, bruciando e producendo un rumore, simile a quello di un getto di vapore.

L'attrito causato dal movimento di grandi masse d'aria calda a temperature diverse, può produrre un fenomeno chiamato "fuochi di sant'Elmo".

Questa scarica elettrica forma un'aureola intorno alle superfici conduttrici delle ali degli aeroplani, degli alberi delle navi o dei campanili delle chiese, durante i temporali. 

Immagine che riprende i Fuochi di Sant'Elmo.

Alcuni avvistamenti UFO sono stati associati ai fuochi di san'Elmo, così come "le grandi nubi di insetti".   

Nubi di insetti.

Durante un temporale, si possono formare campi elettrici, talmente forti, che un fuoco di sant'Elmo, può formare una nube di insetti.
Questo fenomeno ricorda molto una delle piaghe d'Egitto e potrebbe essere stata la causa di molti avvistamenti avvenuti nel cielo dello Utah, verso la fine degli anni '60.

Anche le fotografie di UFO, nonostante la precisione delle immagini, della luminosità dei colori e la loro risoluzione, non costituiscono una prova certa e reale della loro esistenza, tanto che molti sono dei fotomontaggi ed esistono esami per individuare i falsi.

A volte, immagini sovrapposte con doppia esposizione o la presenza di riflessi delle lenti, grazie ad un'analisi fotometrica che, mette in correlazione la distanza con le condizioni atmosferiche, può rivelare se un disco, apparentemente distante, si trova in realtà molto vicino all'obiettivo.

Anche le illusioni ottiche o le allucinazioni, possono spiegare gli incontri in cui è coinvolto un solo testimone, ma diventano assolutamente improbabili nei casi di avvistamenti multipli, come quello della Nuova Zelanda.


ALIENI VISTI DAI TESTIMONI


Molte delle persone che sono state testimoni di incontri con alieni, sono state in grado di disegnare ciò che avevano visto. 

Jennings Frederick rappresento in 3 disegni il veivolo spaziale in cui diceva di aver incontrato un'altra strana creatura.

I testimoni appartenevano a tutte le classi sociali, ma mancava un mezzo sicuro per indagarle, come ad esempio la macchina della verità. 

Uno tra i più prolifici testimoni fu Jennings Frederick, che disegnò gli alieni ed Ufo da lui visti, come nei disegni in questa pagina, assieme a Joe Lugo.

Alcuni studi furono effettuati dal dottor Alvin H. Lawson, il quale, confrontando i resoconti fatti sotto ipnosi da 4 soggetti che dichiaravano di essere stati rapiti dagli alieni, con quelli di 4 studenti volontari, ai quali era stato suggerito sotto ipnosi, di essere stati rapiti, scoprì che i racconti dei 2 gruppi erano identici. 

Jennings Frederick disse di aver incontrato questa creatura, alta 2 metri, nel 1968 nel West Virginia.

Molti particolari, tra cui il sottofondo musicale o la sensazione di galleggiare, coincidevano con le dichiarazioni delle persone che avevano sofferto di allucinazioni, a seguito dell'assunzione di droghe. 

Il californiano Joe Lugo, sua moglie, sua figlia ed una nipote, riferirono di aver visto uno scafo, che disegnarono, vicino casa loro nel 1975.

Queste anologie portarono Lawson a chiedersi se nel cervello esiste una specie di relazione mentale universale, di fronte agli stimoli catastrofici di tipo diverso ed alla fine soltanto i veri testimoni sono assolutamente convinti della realtà del loro incontro.


TRACCE DI ATTERRAGGI UFO 

Tracce lasciate da un presunti atterraggio ufo su un terreno inglese, chiamati anche cerchi nel grano o crop circles.

 

Le cosiddette tracce comprendono una vasta gamma di residui, tra le quali sostanze scure ed oleose, polveri grigie ed argentee, fiocchi e cristalli variegati, fluidi stranamente colorati e fosforescenti.

Una sostanza chiamata "Capelli d'Angelo", conosciuta anche come "Bambagia Silicea", una specie di tessuto fibroso simile ad una ragnatela, è comparsa qua e là per secoli sotto vari aspetti. 

Capelli d'Angelo o Bambagia Silicea.

Una delle più famose apparizioni di questi capelli d'angelo, avvenne il 27 ottobre del 1954 a Firenze, in quello che fu definito "Avvistamento di Ufo a Firenze". 

Foto dell'avvistamento UFO avvenuto a Firenze nel 1954.

Quel giorno sullo Stadio Artemio Franchi e sulla Cattedrale di Santa Maria del Fiore, numerosi testimoni videro oggetti volanti non identificati, tali da dover sospendere la partita di calcio in corso tra Fiorentina e Pistoiese.
Successivamente ci fu una nevicata sulla città di capelli d'angelo o bambagia silicea, dopo di chè gli UFO scomparvero.

Le successive analisi di laboratorio, svolte in 3 diversi laboratori, portano a 3 risultati completamente diversi uno dall'altro.

La prima analisi concludeva che la sostanza era insolubile in acido solforico, la seconda indicava che era composta da aminoacidi simili a quelli della ragnatela e la terza che si trattava di filamenti di nylon.

Nel 1957 in Brasile, dopo una presunta esplosione in cielo di un UFO, nel famoso "Incidente UFO di Ubatuba", caddero nell'Oceano Atlantico 3 piccole schegge di metallo, che analizzati rivelarono essere fatti di magnesio purissimo, diverso da quello presente sulla Terra. 

Frammenti metallici ritrovati in mare dopo l'Incidente UFO di Ubatuba


Si concluse che avessero dubbia origine terrestre mentre per altri non erano altro che frammenti di una meteora.


AVVISTAMENTI MODERNI DI UFO



Come fenomeno moderno le apparizioni di UFO, tralasciando i racconti di aerei fantasma, strane luci e scafi sferici fatti da piloti della Seconda Guerra Mondiale, iniziarono nel 1947 con l'avvistamento fatto da Kenneth Arnold al di sopra del Monte Rainier, nello stato di Washington. 

 

L'aviatore Kenneth Arnold mostra la foto, scattata nel 1947, sul Monte Rainer di un presunto UFO.

Originario dell'Idaho, ex pilota ed uomo d'affari, Arnold era decollato con il suo aereo personale dalla cittadina di Chehalis per raggiungere Yakima, circa 175 km. più ad est dello stato di Washington, quando avvistò un gruppo di nove oggetti argentei a forma di disco, che sfrecciavano ad una velocità di circa 2.000 km/h.

Un giornalista raccolse la sua testimonianza: "Gli oggetti svettavano in modo imprevedibile, come piatti che rimbalzano sull'acqua".

Il giorno successivo, il giornalista ricordò l'analogia ed aggiunse qualcosa di suo, ed il suo articolo sui "piatti volanti", esplose nei titoli di tutti giornali del globo, poichè molti avvistamenti di UFO facevano riferimento ad oggetti che avevano la sagoma di due piatti rovesciati, uno sopra l'altro.

Tempo dopo, un uomo che faceva rilievi topografici nella giungla brasialiana, descrisse di aver visto degli esseri alti circa 2 metri, che indossavano tute trasparenti gonfiate.

Ben presto apparvero i primi "contattisti", cioè intermediari umani che sostenevano di essere in grado di comunicare con i visitatori di altri mondi.

Tra questi, il più celebre fu George Adamski, un astrofilo americano di origine polacca, che fondò un culto mistico in California. 

Il primo contattista della storia, George Adamski.

Il 20 novembre del 1952, Adamski, all'eta di 61 anni, provò l'impulso di andare nel deserto a cercarvi un visitatore venuto dallo spazio e lo trovò.
Lo stesso Adamski scrisse in proposito: "Il visitatore veniva da Venere. Era un giovane dai lunghi capelli che, per il resto, aveva un aspetto molto terrestre".

Adamski sostenne di aver effettuato alcuni viaggi nello spazio, tra cui uno nei pressi della Luna assieme a questo visitatore, ed altri viaggi assieme ad altri visitatori interplanetari.

Il suo racconto, che risale a qualche anno prima che gli astronauti americani scoprissero che la superficie della Luna era poco ospitale ed impraticabile, parlava di fiumi e città che popolavano il nostro satellite.
Adamski non fu ne il primo ne l'ultimo credente a trarre profitto dal fenomeno UFO, poichè in poco tempo proliferarono vari culti, alimentati da miti e leggende, diffusi poi da notiziari e giornali.

Uno tra i casi più famosi, parlava di presunti UFO, che sarebbero caduti in America settentrionale provocando la morte degli individui a bordo, alti circa 1 metro e mezzo con carnagione argentea, trasportati in gran segreto dall'Aeronautica Militare USA.

Un altro mito erano i MIB, ovvero "Men in Black", cioè uomini in nero che compaiono dopo alcuni avvistamenti di UFO, per intimidire i testimoni e per distruggere o rubare le prove, considerati agenti segreti del governo americano o ex unione sovietica, addirittura visitatori dallo spazio.

 

Immagine tipica rappresentante i Men in Black o MIB.

L'improvvisa ondata di avvistamenti da parte del pubblico, costrinse, verso la fine degli anni '40, l'Aeronautica statunitense ad indagare sul fenomeno.

L'inchiesta durò più di 20 anni, dal 1948 al 1969, passando dal "Progetto Sign" al "Progetto Grudge", per terminare poi con il "Progetto Blue Book", (leggi qui il mio articolo in proposito).

Il consulente Josef Allen Hynek, incaricato di indagare sui fenomeni UFO, rimase scettico durante gli studi attribuendo a questi avvenimenti dei miraggi dovuti ai "fuochi fatui". 

L'Ufologo Josef Allen Hynek.

Verso la fine degli anni '60 si unì al progetto un piccolo gruppo di scienziati americani ed europei, operanti al di fuori di ogni pressione politica e militare, che avevano formato una specie di "collegio invisibile", appellativo usato nel Medioevo per gli scienziati che operavano in segreto, per evitare di essere accusati di trattare con il Diavolo, (leggi il mio articolo in proposito).

In tempi recenti, tale collegio è uscito dalla clandestinità ed diventato il Centro per lo studio di UFO, diretto da Hynek.

I loro studi hanno dimostrato certi schemi ricorrenti nel racconto di UFO, ovvero che avvengono a cicli con punte massime di 5 anni circa.

Avvengono più spesso di notte che di giorno, in luoghi o strade isolate, e gli oggetti sembrano violare le leggi fondamentali della fisica e dell'aerodinamica, librandosi senza sforzo a pochi metri dal suolo od accelerando a grande velocità.

I testimoni, analizzati, appartengono a tutte le fasce d'età, a tutti i livelli di istruzione e categorie professionali e, tra questi, vi sono l'ex Presidente USA, Jimmy Carter, (leggi qui il mio articolo in proposito), astronauti, astronomi, poliziotti, operai, casalinghe, ecc....

Gli oppositori al fenomeno UFO, sostengono che si possono trovare spiegazioni razionali a queste apparizioni, come ad esempio, gli indicatori radar sono famosi per produrre immagini anomale, chiamate "angeli", causate da stormi di uccelli, da pertubazioni atmosferiche o da difetti tecnici dell'impianto stesso.

Oppure possono essere causati da semplici illusioni ottiche, che possono ingannare la mente, come l'atmosfera che crea miraggi in cielo o sulla superficie terrestre.

Philip J. Klass, esperto nel dimistificare gli UFO, ritiene che molti avvistamenti siano semplici errori di identificazione, poichè osservatori allenati come piloti ed astronauti, spesso commettono sbagli nell'identificare ciò che vedono nel cielo.

A Clearwater, in Florida, l'Aeronautica lanciò segnali luminosi con il paracadute e, Klass, dimostrò che su 80 testimoni presi a caso, la maggior parte descrisse accuratamente i movimenti delle luci e ne identificò l'origine.


INCONTRI RAVVICINATI DEL PRIMO, SECONDO E TERZO TIPO


Hynek classifica 3 diverse categorie di incontri ravvicinati: in uno del primo tipo vi è una semplice visione ravvicinata dell'UFO, che non lascia tracce fisiche dirette sull'ambiente circostante, ne appaiono esseri alieni.

Un esempio di impatto emotivo di un "incontro ravvicinato del primo tipo", è illustrato dal caso di Dale Spaur, vicesceriffo della contea Portage in Ohio.

   

Il vicesceriffo Dale Spaur assieme ai poliziotti testimoni dell'incontro ravvicinato del primo tipo in Ohio, nel 1966.

Alle prime luci dell'alba del 17 aprile 1966, Spaur ed un altro vicesceriffo, si fermarono al lato di una strada per dare un'occhiata ad un'auto abbandonata.

Spaur, raccontò: "All'improvviso, vidi salire quella cosa sopra ai boschi vicini, grande come una casa e così abbagliante da far lacrimare gli occhi".

Secondo il suo racconto, era sormontata da una cupola e brillava di un'intensa luce bianco-porpora, ed assieme al suo compagno fecero rapporto via radio alla centrale e ricevettero l'ordine di inseguire l'oggetto.
Per oltre 100 chilometri, tra l'Ohio e la Pennsylvania, diedero la caccia all'oggetto superando la velocità di 180 km/h.

A metà strada furono raggiunti da una seconda auto, guidata da un poliziotto che aveva visto l'oggetto ed ascoltato via radio i due vicesceriffi.

L'inseguimento terminò a Conway, in Pennsylvania, dove un altro poliziotto riferì di aver osservato l'oggetto per 10 minuti volare in cielo, per poi tutti assieme vederlo scomparire ad alta velocità verso il cielo.

"Gli incontri ravvicinati del secondo tipo" lasciano un biglietto da visita tangibile: un effetto misurabile sulla materia animata o inanimata.

Un esempio è l'incontro che avvenne nel piccolo villaggio di Saladare, in Etiopia, il 7 agosto 1970, alle 11.30 del mattino, quando un globo luminoso, con un ruggito simile a quello di un aereo che vola a bassa quota, spazzò via un villaggio, distruggendo case, abbattendo un ponte di pietra, alberi e facendo fondere l'asfalto. 

Asfalto fuso dopo l'avvistamento UFo nel Villaggio di Saladare in Etiopia nel 1970.

In Scandinavia, nel 1972, furono scoperte a Nams Fjord varie impronte radioattive misteriose che furono messe in relazione ad un incontro ravvicinato del secondo tipo.

Lo stesso anno, in Romania, una guardia notturna riferì di aver visto scendere uno strano oggetto e, di aver trovato in seguito, in un campo di grano, una traccia perfettamente circolare con al centro un foro largo 15 centimetri e profondo 2,5 metri.

E solo qualche anno prima, a Valensole in Francia, un contadino aveva riferito di aver scorto in un campo di lavanda, un oggetto metallico simile ad un pallone da rugby montato su 4 gambe.

Sfrecciando via, il presunto UFO, aveva lasciato dietro di sé una chiazza di vegetazione appiattita e bruciacchiata, sulla quale la lavanda non era più ricresciuta.

I testimoni di incontri ravvicinati del secondo tipo, parlano spesso anche di un altro fenomeno: le interferenze con il circuito elettronico.

In presenza di ciò che si ritiene essere un UFO, le immagini televisive si sfasano, i fari delle auto si abbassano o si spengono, i motori perdono colpi o si fermano, finchè l'oggetto non identificato non scompare.

Durante la notte del 2 novembre del 1957, nei pressi della cittadina di Levelland, in Texas, un poliziotto di servizio, A.J.Fowler, nel giro di 2 ore e 15 minuti, ricevette chiamate da 7 diversi automobilisti.

Ognuno riferiva di aver visto un grande oggetto luminoso sospeso in aria, sopra la strada ed in tutte le testimonianze, le luci delle auto si erano abbassate ed i motori si erano spenti.

In Florida, un uomo disse che le sue braccia e le sue gambe erano rimaste temporaneamente paralizzate e che i suoi vestiti scottavano, dopo aver avuto un incontro ravvicinato del secondo tipo.

Non sempre gli incontri di questo tipo producono disagio, poichè in alcuni casi, molti testimoni hanno riferito notevoli effetti curativi associati agli UFO.

Il ricercatore francese Aimé Michel, descrisse lo straordinario caso di un medico francese, rimasto semiparalizzato ad un braccio, dopo lo scoppio di una mina durante la guerra in Algeria. 

Lo scrittore ed ufologo francese Aimé Michel.

Una notte del 1968 fu svegliato dalle grida del figlio, che indicando la finestra, videro lampi di luce provenire da due dischi identici nel cielo, finchè non si fusero tra loro e dirigendo un raggio di luce sul medico.

In seguito lo stesso si accorse che, il gonfiore ed il dolore alla gamba, di una ferita che si era procurato giorni prima, erano scomparse, lo stesso avvenne per i postumi delle ferite di guerra.

Sei giorni dopo, intorno al suo ombellico ed a quello del figlio, apparve un triangolo rosso, che di tanto in tanto ricompariva contemporaneamente sul corpo di entrambi.

"Gli incontri ravvicinati del terzo tipo", sono quelli più assurdi e strani di tutti. poichè implicano l'incontro con creature simili all'uomo e talvolta la visita del veicolo spaziale da parte dei testimoni.

Lo scetticismo di Hynek, sugli incontri con gli occupanti di UFO, cominciò ad incrinarsi nel 1964, quando avvenne un fatto straordinario a Socorro, nel New Mexico.

Il testimone era un poliziotto di nome Lonnie Zamora, inflessibile e spietato con gli automobilisti che superavano il limite di velocità. 

Incontro ravvicinato del terzo tipo di Socorro del poliziotto Lonnie Zamora.

Proprio durante il suo servizio, credendo di dare la caccia ad una persona che aveva superato i limiti, sentì un ruggito e vide una fiammata nel cielo, finchè la sua corsa non terminò in una gola rocciosa, nella quale vide "due persone con una tuta bianca", accanto ad uno scafo di forma ovale.

Quando Zamora scese dall'auto per dare un'occhiata più da vicino, vide l'oggetto sollevarsi in aria e scomparì tra le nuvole con un ruggito ed una fiammata blu ed arancione.
Hynek fece delle indagini su questo caso, ed osservò le tracce fisiche lasciate sul terreno, tra cui quelle di un atterraggio in mezzo ai cespugli anneriti, concludendo come un oggetto non identificato.

Tutte le persone che, sostengono di essere saliti a bordo di un disco volante, non hanno mai raccolto una prova, ovvero aver preso qualcosa a bordo dell'astronave, per provare e dimostrare queste esperienze.

Una famiglia di contadini, nei pressi di Hopkinsville, nel Kentucky, respinse a colpi fucile, dei visitatori alieni piccolissimi con lunghe braccia ed una grossa testa tonda, anche se le pallottole colpirono gli alieni, senza causare alcun danno.

Un contadino brasialiano, Antonio Villas Boas, nel 1957 stava lavorando nei campi, quando fu portato a bordo di uno scafo, a forma di uovo, da 3 esseri che lo spogliarono nudo e presero un campione di sangue dal suo mento. 

Il contadino ed agronomo brasialiano Antonio Villas Boas fu rapito e studiato dagli UFO.

Subito dopo entrò una donna nuda, alta circa 1 metro e mezzo, con grandi occhi azzurri obliqui, che abbracciò il contadino ed ebbe un rapporto con lui.

Un medico brasiliano, che visitò Villas Boas, trovò cicatrici sul mento e segni che era stato esposto a forti radiazioni.

La sera del 26 giugno del 1959, in Nuova Guinea, padre William Gill, conosciuto come "Avvistamento di Boianai", assieme ad altre 25 persone, videro in cielo un oggetto scintillante, come un grande scafo a forma circolare con una larga base a 4 gambe. 

 

Avvistamento di Boianai di Padre William Gill.

Lo scafo si librava a circa 100/120 metri di quota, accompagnata da un paio di oggetti più piccoli e nella parte superiore della nave, apparvero 4 figure umane.

La sera dopo l'UFO riapparve ai presenti, ed i suoi occupanti sembravano impegnati in qualche lavoro vicino al centro del ponte, tanto che nella deposizione fatta e firmata dai 25 testimoni e da Padre Gill, quest'ultimo disse:

"Due di esse sembravano impegnate in qualche lavoro vicino al centro del ponte. Ogni tanto si piegavano ed alzavano le braccia come se stessero sistemando od aggiustando qualche cosa che non era visibile. Un'altra, invece, pareva stare in piedi, guardando giù verso di noi. Alzai il braccio sopra la testa e salutai, con nostra grande sorpresa la figura fece lo stesso".

Quando fu buio, Gill fece dei segnali con la torcia elettrica e, dopo 1 minuto, l'UFO diede segno di aver capito il segnale, mettendosi ad oscillare da destra a sinistra come un pendolo.
Spiegò in seguito che era consapevole che, la presenza dell'aeronave, avesse una spiegazione naturale, come se si trattasse di un hovercraft od un nuovo dispositivo sconosciuto di origine umana.

Tempo dopo, il dottor Donald Menzel, che analizzò il caso, arrivò alla conclusione che padre Gill, avesse scambiato l'UFo con il pianeta Venere, in quanto era miope e non portava gli occhiali. 

L'astronomo Donald Menzel scettico sull'avvistamento di Boianai di Padre William Gill.

In genere, gli scettici sono costretti a spiegare, gli incontri ravvicinati del terzo tipo, come frutto di menzogne ed allucinazioni.

Infatti, molti avvistamenti di UFO si sono rivelati delle beffe, a causa di studenti che inscenavano scherzi elaborati oppure altri, che lanciano in aria oggetti dalle forme strane, le fotografavano come prova di un presunto UFO.


RAPIMENTO ALIENO DI BETTY ANDREASSON


Betty Andreasson, raccontò per la prima volta la sua straordinaria avventura sotto ipnosi nel 1977. 

Rapimento alieno di Betty Andreasson.

Disse di essere stata portata a bordo di un UFO e poi trasportata in ciò che a lei era sembrato un mondo alieno e distante.

Per 10 anni era stata ossessionata dal vago ricordo di quella strana notte, durante la quale alcune creature, alte circa 1 metro, con la testa a forma di pera, avevano fatto irruzione nella sua casa, nel Massachusetts.

Lo strano incontro si svolse in modo analogo ad altri simili già avvenuti: una specie di immobilità aveva avvolto la casa, le luci si erano abbassate e si era visto un bagliore rosso all'esterno.

Questo era tutto ciò che la signora Andreasson riusciva a ricordare dell'evento.

Poi, nel 1975, le capitò sotto gli occhi, un annuncio pubblicato dal dottor J. Allen Hynek, con il quale lo scienziato invitava, chiunque avesse avuto esperienze con gli UFO, a mettersi in contatto con lui e rispose.

Hynek comunicò il suo nome ad un apposito gruppo di ricerca che, con l'aiuto di un ipnoterapista indipendente, aiutò la signora Andreasson a rivivere il suo rapimento. 

Madre di 7 figli, Betty Andreasson disse di essere stata rapita dalla creatura nel disegno.

In una serie di dolorose e faticose sedute, la donna raccontò come gli esseri alieni erano penetrati, senza sforzo in casa sua, attraverso la porta chiusa della cucina, mentre gli altri componenti della famiglia, rimanevano come in uno stato di animazione sospesa.

Poi, ricordò di aver fluttuato in uno stato di semi-trance a bordo del veivolo alieno, dove il suo corpo era stato esaminato mediante una sonda inserita nella testa.

Dopo di che aveva visitato un mondo alieno pieno di creature scimmiesche e di brillanti cristalli fluttuanti e, là le sarebbe stato dato, a quanto disse, un messaggio speciale per l'umanità.

Essendo profondamente religiosa si convinse che la sua esperienza avesse un grande significato ed un'investigazione sul suo passato, appurò la sua onestà e da un'esame psichiatrico, non presentava turbe del pensiero in atto o altri problemi psichiatrici.

Tuttavia, che si sia trattato di un'esperienza reale o di una forma di autoipnosi o di allucinazione, questo caso rimane uno dei più sbalorditivi esempi di incontro ravvicinato del terzo tipo.


SIAMO SOLI NELL'UNIVERSO?

La possibilità che qualche forma di intelligenza esista al di fuori della Terra, è tanto elevata da costituire numericamente, una cifra composta da 20 zeri. 

 

Questa statuetta precolombiana potrebbe rappresentare un antico aereo.

L'Universo contiene trilioni e trilioni di stelle, molte di queste assomigliano al nostro Sole e, presumibilmente, sistemi planetari di questo tipo potrebbero dare origine a qualche forma di vita, in un numero approssimativo tra 50.000 ed 1 miliardo e più, di pianeti in grado di ospitare la vita.

Nella Via Lattea, ad esempio, è stato calcolato che contiene all'incirca 250 miliardi di stelle e che circa 1 milione di esse potrebbe avere pianeti, in grado di ospitare qualche forma di vita tecnologica.

Questi studi portarono all'invio della sonda spaziale Pioneer 10, il 3 marzo del 1972, che avrebbe dovuto raggiungere la Stella Aldebaran in 2 milioni di anni, ma che ad oggi risulta persa oltre il nostro sistema solare.

A bordo della sonda, gli scienziati collocarono una piastra in alluminio, sulla quale è stato inciso un messaggio in codice ed un disegno stilizzato di un uomo ed una donna, nel caso una civiltà a noi sconosciuta avesse captato l'oggetto.

L'idea che civiltà avanzate, potrebbero in origine aver seminato la vita sulla Terra, lanciando microorganismi, fu suggerita nel 1973 dallo scienziato e premio Nobel inglese, Francis Crick. 

Il premio Nobel Francis Crick ipotizzava microorganismi lanciati sulla Terra da entità aliene.

Infatti, nel 1979 in Giappone, alcuni scienziati, avendo sposato la teoria di Crick, scoprirono che la sequenza genetica di alcuni virus, potesse contenere un messaggio, concepito miliardi di anni fa, di un'altra intelligenza aliena.

E' presumibile, quindi, che queste civiltà abbiano trovato il modo di superare, le enormi difficoltà tecniche che insorgono quando si tratta di attraversare l'Universo, oggi teorizzate nei Worm Hole grazie agli studi di Albert Einstein.

La prima di queste difficoltà è la distanza, dal momento che ci vogliono anni perchè la luce, che viaggia a 300.000 km/s, possa giungere a noi, dalle stelle più vicine della nostra Galassia. 

Incisione XVIII secolo avvistamento ufo.

Se gli uomini potessero viaggiare da un capo all'altro della Via Lattea, impiegherebbero 60.000 anni.

Secondo la teoria della relatività di Einstein, per chi si trovasse a bordo di un'astronave, il tempo passerebbe più lentamente, tanto da rallentare i battiti cardiaci e gli orologi, permettendo di effettuare l'intero viaggio in meno di una vita umana.

Questa teoria presume di poter viaggiare alla velocità della luce, cosa ad oggi ancora impossibile, nonostante gli avanzamenti tecnologici in questo campo.

Tuttavia, qualcuno ha avanzato l'ipotesi che, l'Universo stesso, potrebbe fornire la propulsione interstellare, grazie alla teoria che lo spazio si deformi, accorciando le distanza da un punto all'altro dello stesso.

Anche i buchi neri potrebbero essere dei tunnel spazio-temporali, in grado di trasportarci da un punto all'altro dell'Universo.

Infatti, degli ipotetici viaggiatori alieni, potrebbero raggiungere la Terra a bordo di un'astronave, adottando il sistema di transito ultrarapido via buco nero.

Come menzionato prima, ci sono teorie su antichi astronauti, che avrebbero raggiunto la Terra, migliaia di anni fa, e ci avrebbero fatto progredire rapidamente e, forse, avrebbero usato i buchi neri o la deformità dello spazio, per poter giungere fino a noi.


ALIENI DI UN'ALTRA DIMENSIONE O REALTA' PARALLELA


E' possibile che gli UFO siano reali, ma che non siano di origine extraterrestre, poichè le creature, di cui si è parlato in occasione degli incontri ravvicinati del terzo tipo, hanno quasi sempre sembianze umane, respirano la nostra aria e si adattano facilmente alla nostra gravità, come se la Terra fosse la loro casa.

Potrebbero essere visitatori dallo spazio interiore, da una realtà parallela o da un'altra dimensione.

Il ricercatore francese, Jacques Vallée, nel suo libro Passeport pour Magonia, (Passaporto per Magonia), ha esplorato il parallelismo tra gli incontri ravvicinati ed i miti presenti in quasi tutte le culture, che parlano di contatti tra essere umani e creature aliene come elfi, troll, angeli, demoni e mostri.

Egli diceva: "Nell'antichità essi venivano considerati come dei, ai giorni nostri, come viaggiatori dello spazio. Può darsi che sia insita, nella nostra specie, una sorta di meccanismo di difesa che, si rivela soltanto nei momenti di estrema tensione sociale, in una delle sue tante manifestazioni che noi chiamiamo UFO". 

L'ufologo Jacques Vallée.

Lo studioso avanza pure l'ipotesi di un "sistema di controllo", che manipola sottilmente la coscienza umana mediante queste apparizioni.

Tali misteri, che siano creazioni dello spazio interiore o visitatori da lontane galassie, manifestazioni naturali di forze sconosciute o proiezioni della mente umana, si esplicano in dubbi che sfidano la nostra logica a cui abbiamo dato il nome di UFO. 







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