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venerdì 10 febbraio 2023

TECNOLOGIA ALIENA

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Immagine della Base Segreta Ufo S-4.

 

INTERVISTA  A JOHN LEAR - RIVELAZIONI SU UFO

Il pilota Americano John Lear.

John Lear, il miglior pilota americano, ha stabilito 17 record di velocità ed ha all'attivo oltre 16.000 ore di volo, su oltre 160 aeromobili ed in oltre 150 paesi del mondo, unico a possedere tutti i titoli e certificati di voli, rilasciati dall'Ente Federale Aeronautico.

Dopo la Guerra del Vietnam, ha svolto missioni in tutto il mondo per conto della Cia e di altri enti governativi, oltre a test e voli di veivoli militari sperimentali. 

Un aereo Lockheed SR-71.

Lo stesso rivela che, "L'Area 51, fino al 1951, era utilizzata come base di addestramento della Marina Statunitense, poi venne trasformata in una base sperimentale segreta, per effettuare i test sugli arei spia Lockheed U-2. Negli anni 1959, '60 e '61 vi furono sperimentati i Lockheed SR-71, visto che la zona era ideale per i test, poichè era molto isolata, con i lati circondati dalle montagne, dispersa nel nulla assicurando il livello di protezione di cui aveva bisogno".  

Un aereo Lockheed U-2.

Lo stesso Lear, continua: "Dopo il 1960 iniziarono a condurre test, non solo sugli aerei, ma anche su attrezzature, macchinari e su tutti i progetti riservati. Secondo le mie ricerche, nel 1972 ci fu un blackout totale di informazioni e di dati, durati ben 18 mesi. Nessuno sa cosa sia accaduto tra l'estate del 1972 ed il gennaio 1974, non vi sono dati di alcun tipo. Ho parlato con gli addetti della sicurezza, che non hanno idea di cosa sia successo all'interno ed io neppure, e non posso fare congetture visto che il progetto Red Light, relativo ai dischi volanti, iniziato nel 1960, aveva cercato di far volare due o più navi spaziali. Ma ci fu un gravissimo incidente e le operazioni furono sospese per alcuni anni, mentre intorno al 1980/81, i voli di prova ripresero sempre in quella zona. 

Il Papoose Lake, un lago secco salato nella Contea di Lincon, in Nevada, nasconde l'Area S-4, dove vengono eseguiti gli esperimenti sui dischi volanti. Tra le mie varie fonti di informazioni, quella primaria è Bob Lazar, il che ha lavorato su uno dei 9 dischi volanti li custoditi".


INTERVISTA A BOB LAZAR - RIVELAZIONI SU UFO

Bob Lazar.

"Atterrammo a Groom Lake e li presi un pulman verso, non sono certo della distanza, a circa 25 km. a sud, in una zona dove c'è un lago salato chiamato Papoose Lake. E proprio sul lato della montagna si trova l'installazione S-4. La prima volta che entrai, notai che c'erano molti controlli, con massimi livelli di sicurezza e dovunque bisognava essere accompagnati da militari armati. 

La prima volta che vidi l'Ufo, fu quando entrai nell'hangar e dissi tra me e me, questo spiega tutti questi avvistamenti di ufo, è un veicolo militare segreto in fase di sperimentazione. In realtà, fu la seconda volta che lo vidi, quando entrai al suo interno, che mi resi conto di cosa stava accadendo, e cioè che si trattava di un mezzo alieno. Era molto simile alle foto di ufo, scattate da Billy Meier, aveva la forma classica del disco volante. In totale i dischi erano 9, ma io ho lavorato solo su un oggetto, poichè erano in hangar separati, tutti visibilmente differenti".  

Immagine di Groom Lake dove atterrò Bob Lazar.

Queste le parole di Bob Lazar, che ha lavorato su un disco volante come ingegnere nell'Area 51, il quale aggiunge: "C'è un solo colore dominante, un grigio peltro, anche l'esterno è dello stesso colore senza spigoli. 

All'interno tutte le attrezzature hanno una forma arrotondata, anche i sedili e gli alloggiamenti per gli amplificatori, come se fossero stati fusi nella cera e poi modellati con queste forme curvilinee, incluse le giunture tra il pavimento e le pareti. 

L'interno è essenziale, molto arioso, l'uso dello spazio non sembra funzionale, ci sono 3 ponti. 

Quello più basso ospita gli amplificatori montati su basi mobili, sul ponte di mezzo, da dove si accede all'interno della nave, ci sono i sedili e gli amplificatori e poi c'è il ponte superiore, in una sezione limitata a cui non avevo accesso, non so cosa ci fosse". 

 

Bob Lazar mentre spiega l'Elemento 115.

"Il sistema di propulsione di questi veivoli spaziali, è composto da due parti: dagli amplificatori di gravità e dal reattore che fornisce energia. 

Il reattore funziona ad annichilazione completa alimentato ad antimateria, è la reazione nucleare più efficace, che esista tra le 3, ovvero fusione, fissione e annichilazione. 

Utilizza un elemento superpesante, l'elemento 115, questa sarebbe la sua collocazione nella tavola periodica degli elementi, che sulla Terra non è stato ancora sintetizzato. 

A mio avviso, in alcuni sistemi stellari, questa sintesi avviene spontaneamente. Questo elemento viene bombardato in un acceleratore di dimensioni estremamente ridotte, l'elemento che viene bombardato subisce una fissione spontanea e produce particelle di antimateria. 

Queste, grazie ad un dispositivo termoelettrico efficace al 100%, interagiscono con la materia gassosa e vengono trasformate in elettricità. L'efficenza al 100% per qualsiasi dispositivo elettrico è impossibile, lo dice la prima Legge della Termodinamica, giacchè si devono verificare dispersioni di calore o altre perdite del genere, ma io non ne ho rilevate alcuna in questo sistema. 

E' una tecnologia assolutamente stupefacente e l'incredibile energia, generata dal sistema, alimenta gli amplificatori e come prodotto collaterale del bombardamento dell'elemento 115, si genera una particolare onda, chiamata Gravitazionale A. Tale onda viaggia come le microonde, e viene applicata agli amplificatori gravitazionali. 

Il segnale così amplificato diventa afasico e grazie a questo può attrarre o respingere un qualsiasi corpo gravitazionale. Il veivolo, da me studiato, era equipaggiato con 3 amplificatori, e quando ne attiva una utlizza la cosidetta Configurazione Omicron. 

Per viaggiare nello spazio la nave ruota su un lato, focalizza i 3 amplificatori su un punto situato ad enorme distanza, poi gli amplificatori e reattore, vengono portati alla massima potenza, distorcendo il tessuto spazio-tempo e lo attirano alla nave, facendogli percorrere lunghe distanze in breve tempo. Quando si distorce un campo gravitazionale, si distorcono anche lo spazio ed il tempo". 

 

Foto di Ufo scattata da Billy Meier, simile ai dischi volanti visti da Bob Lazar.

Avendo assistito alla prova di volo del veivolo, al di fuori della recinzione, Lazar dice: "In un'occasione ho visto tutto, da non più di 30 metri dal veivolo, il quale era molto silenzioso ed alzandosi in volo emanava un leggero sibilo, mentre una luce azzurra era emanata dalla parte inferiore, dovuta all'alto voltaggio generato, ma aumentando di quota la luce scompariva e sembrava galleggiasse in aria".


I SOTTERRANEI DELLA BASE S-4 - INTERVISTA SEGRETA DI DEREK HENNESSY

  

Il presunto Derek Hennessy o Connor O'Ryan in un frame del video intervista.

L'ex guardia di sicurezza della base S-4, chiamato Derek Hennessy o Connor O'Ryan, rivela informazioni segrete riguardanti l'area, in un'intervista rilasciata al Tenente Colonnello dell'USAF-USA, Wendelle Stevens, in un posto segreto nel 1993, (leggi il mio articolo in proposito).


"La base è formata da 4 livelli, escludendo quella di superficie, che ospita soltanto hangar e poco altro. I primi 2 livelli operativi, il primo ed il secondo, contengono gli elevatori che alloggiano e trasportano, in superficie, le navi spaziali. Mentre io mi trovavo li, stavano cercando, senza successo di far volare i veivoli. C'erano scienziati, altro personale in giacca e cravatta, funzionari della Casa Bianca. In questo momento sono molto spaventato, sono un fuggitivo, non so cosa mi riservi il futuro, ma voglio rendere noto ciò che so", raccontò Hennessy.
 

 

Il Tenente Colonnello Wendelle Stevens.

Stevens, in un'altra intervista rilasciata per la Tv, descrisse ciò che Hennessy gli aveva raccontato: "Era stato assegnato alla squadra 6, mi ha detto che era una guardia di sicurezza a livello 2 dell'S-4, presso l'Area 51. Mi ha descritto l'S-4 come una struttura che si sviluppa, almeno su 4 livelli. Lui sapeva di 4 livelli, lavorava al 2°, era passato attraverso il 1°, ma non aveva mai visto il 3° ed il 4°, perchè lì non era consentito l'accesso ai militari. Poteva entrare solo personale con dei nulla osta di segretezza particolari. Ha descritto dettagliatamente il 2° livello, che consisteva in 9 basi hangar, in pratica dei ricoveri di limitata grandezza, che potevano ospitare piccoli velivoli. In 7 dei 9 ricoveri, vi erano veivoli a forma di disco, (vedi foto sotto), ci ha descritto la struttura, con le postazione delle sentinelle, la zona in cui erano conservati alcuni corpi in grandi cilindri di vetro, (vedi foto sotto), e le attrezzature speciali, i macchinari di monitoraggio, i sistemi di sicurezza per scendere ai livelli 3 e 4. Ci ha detto che ai militari non era consentito l'accesso, riservato esclusivamente a persone in possesso di permessi particolari e sistemi di riconoscimento molto speciali, tra cui i badge plastici, con registrate magneticamente le informazioni personali, impronta della mano e la scansione retinica dell'occhio destro, con una piccola macchina fotografica. Le persone che superavano questi controlli, potevano accedere ai livelli inferiori, gli altri venivano subito bloccati e prelevati da qualcuno dei piani superiori". 

 

Schizzi originali di Derek Hennesy dei cilindri contenenti alieni grigi disegnati durante l'intervista.

Alla domanda dell'intervistatore a Stevens, "Cosa l'ha convinta che Hennessy diceva la verità?", lo stesso rispose: "Vede, era l'espressione dei suoi occhi mentre parlava. Abbiamo analizzato la sua voce durante il racconto e non c'era traccia di stress. Altri ci hanno confermato alcuni particolari molto specifici, che non erano mai stati rivelati prima, e quindi, se non avesse fatto parte del gruppo e se non avesse saputo esattamente cosa c'era lì, era praticamente impossibile che accedesse a queste informazioni, la maggior parte delle quali continua a coincidere con altre informazioni già in nostro possesso, che abbiamo ottenuto in seguito".    

Disegno di alieno grigio di Derek Hennessy o Connor O'Ryan.

Durante l'intervista, Hennessy inizia a descrivere e disegnare ciò che aveva visto nella base segreta: "Era un impianto molto esteso, qui c'erano 4 ascensori, il 3° ed il 4° non erano piantonati. Non so cosa avvenisse la sotto, ho sentito delle sigle, ma non so a cosa si riferissero. Uscendo dagli ascensori, qui siamo a livello 2, entrando ci sono i ricoveri, tutti separati da paratie automatiche comandate a distanza. 

Ce ne sono 5 su ogni lato del corridoio, ogni ricovero ha un suo elevatore, che può trasportare il disco fino in superficie. Un sistema idraulico alza tutto il pavimento del ricovero, scendendo più giù, nel corridoio, c'erano delle macchine, ma non so a cosa servissero, non sono mai stato in quell'area. 

Il mio compito era quello di montare la guardia davanti a 3 punti di accesso. A volte, poi, passavo lungo il corridoio per scortare alcune persone. 

Qui c'era un altro corridoio e qui un sistema di computer, (mentre continua a disegnare il tutto su un foglio davanti la telecamera), credo che fosse un sistema di computer, non posso esserne certo. 

Esattamente qui, erano posti 7 cilindri, larghi 70 cm ed alti circa 1 metro e 85 cm, posti in verticale. I cilindri erano tutti identici ed anche le creature conservate all'interno erano completamente identiche. 

Non si potevano distinguere una dall'altra. Qui c'era una fascia di alluminio, non so se coprisse i loro genitali o meno, il resto era riempito da una soluzione. 

Qui c'erano un paio di serbatoi, non so se contenessero ossigeno o cosa, perchè non c'era nessuna scritta. Sicuramente i cilindri, non contenevano aria, perchè erano stati riempiti con la soluzione. I grigi erano posizionati qui in sospensione, presumo ci fosse qualche sistema di fissaggio, perchè i piedi non toccavano l'estremità del cilindro. 

Poi, c'era una base alta circa un trentina di centimetri di ferro nero, di acciao lucido, sembrava metallo anodizzato. Gli esseri, somigliavano a quelli che tutti conoscono, l'unica differenza rispetto ad altre immagini che ho visto, è negli occhi, che sembravano deteriorati come prugne, molto rugosi, come la punta delle dita quando stai in acqua troppo tempo". 

 

Veivoli a forma di disco nella Base S-4 descritti e disegnati da Derek Hennessy.

Il racconto continua: "Non si vedevano ciglia, palpebre o altro, erano di colore grigiastro, non coperti di scaglie, grigli, glabri. Hanno piccoli fori qui e qui, (mentre continua a disegnare sul foglio), poi delle piccole fessure qui, in corrispondenza delle narici e della bocca. Il corpo è molto esile, non hanno seno, non hanno capezzoli ne ombellico, o almeno io non ne ho visti, non potevo osservarli accuratamente, però ho sentito delle cose e so che il loro organismo, non funziona come il nostro. Sono molti esili, hanno un'aspetto fragile, (vedi disegno sotto)".



Corpi alieni conservati in cilindri di vetro nella Base s-4 visti e disegnati da Derek Hennessy.







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