IL MISTERO DEL FARO DI EILEAN MORE
Faro di Eilean More sulle Isole Flannan. |
In pieno oceano Atlantico, a poco più di 100 km. dalle isole Ebridi, situate a largo della costa occidentale scozzese, si trovano le Isole Flannan, note ai viaggiatori come i "Sette Cacciatori".
La più grande si chiama Eilean More, che significa grande isola, ed al pari della Mary Celeste, (clicca qui per leggere il mio articolo in proposito), è diventata sinonimo di uno dei più grandi misteri del mare.
Questo gruppo di isole desolate, venne battezzato San Flannan, da un vescovo del XVII secolo, il quale aveva eretto una cappella su Eilean More.
Si raccontava che quei luoghi fossero infestati da spiriti ed abitati dal "Picccolo Popolo" ed a partire dalla fine del XIX secolo, molte navi si schiantarono contro le Flannan, tanto che nel 1895, iniziarono i lavori per la costruzione del Faro.
A causa del picco di 60 metri, su cui doveva essere costruito, questi fu completato solo nel 1899, ed i custodi erano James Ducat, Thomas Marshall e Donald MacArthur, ma il 15 dicembre del 1900 il faro era spento.
Foto dei tre guardiani del Faro di Eilean More, James Ducat, Thomas Marshall e Donald MacArthur. |
L'uomo incaricato di andare a verificare di persona, era Joseph Moore, il quale il 26 dicembre del 1900, partì a bordo della nave "Hesperus", e dopo ben 3 tentativi, a causa del mare grosso, riuscì ad attraccare sull'isola.
Nave Hesperus con la quale Joseph Moore raggiunse Eilean More. |
Giunto li, Moore si precipitò verso il cancello d'ingresso al faro, che era chiuso, ed assieme agli altri riuscì a penetrare all'interno.
Raggiunta la porta principale, che fu trovata sbarrata, gli uomini entrarono all'interno del faro e trovarono le braci del camino fredde e l'orologio alla parete fermo.
Le camere da letto, al piano superiore, erano in ordine e trovarono un'annotazione, fatta dall'addetto al faro James Ducat su una lavagna d'ardesia, la quale recava la data del 15 dicembre 1900 alle ore 9.00 del mattino, proprio il giorno in cui il faro si spense.
Gli uomini della hesperus indagarono per scoprire cosa fosse successo e notarono che l'olio ed i grandi stoppini, utilizzati per l'accensione del faro, erano in perfetto ordine e funzionanti ed i 3 uomini, addetti al faro, avevano provveduto ad assolvere le loro incombenze, finchè non sparirono la stessa sera ed il faro non fu acceso.
Un paio di giorni dopo la nave rientrò a Lewis, senza aver scoperto il mistero, cosa che fecero due giorni dopo, due investigatori che raggiunsero l'isola.
Appena giunti notarono che, l'attracco occidentale all'isola, aveva subito ingenti danni, poichè una grande cassa piena di attrezzi era finita da circa 12 metri in mare, mentre la gru, posta sulle rocce all'altezza di 30 metri, era stata violentemente distrutta.
I due investigatori, non trovando gli impermiabili dei 3 uomini addetti al faro, ricostruirono gli eventi ipotizzando che, una grande tempesta, si fosse abbattuta sull'isola con onde alte più di 30 metri, e gli uomini avevano cercato di mettere in salvo la gru, la cassa degli attrezzi ed il resto ma erano stati travolti e trascinati in mare.
Immagine frontale del Faro di Eilean More. |
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