FATE DI COTTINGLEY DI ELSIE WRIGHT
Foto delle presunte Fate di Cottingley. |
Le Fate
popolano un universo parallelo di luci ed ombre mutevoli, familiari a
noi quanto lo sono le fiabe dell'infanzia, eppure inafferrabili come un
sogno semidimenticato, (leggi qui il mio articolo completo sulla verità delle fate di Cottingley).
Le fate sono incantevoli, stravaganti, ingannevoli e scaltre, a mezza
strada tra i demoni e noi stessi, forme fragili ed evanescenti.
Gli studiosi hanno classificato 2 gruppi di fate.
Il primo gruppo è composto tutti coloro che appartengono alla razza ed al popolo di Elfi e Fate, che risiedono in un regno nascosto e senza tempo, governato da un Re ed una Regina, come ad esempio, Titania, Oberon e Campanellino.
La fata Campanellino della storia di Peter Pan. |
Gli incauti esseri umani che le incontrano, mentre stanno cantando e
danzando al chiaro di luna, spesso cadono in loro potere, trascorrendo
centinaia di anni nel regno delle fate, pensando sia passato un sol
giorno.
La seconda categoria comprende esseri che amano occuparsi delle faccende
umane, talvolta come benefattori altre come portatori di guai.
Gli gnomi rattoppano le scarpe durante la notte, i nani scavano miniere per trovare l'oro, le dame bianche, (leggi qui il mio articolo in proposito), gridano ai moribondi per riposare.
I folletti ed i coboldi,
sono amici della casa e finiscono i lavori, mentre la famiglia dorme,
ma sono pronti a nascondere una scopa o rovesciare un barattolo di
farina, se il loro umore cambia.
I viaggiatori che smarriscono la strada, cadono preda dei folletti, i troll terrorizzano i passanti ed i gremlin, danzano sulle ali degli aeroplani, mandando i piloti fuori rotta.
Le fate di Cottingley, riguardano le foto realizzate da Elsie Wright e sua cugina, Frances Griffiths,
nelle quali, assieme alla ragazza, sono presenti delle fate che danzano
attorno ad Elsie, librandosi in aria, (vedi foto sotto).
Fate fatte con ritagli di carta dalla sedicenne Elsie Wright e pubblicata nel 1920 da Arthur Conan Doyle, conosciuta come le fate di Cottingley. |
Nel 1920, Arthur Conan Doyle, padre di Sherlock Holmes, vide e studiò le foto, con le quali pubblicò un articolo sul giornale, in cui lo stesso era convinto dell'autenticità delle stesse.
Arthur Conan Doyle il padre di Sherlock Holmes, si interessò alle Fate di Cottingley. |
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