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IL FANTASMA DI COSTANZA DE CUPIS
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FANTASMA DI COSTANZA CONTI DE CUPIS
Costanza Conti De Cupis, conosciuta anche come Costanza De Cupis, era una giovane nobildonna romana, sposa di una ricca famiglia borghese della capitale.
Nei primi del '600 la donna era famosa per la sua bellezza, ma sopratutto per la perfezione ed il candore delle sue mani, a tal punto che l'artista Bastiano le realizzò un calco e lo espose nella propria bottega.
Palazzo De Cupis dietro la Fontana di Trevi in Piazza Navona a Roma.
Il calco attirò tantissime persone, tra cui in frate della Basilica di San Pietro in Vincoli, il quale esterrefatto dalla continua processione di persone che idolatravano il calco delle mani della donna, disse: "Se quella mano è umana, merita d’essere tagliata!".
Basilica di San Pietro in Vincoli.
Avvisata di tale profezia, Costanza si chiuse in casa, ordinando venisse distrutto il calco in gesso, per sfuggire all'oscuro presagio e ritirarsi in preghiera.
Trascorrendo il tempo in esilio forzato, la donna si punse un dito con un ago, mentre era intenta a cucire, e la ferita si infettò al punto da mandare in cancrena l'intero braccio.
Copia del calco in gesso della mano di Costanza de Cupis.
La mano fu amputata, come se si fosse avverata la profezia del frate, e la donna morì qualche settimana dopo a causa delle sopraggiunte complicanze .
Oggi il suo fantasma si manifesta attraverso le finestre di Palazzo Pamphilj, in cui è possibile scorgere le sue mani, mentre il suo spirito vaga per il palazzo alla ricerca di una pace perduta.
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