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lunedì 3 luglio 2023

ELISABETTA BATHORY


ELISABETTA BATHORY LA CONTESSA CHE AMAVA FARE IL BAGNO NEL SANGUE


La folle contessa Elisabetta Bathory faceva il bagno nel sangue delle sue giovani prede.

La contessa della Transilvania, Elisabetta Bathory, nata nel 1560 in una delle più famose e ricche famiglie europee, non solo beveva sangue umano ma amava anche farci il bagno, (leggi il mio articolo sul vampirismo).


Si sposò nel 1575 ed andò a vivere con il Conte Ferencz Nadasdy, detto l'"Eroe Nero" d'Ungheria per le sue prodezze in battaglia, nel castello di Csejthe.
 
Il conte partì presto in battaglia e lasciò sola Elisabetta, la quale dapprima fuggì con un giovane nobile, per poi ritornare al castello per amoreggiare con la servitù, tra cui le giovani domestiche.
 
Fu iniziata alla magia nera ed alla stregoneria, dal suo servo Thorko e dalla nutrice Ilona Joo e, nel 1600, quando il marito morì, Elisabetta cacciò dal castello la suocera, mandò i 4 figli da parenti e si dedicò completamente ai suoi macabri piaceri.
 


Ilona Joo la nutrice di Elisabetta Bathory.

Un giorno una cameriera tirò, incidentalmente, i capelli della contessa mentre le stava rifacendo un'elaborata acconciatura e la contessa la schiaffeggiò così violentemente che, il sangue sgorgò dal naso sulla mano destra di Elisabetta, e quest'ultima si convinse che la pelle bagnata dal sangue della cameriera, fosse più fresca, morbida e giovane.
 
Chiamò i due dei suoi tirapiedi, il maggiordomo Johannes Ujvary e lo stregone Torko, i quali tagliarono le vene alla cameriera e ne fecero colare il sangue in una tinozza, in modo che la nobildonna potesse farvi il bagno.
 
Il primo bagno di sangue fu l'inizio di un'orgia che durò ben 10 anni ed alcuni complici, di entrambi i sessi, percorrevano la campagna alla ricerca di ragazze nubili, atte a procurare sangue richiesto dalla contessa, promettendo loro un posto come domestica al castello, (leggi il mio articolo sulla licantropia).
 
Con l'andar del tempo, Elisabetta diventò imprudente, poichè invece di seppellire i corpi li faceva buttare nei campi, per essere divorati dai lupi ma, una notte d'inverno, i lupi arrivarono in ritardo e degli abitanti del luogo trovarono 4 corpi di giovani fanciulle, sotto le mura del castello, tanto che la notizia giunse alle orecchie dello stesso Re.
 
Il 30 dicembre del 1610, venne mandato un distaccamento di soldati, al comando di un cugino della contessa, il Conte Gyorgy Thurzo, con l'ordine di fare irruzione del castello di Csejthe. 


Il Conte Gyorgy Thurzo.

I soldati entrarono nel castello e nella grande sala, videro giacere a terra una giovane morta ed esangue, mentre un'altra, ancora viva, era stata orribilmente torturata, (leggi il mio articolo sulla stregoneria).
 
Attorno al castello disseppellirono circa 50 corpi di giovani ragazze ed Elisabetta, vista la sua posizione di nobildonna privilegiata, fu messa agli arresti domiciliari, mentre gli altri 16 membri della sua casa, furono rinchiusi nella prigione di Bitcse.
 
Tutti gli imputati furono riconosciuti colpevoli e 2 di essi furono arsi vivi, altri decapitati e cremati, mentre la contessa fu murata viva, nella sua camera da letto, ed attraverso una piccola fessura nel muro fu consentito il passaggio del cibo e dell'acqua e dopo 4 anni morì.














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