MALOCCHIO

 

STORIA ED ORIGINI DEL MALOCCHIO

Amuleto per scongiurare il malocchio

La credenza che alcune persone possano fare del male, soltanto con il potere degli occhi e che sia dovuto all'invidia, esiste fin dalla preistoria.

I primi accenni si hanno negli annali degli antichi Sumeri e Babilonesi, nella mitologia Greca e nella Bibbia, precisamente nel Libro dei Proverbi, nel quale si cita: "Non mangiare il pane di colui che ha il malocchio, il boccone che avrai mangiato ti farà vomitare".

Altre testimonianze successive, provengono dall'Egitto, scoperte su alcuni papiri del 1.200 a.C. circa, in cui si spiegava come riconoscere e combattere il malocchio.

Anche i Greci ed i Romani non furono immuni dalla credenza che, tramite un amuleto, ci si potesse proteggere dall'invidia e dal malocchio.

Infatti erano in uso talismani, riti e formule magiche come scudo contro la iettatura lanciata da ipotetici nemici.

Ancora oggi, la credenza del malocchio resiste in alcune parti dell'Asia, Africa del Nord, Europa Meridionale e nelle culture amerindiane ed in Italia si usa toccare oggetti di ferro, i genitali, fare il segno delle corna, portare un simbolo religioso, oppure amuleti per scongiurare il malocchio.

Gli effetti del malocchio vanno dal dissesto finanziario alle delusioni amorose, da cefalee ad improvvisa stanchezza, da incidenti e malattie fino alla morte.

Altri sintomi sono mal di testa, sonno disturbato, stanchezza fisica e mentale ed, in alcuni casi, nausea e vomito.

Per difendersi da esso esistono varie invocazioni e rituali, tra cui le corna, oppure un'altra posizione in cui la mano viene stretta a pugno, con l'indice ed il mignolo tesi ed il pollice che sporge tra indice e medio a creare la cosidetta "mano in fica" o "gesto delle fiche.

Gesto delle fiche come simbolo contro il malocchio

Esiste anche il malocchio indiretto ed involontario, sprigionato dal cosiddetto Menagramo, il quale inconsapevole del suo potere può essere nefasto per le persone.

RITO DELL'OLIO PER SCOPRIRE IL MALOCCHIO

Nel Sud Italia c'è ancora oggi la tradizione, portata avanti da donne anziane religiose, (e qui il contrasto tra il sacro ed il profano è molto sottile), di intingere il mignolo della mano nell'olio e far cadere le gocce in un piatto pieno d'acqua, mentre il soggetto viene fatto sedere immobile di fronte.

Se le macchie si allargano, allora siamo in presenza del malocchio, se invece le gocce scompaiono subito il malocchio è stato fatto molto tempo prima ed è molto più difficile toglierlo.

Se le macchie rimangono ferme, allora la persona non è stata oggetto di maleficio, se spande poco, invece, il malocchio è fresco e facilmente eliminabile.

Se le gocce cadendo formano dei piccoli cerchietti, allora è stata una donna a lanciare il malocchio, al contrario sarà stato un uomo.

Fatto ciò, la guaritrice fà il segno della croce con l'olio sull'acqua e ne butta il contenuto in un posto dove nessuno può venirne a contatto, per evitare che il malocchio si trasmetta.