IL CODICE DA VINCI: IL ROMANZO ISPIRATO DALLA VICENDA DI RENNES LE CHATEAU
Copertina del libro Il Codice Da Vinci di Dan Brown
Il Codice Da Vinci, dell'autore Dan Brown, è incentrato sulla ricerca del Santo Graal, la presunta coppa in cui fu raccolto il sangue di Cristo, durante la sua crocifissione.
L'autore definisce la coppa, non come l'oggetto che la tradizione ha sempre creduto, ma personificandola nella figura di Maria Maddalena, colei che secondo il racconto, dopo la morte di Cristo, si trasferì in Francia e li diede luogo alla stirpe dei Merovingi di "Sangue Reale" o "Sang Réal", da cui la parola Santo Graal.
Gesù aveva affidato la sua Chiesa proprio a lei e non a San Pietro e la verità fu nascosta, sempre secondo il romanzo, dal Concilio di Nicea del 325 d.C., in cui si decise di scegliere i 4 Vangeli che oggi conosciamo, e proclamando eretici o apocrifi, tutti quelli che parlavano del matrimonio tra Cristo e la Maddalena, (leggi qui tutti i Vangeli Apocrifi).
Gli eredi al trono dei Merovingi si costituiscono in un'organizzazione segreta, il Priorato di Sion, (leggi qui la storia del Priorato), a cui sono collegati i Templari, per riconquistare il trono di Francia e portando a compimento l'opera iniziata da Cristo e la Maddalena.
Simbolo del Priorato di Sion
Leonardo Da Vinci, sempre secondo l'autore, fu uno dei membri più illustri, che lasciò indizi nelle sue opere, tra cui L'ultima Cena, sul segreto della Maddalena, di cui lui era a conoscenza.
FONTI STORICHE DEL CODICE DA VINCI
L'autore Dan Brown, afferma di aver scritto il libro dopo aver trovato dei documenti, in cui erano contenute informazioni storiche e segrete sul Priorato di Sion, in cui l'ultimo Gran Maestro, identificato in Jacques Saunière, avrebbe rivelato il segreto al mondo intero.
I documenti a cui si riferisce sono delle pergamene, scoperte nel 1975 nella Bibliothèque Nationale di Parigi, chiamate "Les Dossiers Secrets", o "Dossier segreti di Henri Lobineau", scritte da Philippe Toscan du Plantier, che in realtà sono un falso creato da Pierre Plantard e Philippe de Chérisey, per affermare che il primo fosse un discendente diretto del re merovingio Dagoberto II.
Jacques Saunière ed i suoi collaboratori furono assassinati per non far divulgare il segreto che, avrebbe distrutto la Chiesa e tutta la sua millenaria storia, ma come detto tutto questo non ha un fondamento storico.
Brown nel suo libro parla del Vangelo Apocrifo di Tommaso, (leggi qui il Vangelo di Tommaso), in cui si fa riferimento ad una figura femminile, identificata poi dall'autore nella Maddalena, che avrebbe portato a compimento la parola di Dio con la sua discendenza terrena.
IL MITO DI RENNES LE CHATEAU
La storia di questo paesino francese, si basa su fatti realmente accaduti, che poi nel tempo si sono mischiati a miti locali tanto che oggi Rennes Le Chateau è uno dei luoghi più visitati di Francia.
Don Bérenger Saunière fu il parroco di Rennes nel 1885 e nel 1909 si rifiutò di trasferirsi in un'altra parrocchia per poi essere sospeso "A Divinis" nel 1910.
Ma, nonostante Saunière non avesse più una parrocchia, rimase fino alla morte nel paese, che arricchì con nuove costruzioni, tra cui la famosa "Torre di Magdala", e proseguì degli scavi nel cimitero locale, non si sa alla ricerca di cosa.
Torre di Magdala a Rennes Le Chateau, fatta costruire da Saunière in onore di Maria Maddalena
Ma stranamente Saunière diventò così ricco, da far supporre che avesse trovato un tesoro nascosto o forse delle opere medievali di immenso valore, tra cui alcuni manoscritti antichi, che poi si rivelarono dei falsi.
Ma la leggenda nacque dalla sua perpetua Marie Denarnaud, a cui Saunière aveva intestato tutte le sue proprietà, per sottrarle al Vescovo ed alla Chiesa, che per anni incoraggiò eventuali acquirenti raccontando del tesoro segreto.
Tra questi ci fu Noel Corbu, che acquistò delle proprietà dalla Denarnaud per trasformarle in un ristorante, che iniziò a pubblicare dal 1965, degli articoli sul giornale sul presunto tesoro di Bérenger Saunière, al fine di attirare turisti in questo remoto luogo, a cui si interessò Pierre Plantard che diede vita alla leggenda che tutti oggi conosciamo.
Noel Corbu
In conclusione possiamo dire che:
1) Bérenger Saunière fu davvero il parroco di Rennes Le Chateau, e la sua presunta ricchezza può essere giustificata con ricche donazioni e messe, da parte dei fedeli, piuttosto che la scoperta di un tesoro;
François Bérenger Saunière
2) Non esiste ad oggi alcun documento che prova la relazione tra Cristo e la Maddalena, ne tantomeno ipotetici figli di quest'ultima, che avrebbero dovuto governare sulla Francia ed il Mondo intero, proprio perchè discendenti di sangue reale.
3) Il famoso quadro "I pastori di Arcadia" di Nicolas Poussin del 1640, che raffigurerebbe la famosa tomba della marchesa Marie D'Hautpoul-Blanchefort, in cui sarebbero celati i misteri e la storia sul Santo Graal, in realtà sarebbe stata costruita nel 1933, quindi il quadro è molto posteriore alla tomba stessa, quindi un falso.
I Pastori di Arcadia di Nicolas Poussin
4) Il Priorato di Sion è stato fondato nel 1965 da Pierre Plantard, in cui quest'ultimo afferma di essere l'ultimo discendente della stirpe di sangue reale Merovingia e custode del Santo Graal, e quindi non ha una storia millenaria, come si è sempre creduto.
Nel 1096 Goffredo di Buglione, guidò come comandante e cavaliere franco, la Prima Crociata contro gli infedeli, che durò fino al 1099, anno della conquista di Gerusalemme.
Questo evento coincide con la nascita dell'Ordine dei Cavalieri Templari, composta da nobili laici, vincolati dal voto di castità, obbedienza e povertà, per difendere i pellegrini in Terra Santa.
Goffredo di Buglione
L'Ordine inizialmente era costituito da 11 frati francesi, che indossavano mantelli bianchi assieme ad una croce rossa sulla spalla sinistra ed erano tenuti a portare capelli corti, barba e baffi.
Inizialmente l'Ordine dei Cavalieri Templari era fuso con quello che sarebbe diventato in seguito, dopo il "Taglio dell'Olmo", il Priorato di Sion.
La lista dei Gran Maestri dei Cavalieri Templari è la seguente:
1119-1136 – Hugues de Payns
1136-1147 – Robert de Craon
1147-1150 – Everard des Barres
1150-1151 – Hugues de Blanchefort
1151-1153 – Bernard de Tramelay
1153-1156 – André de Montbard
1156-1169 – Bertrand de Blanchefort
1169-1171 – Philippe de Milly
1171-1179 – Eudes de Saint-Amand
1179-1184 – Arnaud de Torroja
1184-1188 – Gérard de Ridefort
TAGLIO DELL'OLMO E SCISSIONE TRA I CAVALIERI TEMPLARI E IL PRIORATO DI SION
Taglio dell'Olmo di Gisors
Nell'anno 1118, a seguito della caduta di Gerusalemme, avvenuta l'anno prima da parte di Saladino a discapito dell'Ordine dei Cavalieri Templari, presso il castello di Gisors vi fù l'incontro tra il re di Francia, Filippo II ed il re d'Inghilterra, Enrico II.
Si racconta che gli inglesi trovarono riparo, dal sole cocente, sotto l'olmo secolare posto fuori il castello di Gisors, mentre i francesi rimasero esposti al caldo, tanto che scoppiò una battaglia, durante la quale gli inglesi si rifugiarono all'interno del castello, mentre i francesi erano intenti a tagliare l'olmo ed abbatterlo.
Questo evento, noto sotto il nome di "Taglio dell'Olmo", oltre il contenuto storico pocanzi descritto, segna la fine dell'Ordine dei Cavalieri Templari, che si divisero in due fazioni:
1) Nascita del Priorato di Sion con Gran Maestro Jean de Gisors;
2) Nascita dell'Ordine del Tempio con Gran Maestro Gérard de Ridefort.
LISTA GRAN MAESTRI DEL PRIORATO DI SION
L'elenco dei Gran Maestri del Priorato di Sion è la seguente:
1. Jean de Gisors (1188-1220)
2. Marie de Saint-Clair (1220-1266)
3. Guillaume de Gisors (1266-1307)
4. Edouard de Bar (1307-1336)
5. Jeanne de Bar (1336-1351)
6. Jean de Saint-Clair (1351-1366)
7. Bianca di Navarra (1366-1398)
8. Nicolas Flamel (1398-1418)
9. Renato d'Angiò (1418-1480)
10. Iolande de Bar (1480-1483)
11. Sandro Botticelli (1483-1510)
12. Leonardo da Vinci (1510-1519)
13. Carlo III di Borbone-Montpensier (1519-1527)
14. Ferrante I Gonzaga (1527-1575)
15. Louis de Nevers (1575-1595)
16. Robert Fludd (1595-1637)
17. Johann Valentin Andreae (1637-1654)
18. Robert Boyle (1654-1691)
19. Isaac Newton (1691-1727)
20. Charles Radclyffe (1727-1746)
21. Carlo Alessandro di Lorena (1746-1780)
22. Massimiliano d'Asburgo-Lorena (1780-1801)
23. Charles Nodier (1801-1844)
24. Victor Hugo (1844-1885)
25. Claude Debussy (1885-1918)
26. Jean Cocteau (1918-1963)
27. Alain Feral (1963 - 2016) - François Ducaud-Bourget (1963 - ?) - Pierre Plantard (1963 - ?)
28. Marco Rigamonti (2016 - ?)
STORIA DEL PRIORATO NEL XXI° SECOLO
Simbolo del Priorato di Sion
CAVALLERIA DI ISTITUZIONE E REGOLA CATTOLICA E DI UNIONE INDIPENDENTE TRADIZIONALISTA - C.I.R.C.U.I.T.
Nel 1963, data corrispondente all'ultimo Gran Maestro del Priorato di Sion, ovvero Jean Cocteau, avviene la nascita della "Cavalleria di Istituzione e Regola Cattolica e di Unione Indipendente Tradizionalista", abbreviata come C.I.R.C.U.I.T., da parte di Pierre Plantard, che la registrò presso la prefettura di Saint-Julien-en-Genevois.
Lo stesso Plantard affermò di essere il nuovo Gran Maestro del Priorato di Sion, succeduto a Jean Cocteau, ma da ricerche moderne risulta che Plantard avesse inventato la storia, la lista postuma dei nuovi Gran Maestri, in cui figura come ultimo Nautonnier, da cui fù poi tratto il romanzo "Il Santo Graal" e successivamente il film "Il Codice Da Vinci", (leggi qui il mio articolo in proposito).
THE PRIEURÉ DE SION - ORDRE DE LA ROSE-CROIX VÉRITAS O.D.L.R.C.V.
Simbolo De La Rose-Croix Véritas
Nel 2015 è stato registrato un nuovo Ordine, come chiara prosecuzione del Priorato di Sion, con il nome di The Prieuré de Sion - Ordre de la Rose-Croix Véritas o.d.l.r.c.v., con a capo il Gran Maestro Marco Rigamonti ed il Gran Patriarca Gino Sandri.
PRIORATO DI SION TRA IL CODICE DA VINCI E IL SANTO GRAAL
Il Sacro Graal
Nel 2003 esce sul mercato editoriale il best seller "Il Codice da Vinci" dello scrittore Dan Brown, che prende spunto dal libro intitolato "Il Sacro Graal".
Le ricerche partono da Rennes-le-Château, (LEGGI IL MIO ARTICOLO IN PROPOSITO), un paesino francese dove il curato François Bérenger Saunière, aveva iniziato degli scavi all'interno della chiesa, diventando misteriosamente ricco.
Successivamente si ipotizzò avesse trovato il Sacro Graal, che non era la mitica coppa descritta nei Vangeli, (TUTTI I VANGELI APOCRIFI DA LEGGERE E SCARICARE), ma semplicemente la prova che Gesù era vivo dopo la crocefissione e si sposò con la Maddalena.
Il libro ipotizza che Gesù era un semplice profeta che, conoscendo le antiche profezie, secondo cui il Messia avrebbe cavalcato un asino con il quale entrare a Gerusalemme, confermando questo titolo, si sia fatto aiutare da Lazzaro nel procurarsi un animale per poi entrare trionfalmente ed autodefinendosi il Messia.
Fatto questo, sempre secondo le profezie, sarebbe stato crocefisso e poi risorto dopo 3 giorni, ma per fare questo si avvicinarono a Ponzio Pilato, che in realtà era una persona corrotta e cattiva, e non clemente come descritto nell'immaginario collettivo.
Giuseppe d'Arimatea, colui che storicamente raccolse il sangue di Cristo nel Sacro Graal, chiese a Pilato di poter mettere in scena un falso processo, condannando Gesù.
Solo la Bibbia narra di Gesù, mentre sulla storicità di Cristo non non esistono tracce, come anche del processo di Pilato nè di tutto ciò che dice il sacro testo.
Appurato che i romani scrivevano e tenevano conto di tutto, ed oggi ne abbiamo le testimonianze scritte storiche e, che vivevano parecchi contemporanei di Gesù, tra cui Tacito, Svetonio, Filone di Alessandria, Plinio e Flavio Giuseppe, i quali ci lasciarono opere e descrizione dei luoghi e delle persone dell'epoca e che questi hanno soltanto menzionato Gesù, che non hanno mai visto nè incontrato, solo per sentito dire e comunque riferendosi ai Cristiani di Cristo e non ad una persona in carne ed ossa, realmente esistita.
Filone aveva 25 anni quando Gesù nacque e morì dopo quest'ultimo, tenuto conto che il filosofo era solito recarsi al Tempio di Gerusalemme e che, quindi, avrebbe potuto conoscere ed essere in contatto con Cristo, di lui non scrisse nulla nè lo menzionò mai in nessuna sua opera.
Eppure Gesù, narrato nei Vangeli ha avuto una vita tumultuosa, a partire dalla nascita, con i Re Magi e la Stella Cometa, alle nozze di Cana, all'entrata trionfale a Gerusalemme, fino al processo ed alla crocefissione.
Ebbene, se davvero fossero accaduti questi eventi, oggi dovremmo ritrovarne traccia tra gli scritti dei contemporanei, succitati, o in altre opere ma ciò non è.
Il processo di svolse come da copione, ma la crocefissione fù esesguita nel giardino privato di Giuseppe d'Arimatea, a debita distanza dai presenti, che vedevano la scena in lontananza, senza sapere se sulla croce c'era effettivamente Gesù o un suo sostituto.
Il corpo fù poi riposto nella cripta adiacente il giardino e dopo 3 giorni si annunciò la resurrezione di Cristo, ma nel libro si ipotizza ci fosse un sotituto, forse morto davvero in croce, e che il corpo riposto in realtà fosse quello di quest'ultimo oppure che lo stesso Gesù, da vivo, si fosse nascosto li in attesa degli eventi.
Fonti storiche, sempre secondo gli autori, riportano che Gesù da semplice profeta, sfruttando le profezie della venuta del Messia, abbia ingannato tutti facendo credere che lui fosse il figlio di Dio.
Tempo dopo la Maddalena arrivà al porto di Marsiglia con in grembo il figlio di Cristo, e che li, secondo le genealogie abbia dato luogo alla stirpe Merovingia, la quale avrebbe dominato il mondo e che era questa la vera scoperta di Saunière e quindi il Sacro Graal fosse in realtà un segreto più di una coppa.
Il Priorato di Sion è stato fondato nel 1965 da Pierre Plantard, in cui quest'ultimo afferma di essere l'ultimo discendente della stirpe di sangue reale Merovingia e custode del Santo Graal, e quindi non ha una storia millenaria, come si è sempre creduto.
LISTA DI TUTTI I VANGELI APOCRIFI ESISTENTI DA SCARICARE
VANGELI APOCRIFI
I VANGELI APOCRIFI SONO TESTI NON INSERITI NELLA BIBBIA POICHE' O ANTERIORI O POSTERIORI ALLA STESSA.
Un giorno di dicembre del 1945, due fratelli stavano lavorando il loro
campo nei pressi Nag Hammadi, una cittadina dell’Alto Egitto. Scava e
scava, i due incappano in una giara.
Uno di loro, sulle prime, non voleva aprirla perché temeva che al suo interno potesse esserci un jinn,
un demonietto.
Ma poi, pensandoci su, si disse che forse la giara
avrebbe potuto pure contenere dell’oro.
Così, fattosi coraggio, diede un
colpo di piccone, e l’aprì.
Non ne venne fuori né un demone né
dell’oro, ma una delle più importanti scoperte archeologiche del secolo.
Nel 1934 a Euclid Beach sulle rive del Lago Erie, nella città di Cleveland nell'Ohio, fù rinvenuto il corpo decapitato di una donna, che fù soprannominato "La signora del Lago".
Le indagini della polizia non portarono ad identificare nè la vittima nè l'assassino, ma sarebbe stato l'inizio della storia del Macellaio di Cleveland.
OMICIDIO DI JOHN DOE
Veduta di Kingsbury Run a Cleveland
Il 23 settembre del 1935 due ragazzi di Kingsbury Run, nella città di Cleveland, erano appena usciti da scuola per tornare a casa quando, in prossimità di una discesa erbosa chiamata Jackass Hill, si sfidarono in una corsa per chi arrivasse prima, in cui vinse il sedicenne James Wagner.
Arrivati giù dalla collina, i due scorsero una macchia bianca dietro un cespuglio ed avvicinandosi ad esso scoprirono il corpo nudo di un uomo decapitato.
Subito dopo sopraggiunse la polizia che identificò il cadavere di un uomo bianco di giovane età, disteso sulla schiena con le braccia allineate al busto, a cui mancavano la testa ed i genitali.
Ma ad una decina di metri dal luogo del ritrovamento, i poliziotti scoprirono un altro cadavere appartenente ad un uomo anziano che, giaceva nella stessa posizione del primo ed era anch'esso privo di testa e genitali.
Poco più in là affioravano dal terreno alcune ciocche di capelli e vennero ritrovate le teste dei due corpi, mentre i genitali erano stati scagliati più lontano dall'assassino.
Nessuna traccia di sangue fù rinvenuta nè sui corpi nè in terra, cosa che fece presupporre ai detective che i corpi furono uccisi altrove e trasportati lì successivamente.
OMICIDIO DI EDWARD ANDRASSY
Edward Andrassy
Gli esami in laboratorio evidenziarono sul corpo, l'uso di una sostanza chimica utilizzata dall'assassino per cercare di conservare il corpo e dalle impronte digitali si risalì all'identità del defunto nel ventottenne Edward Andrassy, mentre il corpo del vecchio non fù identificato a causa dello stato avanzato di decomposizione e fù chiamato convenzionalmente dalla polizia come "John Doe".
Andrassy era schedato dalla polizia, in quanto era solito camminare armato ed aveva il vizio di bere, e viveva nei pressi di Kingsbury Run.
I medici trovarono profondi segni sui polsi, che indicavano che il soggetto aveva lottato fino allo stremo contro l'assassino, per poi essere decapitato da quest'ultimo con un coltello.
Vista la precisione del taglio, gli inquirenti capirono fin da subito che il killer fosse o un chirurgo od un macellaio, ed iniziarono a concentrare le indagini sugli ultimi istanti di vita di Andrassy.
Questi aveva trascorso la nottata a giocare d'azzardo ed a bere, mentre allo stesso tempo faceva da protettore ad alcune prostitute, e si scoprì che fosse omosessuale ed avesse un amante.
L'uomo aveva intrattenuto una breve relazione con una donna del posto, ma fù scoperta dal marito che aveva giurato di uccidere Edward per vendetta, ma interrogato dalla polizia riuscì a discolparsi.
Molti avevano un buon motivo per far fuori Andrassy, ma nessuno di questi fù arrestato dalla polizia per mancanza di prove, mentre in città il killer continuava ad uccidere altre persone ed i mass media pubblicarono il caso come "Il macellaio pazzo di Kingsbury Run".
OMICIDIO DI FLORENCE GENEVIEVE POLILLO
La prostituta Flo Polillo
Nei primi mesi di gennaio del 1936 a East Twentieth Street, vicino Kingsbury Run, l'abbaiare insistente di un cane incatenato, spinse una donna ad avvicinarsi mentre l'animale guaiva in direzione di alcuni cesti appoggiati al muro di una fabbrica.
Scostandoli la donna rimase inorridita da ciò che vide, ovvero un braccio umano destro ed un torso nudo di donna senza testa.
Le impronte permisero di risalire ad una donna di quarantuno anni, Florence Polillo, conosciuta nell'ambiente della prostituzione come "Flo", una donna piccola e grassottella.
Le indagini non portarono a nulla, fin quando qualche settimana dopo furono rinvenuti il braccio sinistro e l'estremità delle gambe in un terreno abbandonato, ma della testa nessuna traccia, indirizzando gli investigatori a cercare uno psicopatico ossessionato dal dissezionare corpi umani.
ELIOT NESS E GLI INTOCCABILI
Locandina del film Gli Intoccabili, ispirata dalla vera storia del commissario Eliot Ness
Del caso si occupò il commissario Eliot Ness, che godeva di un'ottima reputazione e fiducia in città, poichè con la sua squadra di "Intoccabili" a Chicago, che ispirò il famoso film "The Untouchables", aveva smantellato il racket del proibizionismo ed arrestato il famoso Al Capone.
Eliot Ness nel 1936
Ma Ness si rese conto fin dal principio che, dare la caccia ad un assassino che colpisce a caso e senza lasciare impronte digitali sulla scena del crimine, è ben più difficile di arrestare e sgominare una banda di criminali.
OMICIDIO DI JOHN DOE II
Calco di John Doe II
Il 22 giugno del 1936 la polizia rinvenne, sotto un cavalcavia di Kingsbury Run, la testa mozzata di un giovane uomo di ventiquattro anni avvolta all'interno di un paio di pantaloni e, poco più in là, il resto del corpo che presentava parecchi tatuaggi.
Ma dallo studio delle impronte digitali non fù rinvenuta la sua identità, ma si scoprì che era stato trucidato sotto il cavalcavia e fù rinominato John Doe II.
OMICIDIO DI JOHN DOE III
Alcune settimane dopo un escursionista scopre, in fondo ad un crepaccio, un corpo decapitato in avanzato stato di decomposizione con la testa mozzata vicina, facendo capire ai detective che l'omicidio era stato consumato tempo prima del rinvenimento del ventiquattrenne, e detto John Doe III.
OMICIDIO DI JOHN DOE IV
Pochi giorni dopo, lungo la Kingsbury Run, fù trovato un corpo segato in due ed evirato, appartente ad un barbone del posto, John Doe IV, identificato grazie ad un cappello rinvenuto sulla scena del crimine e riconosciuto da una donna, nonchè dalla vicinanza al luogo di un rifugio per disadattati.
OMICIDIO DI NEW CASTLE
Il 1 luglio del 1936, in alcuni vagoni merci nella stazione di New Castle, nella contea di Lawrence, ed in quella della vicina McKees Rocks, nella contea di Allegheny, entrambe in Pennsylvania, furono rinvenuti dei corpi decapitati, con lesioni e modalità simili a quelle utilizzate dal macellaio di Cleveland.
Il detective Peter Merylo
Il detective Peter Merylo, che affiancava il commissario Eliot Ness nelle indagini, giunse alla convinzione che le due città, New Castle e Cleveland, fossero collegate dalla stessa linea ferroviaria, la Baltimora-Ohio Railroad, e che l'assassino utilizzasse la ferrovia per spostarsi e commettere gli omicidi.
OMICIDIO DEL LAGO ERIE - JANE DOE
Per un pò di tempo l'assassino scomparve, convincendo gli abitanti di Cleveland che la storia del macellaio pazzo fosse definitivamente chiusa.
Ma nel febbraio del 1937, sulle rive del lago Erie, dove era avvenuto l'omicidio della signora del lago, venne ritrovato il corpo di una giovane donna, che era stato smembrato come le vittime precedenti e di cui non si riuscì a risalire all'identità, dandole il nome di Jane Doe I.
OMICIDIO DI ROSE WALLACE O JANE DOE II
Il calco di Jane Doe II
Il 6 giugno del 1937 presso il ponte di Lorain-Carnegie di Cleveland, fù ritrovato lo scheletro di una donna, dalle cui protesi dentali si riuscì a risalire all'identità di una donna scomparsa dieci mesi prima ed identificata dal figlio.
Ma ad oggi non si è certi che fosse davvero Rose Wallace ed il caso viene identificato come Jane Doe II.
OMICIDIO DI JOHN DOE V
Il 6 luglio del 1937, presso il fiume Cuyanoga di Cleveland, fù ritrovato il corpo di un uomo decapitato a cui era stato strappato il cuore, chiamato John Doe V.
Molti testimoni affermarono di aver visto due uomini su una barca solcare il fiume, presumibilmente l'assassino e la sua vittima, ma le successive indagini non portarono ad alcun risultato.
OMICIDIO DI JANE DOE III
Mappa degli omicidi del macellaio di Cleveland
Nello stesso fiume, l'8 aprile del 1938, venne ripescata la parte inferiore di una gamba umana e dopo qualche settimana, dei sommozzatori rinvengono delle valigie sul fondo del fiume, dentro le quali erano stati riposti i resti di una donna di venticinque anni mai identificata e chiamata Jane Doe III.
OMICIDIO DI JANE DONE IV
Nell'agosto del 1938, presso una discarica vicino al lago Erie, venne ritrovato il busto maciullato e senza testa di una donna.
Vicino al corpo venne ritrovata una vecchia coperta, che conteneva i resti del corpo della donna che verrà identificata come Jane Doe IV.
LE INDAGINI DI ELIOT NESS SUL MACELLAIO DI CLEVELAND
Resti umani trovati sulla scena dell'omicidio del macellaio di Cleveland
Il commissario Ness, assieme ai detective Merylo e Zalewski, decise di rastrellare tutta la zona di Kingsbury Run, alla ricerca dell'assassino senza trovarlo, ma questa operazione aveva fermato momentaneamente gli omicidi.
Le indagini ripartirono dal ritrovamento di una foto, sulla scena del delitto di Edward Andrassy avvenuta tempo addietro, il quale era ritratto disteso su un letto in una camera.
L'immagine fù pubblicata su tutti i quotidiani, invitando la popolazione a collaborare con le forze dell'ordine, cosa che avvenne qualche giorno dopo, quando presso la stazione di polizia si presentò un ladro conosciuto in città.
Questi affermò di aver riconosciuto la stanza come quella appartenente ad un omosessuale di mezza età, che viveva assieme alle due sorelle, e l'uomo fù arrestato e sospettato di essere il macellaio.
In casa sua vennero riscontrate tracce di sangue sui pavimenti, riconducibili alle sue continue emorragie nasali, ed un grosso coltello nascosto in un baule, che però non presentava tracce di sangue.
Oltre questo, molte persone del luogo, interrogate dalla polizia, escludevano che l'uomo potesse essere un assassino e per questo fù scarcerato.
ARRESTO DI FRANK DOLEZAL
Ness, con la collaborazione dei suoi agenti, scoprì che, le vittime Rose Wallace e Flo Polillo, frequentavano lo stesso bar di Andrassy, in cui appurarono l'esistenza di un certo Frank Dolezal, un incallito beone, che aveva convissuto per un periodo con la prostituta Polillo.
Frank Dolezal
Per gli investigatori era forse la pista giusta da seguire, così lo arrestarono e perquisirono la sua casa da cima a fondo, trovando tracce di sangue rinsecchito tra gli interstizi delle doghe di legno del pavimento e su alcuni coltelli e, durante l'interrogatorio, l'uomo confessò di aver ucciso la Polillo, cosa che ebbe molto eco sulla stampa che pubblicò degli articoli innegiando alla cattura del "Macellaio".
Purtroppo, però, le prove contro Dolezal non ressero, in quanto il sangue trovato in casa sua era in realtà un'altra sostanza diversa e la sua confessione risultò essere piena di incongruenze ed omissioni, cosa che suggerì agli investigatori che Dolezal non potesse essere il killer.
Qualche mese dopo, Eliot scoprì che i suoi uomini avevano estorto con violenza la confessione di Dolezal, in quanto sul suo corpo furono trovate ecchimosi ed alcune costole rotte, quando fù ritrovato impiccato all'inferriata della sua cella, nell'agosto del 1939 e si convinse ancor più che fosse innocente.
OMICIDI DI PITTSBURGH E L'ARRESTO DEL POLLO
Dopo la morte di Dolezal non vi furono più omicidi a Cleveland, ma nel 1940 a Pittsburgh furono trovati tre corpi decapitati dentro alcuni garage abbandonati.
Ness, assieme ad alcuni suoi più fidati collaboratori, si occupò del caso senza però ottenere alcun indizio sull'accaduto, finchè alcune prove portarono a fermare un uomo detto il "Pollo", che frequentava le prostitute della città.
Il soprannome gli fù dato per il fatto che raggiungesse l'orgasmo, soltanto quando assisteva alla decapitazione di una gallina.
Infatti, quando si recava al bordello, portava con sè alcune galline ed un coltello, in maniera che la prostituta decapitasse l'animale, mentre l'uomo si masturbava fino a raggiungere l'orgasmo e, se ciò non accadeva, allora la donna doveva passargli sul collo la lama insanguinata del coltello per farlo godere.
Arrestato dagli uomini di Eliot, risultò essere un camionista, che provava eccitazione sia nell'avere rapporti con le galline che nel decapitarle ma, quando gli furono mostrate le foto delle vittime massacrate dal macellaio, l'uomo svenne e gli investigatori si resero conto che fosse soltanto un maniaco sessuale e non il killer che stavano cercando.
IL DECLINO DI ELIOT NESS
Il Giornalista Oscar Fraley che aiutò Eliot Ness a scrivere il libro "The Untouchables"
Dopo quest'ultimo buco nell'acqua, Ness visse gli ultimi anni di vita in completa miseria e nel 1941, a seguito di un incidente mortale, causato da un pirata della strada, era stato costretto a rassegnare le dimissioni come responsabile della sicurezza cittadina.
Nel 1947 si candidò a Sindaco della città, ma fù sconfitto alle elezioni ed uscì di senno, come ebbero a testimoniare alcuni colleghi che lo conoscevano bene.
Per sopravvivere improvvisò degli umili lavori, finchè nel 1953 fù coinvolto nel caso di una cartiera in bancarotta.
Qui, conobbe il giornalista Oscar Fraley, al quale raccontò la sua storia di poliziotto e di come avesse sgominato Al Capone e le bande criminali al tempo del proibizionismo, aggiungendo anche che era riuscito a scoprire l'identità del macellaio di Cleveland e di averlo allontanato dalla città.
ARRESTO DI GAYLORD SUNDHEIM E LA MORTE DI NESS
Ness ed i suoi uomini, in tutti questi anni di indagini, arrivarono alla conclusione che il killer fosse un uomo che aveva a disposizione una casa, dove sezionava con calma e cura i suoi corpi, un'auto con la quale trasportare i cadaveri e, vista la precisione con cui sezionava le sue vittime, che potesse essere o un chirurgo od un macellaio.
Inoltre, visto che sulla scena del crimine erano state rinvenute delle impronte di scarpa numero quarantaquattro e che molte vittime fossero di corporatura massiccia, il killer doveva essere anche lui una persona di grande corporatura.
Un identikit preciso che portò Ness ed i suoi tre agenti più fidati, Virginia Allen, Barney Davis e Jim Manskied, ad interrogare Gaylor Sundheim, un uomo dal fisico notevole che proveniva da una famiglia benestante ed aveva seguito gli studi di medicina.
Nonostante le accuse mosse dagli inquirenti, Gaylor non ammise nè negò e fù, quindi, sottoposto alla macchina della verità, ma non ne venne fuori nulla.
Allora Ness lo incolpò dei delitti del macellaio e l'uomo, con una calma smisurata, rispose: "Provatelo" e si fece rinchiudere volontariamente in un manicomio, per rendersi inattaccabile dalle accuse, in quanto avrebbe invocato l'infermità mentale se Ness avesse proseguito con le accuse.
Nel 1957 Ness ed il giornalista Fraley, pubblicarono il libro "The Untouchables" che ebbe un successo straordinario e da cui fù fatto un film, ma Ness non riuscì a vederlo perchè morì di infarto il 16 maggio di quell'anno.
Ad oggi l'identità del macellaio non è mai stata confermata e non è mai stato incriminato alcuno di questi delitti, che sono rimasti a tutt'oggi impuniti.