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lunedì 13 febbraio 2023

INCONTRI ALIENI DI RICHARD NIXON

RICHARD NIXON JACKIE GLEASON E LEONID BREZNEV


INCONTRI ALIENI PRESIDENTE NIXON

Il Presidente Nixon, a conoscenza del fenomeno ufo, sigla con il leader sovietico Breznev un trattato internazionale.



Nel 1971 il Presidente Nixon, temendo che questi fenomeni Ufo possano accidentalmente lanciare i missili nucleari, sigla con il Leader Sovietico Leonid Brežnev, un trattato internazionale che ne regoli la materia.



Leonid Breznev NIXON

Leonid Breznev.


Nell'articolo 3 di quel trattato, si specificavano misure volte ad evitare che le due Nazioni potessero scambiare oggetti volanti non identificati con veivoli della superpotenza rivale.


Questo trattato potrebbe aver scongiurato una guerra nucleare tra i due paesi, ma secondo alcune fonti, la conoscenza di Nixon in materia di Ufo andrebbe ben oltre il rischio di uno scoppio di una guerra fredda.


Nixon era affascinato dal fenomeno Ufo e raccolse una vasta documentazione in merito quando ricoprì la carica di Vicepresidente.


Nel 1974 nella sua casa a Miami organizza con il suo amico Jackie Gleason, attore, compositore e conduttore televisivo statunitense appassionato anch'egli al fenomeno Ufo, una partita a golf, durante la quale parlarono di extraterrestri.



JACKIE GLEASON E RICHARD NIXON INCONTRANO ALIENI

L'attore Jackie Gleason, amico di Nixon, vide i cadaveri alieni in una base americana.


La stessa sera Nixon, senza guardie del corpo e sicurezza, si recò da solo con la sua auto a casa di Gleason, e gli disse:"voglio mostrarti qualcosa".


Salirono sull'auto e si recarono nella base aerea di Homestead in Florida.


Appena arrivati alla base, al cancello di ingresso una guardia rimase a bocca aperta quando vide che alla guida c'era il Presidente Nixon e dopo averli fatti accedere, quest'ultimo porto' Gleason in una zona riservata della base dove erano custoditi i resti di uno schianto Ufo.


All'interno vi erano dai 6 agli 8 congelatori con coperchio in vetro e quando l'attore guardò all'interno dei congelatori gli sembrò di vedere dei bambini.


Ma guardando meglio si rese conto che stava osservando dei cadaveri alieni.


Quando Gleason tornò a casa e racconto tutto alla moglie, quest'ultima raccontò la storia pubblicamente dicendo che suo marito non toccò cibo per ben tre settimane esterefatto per ciò che aveva visto e per il fatto che non si capacitava del perchè non divulgassero notizie sugli extraterrestri.





INCONTRI ALIENI DI BILL CLINTON

BILL CLINTON ROSWELL


INCONTRI ALIENI BILL CLINTON

Clinton fu uno dei primi Presidenti a raccontare i suoi incontri alieni.


Quando Clinton diventò Presidente degli Stati Uniti, nominò il suo amico Webster Hubbel, numero due al Dipartimento di Giustizia Americano.


Nel suo libro Hubbel racconta che lo stesso Clinton gli chiese personalmente di indagare su due argomenti: chi avesse ucciso Kennedy e se gli Ufo esistevano davvero, (leggi il mio articolo in proposito).


Bill ed Hillary videro loro stessi degli Ufo e si interessarono subito all'argomento.


Nel tentativo di avere piu' informazioni sugli Ufo, Clinton sfrutta l'anniversario dello schianto di Roswell per riaprire il caso.


Nel 1993, infatti, il Presidente diede il via libera alla riapertura sul caso di Roswell e nel 1994 l'aviazione diffuse un rapporto secondo il quale si trattava di un pallone sonda e quindi non c'era stato alcun insabbiamento di prove, (leggi il mio articolo in proposito).


Ma Clinton non si diede per vinto e tornò alla carica chiedendo all'Aviazione notizie sui corpi alieni trovati a Roswell.


L'aviazione a tal proposito pubblicò un documento chiamato "The Roswell Report - Case Closed", in cui era scritto che gli unici corpi recuperati sul luogo dello schianto erano dei semplici manichini, (leggi il mio articolo in proposito).


In una successiva conferenza stampa alla Nazione Clinton disse: "Se l'Aviazione degli Stati Uniti ha recuperato corpi alieni non l'ha detto neanche a me ed io vorrei saperlo".


Questo fa capire il livello di segretezza sul fenomeno Ufo nonchè il fatto che anche il Presidente degli Stati Uniti d'America è all'oscuro dei documenti che non gli vengono mostrati pur godendo di un certo potere e prestigio.


Questo però fa anche capire che alcuni Presidenti degli Usa, tra cui Nixon, abbiano avuto libero accesso ai segreti Ufo mentre altri come Clinton siano stati tenuti lontani da tutto ciò.





INCONTRI ALIENI DI JIMMY CARTER

INCONTRO PREDISENTE CARTER CON ALIENI


INCONTRI ALIENI DI JIMMY CARTER

Dell'avvistamento ufo del Presidente Carter ci sono le sue parole registrate ed un documento con il quale cerca di far sapere all'opinione pubblica tutta la verità sugli ufo.


Jimmy Carter è il primo candidato a Presidente Americano ad aver ammesso di aver visto un Ufo.


Nell'Ottobre del 1969 a Leary in Georgia durante la campagna per il Governatorato, Carter si prepara per un discorso.
Si era radunata una folla all'esterno che indicava in cielo un Ufo.


Le parole di Carter a questo evento furono:"Non ho mai cercato di capire cosa fosse, era una luce ad Occidente, qualcosa di unico, mai visto nulla del genere nè prima nè dopo, saremmo stati una ventina a vederlo".




DOCUMENTO UFO JIMMY CARTER

Documento ufficiale di Carter con il quale rende pubblico il suo avvistamento.

Nel 1973, quando era Governatore, Carter riceve la richiesta da parte dell'International Ufo G. di denunciare l'accaduto, e con un documento ufficiale Carter rivelò l'avvistamento.


Proprio per questa sua apertura e per aver pubblicato da Governatore, questo documento fu subito stimato ed apprezzato e gli chiesero se diventerai Presidente divulgherai i documenti segreti relativi agli Ufo?


Quando era candidato alla Presidenza Carter disse:"Renderò disponibili a scienziati e opinione pubblica le informazioni di cui disponiamo".


Carter viene eletto Presidente nel Novembre del 1976 e si incontra con il Direttore della CIA George H. W. Bush, futuro Presidente degli Usa, per fare il punto della situazione.
Carter gli chiese i documenti sugli Ufo e Bush rispose che erano segreti e che non poteva consegnarglieli.


Nel 1977 la Casa Bianca viene inondata di migliaia di lettere da parte di cittadini Americani, i quali fremono per far si che Carter desecreti i documenti sugli Ufo.


Ha cercato di far pubblicare i documenti secretati chiedendo alla Cia, ma quest'ultima rispose di non aver documenti in merito ed allo stesso tempo la Cia ordinò alla Nasa di non consegnare documenti al Presidente Carter.


Nonostante questo muro tra Casa Bianca e Cia/Nasa, Carter diffuse le informazioni di cui era a conoscenza durante tutto il suo mandato.


Nel Giugno 1977 Carter prese parte ad un briefing ufficiale sugli Ufo e quando questo terminò qualcuno notò che Carter era profondamente turbato, con i gomiti sulla scrivania e la testa tra le mani singhiozzante.
Non si sa cosa gli abbiano detto ma sta di fatto che Carter rimase sconvolto.





INCONTRI ALIENI DI RONALD REAGAN


REAGAN INCONTRA ALIENI IN AEREO


INCONTRO ALIENO DI RONALD REAGAN

Reagan fu protagonista di un avvistamento ufo mentre era in volo su un piccolo aereo.


Nell'estate del 1974, il Governatore della California, Ronald Reagan sta tornando a casa dopo un comizio, a bordo di un piccolo Cessna.
Assieme a lui viaggiavano il pilota ed altre due persone e dall'oblo videro un oggetto bianco e luminoso, che andava a zig e zag nella loro direzione.


Negli anni 70 nessun veivolo aereo era in grado di poter fare quelle evoluzioni in cielo.


Il pilota dell'aereo Bill Paynter disse a proposito dell'accaduto:"Sembrava a diverse centinaia di metri di distanza, era una luce piuttosto costante finchè non ha accelerato, poi ha incominciato ad allungarsi ed è schizzata via. E' salita con un angolo di 45 gradi ad altissima velocità. A bordo ci siamo tutti sorpresi. L'ufo è passato da una velocità di crociera ad una pazzesca in un'istante".


Un settimana dopo quest'incontro, Reagan era a bordo di un altro aereo in compagnia del giornalista Miller, del Wall Street Journal, parlavano del piu' e del meno.


Ha raccontato a Miller dell'incontro avuto con l'Ufo e quest'ultimo gli disse:"Governatore non mi dica che crede agli Ufo", e Reagan si rese conto di non dover continuare il discorso per non avere una ripercussione politica negativa.
Così rispose al giornalista:"Sa non so cosa ho visto, ma è stato interessante".


Il Presidente scelse come suo vice proprio George H. W. Bush, in quanto custode dei segreti sugli Ufo.






INCONTRI ALIENI DI GEORGE BUSH

BUSH MAJESTIC 12


MJ-12

Bush creò il Majestic 12 per insabbiare le prove sugli ufo.


Durante la Presidenza di George H. W. Bush, fu desecretato soltanto un documento, nonostante, come detto prima, fosse il custode di tutti i segreti e documenti sugli Ufo.


Infatti lo stesso Bush fu prima Direttore della Cia, sotto l'amministrazione Ford neò 1976 e poi membro esclusivo del Majestic 12 o MJ-12, ovvero il gruppo di controllo responsabile dell'insabbiamento del fenomeno degli Ufo.




SIMBOLO DEL MJ-12

Simbolo del Majestic 12.



Gode della fiducia dell'intelligence, forze armate, politica e contatti con industria petrolifera.


Il Presidente Bush fa di tutto per tenere segreti i documenti o ciò che sa sul fenomeno extraterrestre, tuttavia il 7 Marzo 1988 a Rogers in Arkansas, durante la campagna presidenziale, tenne un discorso.


Un giornalista, con in mano un registratore, James Adder dell'Arkansas Globe, pose una domanda a Bush: "Se sarà eletto renderà di pubblico dominio i segreti sugli Ufo?".


E Bush Senior rispose: "Si, lo farò. Mi spedisca ciò che sa", e Adder disse: "Andiamo, lei era Direttore della Cia, lo sa cosa sta succedendo".
E Bush si fece scappare: "Si, so qualcosa".






INCONTRI ALIENI DI BARACK OBAMA


OBAMA INCONTRA ALIENI


INCONTRI ALIENI BARACK OBAMA

Obama diede la speranza al popolo americano che tutti i documenti fossero stati desecretati cosa che non avvenne.


Quando Barack Obama diventa Presidente per la prima volta, in molti si riaccende la speranza che presto, tutto il materiale sugli Ufo, sarà desecretato, (leggi il mio articolo in proposito).


Dopo l'elezione di Obama nel Novembre 2008, John Podesta, che era stato Capo Maggiore della Difesa sotto l'amministrazione Clinton, ed aveva curato il passaggio dei poteri, aveva detto che l'argomento Ufo doveva essere affrontato alla luce del sole, vista la sua importanza.




John Podesta ammette l'esistenza degli ufo.


In proposito nel 2002 alla stampa, disse: "Credo sia arrivato il momento di aprire gli archivi per rispondere alle domande irrisolte sulla questione delle inchieste governative sugli Ufo. Dovremmo farlo perchè il popolo americano è in grado di reggere la verità".


Purtroppo dopo tutti questi proclami pubblici e la nomina di Obama alla Presidenza degli Stati Uniti, non sono stati desecretati documenti sugli Ufo durante il suo doppio mandato.







PATIENCE WORTH


PATIENCE WORTH 

IL FANTASMA CHE SCRIVEVA POEMI


Pearl Curran.


Il 12 agosto del 1912 in una casa di St. Louise nel Missouri, due donne di nome Emily Grant Hutchings e Pearl Curran, sposate con due uomini d'affari, stavano sperimentando una tavoletta "ouija", (leggi il mio articolo sulla seduta spiritica).


Emily Grant Hutchings.

Durante le seduta la tavoletta iniziò a muoversi da sola, componendo alcune frasi e parole senza alcun senso logico.


Emily aveva insistito con l'amica a continuare, cosa che fecero per i successivi 10 mesi ed il 13 giugno del 1913, la tavoletta aveva composto molte volte la parola "PAT".


Tavoletta ouija.


Altre frasi furono: "Oh, perchè dispiacerti del tuo cuore d'acciaio? Questo petto non è che la sua madre adottiva, il mondo è la sua culla e l'amata dimora della sua tomba".


Oppure: "Fermati, stanco cuore. Lascia che sia solo il tramonto ad illuminare il sepolcro interiore. Un solo raggio di sole basterà a riscaldare la tua algida anima".


Il 2 luglio del 1913, la tavoletta iniziò nuovamente a comporre frasi, ma in maniera molto veloce: "Sotto non resta che polvere, e fra le rose selvatiche trovano dimora le ragnatele. Un gioiello da solo riluce, la visione riflessa di Venere che sorge, specchiandosi in un lago di montagna", od ancora: "Tutti quelli che sono venuti alla vostra chiamata ora sono qui e, mentre la Luna scende, dedicate loro ed alla loro dimora una canzone spirituale, come a degli spiriti amici, affinchè fra voi e loro si instauri un'amabile fratellanza. Non vedete che questo altro non è che un viaggio?".


Quando le due donne avevano chiesto spiegazioni, la tavoletta aveva risposto: "Al di là del velo tutto si fa chiaro" ed alla richiesta del nome: "Può uno spirito essere confinato e costretti in un nome? Il sole brilla sempre eguale sulla rosa e sul roseto".


Una settimana dopo, in una nuova seduta, finalmente l'entità rispose alle due donne: "Ho vissuto molte lune fa. Ed ora torno. Patience Worth è il mio nome. Su di me potrete conoscere molte cose. Ieri è finito, morto".


L'entità rispondeva per aforismi, "Battete il cane e lasciate la lepre", diceva alle due donne e, la madre della Curran, la signora Pollard, non era gradita dallo spirito, come quando la Hutchings aveva chiesto cosa ne pensasse della stessa, rispose: "Gli uomini dovrebbero metterla alla berlina".


Poco prima di Natale, lo spirito di Patience Worth diede segni di grandi capacità profetiche, come quando la Hutchings, scherzando, aveva chiesto cosa intendesse regalarle la sua amica Pearl, rispose: "Quindici pezzi, perchè uno si è rotto", infatti aveva ordinato per l'amica un servizio di sedici tazzine, ma nell'aprire il pacco si era accorta che una era incrinata".


Mentre quando la Hutchings chiese a Worth cosa volesse regalare all'amica: "Copri tavola, lavorati a punto", ed era vero.


La signora Pollard chiese consiglio sul biglietto di accompagnamento, che avrebbe dovuto scrivere per il regalo della figlia, e lo spirito rispose: "Un desiderio ardente da non odorare, una fede di cera che arda per sempre", risposta azzeccata, poichè aveva comprato uno spegnitoio ed una candela profumata in cera.




CHI ERA PATIENCE WORTH?



Walter Franklin Prince.


Il tempo passava e Patience Worth aveva iniziato a raccontare qualcosa in più, a proposito della sua vita, ovvero che era una ragazza di religione quacchera, nata nel 1649 nel Dorset.


Aveva lavorato duramente in una fattoria, dopo che la sua famiglia si era trasferita in America, dove era stata massacrata dai pellerossa e doveva essere una donna molto ciarliera, se perfino l'opera non completa delle sue rivelazioni, riferita in "The Case of Patience Worth" di Walter Franklin Prince, rappresenta una lettura quasi sfibrante.


Era incline a dettare interi poemi senza rima e tra i versi più celebri: "Oh Dio, ho bevuto fino in fondo ed ho scagliato la coppa contro di te! La polvere di una giustizia infranta si è seccata e raggrumata su se stessa anche la sola stilla che ho attinto da Bacco, mentre tu, paziente, ricambi col purpureo vino del nuovo raccolto".


Forse era una "seconda personalità" della signora Pearl Curran oppure uno spirito trapassato.



POEMI DI PATIENCE WORTH

 

Casper Yost.

Nel 1915 divenne un caso letterario, quando Caspar Yost, pubblicò una serie di articoli dedicati al suo caso.


Un altro giornalista, William Marion Reedy, prese parte ad alcune sedute spiritiche delle due donne, rimanendo stupito ed affascinato dallo spirito ed iniziò a diffondere la vicenda.


 

William Marion Reedy.

Lo spirito dettò un poema medievale, chiamato in seguito Ala Rossa, per poi passare all'opera di 60.000 versi, intitolata Telka.


I racconti come Telka e La Storia Triste, ambientata ai tempi di Gesù, erano scritti in stile arcaico: "E la sua fluida barba scendeva fin sul petto ondeggiando mentre si rivolgeva ai romani diceva che la pace di Jehovah scenda su di voi, bada Gerusalemme, perchè in te si espanderà il deserto e diventerai terra di desolazione, infestata dalle locuste", una riedizione della Bibbia fatta dallo spirito, (clicca per leggere tutti i vangeli apocrifi).


Nel 1915 i Curran decisero di trasferirsi sulla costa orientale, dove qui lo spirito fu interrogato dallo psicologo, Morton Prince, al quale rispose: "Sembra che voi stiate cercando per una misura di fumo, ora rivolta la pietra e sotto troverai un rospo, abbagliato dalla luce improvvisa". 


Morton Prince.

Ma Prince, interrogandolo nuovamente ottenne come risposta: "Ecco colui che per due volte ha ricevuto la palla, ma non è ancora contento, ma stia attento a che io non la getti via definitivamente. Ascolta, fratello, solleva la pietra, perchè solo così potrai ritrovarmi e conoscermi".


Prince, allora gli fece altre domande, tra cui svelare la sua età, Patience rispose: "Poco importava, ero una donna piacevole, buona notte signori".


Tempo dopo i Curran si recarono a New York, dall'editore Henry Holt, il quale nel 1916 aveva dato alle stampe il libro di Caspar Yolt, "Patience Worth - A Psychic Mystery".


Nel 1917 pubblicò La Storia Triste, che ebbe critiche positive e negative, rivelando una certa conoscenza dello spirito del mondo e dei tempi della romanità classica, cosa che la signora Curran non possedeva.


Ad agosto del 1916, quando il libro poc'anzi citato, era ancora in fase di dettatura, lo spirito di Patience Worth aveva annunciato che le sue opere avrebbero fruttato molto denaro, dicendo: "Dovrete cercare, una piccola, una che ancora non c'è".


Alla richiesta di un chiarimento da parte dei Curran, lo spirito disse che avrebbero dovuto adottare una bambina, visto che i coniugi non avevano figli, cosa che sarebbe successa poco tempo dopo, quando una loro vicina vedova, che aveva da poco perso il marito in un incidente al mulino, decise di cedere la loro nascitura.


Una sera, mentre la signora Curran, trascriveva i versi dell'opera La Storia Triste, lo spirito le disse: "Ecco, ci siamo", e nemmeno un'ora dopo, la vedova aveva partorito una bambina con i capelli rossi e gli occhi scuri, alla quale fu imposto il nome di Patience Worth Wee Curran. 



Patience Worth Wee Curran.

Tempo dopo fu la volta della storia intitolata "La Speranza del Vero Sangue", in stile vittoriano, senza svelare al pubblico la natura spiritica dell'opera, che ricevette giudizi contrastanti.


Quando nel 1920, morì William Marion Reddy, la fama e l'interesse per Patience Worth, subì un declino inaspettato, dovuto anche alla morte, nel giugno del 1922, di John Curran.


Pearl, incinta di tre mesi di una bambina, era ormai circondata da sua madre, la figlia adottiva Wee e la nuova nascitura, si trovò costretta ad accettare di tenere alcune conferenze a pagamento a Chicago, per poter mantenere la famiglia, viste le scarse vendite dei poemi.


Alla morte della madre, un certo Herman Behr di New York, un ammiratore degli scritti di Patience Worth, le offrì un mensile di 400 dollari e pubblicò, a sue spese, tutti gli scritti medianici, in un volume chiamato "Light from Beyond", che però non ebbe il successo sperato.


Nel 1923 Wee andò a vivere in California e si sposò con Henry Rogers, e nel 1930 la Pearl la raggiunse, perchè la differenza di età tra i due sposi aveva portato alla loro separazione.


Qui, l'anno dopo, la Pearl si sposò con Robert Wyman, riprendendo le sue sedute spiritiche e Patience Worth ricomparve ed iniziò, nuovamente, a dettare poemi.


A novembre del 1937, la signora annunciò al suo amico, Dotsie Smith, il messaggio dello spirito: "Patience mi ha rivelato di vedermi ormai al termine della mia strada, mi ha pregato di dirtelo e di incoraggiarti ad andare avanti nel miglior modo possibile".


Il 3 dicembre dello stesso anno, morì di polmonite all'ospedale di Los Angeles e nel 1943, morì anche la figlia Wee.


In conclusione, se veramente lo spirito apparteneva ad una giovane vissuta nel XVII secolo, uccisa dai pellerossa, non si comprende il motivo dei suoi rifiuti a rispondere a semplici domande, cosa che avrebbe potuto dimostrare la vera esistenza dello spirito.







LA TRAGICA FINE DEL DIRIGIBILE R101

I MESSAGGI PREMONITORI DELLA MEDIUM EILEEN GARRETT


Foto del dirigibile britannico R101

I saloni e le sale di rappresentanza non avevano niente da invidiare ai grandi transatlantici: dalle loro sedie a sdraio sul ponte, i passeggeri potevano ammirare la terra che passava sotto di loro.


L'R101 era il più grande dirigibile che fosse mai stato costruito ed il suo viaggio inaugurale, iniziato la sera del 4 ottobre 1930, avrebbe dovuto portarlo fino in India.



Però, prima dell'alba del giorno successivo, alle 2,08 del mattino del 5 ottobre 1930, l'R101 fu sorpreso da un violento temporale e precipitò in fiamme sul fianco di una collina a nord di Parigi.



Durante il viaggio inaugurale del dirigibile britannico R101, morirono 46 persone, (qui la foto dell'incidente). Secondo la medium Eileen Garrett, (a destra), lo spirito del comandante del veivolo si manifestò alle sue sedute per comunicare importanti informazioni riguardo al disastro.


Sei membri dell'equipaggio sopravvissero mentre quarantasei, tra passeggeri e membri dell'equipaggio, morirono.



In Inghilterra, però, due donne avevano cercato di impedire la tragedia, pur trovandosi molto lontane dal luogo del disastro.



Una era Emilie Hinchliffe, vedova di un pilota disperso nell'Atlantico anni prima, l'altra era la medium Eileen Garrett, il cui spirito guida aveva ricevuto ripetuti avvertimenti del disastro da parte del defunto marito della signora Hinchfille ed aveva trasmesso visioni premonitorie di un dirigibile che precipitava in fiamme dal cielo.


La medium Emilie Hinchliffe aveva ricevuto messaggi premonitori sull'incidente del dirigibile R101.


Dopo numerose sedute, durante le quali vari aviatori morti avevano comunicato le loro preoccupazioni nei riguardi dell'R101, la signora Hinchliffe decise di confidare i suoi timori ad un amico del marito, il tenente Johnston, che partecipava al progetto dell'R101.


Johnston si dimostrò cortese, ma inflessibile, ed alcuni mesi dopo, quando l'aerostato incominciò a rivelare gravi difetti di progettazione, la Garrett trasmise l'avvertimento del capitano Hinchliffe a Sir William Sefton Brancker, direttore dell'Aviazione Civile in Gran Bretagna, ma questi disse che il velivolo sarebbe stato varato ugualmente e che egli stesso avrebbe partecipato al viaggio inaugurale.


Il Direttore dell'Aviazione Civile Britannica Sir William Sefton Brancker.


Se tutto fosse finito qui, il caso dell'R101 non sarebbe senz'altro diventato un classico dello spiritismo, ma due giorni dopo il terribile incidente, una presenza assolutamente inattesa si fece riconoscere durante una seduta della Garrett.



Dichiarando di essere il tenente Herbert Carmichael Irwin, comandante dello sventurato dirigibile R101, lo spirito fece un resoconto completo dell'incidente, fornendo particolari di navigazione, di struttura dell'apparecchio e la topografia dei luoghi della catastrofe che sbalordirono i partecipanti.


Le trascrizioni delle sedute della Garrett furono mostrate ad un certo Charlton, uno spiritista, che aveva lavorato al progetto di costruzione del dirigibile e che, cortesemente, si offrì di controllare le informazioni tecniche date dallo spirito di Irwin.



Parallelamente, un maggiore dell'areonautica, che aveva conosciuto i membri dell'equipaggio dell'R101, partecipò anch'egli ad una serie di sedute con un medium, diverso dalla Garrett, ed anche lui conferì con lo spirito di Irwin e dichiarò plausibile il suo racconto.



Nel suo libro sull'R101, pubblicato nel 1979, John G. Fuller si basò principalmente su queste due testimonianze, ma riconobbe anche che un certo Archie Jarman, intimo amico della Garrett, sapeva di più su tutto l'episodio di qualsiasi altra persona vivente.



E' quindi interessante rilevare che nel 1980 Jarman, che aveva fatto uno studio approfondito del caso, ne fece una particolareggiata della situazione a tal punto che, oggi, risulta chiara la fine disastrosa del romantico viaggio dell'R101.






MANOSCRITTO VOYNICH


STORIA DEL MANOSCRITTO VOYNICH


Pagina del manoscritto di Voynich.


Era il 1912 quando un collezionista di libri rari, Wilfred Voynich, era riuscito ad acquistare il manoscritto, ritrovato in un antico baule conservato nella scuola gesuitica di Mondragone a Frascati, datato tra il 1404 ed il 1438.


Il volume, di circa 16 per 22 cm, composto da 204 pagine, di cui 28 andate perdute, era scritto in cifrato con calligrafia medievale su pergamena di vitello.


Le pagine erano ricamate con lievi disegni di corpi nudi femminili, diagrammi astronomici ed ogni genere di pianta a più colori.


Wilfrid Voynich.


Il manoscritto era accompagnato da una lettera, datata 19 agosto 1666, scritta da Joannes Marco Marci, rettore dell'Università di Praga, ed indirizzata al gesuita Athanasius Kircher, dove si descriveva l'acquisto del libro per 600 ducati dall'imperatore del Sacro Romano Impero, Rodolfo II di Praga.


Secondo alcuni studi il libro arrivò a Praga portato dall'Inghilterra, nel 1584 da John Dee, mago di corte della regina Elisabetta.

Il rettore dell'Università di Praga, Joannes Marco Marci.

Dee avrebbe ottenuto il manoscritto dal duca di Northumberland, che aveva saccheggiato i monasteri inglesi su ordine di Enrico VIII.


John Dee, mago alla corte della regina Elisabetta, portò il manoscritto di Voynich a Praga.




DESCRIZIONE DEL MANOSCRITTO VOYNICH


 

A prima vista il libro potrebbe essere definito un erbario, viste le tavole riportanti svariati tipi di fiori e piante, alcune delle quali non più esistenti.



Anche la presenza di diagrammi e tavole astronomiche e  zodiacali è giustificata dal fatto che, le piante venivano raccolte con la luna piena o quando stelle e pianeti si trovavano in una certa data e collocazione celeste.



Presenta, inoltre, varie lingue tra cui latino, inglese medievale e lingua d'Oc assieme a molti nomi immaginari, come per le costellazioni.



L'alfabeto in cui è scritto il codice, è un insieme di simboli e ignoti, senza punteggiatura autonoma, sostituita da alcuni simboli sulle lettere, per indicare accenti ed organizzazioni delle frasi.



Tutte le lettere sono minuscole e non ci sono casi di consonanti doppie nelle parole e si trovano abbreviazioni in latino.



Il libro è suddiviso in sezioni, a seconda del tema delle illustrazioni:


  • Sezione I (fogli 1-66): chiamata botanica, contiene 113 disegni di piante sconosciute.

  • Sezione II (fogli 67-73): chiamata astronomica o astrologica, presenta 25 diagrammi che sembrano richiamare delle stelle. Vi si riconoscono anche alcuni segni zodiacali. Anche in questo caso risulta alquanto arduo stabilire di cosa effettivamente tratti questa sezione.

  • Sezione III (fogli 75-86): chiamata biologica, nomenclatura dovuta esclusivamente alla presenza di numerose figure femminili nude, sovente immerse fino al ginocchio in strane vasche intercomunicanti contenenti un liquido scuro.

  • Subito dopo questa sezione vi è un foglio ripiegato sei volte, raffigurante nove medaglioni con immagini di stelle o figure vagamente simili a cellule, raggiere di petali e fasci di tubi.

  • Sezione IV (fogli 87-102): detta farmacologica, per via delle immagini di ampolle e fiale dalla forma analoga a quella dei contenitori presenti nelle antiche farmacie. In questa sezione vi sono anche disegni di piccole piante e radici, presumibilmente erbe medicinali.

  • L'ultima sezione del manoscritto Voynich comincia dal foglio 103 e prosegue sino alla fine. Vi figurano solo stelline a sinistra delle righe, e si crede si tratti di una sorta di indice.




DECIFRAZIONE DEL MANOSCRITTO VOYNICH

 

Il gesuita Athanasius Kircher, il primo che cercò di decifrare il codice Voynich.

Uno dei primi fu senza dubbio Athanasius Kircher, che cercò di decifrare il testo ma senza successo.


Successivamente molti analisti, filologi, studiosi, linguisti, astronomi e persino la Biblioteca Vaticana, cercarono invano di scoprire il segreto o codice, che avrebbe permesso la sua decifrazione.


Nel 1921 il professor William Romaine Newbold, annunciò di essere riuscito a decifrare il codice Voynich.


Il filologo William Romaine Newbold.


Secondo lui, la chiave era far corrispondere a ciascun simbolo una lettera dell'alfabeto romano, riducendo il gruppo da 29 a 17 unità.


Utilizzando il vocabolo latino "Conmuto" o "Commuto", che significa permuto, come parola chiave, era riuscito a ricavare più di quattro versioni del testo, di cui l'ultima derivata da vocaboli latini e da loro anagrammi.


Rimettendo assieme il tutto, aveva ottenuto una copia leggibile del manoscritto, ma il crittografo David Kahn, poneva in risalto alcuni punti deboli del metodo proposto.


Il metodo, che consiste nel raddoppio delle lettere che compongono una parola, da la soluzione al testo con l'ausilio della parola chiave conmuto e con l'aggiunta della lettera "q", dunque è certamente possibile decifrare i messaggi ma è impossibile decrittarli.


Il crittologo David Kahn.

Provò ad immaginare perchè l'ipotetico redattore del manoscritto, ci tenesse tanto a nascondere il suo lavoro, ricordando un caso più antico di occultamento, ovvero quello rinvenuto su una tavoletta di argilla, impressa con caratteri cuniformi e databile attorno al 1.500 a.C..


Alla morte di Newbold, nel 1926, il suo amico Roland G. Kent, diede alla stampa il risultato delle sue ricerche, accettato dalla maggior parte degli studiosi.



Il Dottor John Matthews Manly, allievo di Newbold, massimo esperto di decodifica di testi e membro dei servizi segreti degli Stati Uniti, non era soddisfatto delle ricerche.
 


 

John Matthews Manly.

Famoso per aver decifrato una lettera in codice, ritrovata nel bagaglio di una spia tedesca, che si faceva chiamare Lothar Witzke, catturata nel 1918 a Nogales, in Messico, riuscì a svelare il testo davanti la Corte Marziale e far incriminare Witzke.


Manly si dedicò all'analisi del libro di Newbold e del suo metodo, giungendo alla conclusione che l'autore si sia autoingannato.


Ovvero, molte frasi potevano essere anagrammate in dozzine di frasi tutte diverse tra loro e si era reso conto che, alcuni tratti calligrafici abbreviati, osservati con la lente di ingrandimento, erano semplici impuntature della penna, che forse si era incastrata nella pergamena, lasciando segni e lettere incompleti.



Questo suo studio dimostrò che Newbold non aveva trovato la chiave di decodifica del testo.



Nel 1933 il medico, Leonell C. Strong, pubblicò alcuni frammenti di traduzione, rivelando che il testo altro non era che un erbario, scritto da un certo Anthony Ascham.


Nel 1947 Leonell C. Strong pubblicò una traduzione di due pagine del manoscritto Voynich in cui affermava che l'autore era Anthony Askham.


Ma Strong non riuscì mai a chiarire il sistema con il quale era giunto alla comprensione del testo e quindi gli studiosi non gli diedero credito.


William F. Friedman, durante gli ultimi anni della Seconda Guerra Mondiale, aveva fondato un gruppo di studiosi per studiare il manoscritto Voynich, anche lui senza risultati.


William Friedman.


Nel 1960, alla morte di Ethel Voynich, moglie di Wilfrid Voynich, l'antiquario Hans Kraus entrò in possesso del libro e lo mise all'asta per la cifra di 160.000 sterline.


Ma non lo acquistò nessuno e nel 1969 lo donò all'Universita di Yale, dove si trova tutt'ora, in attesa di qualche studioso capace di decifrarlo.


Negli ultimi anni decine di moderni ricercatori hanno annunciato di aver decifrato il libro, come fece Nicholas Gibbs nel 2017, quando dichiarò che il codice altro non era che un manuale per la salute delle donne, con ricette per preparare medicamenti.


Nicholas Gibbs.


Nel 2018, l'ingegnere turco Ahmet Ardiç, sostenne che il testo era una versione fonetica del turco antico.


L'ingegnere turco Ahmet Ardiç.


Gerard Cheshire, ricercatore dell'Università di Bristol, nel 2019 dichiarò di aver decifrato l'incomprensibile testo e che fosse stato redatto da una suora domenicana del convento del Castello Aragonese di Ischia e dedicato alla regina d'Aragona Maria di Castiglia, contenente una specie di manuale medico.


Gerard Cheshire.

Purtroppo ad oggi il manoscritto rimane indecifrato in attesa di svelarne i suoi segreti.







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