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giovedì 19 gennaio 2023

IL VAMPIRO DI ATLAS - ATLAS VAMPIRE

IL DELITTO DI LILLY LINDSTROM A STOCCOLMA




vampiro di atlas Lilly Lindstrom

Foto originali della scena del crimine nell'appartamento di Lilly Lindstrom e la foto





Questo mistero ricorda molto quello di Jack lo squartatore, ma sotto certi punti di vista risulta decisamente più disturbante. Il 4 maggio del 1932 a Stoccolma la polizia fa irruzione nell'appartamento di Lilly Lindström, una ragazza scomparsa da diversi giorni. La scena che incontra è davvero agghiacciante.

 

Lilly è riversa sul letto con il cranio fracassato e senza una goccia di sangue in corpo. I suoi vestiti e accuratamente piegati su una sedia e due oggetti abbandonati al suo fianco: un bicchiere ed un mestolo da cucina.


Dapprima i poliziotti non mettono in relazione questi due oggetti con il crimine, ma poi si rendono conto di una cosa.



Primi reperti della polizia sul caso Atlas

L'assassino deve averli usati per estrarre e bere il sangue della vittima.


In quegli anni le tecniche di investigazione erano molto più limitate, non esisteva di certo la prova del DNA, quindi la polizia poteva solo farsi guidare dal suo intuito. 


L'assassino doveva essere uno dei clienti di Lilly. 


Forse una persona che la conosceva molto bene, ma per quanti sforzi si fecero per risalire al colpevole, non si fu in grado di giungere a nessuna conclusione soddisfacente. 


Di sicuro ci si trovava di fronte ad un vampiro, il vampiro di Atlas, così da nel soprannominato, ma quel personaggio non tornò a mietere vittime e così il caso venne archiviato. 


Non si era stato in grado di trovare un colpevole, ma neppure un movente. 


Anche questo, un mistero che nessuno fu mai in grado di risolvere.






mercoledì 18 gennaio 2023

I FANTASMI INGLESI DI DIANE NORMAN


I FANTASMI DI BREDE PLACE DELLA FAMIGLIA FREWEN


L'autrice del Libro The Stalety Ghosts of England, Diane Norman


L'autrice del libro The Stalety Ghosts of England, (I fantasmi nobili d'inghilterra), volendo fare una ricerca sui fantasmi del Regno Unito, si chiese se le più antiche dimore inglesi non costituissero un punto di attrazione per i fantasmi.


Con lo scopo di provare la sua teoria, scrisse a circa trenta proprietari di vecchie dimore imponenti, chiedendo se la loro case ospitasse qualche fantasma.


Ricevette ventotto risposte affermative, tra le quali figurava quella dei proprietari di Brede Place, nel Sussex.


L'antica dimora di Brede Place nel Sussex


Era la dimora di Roger e Alexandra Moreton Frewen, da oltre 200 anni e la proprietà risaliva al 1350, ma solo dopo la venuta dei Frewen, nel 1708, si creò la fama di casa infestata.


Si raccontavano storie terrificanti di un fantasma gigantesco che si diceva divorasse i bambini durante la notte, ma forse queste voci erano state messe in giro da un contrabbandiere locale che cercava, in quel modo, di allontanare alcuni vicini troppo curiosi.


Interno della dimora dei fantasmi di Brede Place


Quasi tutti i membri della famiglia avevano un sacro terrore di qualche angolo della proprietà, in quanto uno zio evitava durante la notte alcune camere del primo piano, il nonno non voleva attraversare il giardino dopo il calar della notte a meno che qualcuno non lo tenesse d'occhio dalla porta d'ingresso, mentre il padre di Roger Frewen non voleva parlare di ciò che aveva visto in cantina.


Un ragazzo, in seguito, raccontò di essere stato svegliato all'alba da una "donna in veste lunga e gorgiera", il colletto pieghettato utilizzato dall'aristocrazia, mentre la madre di Sir Winston Churchill, la Lady Randolph Churcill, vero nome di Jennie Jerome, trovò la camera che le era stata assegnata, così opprimente per la presenza di un invisibile, quanto infelice occupante, che si diede alla fuga nel bel mezzo della notte per andare a rifugiarsi dalla sorella Clara Jerome Frewen.


Clara Jerome Frewen, (in alto) e la nipotina, (sopra) erano convinte che la loro casa fosse infestata da fantasmi


Ma il più strano ed inquietante incontro lo ebbe Margaret Sheridan, cugina dei Frewen, la quale incontrò il suo primo fantasma nella tenuta paterna di Frampton, quando lei aveva 3 anni.


La madre di Winston Churchill, Jennie Jerome


Sua madre, in attesa di notizie del marito, in servizio sul fronte tedesco durante la Prima Guerra Mondiale, come Ufficiale dell'Esercito, li aveva portati a Frampton e la Sheridan raccontò in seguito quello che vide:


"Mentre scendevo in salotto per il tè, incontrai un ragazzino per le scale. Indossava un costume bianco da marinaretto ed un cappello di paglia rotondo portato all'indietro. Mi guardò e lo guardai. Passammo uno accanto all'altro senza una parola. La mia governante mi raccomandava sempre di non parlare con gli estranei e pensai, comunque, che fosse venuto a giocare con me".


Dopo aver visto il ragazzino Margaret scese in salotto: "Appena entrata in salotto, annunciai tutta eccitata: ho appena visto un bambino vestito da marinaio", aspettandomi qualche spiegazione, ma ripetei: "Un buffo marinaretto".


"Nel silenzio di morte che seguì, mia nonna attirò la mia attenzione sul piatto di toast imburrati, perchè le tremavano le mani e seppi solo molto più tardi che il marinaretto era un visitatore di malaugurio nella famiglia Sheridan, poichè era stato un nostro antenato annegato mentre prestava servizio come guardamarina".


"Appariva a Frampton soltanto in occasione della morte dell'erede al casato e fatto più strano era che il suo ritratto lo rappresentava come un giovane di 16 o 17 anni, mentre io avevo visto molto chiaramente un bambino di circa la mia età".


"Poco dopo giunse una lettera", il padre di Margaret era caduto al fronte.


Roger Moreton Frewen


Quando Diana Norman ed il sensitivo Tom Corbett, suo collaboratore nella stesura del libro sui fantasmi, si recarono dai Frewen a Brede nel 1969, furono invitati ad ispezionare la casa prima ancora di parlare dei vari fantasmi che la famiglia aveva scoperto per conto suo.


Dopo aver fatto un giro completo della dimora, Corbett disse che secondo lui vi erano almeno 3 fantasmi stabili: un uomo ed una donna infestavano le camere da letto dell'ala est della casa, ed un uomo, forse un religioso, che occupava contemporaneamente la cappella nell'ala ovest e la piccola stanza sopra.


Corbett era del parere che fosse il religioso ad avere il maggiore influsso sulla casa e che si trattava di un ottimo influsso.


Roger Frewen dichiarò che la diagnosi di Corbett era assolutamente esatta e presentò alcuni documenti di famiglia che testimoniavano l'intimità dei rapporti che i Frewen avevano avuto per lungo tempo con questi 3 fantasmi e con altri. 


Un interrogativo si pone alla fine di questa storia: quale deisderio inespresso spinse la piccola Margaret Sheridan a materializzare un fantasma familiare di cui non sapeva nulla?



Si è tentato di spiegare il caso della bambina con la teoria quanti mai controversa della telepatia, (clicca qui per leggere il mio articolo).



Forse, secondo la tale teoria, la madre o la nonna, o entrambe, ossessionate inconsciamente dalla terribile superstizione di famiglia, nel tentativo di dimenticarla, erano invece riuscite a trasmetterne intatta l'immagine ad una bambina impressionabile, che a sua volta trasformò il marinaio in un bambino della sua età.



Rimane, però, irrisolto il punto cruciale della vicenda: l'erede morì effettivamente.







HARRY PRICE


I FANTASMI DI BORLEY RECTORY


Il cacciatore di fantasmi Harry Price.


Quando ebbe terminato il lavoro sulla canonica di Borley Rectory, (leggi qui il mio articolo in proposito), in Inghilterra, Harry Price, (1881-1948), il cacciatore di fantasmi, la qualificò come "la più infestata di tutta l'Inghilterra".


Tra i fantasmi e spettri che era riuscito ad individuare nell'edificio, dopo svariati mesi di pazienti studi e minuziose analisi, vi era quello di una monaca che, secondo la leggenda, era stata murata viva in una parte del convento, quello di un uomo decapitato, di una carrozza di cavalli ed il reverendo Henry Bull, che aveva costruito quella casa sinistra nel 1863.


La canonica di Borley, Borley Rector, luogo dove Harry Price svolse la sua caccia agli spiriti, fu distrutta dal fuoco prima che le scoperte di Price fossero pubblicate.


Price fu probabilmente il più noto ed anche, tecnicamente, il più preparato tra i cacciatori di fantasmi che cercarono di provare, con metodi pratici e tecnologie moderne per l'epoca, la realtà dei fantasmi.



L'equipaggiamento di Price era diversificato, ma completo per lo scopo a cui era destinato: consisteva in soprascarpe di feltro per aggirarsi per la casa senza fare rumore, metri di nastro d'acciaio per misurare lo spessore dei muri e scoprire eventuali stanze segrete, una macchina fotografica a treppiede per riprese di interni ed esterni, una cinepresa controllata a distanza, il materiale per rilevare le impronte digitali ed un telefono portatile per comunicare istantaneamente con altri investigatori, assistenti o collaboratori.


Secondo gli standard inglesi, la fama della canonica di Borley, come luogo infestato dai fantasmi, era piuttosto modesta quando Price iniziò ad interessarsene ed anche allora, gli spiriti da lui identificati, si dimostrarono del tutto prevedibili.



Ciò che all'inizio attirò la sua attenzione, nel 1929, furono le lamentele degli inquilini, tra cui il reverendo G. Eric Smith e sua moglie, che erano da qualche tempo disturbati da mobili che si spostavano da soli, chiavi che cadevano dalle serrature, rumori di passi e la voce di una donna.


Il cacciatore di fantasmi studiò accuratamente il fenomeno per tre giorni, quindi dichiarò di non aver trovato spiegazioni naturali per quegli insoliti fenomeni.



Annunciò anche che era però riuscito a scorgere una figura evanescente, che si era improvvisamente delineata davanti i suoi occhi, mentre guardava sbalordito, pensò potesse essere lo spettro della suora e disse che si era messo in contatto con lo spirito del defunto reverendo Bull.



Tornò ad occuparsi della canonica un anno dopo, quando gli Smith furono sostituiti dal reverendo Lionel Algernon Foyster e la moglie Marianne Foyster.


Il reverendo Lionel Algernon Foyster che contattò Price per indagare sugli spettri di Borley Rectory.






Appena i Foyster si furono sistemati, cominciarono ad accadere fenomeni poltergeist, (leggi qui il mio articolo sulla Strega dei Bell) e le persone rimanevano chiuse fuori dalle stanze, scomparivano suppellettili di casa, si rompevano le finestre, i mobili si muovevano qua e là, si sentivano strani odori e rumori.



Marianne Foyster moglie del reverendo.

Ma era soprattutto la signora Foyster ad incorrere nei peggiori incidenti, come quando una notte fu buttata giù dal letto e picchiata da una mano invisibile che le fece un occhio nero, oppure quando una volta fu quasi soffocata da un materasso.


Poi iniziarono ad apparire sui muri della canonica strani messaggi, (vedi foto sotto), quasi indecifrabili come: "Marianne, per favore aiutaci a ottenere" e "Marianne, luce, messe, preghiere".


La signora Marianne Foyster cercava di chiarire il significato di queste presunte iscrizioni che apparivano sui muri della Canonica di Borley.


Dal momento che, praticamente quasi tutti i giorni questi eventi inspiegabili si verificavano, quando la signora Foyster era da sola, Price tendeva ad attribuirli alle sue manipolazioni, ma continuava a credere, comunque, alla possibile autenticità dei fantasmi della monaca e del reverendo Bull.



Quindi, quando la canonica fu di nuovo vacante, Price colse l'occasione per prenderla in affitto e trasformarla in un laboratorio per lo studio degli eventi soprannaturali.



Con l'aiuto di 48 volontari, mise a punto i complicati test che lo resero celebre e concluse che Borley era il più straordinario e meglio documentato caso di infestazione negli annali della ricerca psichica.


Anche se molti condividevano le sue idee, Price, però, era molto apprezzato per la sua onestà professionale e per i suoi metodi ingegnosi e pieni di risorse e poichè aveva dedicato 40 anni della sua vita, ad indagare du fenomeni parapsichici, scoppiò uno scandalo di vaste proporzioni quando, dopo la sua morte nel 1948, le critiche iniziarono a minare la sua reputazione.


Un giornalista sostenne di aver colto Price in fallo, mentre stava truccando delle prove e, la signora Smith, scrisse che né lei né il marito, avevano mai creduto che la canonica fosse infestata.



Nel 1956, tre ricercatori della SRP, (Società per la Ricerca Psichica), dopo aver intervistato alcune persone vissute a Borley e letto ed analizzato a fondo gli appunti di Price, erano giunti alla conclusione che quest'ultimo aveva manipolato alcuni fatti.



Borley doveva essere il suo capolavoro, ma nonostante i mezzi sofisticati di cui disponeva, non era mai riuscito a provare che ospitasse davvero dei fantasmi, aiutando le sue interpretazioni dell'ignoto.
 







IL CODICE SEGRETO DI HARRY HOUDINI RIVELATO


LETTURA DEL PENSIERO DI HOUDINI E SUA MOGLIE BEATRICE


Il maestro dell'evasione Harry Houdini, promise di mettersi in comunicazione con sua moglie Beatrice, se il suo spirito fosse sopravvissuto in qualsiasi forma dopo la morte.


Quando Harry Houdini, il più celebre prestigiatore e maestro dell'evasione del mondo, morì nel 1926, lasciò ai posteri il compito di riuscire ad evocare il suo spirito e farsi rivelare il codice segreto che usava con la moglie Beatrice, durante il loro numero di lettura del pensiero.

Si trattava di una sfida ironica, perchè, durante tutta la sua vita, Houdini si era strenuamente battuto contro lo spiritismo, (leggi qui il mio articolo sullo spiritismo).

Cionostante, l'8 febbraio 1928, Fletcher, il presunto spirito guida del medium Arthur Ford, (leggi qui l'articolo su Arthur Ford), annunciò durante una seduta che lo spirito della madre di Ehrich Weisz, meglio noto come Houdini, voleva comunicare un messaggio.

Il medium Arthur Ford, che parlava in trance tramite lo spirito guida Fletcher.

Parlando a nome della donna, Fletcher disse: "Per anni, mio figlio ha aspettato che io gli comunicassi una parola. Diceva sempre che se gli fosse giunta avrebbe creduto. Ora le condizioni della famiglia sono tali che io devo comunicare la mia parola d'ordina affinchè egli possa dare alla moglie il codice che ha ideato con lei. Sua moglie sapeva la parola e nessun altro al mondo. Chiedetele se la parola che ho cercato di comunicare per tutti questi anni non era PERDONA".

Informata del messaggio, Beatrice Houdini confermò che si trattava proprio della parola che suo marito aveva aspettato invano tutta la vita.

Notò una o due inesattezze grossolane nel messaggio, ma affermò che era l'unico, tra le migliaia che aveva ricevuto, ad avere una parvenza di verità.

 

Wilhelmina Beatrice Rahner, meglio conosciuta come Bess Houdini o Beatrice Houdini, moglie ed assistente di scena di Harry Houdini.

Durante un'ulteriore seduta, lo spirito di Fletcher, sempre per bocca del medium Ford, annunciò: "un uomo che dice di essere Harry Houdini, ma il cui vero nome era Ehrich Weisz, è qui e desidera mandare a sua moglie Beatrice Houdini il messaggio di dieci parole che aveva stabilito di trasmettere se gli fosse stato possibile comunicare. Dice che dovete portarle questo messaggio e, se esso viene accettato, desisera che sia seguito il piano concordato prima del decesso".

Il messaggio si presentava come segue:

ROSABELLE ⋆⋆ ANSWER (RISPONDI) ⋆⋆ TELL (PARLA) ⋆⋆ PRAY-ANSWER (PREGA-RISPONDI) ⋆⋆ LOOK (GUARDA) ⋆⋆ TELL (PARLA) ⋆⋆ ANSWER-ANSWER (RISPONDI-RISPONDI) ⋆⋆ TELL (PARLA).

Dopo aver ricevuto il messaggio, la vedova di Houdini, decise di invitare Ford a tenere una seduta in casa sua ed all'inizio della prevista seduta, lo spirito guida Fletcher in persona chiese alla signora Houdini se le parole del messaggio fossero giuste.

Lei rispose: "Si lo sono" e Fletcher disse che Houdini voleva che sua moglie si togliesse la fede e dicesse ai partecipanti cosa significasse per lei la parola Rosabelle, che era il titolo di una canzone.

Lei fece quello che le era stato chiesto, cantando quattro versi della canzone e, tramite Fletcher, Houdini rispose: "Ti ringrazio, mia cara, la prima volta che ti ho sentita cantare questa canzone, è stato durante il nostro primo spettacolo molti anni fa".

Nel 1936, Bess Houdini, qui raffigurata con la foto del marito, tenne l'ultima seduta spiritica, (in foto), dopo anni di tentativi, per entrare in contatto con il marito.

Fletcher spiegò poi che le parole del codice di Houdini, rappresentavano le dieci prime lettere dell'alfabeto:

1) pray per la A;
2) answer per la B;
3) say per la C;
4) now per la D;
5) tell per la E;
6) please per la F;
7) speak per la G;
8) quickly per la H;
9) look per la I;
10) be quick per J.

Fletcher aggiunse come spiegazione: "La seconda parola del nostro codice è answer. B è la seconda lettera dell'alfabeto in modo che answer sta per B. La quinta parola del codice è tell e la quinta lettera dell'alfabeto è E. La dodicesima lettera dell'alfabeto è L e per raggiungere dodici dobbiamo usare la prima e la seconda lettera del codice".

Per rappresentare la V, il codice usava due volte answer (2 e 2), indicando così la ventiduesima lettera dell'alfabeto.

Di conseguenza, secondo Fletcher: "Le nove parole dopo Rosabelle formavano una parola del nostro codice e questa parola era BELIEVE, (abbi fede)".

Che il codice fosse stato violato, appare evidente, ma in che modo non si sa, visto che quelle sedute erano state sempre controverse ed alla fine furono screditate.

Beatrice scrisse che in quell'epoca aveva ricevuto "l'esatto messaggio concordato tra me ed il signor Houdini", ma in seguito negò che vi fosse stata una comunicazione.

In fin dei conti, il codice Houdini lascia lo spiritismo allo stesso punto in cui si trovava fin dall'inizio, con le indagini meglio intenzionate che naufragavano nella pubblicità e nelle controversie. 






martedì 20 dicembre 2022

CASTLE ROCHE - LADY ROHESIA DE VERDUN

CASTLE ROCHE

 

castle roche

Castle Roche

 

 LADY ROHESIA DE VERDUN - LADY ROESIA DE VERDUN

 

Il castello anglo-romano, fu costruito nel 1236 d.C., vicino Dundalk in Irlanda, quando la nobildonna Lady Rohesia de Verdun o Lady Roesia de Verdun, offrì la sua mano in matrimonio a colui che sarebbe riuscito a costruire il castello, secondo i suoi gusti e preferenze.

Lady Roesia de Verdun

Tomba di Lady Rohesia de Verdun

Questo accadde quando il padre di Rohesia morì e lei decise di fortificare le sue terre costruendo un castello, a protezione dei suoi poderi, e la scelta cadde su un uomo, rinomato e stimato costruttore dell'epoca, il quale acconsentì in cambio della mano della donna.

Il castello fù costruito su uno sperone di roccia circondato da un fossato, con un passaggio segreto che conduceva ad una torre d'avamposto.

Quando i lavori terminarono Lady Rohesia tenne un banchetto inaugurale al castello invitando la nobiltà, successivamente esistono due varianti della storia narrata:

1) assieme alla nobiltà la donna invitò il costruttore nella loro stanza da letto per ammirare le loro tenute, ma qui fu spinto da lei e morì sulle rocce sottostanti;

2) invitò la nobiltà escludendo il costruttore, poichè la donna aveva già deciso di non mantenere l'impegno preso, poichè intenta a sposare il nobile Theobald Butler, ma il costruttore si presentò lo stesso al banchetto pretendendo che l'accordo tra lei e la donna fosse onorato dal matrimonio, cosa che non accadde in quanto lo stesso fu gettato da una finestra del castello dai servi della nobildonna, morendo sulle rocce sottostanti.

Lady Rohesia morì nel 1247 in un convento di Gracedieu Priory, Leicestershire, dove fù ordinata monaca.

Oggi la finestra è ancora visibile sulle mura del castello e la leggenda narra che lo stesso infesti il maniero, deluso e gemente del mancato matrimonio con la donna, che si aggira alla ricerca di una pace perduta.




AVVISTAMENTO UFO DI COLARES ISLAND

 

AVVISTAMENTO ALIENO DI CARLOS CARDOSO DE PAULA

ufo colares island

Mappa di Colares Island

 

Il 12 agosto del 1977, su un'isola dell'Oceano Atlantico, davanti al Brasile, chiamata Colares Island, Carlos Cardoso de Paula e gli amici si ritrovano dopo una giornata di lavoro dedita alla pesca.

Negli ultimi 3 anni, quasi tutte le notti, sono state avvistate strane luci in tutta l'isola, un fenomeno che i locali chiamano "Chupa-Chupa" e Carlos è una delle poche persone a non aver mai visto le strane luci.

Tutta la comunità ha avvistato queste luci a partire dal 1975, ma il fenomeno ha raggiunto l'apice tra il luglio e il dicembre del 1977.

"E quello cos'è?" urlava uno degli amici guardando il cielo, mentre l'altro gli rispondeva: "Sono i chupa-chupa sono tornati. Stanno arrivando".

 

 AVVISTAMENTO DI CHUPA-CHUPA

Capiscono tutti che sta per accadere qualcosa e, Carlos guardando in cielo, vede una sfera infuocata muoversi verso di lui.

sfera di fuoco di Colares Island

Sfera di fuoco avvistata a Colares Island

Era grande come un pallone da calcio e la gente, spaventata ma abituata a questi avvistamenti, le faceva allontanare producendo rumore con pentole e piatti e sparando in aria con i fucili, facendo di tutto per respingere quella che sembrava una vera e propria invasione.

Ma quella volta le  persone furono colpite dai raggi sparati dai Chupa-Chupa, rimanendo fulminate e stordite da questi fasci emanati dalla sfera per poi sparire nel nulla.

Il termine Chupa-Chupa significa letteralmente "Succhia-Succhia", per via degli strani segni riportati sul corpo delle vittime che sono state colpite da questi misteriosi raggi di luce.

Foto ustioni provocate dall'ufo di Colares Island

 

Gli abitanti di Colares hanno sempre sostenuto di essere stati attaccati da strani oggetti luminosi chiamati Chupa-Chupa.

Il 2 settembre del 1977 Carlos era a letto a casa sua e stava fumando l'ultima sigaretta prima di andare a dormire.

All'improvviso vede avvicinarsi una sfera che entra letteralmente in casa, rimanendo sospesa davanti a lui sul soffitto della stanza.

I muscoli non rispondevano ai suoi comandi, era come immobilizzato e l'oggetto iniziò a roteare in tutta la camera.

Poi la sfera si mosse sulle gambe di Carlos, sentendosi esaminato da essa senza poter reagire agli eventi.

 

 AVVISTAMENTO ALIENO SUCKER-SUCKER

 

Per Carlos la sfera stava cercando una vena nelle gambe per potergli succhiare il sangue e per questo l'unica reazione fu gridare , a tal punto che la sfera si allontanò e sparì.

Cercò di sollevarsi dal letto ma barcollava, sentendosi debole e disorientato e, quando più tardi riesce a riprendersi, cammina tutta la notte per raggiungere l'unico ospedale dell'isola.

Giunto lì dice ai medici: "Vi prego aiutatemi, sono stato attaccato da un Chupa-Chupa. Me lo sono ritrovato in casa, per favore mi aiuti", e subito viene tranquillizzato e visitato dalla dottoressa Wellaide Cecim Carvalho.

Wellaide Cecim Carvalho

La dottoressa Wellaide Cecim Carvalho

In un primo momento, la dottoressa pensava si trattasse di una sorta isteria generale, poi però, visitando tutte queste persone, si rese conto che avevano riportato delle conseguenze fisiche tangibili, come ferite e bruciature, all'altezza delle spalle, del petto e del collo.

Tutte le vittime accusavano una forte debolezza e disorientamento, facendo pensare ai sintomi di un'abbandonante perdita di sangue, ma la dottoressa non riesce a ricondurre i sintomi a nessuna malattia nota.

Un uomo mostra le ustioni provocate dall'ufo di Colares Island


Una sera la dottoressa assiste alla visione di una di queste sfere e, memore di quello che gli avevano raccontato i suoi pazienti, si rende conto di essere in pericolo per un'imminente attacco da parte di questa sfera luminosa, ma fortunamente ciò non avvenne ed essa sparì.

Diventa così una testimone oculare attendibile, tanto che il governo brasiliano ne viene a conoscenza ed invia una task force a Colares, aprendo così un'indagine per capire cose stesse accadendo.

Nel settembre del 1977, l'Areonautica Militare brasiliana avviò un'indagine top secret con il nome "Operazione Saucer" e, tra gli agenti che si recarono sul posto, la maggior parte asserì di aver visto degli Ufo.

Nel giro di 4 mesi, il 90% degli abitanti dell'isola, ovvero circa 9.000 persone, lasciarono Colares Island per non farvi più ritorno.

Alcuni ufficiali brasiliani, affermarono che quelle luci fossero il risultato di test americani su armi di ultima generazione, richiamando in sede la task force, secretando fino agli '90 i documenti top secret sulla vicenda.

 




venerdì 16 dicembre 2022

INCIDENTE DELLA FORESTA DI RENDLESHAM

 RENDLESHAM FOREST UFO

RENDLESHAM FOREST UFO

Modellino dell'Ufo avvistato a Rendlesham.

Documenti riguardanti un evento celebre, verificatosi a Rendlesham Forest - Suffolk nel 1980, che è stato soprannominato il "Roswell della Gran Bretagna" dopo l'incidente UFO statunitense del 1947.

Il 26 dicembre del 1980, presso la base aerea statunitense di Woodbridge, un soldato durante la ronda notturna notò una luce rossa intensa, provenire dalla foresta di Rendlesham.


RENDLESHAM FOREST ufo

Entrata della Base Aerea di Woodbridge.

Il sergente James Penniston, assieme ai soldati John Burroughs e Edward Cabansang, si inoltrarono nella foresta finchè giunsero nel luogo dell'avvistamento, trovandosi di fronte un oggetto metallico di forma piramidale, che emanava forti luci di diversi colori.

L'oggetto si sollevò da terra ed iniziò a volare sopra la foresta, sparendo nel nulla, mentre a terra furono trovate tracce dove era poggiato l'ufo, riscontrando una presenza elevate di radiazioni.

Il 28 dicembre dello stesso anno l'ufo riapparve nella foresta ed il tenente colonnello Charles Halt, assieme ad altri uomini della base, andò personalmente a controllare l'accaduto, (vedi fondo pagina per ascoltare l'audio originale della testimonianza di Halt).


THE RENDLESHAM ENIGMA

Il tenente colonnello Charles Halt.

Arrivati sul luogo, le comunicazioni radio iniziarono ad essere disturbate da interferenze, dovute alla presenza massiccia di radiazioni, misurate da un soldato con un contatore Geiger.

Ad un tratto videro un oggetto metallico fluttuare nell'aria, di colore rosso, e decisero di avvicinarsi, ma l'ufo si allontanava verso il confine della base, dove l'oggetto emanò una fortissima luce bianca, che lo scompose in 5 oggetti bianchi luminosi, che si allontanarono dalla base.

 

SPIEGAZIONI DEL FENOMENO DELLA FORESTA DI RENDLESHAM


Elenchiamo le ipotesi più plausibili fatte dagli esperti, le quali possono collocarsi singolarmente o contemporaneamente, per spiegare il fenomeno:


1) FARO DI ORFORD NESS

RENDLESHAM FOREST UFO

Il faro di Orford Ness

 

Vicino la base sorge il faro di Orford Ness, che con la sua luce potrebbe aver illuminato la foresta, dando la sensazione di un oggetto non identificato;


2) BOLIDE O METEORA

RENDLESHAM FOREST UFO

Bolide sulla foresta di Rendlesham.


Quella notte si registrò il passaggio di un bolide, che potrebbe spiegare il fenomeno;


3) LUCI LASER BASE NSA

RENDLESHAM ufo incident

Base NSA.


Nella zona c'è una base della NSA, che studia e testa tecnologie laser, ed il fenomeno potrebbe essere attribuito ad esperimenti della base;


4) RECUPERO SATELLITE SPIA

RENDLESHAM ufo incident

Satellite spia russo recuperato nella foresta di Rendlesham.


Le luci avvistate potrebbero essere quelle delle torce di altre pattuglie, presenti quella notte nella foresta, nell'intento di recuperare un satellite spia sovietico.

 

5) SCHERZO DELL'AGENTE KEVIN CONDE

rendlesham ufo

L'agente di polizia Kevin Conde.


L'agente confessò, in seguito, di aver organizzato uno scherzo, la notte del 26 dicembre del 1980, accendendo i lampeggiatori ed i proiettori, della sua auto di pattuglia.



DOCUMENTI DESECRETATI DELL'AVVISTAMENTO UFO DI RENDLESHAM


I documenti, oltre che parlare dell'UFO atterrato, fanno riferimento anche ad un secondo UFO apparso poco dopo il primo e questi sono i rimanenti documenti ufficiali del caso:

 


 DI SEGUITO TUTTI I DOCUMENTI IN PDF DEL CASO DI RENDLESHAM:







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