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mercoledì 2 novembre 2022

MESSAGGIO A GERTRUDIS FINK


PROFEZIA DI GERTRUDIS FINK







Il 26 maggio del 1950 a Duren in Germania, la veggente Gertrudis Fink, ebbe una visione su una futura guerra mondiale.

Come tanti veggenti, pre e post guerre mondiali, anche alla Fink apparve la Madonna che le confidò quanto segue:

"Vidi tre grandi colonne di fuoco bruciare a Est, erano rosse e avanzavano travolgendo l'Europa. Una colonna di fuoco uscì da Mosca e giunse alle porte di Roma, poi si diresse al Vaticano; le altre due colonne di fuoco si diressero verso la Germania. Allora la Vergine mi disse che la luce orientale andrà contro la luce occidentale. La Vergine disse: "Ti do due segnali: il primo, quando i russi avranno occupato la Cecoslovacchia e la città di Praga, e il secondo, quando una buona parte dei prelati e sacerdoti avranno abbandonato il proprio ministero. Non potrò trattenere oltre il castigo di mio figlio".


I russi invasero la Cecoslovacchia 18 anni più tardi. In quanto ai prelati e ai sacerdoti, se non stanno abbandonando in termini generalizzati il loro ministero sacro, stanno tuttavia diminuendo sempre di più, a giudicare dal numero dei nuovi seminaristi; il sacerdozio è senz'altro in grande decadenza. Ogni giorno abbiamo meno vocazioni e i fedeli si riducono, perché i sacerdoti non difendono e non diffondono adeguatamente il credo divino.





STONEHENGE, AVEBURY ED ALTRI SITI MEGALITICI

Per onorare i loro morti ed esplorare i cieli gli uomini primitivi crearono imponenti strutture di terra e di pietra.

MEGALITI

L'allineamento di parecchi megaliti di Stonehenge, con il punto in cui sorge il Sole nel solstizio d'estate, fa pensare che la struttura sia stata utilizzata come osservatorio astronomico, da agricoltori neolitici.

Ci parlano di miti e leggende, di un tempo primordiale in cui l'uomo cercava di rivolgersi alle forze ignote e tentava la propria apoteosi solo per mezzo di strumenti noti e rozzi.

Questi antichissimi, imponenti prodotti delle culture più disparate, si possono trovare ovunque sulla terra, dai giganteschi pilastri di Stonehenge, disposti in un immenso cerchio sulla piana di Salisbury, alle Linee di Nazca, (LEGGI QUI IL MIO POST IN PROPOSITO), dal Great Serpent Mound al Cavallo di Uffington.

Analoghe asserzioni sono state fatte sugli allineamenti di oltre 3.000 pietre di Carnac in Francia e, sulle ruote magiche degli Indiani d'America.

 

Allineamenti di Carnac.

La parola "megalite" deriva dal greco e significa grande pietra e sono presenti in Giappone, India e Sardegna, con i famosi "nuraghi".

Ruota Magica degli Indiani D'America.

Ben 50.000 di queste costruzioni, si trovano in una vasta fascia che va dalla Scandinavia all'Italia alla Gran Bretagna e, alcune di queste, risalgono a circa 5.000 anni prima di Cristo, (CLICCA QUI PER LEGGERE I VANGELI APOCRIFI) ed oltre 2.000 anni prima della costruzione della Grande Piramide Egizia di Giza.

 

Nuraghi in Sardegna.

Questi monumenti furono progettati e costruiti da uomini del neolitico, ovvero semplici agricoltori che non conoscevano ancora l'uso della ruota e che avevano una vita breve, mediamente 36 anni per gli uomini e 30 per le donne, facendo presupporre che le opere, venissero in seguito realizzate dai figli o dai nipoti.

 

 SITO MEGALITICO DI STONEHENGE

Sito megalitico di Stonehenge.

Gli studi hanno dimostrato che, molti dei grandi anelli megalitici della Gran Bretagna, di cui Stonehenge è solo il più celebre, erano grandi osservatorii celesti primitivi.

Stonehenge, il più famoso dei cerchi megalitici, è il risultato di 1.000 di fatiche, iniziato con un immenso fossato circolare ed almeno tre monoliti, uno dei quali la Pietra del Tallone,  allinea approssimativamente il centro con il punto in cui sorge il sole a mezza estate.

Pietra del Tallone di Stonehenge.

Nel 1965 l'astronomo Gerald Hawkins sosteneva che ogni pietra era stata collocata, in modo da essere allineata con il Sole nascente e con il Sole al tramonto, in determinati giorni dell'anno, come i solstizi d'estate e d'inverno.

Gerald Hawkins.


Con l'aiuto di un calcolatore, Hawkins concluse che Stonehenge non era altro che un osservatorio preistorico, che si basava su un rozzo sistema di calcolo costituito dai 56 misteriosi fori, posti subito all'interno del perimetro di cinta,  chiamati "Fori Aubrey".

Spostando dei contrassegni di legno o di pietra da un foro all'altro, gli antichi astronomi avrebbero potuto calcolare le fasi della Luna e preannunciare le Eclissi.

L'astronomo Fred Hoyle, condivise le idee del collega Hawkins, teorizzando che i fori rappresentassero il cammino del Sole, mentre i contrassegni all'interno il Sole, la Luna ed alcune congiunzioni dell'orbita lunare.

 

 SITO MEGALITICO DI AVEBURY

 

Avebury, il più grande cerchio di pietre della Gran Bretagna, è stato costruito 500 anni prima di Stonehenge.

"Avebury figurava nei confronti di Stonehenge come una cattedrale rispetto ad una chiesa parrocchiale", così diceva l'archeologo inglese John Aubrey, quando nel 1649, durante una battuta caccia alla volpe, scoprì casualmente il sito megalitico di Avebury.

John Aubrey che durante una battuta di caccia alla volpe scoprì Avebury.


Il luogo mescola tumuli e menhir in una struttura favolosa, con un ampio fossato circolare e relativa scarpata, all'interno del quale sorgono, in un perimetro di circa 400 metri di diametro, i resti di due circoli di pietra più piccoli, e la parte settentrionale di un villaggio, che si è sviluppato  negli ultimi secoli.

A poco più di 1 chilometro a sud del grande cerchio, sorge una struttura chiamata Silbury Hill, una collina di terra alta 60 metri con un diametro di 150 metri, forse il mausoleo di un grande capo, anche se scavi successivi non hanno rivelato presenze di scheletri umani.

 

Il cumulo di terra alto 40 metri, chiamato Silbury Hill, opera di agricoltori preistorici che usavano attrezzi d'osso.

La costruzione di Avebury coprì un periodo di 500 anni e venne usato come centro religioso e civico.

Lo storico inglese Aubrey Burl, a proposito disse: "Morte e rigenerazione sono i temi di Avebury. Il mondo neolitico era affollato di spiriti e simboli, in tale mondo un vaso deliberatamente rotto assumeva una nuova esistenza, altrettanto reale di quella che aveva lasciato. Era un mondo in cui si aveva bisogno dei morti e in cui vita e morte non erano concetti separati, ma uno il riflesso dell'altro".

 

LEY LINES DI ALFRED WATKINS

Alfred Watkins.

Nel 1921 Alfred Watkins, un ricco commerciante inglese di birra, mentre stava recandosi a cavallo verso la regione del Herefordshire, sua terra natia, ebbe un'improvvisa rivelazione: "La barriera del tempo si sciolse e vidi tesa su tutto il paese una rete di linee che collegavano i luoghi sacri con i siti dell'antichità. Tumuli, vecchie pietre, croci e vecchi crocevia, chiese erette nei luoghi di culto precristiani, alberi leggendari, fossi e pozzi sacri erano disposti secondo precisi allineamenti".

Watkins chiamò questi schemi preistorici con il termine "Lay" o "Antichi sentieri in linea retta", pubblicati poi nel suo volume "The Old Straight Track" nel 1925.


Ley Lines a Stonehenge.

  DOLMEN E MENHIR

I monumenti fin qui descritti, vengono classificati in due categorie: i Dolmen e i Menhir.

 

  COSA SONO I DOLMEN

I dolmen di Luras.

I Dolmen sono rozze costruzioni di grandi pietre poste una sopra l'altra, come castelli di carte e tavolta semisepolte sotto cumuli di terra.

Tali monumenti variano molto in grandezza: da piccoli e semplici ripari con tre lastroni laterali ed una pietra di copertura, a costruzioni ricoperte da imponenti volte comprendenti un gran numero di pietre, come il Dolmen di Bagneux.

Dolmen di Bagneux.

Lungo 18 metri e largo 6 metri, questo monumento è composto di 13 lastroni verticali e 4 pietre di copertura, di cui la più grande pesa circa 86 tonnellate, cosa che fece pensare ad un Ammiraglio inglese che, occorressero almeno 3.000 uomini per sollevare e mettere in posizione una pietra di tale grandezza.

A quanto sembra, la maggior parte dei dolmen fungeva da tomba comune, così come i tumuli sparsi nella campagna inglese servivamo da cimiteri tribali o familiari, per il popolo neolitico di Windmill Hill.

In un solo dolmen sono stati trovati ben 300 scheletri ammucchiati, mentre in Danimarca ne fu trovata una così piena che dava l'impressione di essere stata stipata fino all'orlo e che poi la pietra di copertura fosse stata premuta sopra, come il coperchio di una valigia troppo piena.

 

Dolmen di Poulnabrone.

Non tutti i dolmen però contengono resti umani ed alcuni studiosi hanno ipotizzato che, molti ambienti interni fossero usati come templi per il culto dei morti e vi si svolgessero riti sacrificali ed atti di cannibalismo.

Probabilmente, l'uomo preistorico credeva che lo spirito risiedesse nella testa, di conseguenza le fratture cerimoniali del cranio potrebbero essere state eseguite in segno di venerazione per liberare lo spirito del defunto.

  

COSA SONO I MENHIR  

Menhir di Mitchell’s Fold in Inghilterra.

Il Menhir è costituito da una sola pietra verticale di grandi dimensioni e probabilmente, serviva come Totem del ciclo vitale.

Alcuni sorgono totalmente isolati, altri giacciono frantumati al suolo come il Grand Menhir Brisé di Locmariaquer, con un imponente masso di 340 tonnellate che avrebbe raggiunto l'altezza di 18 metri, distrutto forse da un terremoto o caduto durante la sua collocazione.

 

Grand Menhir Brisé di Locmariaquer.

Più spesso i menhir sono raggruppati in cerchi od anelli, come a Stonehenge o Avebury ed in altre parti dell'inghilterra. 

Questi anelli concentrici hanno sollecitato l'immaginazione della gente per secoli, tanto che nel Medioevo si attribuiva a queste pietre un potere malefico o taumaturgico a seconda dei casi.

Streghe, (LEGGI IL MIO POST SULLA STREGONERIA), che si radunavano intorno ad esse per praticare la magia nera e giovani donne sterili che scivolavano sulle pietre, talvota spalmate di miele o olio, con le natiche nude per propiziare la fertilità.

La chiesa, per reagire energicamente contro la sopravvivenza di tali costumi pagani, iniziò una campagna per demitizzare i menhir, strappandoli dal suolo e collocandoli nelle murature delle chiese o costruendo attorno ad essi edifici ecclesiastici.

Nel XVIII secolo, ad esempio, ad Avebury la distruzione fu affidata ad un contadino chiamato Robinson Ammazzapietre.

William Stukeley.

William Stukeley, fu testimone di queste spedizioni punitive e, nonostante fosse contrario a questo scempio, ne contribuì a diffonderne il mito.

Nel 1740 scoprì il primo indizio, quando notò che l'asse della struttura era esattamente orientato a nordest, dove il Sole sorge al sostizio d'estate, il 21 giugno, il giorno più lungo dell'anno, spiegando, quindi,  come mai degli antichi agricoltori si diedero tanto da fare per erigere questi anelli di pietra.

L'ecclesiastico scrisse che i cerchi di pietra erano stati eretti dai Druidi,  i sommi sacerdoti che popolarono Inghilterra ed Europa, prima dell'avvento del Cristianesimo.

 

ASTROARCHEOLOGIA DI ALEXANDER THOM


All'inizio degli anni '30, il professor Alexander Thom intraprese delle indagini sui megaliti d'Inghilterra.


Alexander Thom.




In un arco di circa 40 anni, studiò più di 600 cerchi di pietre ed allineamenti in tutta l'Inghilterra ed Europa occidentale, volendo dimostrare come fossero tutti collocati in modo da facilitare lo studio del Sole, della Luna e delle Stelle.

Scoprì che un tipico menhir formava una specie di mirino di pietra il quale, allineato con rilievi naturali all'orizzonte, puntava verso una particolare configurazione celeste.

Nei tumuli di oltre 3.000 pietre a Carnac, Thom individuò allineamenti che parevano formare una sorta di grafico, sul quale gli astronomi preistorici potrebbero aver rivelato la posizione di corpi celesti.

Scoprì, inoltre, l'unità di misura usata dagli ingegneri megalitici, che ribattezzò "Iarda Megalitica", di circa 0,816 metri e la forma di alcuni anelli di pietre, indicavano che i costruttori conoscevano bene i rudimenti della geometria.

I lavori di Thom, Hawkins ed altri, hanno posto le fondamenta per una nuova scienza, chiamata "Astroarcheologia", che esplora le conoscenze astronomiche di antiche popolazioni.

CAVALLO DI UFFINGTON

Il misterioso cavallo bianco di Uffington, lungo pià di 112 metri, era visibile nella campagna inglese fin dall'inizio della nostra era. Fu ottenuto asportando la terra per mettere a nudo lo strato di gesso sottostante.

Altre popolazioni neolitiche realizzarono, su una collina inglese, un cavallo bianco lungo più di 112 metri, chiamato Cavallo di Uffington o Cavallo Bianco di Uffington.

Scavando ed asportando la terra, si mise a nudo lo strato di gesso sottostante, rendendo visibile dall'alto quest'opera gigantesca.

Realizzato tra l'Età del Bronzo, potrebbe avere un significato magico e religioso, addirittura secondo alcune leggende, sarebbe l'impronta lasciata dal Drago ucciso da San Giorgio, oppure la rappresentazione simbolica dei cavalli utilizzati in quel periodo. 

TUMULI NORDAMERICANI

  TUMULI DI ADENA TUMULI DI HOPEWELL E TUMULI DEL MISSISSIPPI

 

CULTURA ADENA

Tumuli di Adena.

Nell'Ohio meridionale si insediò la civiltà degli Adena, contraddistinta dal tema della morte.

 

CULTURA HOPEWELL

Tumuli di Hopewell.

 

Circa 200 anni dopo la nascita di Cristo, nell'Illinois nacque la civiltà degli Hopewell, che si diffuse rapidamente e soppiantò quella Adena.

Portarono l'ossessione della morte agli estremi e, come gli antichi Egizi, seppellivano i loro morti attorniati da oggetti preziosi, come rame, mica e oro.

Gli Hopewell crearono tumuli più grandi di quelli degli Adena, alcuni dei quali utilizzati come centri per riti religiosi.

 

CULTURA DEL MISSISSIPPI 

Piramide tronca del Mississippi.


Una società successiva, quella del Mississippi, conquistò il dominio della parte meridionale degli Stati Uniti, all'incirca nel 700 d.C., edificando tumuli monumentali, la cui foggia a forma di piramide tronca fa pensare ad un forte influsso da parte degli Olmechi, (LEGGI QUI IL MIO POST IN PROPOSITO).

Come gli Olmechi, i Mississippiani erano affascinati dal Sole, dal fuoco e dai sacrifici umani.

Una delle basi principali di questa civiltà, si trovava a Cahokia nell'Illinois, dove sorgono centinaia di tumuli, il più grande dei quali copriva circa 64.000 metri quadrati e superava i 30 metri di altezza, fungendo probabilmente da tempio per cerimonie religiose.

Gli archeologi scoprirono un cerchio di circa 140 metri di diametro fornito di fori, attraverso i quali venivano infissi pali di legno come punti fissi di un osservatorio.

Nei secoli XVII e XVIII, quando giunsero gli esploratori bianchi, la maggior parte delle tracce della civiltà del Mississippi era già scomparsa, come del resto il declino delle due culture, quella degli Adena e degli Hopewell.

 

BIG HORN MEDICINE WHEEL

Il tumulo chiamato Big Horn Medicine Wheel o Ruota Magica di Big Horn.

Nel Wyoming sulla cima del monte Big Horn, sorge un tumulo chiamato "Big Horn Medicine Wheel" oppure "Ruota Magica di Big Horn", una ruota litica sepolcrale o cerimoniale.

Attribuita a varie popolazione dell'Ovest, dai Crow ai Cheyenne, dagli Shoshoni agli Arapaho, la ruota rappresenta un irregolare tracciato circolare, in semplici sassi di circa 25 metri di diametro.

Intorno al perimetro vi sono 6 monticelli di pietre, collocati ad intervalli regolari, mentre 28 raggi si dipartono dal centro verso il perimetro.

Sedondo alcuni studiosi potrebbe essere una mappa astronomica e/o astrologica, una rappresentazione simbolica della vita o dei cicli dell'universo.

Il termine medicina per gli indiani ha un'accezione diversa, ovvero il potere che si assorbe dalla conoscenza dell'universo, rappresentando nel cerchio le varie fasi per arrivare a questa conoscenza.

 

GREAT SERPENT MOUND

Il Grande Serpente dell'Ohio.


Nell'Ohio meridionale è possibile vedere l'effige chiamata Great Serpent Mound o semplicemente Serpent Mound o Grande Serpente dell'Ohio.

Larga circa 6 metri ed alta 1 metro e mezzo, questo grande serpente si snoda per quasi 400 metri, attraverso una zona boscosa dell'Ohio.

Le sue fauci sono aperte come per afferrare un altro tumulo di forma conica, che sta forse a rappresentare un uomo od una rana.

Le origini del Grande Serpente sembrano collegarlo alla cultura Adena, vista la vicinanza ad un tumulo sepolcrale di questa civiltà.

Un pastore battista dell'Ohio, avanzò l'ipotesi che sia stato Dio stesso a creare il tumulo per ricordare il luogo dove avvenne la tentazione di Adamo ed Eva, mentre un ricercatore propose la rappresentazione dell'Orsa Minore.




RAPITA E MESSA INCINTA DAGLI ALIENI

GIOVANNA PODDA LA DONNA CHE HA FATTO SESSO CON GLI ALIENI



GIOVANNA PODDA INCINTA ALIENI

Giovanna Podda racconta di aver fatto sesso e di essere stata messa incinta dagli alieni dopo il suo rapimento

 

Una storia incredibile. Giovanna Podda confessa amareggiata: "Non ne potevo più di sentirmi sghignazzare dietro le spalle ad ogni passo, volevo solo raccontare quel che mi è capitato". 

Tutto è cominciato due anni fa con una denuncia-coraggio raccolta dalla trasmissione Mistero condotta da Enrico Ruggeri

A settembre la donna tornerà sugli stessi schermi per una nuova apparizione. Giovanna ha raccontato di essere stata rapita dai "Grigi", un popolo di alieni, all'età di cinque anni e per decine di volte di essere stata sottoposta ad analisi e inseminazione,

A sostegno della sua tesi pubblica su Facebook, una foto della sua mano che mostra i segni di una siringa di vetro a tre aghi curvi, con la quale gli alieni avrebbero prelevato la creatina.



GIOVANNA PODDA MOSTRA SEGNI ALIENI SU FACEBOOK

Foto del profilo Facebook di Giovanna Podda, dove mostra i segni sulla mano di una siringa di vetro con tre aghi per prelevare la creatina.

Nella foto si legge: "Forse è giunta l'ora di mostrarvi da dove i grigi ora prendono la creatina con una siringa di vetro a tre aghi curvi....dicono che da dietro il ginocchio non si può più perchè si è formata una ciste. Volevano farmelo al collo poi hanno cambiato idea!"

Trattata da cavia per dar vita ad una nuova razza mista di terrestri e extraterrestri. 

"Sono rimasta incinta una ventina di volte, una di queste è andata male e il feto malformato è rimasto a casa mia", ricorda, mentre nella sua abitazione di Quartu, mostra l'autopsia di presunti resti di un feto, una sorta di amalgama di carne ed ossa insanguinati.



FETO ALIENO GIOVANNA PODDA

Feto alieno espulso dal corpo di Giovanna Podda.

Poi indica come prove tracce verdi fosforescenti e indelebili sul suo corpo, sul materasso, sulle pareti. Fino a quella che definisce la prova madre: la fotocopia di una tac che rivelerebbe l'anomala presenza dentro di lei di un oggetto non qualificabile.

Un'esperienza a dir poco insolita che ha provocato scetticismo a non finire e molta ironia. Ma c'è chi le crede. A partire dal suo compagno, con cui convive da quando ha dovuto lasciare il suo paese natale. 

Ma non solo, perchè il 24 e 25 settembre è chiamata a portare la sua testimonianza e sarà una delle relatrici al convegno "Interazioni tra umani e alieni" in programma a Roma con la partecipazione straordinaria di Trevis Walton, l'uomo rapito dagli extraterrestri. "Da quando frequento i convegni di ufologia non mi sento più sola, né pazza", aggiunge Giovanna che riprende con il suo racconto.

"Sono rimasta vittima di sequestro da parte di un gruppo di extraterrestri, con tanto di astronave. Mi hanno portato in un luogo misterioso, sottoposta a dolorosi esperimenti, c'erano altri umani, soffrivano, cercavano di ribellarsi, ma erano inermi". 

Un racconto a cui il mondo scientifico per lo più non ha dato credito. Giovanna si porta appresso quella che dichiara essere una sacrosanta e cruda verità e non il parto di una mente esaltata, come in tanti credono. "Ho avuto il coraggio di rivelare questa verità"

"Non sono l'unica a vivere simili esperienze" - sottolinea - "ma altri preferiscono tacere. Io sentivo il bisogno di rendere noto questo dramma che sto vivendo. Liberarmi di un grande peso e far uscire altre persone allo scoperto. Invece mi si è appesantito il fardello. Ma non mi pento. Si vogliono tenere nascoste certe verità. Ma gli extraterrestri esistono e sono qua tra noi".





DITTATORI DEL 900 - FRANÇOIS PAPA DOC DUVALIER

 

FRANÇOIS DUVALIER

papa doc

François Papa Doc Duvalier


DUVALIER IL DITTATORE DI HAITI

Per 14 anni François Papa Doc Duvalier ha governato su Haiti, usando la violenza ed il Vudù, (leggi qui il mio articolo in proposito).

"Sono stato eletto Presidente a vita e questa è la volontà del popolo haitiano", dirà in seguito in un'intervista rilasciata a dei giornalisti.

E' un tiranno che, con il suo esercito privato, ha ucciso 30.000 connazionali, eliminando chiunque minacciasse il suo potere. 


ATTENTATO AI FIGLI DI DUVALIER

Il 23 aprile 1963 a Port-Au-Prince, sesto anno del violento regno di François Duvalier, dittatore di Haiti, sta per diventare anche il più sanguinoso.

Al Palazzo Presidenziale, l'uomo che chiamano Papa Doc, riceve notizie sconvolgenti, ovvero hanno sparato alla guardia del corpo e allo chauffeur dei suoi figli, cosa che lo fece infuriare mandandolo fuori di testa.

Accecato dalla furia convoca il capo il capo delle sue guardie e gli dà un ordine: trovare i responsabili ed ucciderli tutti.


Francois Benoit HAITI DUVALIER

Francois Benoit

Inizia la caccia all'uomo che, Papa Doc ritiene, a torto, il responsabile, ovvero l'ex Ufficiale dell'Esercito Francois Benoit.

   

IL RACCONTO DI FRANCOIS BENOIT


"Tutto ebbe inizio alle 8 del mattino del 26 aprile del 1963, ma a quel punto avevo già ottenuto asilo politico presso l'Ambasciata Dominicana", dirà in seguito l'ufficiale in un'intervista successiva.

Anche se lui è in salvo la famiglia, composta dal padre Giudice, la moglie di suo padre e suo figlio piccolo, rimangono in pericolo.

Il Giudice Benoit e sua moglie erano appena tornati dalla Messa, a casa loro con il piccolo, la cameriera e degli ospiti, quando videro arrivare una camionetta piena di guardie presidenziali e tutti coloro che sono in quella casa vengono uccisi e poi dati alle fiamme e nelle ore successive, centinaia di persone vengono assassinate o fatte sparire.

Secondo alcuni racconti il figlio neonato di Benoit, fù preso dallo stesso Duvalier il quale forse lo uccise sacrificandolo, anche se ad oggi non si sa nulla del piccolo.

 

 RIVOLUZIONE HAITIANA

Nel XVIII secolo Haiti era dei Francesi e si chiamava "San Dominique", detta anche "La Perla delle Antille", che produceva abbondanti raccolti, che assicuravano alle classi agiate di Parigi, ingenti ricchezze.

Nel 1791 gli schiavi scatenano la rivoluzione contro il sistema coloniale francese e, sotto il comando di Toussaint Louverture e Jean-Jacques Dessalines, combattono disperatamente per liberare il loro paese, cacciando e sconfiggendo i francesi dall'isola.

rivoluzione haitiana

Toussaint Louverture

Non solo sconfissero i proprietari delle piantagioni e le truppe francesi, ma anche gli Spagnoli, Inglesi e gli Americani, tutte le superpotenze del tempo. 
RIVOLUZIONE HAITIANA

Jean-Jacques Dessalines

Nel 1804 conquistano la loro indipendenza e nasce così la Nazione di Haiti.

 

INVASIONE AMERICANA DI HAITI

Ma quando François Duvalier ha solo 8 anni, Haiti perde la sua indipendenza.

Il 15 luglio, con l'imminente ingresso dell'America nella Prima Guerra Mondiale, questi occupano il paese e per gli haitiani di colore, come Duvalier, è una catastrofe.

A causa delle ingiustizie subite dalla sua gente, il giovane Duvalier matura un odio feroce per gli Stati Uniti e per tutto ciò che rappresentano.

Nel 1934 le truppe lasciano l'isola ed il paese riconquista l'indipendenza, lo stesso anno in cui Duvalier si laurea in Medicina, iniziando una promettente carriera al servizio della gente di Port-Au-Prince.


ATTIVISMO NERO E RITI VUDU'

Dopo l'esperienza dell'occupazione statunitense la sua vera passione è l'"Attivismo Nazionalista Nero" e si unisce al Movimento Noirista, il quale intendeva riaffermare orgogliosamente le loro radici africane.

Sempre più affascinato dalle sue antiche origini, Duvalier inizia a studiare la religione "Creola-Haitiana", ovvero il Voodoo.

Nel vudù c'è una sola divinità "Bondye", ma questo Dio supremo non si occupa del nostro mondo, al suo posto dei potenti semidei, spiriti chiamati "Loa", interagiscono con gli uomini.

bondye vudù

Bondye Loa Vudù

Studiando i rituali voodoo, Duvalier capisce meglio come la religione influenzi la vita del popolo locale e questi rituali sono associati al potere, tanto che ad oggi molti haitiani sono convinti che per diventare Presidente, questi debba stringere un patto con il Diavolo o con il lato oscuro del Vudù.

Nel 1944 ottiene una borsa di studio per studiare Salute Pubblica, presso l'Università del Michigan ed al suo ritorno in patria, guida un programma per portare la medicina moderna ai contadini haitiani, afflitti da una malattia deturpante chiamata "Framboesia", che riuscì a debellare grazie all'uso della penicillina.

framboesia duvalier haiti

Segni tipici della Framboesia

Grazie a ciò diviene famoso e gira il paese, portando nei paesi più sperduti questa medicina, percorrendo il tutto a piedi.

Si fece la reputazione di uomo gentile, disponibile e guaritore e da quel giorno iniziarono a chiamarlo "Papa Doc", poichè gli abitanti, analfabeti e superstiziosi, sostenevano che Duvalier non curasse solo con la medicina ma anche con dei poteri sovrannaturali vudù, che lui stesso possedeva e questo lo convince del fatto che può usare la popolarità che ha acquisito per ottenere il potere assoluto.

 

ASCESA AL POTERE DI DUVALIER

Nel 1946 inizia la scalata al potere politico haitiano, divenendo Ministro della Salute del Governo del Presidente Dumarsais Estimé, suo compagno noirista.

presidente haiti

Presidente Dumarsais Estimé

Quattro anni dopo l'esercito rovescia il governo di Estimé e Papa Doc lascia l'incarico ed il Colonnello Paul Eugène Magloire, diviene il nuovo presidente.

presidente haiti

Presidente Paul Eugène Magloire

Nel frattempo Duvalier vive in clandestinità ed inizia ad escogitare un piano per sovvertire il Governo, leggendo trattati politici da Marx a Macchiavelli e, da quest'ultimo, apprese che "Meglio essere temuti che amati", cosa che mise in pratica successivamente.

Questo lo trasformerà l'identità di medico al servizio della gente ad una forza del male, decisa a prendere il potere con ogni mezzo necessario.

Nel 1956 il nemico di Papa Doc, il colonnello Magloire, viene rovesciato dall'esercito e lascia il paese.

Sotto un governo ad interim, in attesa delle elezioni presidenziali, la nazione rischia di precipitare in una guerra civile e Duvalier torna dall'esilio e si reca alla redazione del giornale di Bernard Diederich:" 

Quando venne a trovarmi era silenzioso, molto gentile e mi annunciò della sua candidatura alla presidenza. Era ancora un idealista, che sentiva di poter fare cose buone una volta al governo".

Bernard Diederich duvalier

Il giornalista Bernard Diederich


DUVALIER VINCE LE ELEZIONI PRESIDENZIALI

Si presenta come il paladino della maggioranza nera impoverita, contro l'elite di pelle bianca della nazione, la sfida dei neri contro i mulatti, ed in un'isola con il 90% di uomini di colore Papa Doc aveva già vinto.

Il 22 settembre del 1957 ottiene una vittoria schiacciante iniziando così decenni di Dittatura per il governo di Haiti.

Il 22 ottobre dello stesso anno, ottenuta la carica di Presidente di Haiti, sa di non essere più al sicuro, visto che i suoi predecessori sono durati poco ed altri fatti a pezzi dalla folla.

Dei 22 capi di stato, tra il 1843 ed il 1915, solo uno ha finito il mandato in carica e persino l'eroe della Rivoluzione haitiana, il generale Jean-Jacques Dessalines, ha fatto una fine orrenda: fù squartato in piazza a Port-Au-Prince e dato in pasto ai maiali.

Non volendo fare la stessa fine, Duvalier procede immediatamente ad eliminare le minacce al suo potere, tra cui l'esercito nel voleva nominare gli uomini nelle posizioni chiave dell'esercito, rimuovendo gli alti ufficiali.

Un paio di mesi dopo il suo insediamento c'è una sparatoria intorno al palazzo: gli ex ufficiali dell'esercito attaccano tentando un colpo di stato, con mitragliatrici calibro 50.

Inizialmente in un numero di 200 soldati, si scopre poi che i ribelli dietro l'assalto in realtà fossero soltanto 8, che Duvalier sconfigge facilmente.


CREAZIONE DELL'ESERCITO TONTON MACOUTE

Decide quindi che non può fidarsi dei militari e che gli serve una nuova milizia per difendere il potere, una polizia più decisa e spietata delle forze armate.

Crea quindi i "Volontari per la Sicurezza Nazionale", ma la banda sarà più conosciuta con il nome dell'Uomo Nero del Folklore Haitiano: "Tonton Macoute", con il segno distintivo degli occhiali da sole neri, per avere un'aria particolarmente sinistra.

simbolo effigie Tonton Macoute

Era formato da carcerati delle prigioni di stato, assassini e ladri che, mentre stavano ancora scontando la pena, vennero arruolati e gli diedero armi e carta bianca per fare tutto ciò che Duvalier comandava.

Tonton Macoute haiti

Un soldato Tonton Macoute

Nel tempo diventarono più numerosi dell'esercito regolare, tanto da diventare costosi per Duvalier, il quale deve trovare liquidità ed armi per mantenerli e pensa al paese che più odia come fonte di denaro: gli Stati Uniti d'America, che non amano il suo regime.


FIDEL CASTRO CONQUISTA CUBA E DUVALIER RICATTA L'AMERICA


Duvalier ha un colpo di fortuna quando, nel gennaio del 1959 Fidel Castro vince la sua rivoluzione, facendo di Cuba una nazione comunista, spostando l'attenzione dell'America da Haiti a Cuba.

Rassicura gli americani di essere profondamente anticomunista ed iniziò a minacciare continuamente gli Stati Uniti con richieste tipo: "Se non potete darmi altri 50 milioni di dollari in aiuti potrei chiederli ad altri, magari in Oriente o ai nostri amici su quell'isoletta", riferendosi a Cuba.

Il ricatto funziona e a Duvalier arrivano milioni di dollari in aiuti finanziari ed un distaccamento dei Marines per addestrare i suoi soldati.


DUVALIER HA UN COLLASSO E DIVENTA BARON SAMEDI

Anche il dittatore ha il suo tallone d'Achille, il diabete ed il 24 maggio del 1959, ha un collasso e va in coma per 9 ore.

Alla fine il suo braccio destro, Clement Barbot, gli fà un'iniezione di glucosio e Papa Doc riprende conoscenza e successivamente gli Americani lo curarono a Guatanamo.

clément barbot

L'uomo che salvò Duvalier dalla morte

Rimase in coma a lungo, lasciandogli dei danni celebrali o cambi comportamentali di lunga durata e, se prima era spietato, ora è diventato un folle sanguinario, iniziando a comportarsi come il più potente Loa di tutto il Vudù, "Baron Samedi", il custode dei cimiteri.

loa vudù

Il Loa Baron Samedi

Uno dei più potenti semidei Vudù, la figura più terrificante del folklore haitiano, colui che profana le tombe di notte, incarnazione stessa della morte che possedeva una voce bassa e sibilante.

Papa Doc iniziò a vestirsi solo di nero, con un grande cappello di feltro, imitando il semidio anche nella voce: "Sono venuto qui per curare le ferite di tutti gli Haitiani".


IL SECONDO MANDATO PRESIDENZIALE DI DUVALIER

Il primo segno del cambiamento di Duvalier è la sua decisione di stravolgere la Costituzione, che prevede un solo mandato per ogni presidente ed il 30 aprile del 1961, durante le elezioni presidenziali, c'è un solo nome a parteciparvi: François Duvalier, che vince le elezioni con 1.300.000 voti a zero, una vera e propria farsa.

Con l'esercito e la sua milizia privata, i Tonton Macoute, Papa Doc instaura un regime di terrore, riducendo al silenzio l'intera popolazione usando un sistema simile a quello della STASI della Germania Orientale.

L'obiettivo di questo terrore è la bieca avidità, anche se Haiti è terribilmente povera il dittatore ed i suoi continuano a spremerla, milioni di dollari di tasse ed aiuti internazionali, svaniscono nelle tasche del suo regime.

Le vittime di Duvalier furono migliaia, torturate ed uccise perchè non volevano dare la figlia ai Macoute oppure non volevano dare loro il negozio.

Il dittatore diventa sempre più paranoico, praticamente sempre rintanato nel suo palazzo fortificato e quando si avventura all'esterno è circondato dalle guardie.

Per far vedere che ama il popolo distribuisce qualche spicciolo, è il suo modo per farsi circondare dall'affetto della sua gente:

"Ricordo Duvalier che dalla sua auto getta soldi alle persone fuori, che gli corrono dietro per raccogliere quei pochi dollari. Per me è stata un'indegnità assoluta", ricorderà in seguito uno dei presenti quel giorno.


PAPA DOC UCCIDE IL PRESIDENTE KENNEDY CON IL VOODOO

Washington continua ad elargire milioni di dollari all'anno in aiuti ad Haiti, ma il Presidente Kennedy, (leggi qui il mio articolo in proposito), è stanco di vedere il dittatore intascare questi soldi senza aiutare la popolazione.

Taglia gli aiuti economici ad Haiti e cerca un modo per reintrodurre la Democrazia nel paese, ma il 22 novembre del 1963 a Dallas, Texas, Kennedy viene assassinato e nel suo palazzo, Papa Doc e le sue spie, stapparono lo champagne per festeggiare il tragico evento e dichiarando che l'assassinio è opera sua.

Spiega che ha fatto un Vudù su Kennedy e che non è un caso che il presidente sia stato ucciso il giorno 22, il giorno fortunato del dittatore, in quanto era stato eletto il 22 settembre, si era insediato il 22 ottobre e rivendicò di aver ucciso Kennedy il 22 novembre del 1963.

Questa affermazione è fatta apposta per ribadire il concetto che, per quanto tu possa essere potente, se ti metti contro Papa Doc muori.


I JEUNE HAITI SBARCANO AD HAITI

Con la morte di Kennedy, la pressione degli Stati Uniti sul dittatore si allenta, ma Duvalier apprende presto di avere altri problemi: 13 giovani haitiani, residenti a New York, decidono che è ora di prendere la situazione in pugno.

Si fanno chiamare "Jeune Haiti" e nell'estate del 1964 salpano verso la loro isola, dove sotto il regime di Duvalier hanno perso le famiglie.

membri del Jeune Haiti

I 13 membri del gruppo Jeune Haiti

Ispirati dal successo di Castro a Cuba, attraccano ad Haiti e cercano di iniziare la rivoluzione, nascondendosi tra le montagne dell'isola.

Ma si rendono subito conto che la geografia di Haiti non è adatta per la guerriglia, poichè non vi è la vegetazione presente nella Sierra Maestra di Cuba, quindi Papa Doc, che aveva spie sparse per tutto il paese, li scoprì subito.


CONDANNA A MORTE DEI JEUNE HAITI

Uno ad uno i membri dei Jeune Haiti vengono uccisi, il primo a morire è Yvan Laraque, il cui corpo viene portato al dittatore che lo espose su una poltrona fuori dalla sala arrivi dell'aereoporto di Port-au-Prince, in modo che i turisti che arrivavano sull'isola andando a prendere un taxi si trovavano di fronte la salma maleodorante e decomposta con un cartello appeso che recitava: "Benvenuti ad Haiti"
Yvan D. Laraque

Il primo membro dei Jeune Haiti ad essere ucciso; Yvan Laraque

Per mesi i ribelli combattono sulle montagne e 10 di loro sono uccisi e gli altri 2 catturati e vengono riportati nella capitale, dove la loro esecuzione viene fissata per il 12 novembre del 1964, dichiarando Festa Nazionale.

Invitò gli scolari e le loro maestre a guardare l'esecuzione, per insegnare la fine che meritano tutti i nemici di Haiti, che vennero riprese e successivamente trasmesse in televisione per settimane.

Marcel Numa e Louis Drouin non si piegano fino alla fine, ma vengono legati con le mani dietro la schiena contro il muro del cimitero e fucilati sul posto.

esecuzione a morte di Marcel Numa e Louis Drouin

Esecuzione di Marcel Numa e Louis Drouin

Il tiranno scopre che la maggior parte dei rivoluzionari viene dalla città di Jérémie, una roccaforte dell'opposizione e scatena la sua orrenda vendetta sulla città.

I soldati prendevano le famiglie ed uccidevano i figli e la moglie davanti al marito e poi uccidevano quest'ultimo e migliaia di persone fecero questa orrenda fine.

 

DUVALIER DIVENTA DIO

Alla fine del 1964 l'opposizione è letteralmente scomparsa e nulla può fermare il suo Regno del Male, ottenendo il potere assoluto che al dittatore non basta: vuole essere più di un presidente, vuole diventare un Dio.

A giugno dello stesso anno decide di prendere il controllo totale e perpetuo del paese ed indice un referendum costituzionale per nominarsi "Presidente a Vita", dove con il 99% dei voti vince.

Lo stesso dirà ad un giornalista: "Sono stato eletto Presidente a vita. Questo non era il mio desiderio, ma questa è la volontà del popolo haitiano".

In un discorso alla nazione dichiara di essere molto più che umano, egli è un essere immateriale, le pallottole non possono ucciderlo, essendo l'incarnazione terrena del Loa chiamato Baron Samedi e con il Voodoo controllava la vita dell'isola.

Inizia lui stesso a creare il proprio mito, mettendo in giro voci per cui avrebbe fatto un viaggio nei boschi e qui sarebbe entrato in una grotta sacra per il vudù, e qui trovò un gruppo di demoni chiamati "Baka" che riportò a casa.

Li mise nei sotterranei del suo palazzo e sarebbe vissuti li, poi a comando li avrebbe scatenati contro il nemico, un ottimo deterrente contro i ribelli e la popolazione.


I POTERI VUDU' DI DUVALIER

Ma Papa Doc deve dimostrare alla sua gente di avere davvero dei poteri vudù e quindi ordina ai suoi uomini di fermare il funerale di quello che un tempo era stato un suo amico ed avversario politico, e di rubare la bara.

Inizia così a circolare la voce che si sia chiuso in una stanza con il corpo ed abbia iniziato a parlare con lui trasformandolo in uno zombie, facendo credere alla gente che potesse parlare con i morti.

Per i suoi rituali Voodoo, spesso non gli serve il corpo intero e chiede che gli vengano portate le teste mozzate dei suoi nemici per estrarne l'intelligenza e poter parlare con loro per chiedere dei consigli e lo scopo di questi rituali è di terrorizzare il suo popolo ignorante e superstizioso.

Ovunque nel paese ci sono simboli del suo ego, il Mercato François Duvalier, foto in ogni angolo ed una scritta luminosa, recante "Viva Duvalier", nella facciata del palazzo nazionale.

vive duvalier


Veniva definito dalla gente, con termini superlativi, "Padrone degli Incroci", "Bandiera di Haiti al vento", "Colui che vede per sempre" e riscrivono il Padre Nostro in: "Doc nostro che sei nel palazzo nazionale".

Ma mentre la gente lo adora e lo riverisce, lui continua a prosciugare la nazione, rubando agli haitiani milioni di dollari ogni anno.

cabaret haiti
 

Usò le tasse per estorcere denaro a chiunque avesse uìn reddito anche minimo, spingendosi fino alla costruzione di una città tutta nuova chiamata "Duvalier Ville", che non verrà mai finita.


MORTE DI DUVALIER

Alla fine degli anni '60, Papa Doc è più di un Presidente a vita ed il suo popolo è convinto che sia un semidio, ma c'è una cosa che non può sconfiggere: la sua mortalità.

A soli 60 anni è debilitato dal diabete, dall'insufficienza cardiaca e dal danno celebrale causato dal coma del 1959, perciò vuole garantire la continuità a se stesso ed al suo regime di corruzione.

Il figlio maggiore Jean-Claude, è ancora giovane ed è cresciuto all'interno del palazzo, circondato da guardie, abituato al lusso e lontano dalla miseria degli haitiani, quando lo presenta in pubblico nominandolo ufficialmente prossimo presidente a vita.

baby doc

Il figlio del dittatore Jean-Claude Duvalier detto Baby Doc

Il 21 aprile del 1971, François Duvalier muore nel suo letto e suo figlio Jean-Claude diventa "Baby Doc", che perpetuerà il sistema di corruzione dei Duvalier per altri 15 anni, anche se alla fine sarà deposto e morirà di infarto a 63 anni, in attesa di giudizio per i suoi crimini.

 



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