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martedì 7 aprile 2020

PROFEZIA DEL MANDORLO FIORITO



RITROVAMENTO DEL MANOSCRITTO DEL MANDORLO FIORITO





Dipinto Ramo di mandorlo fiorito di Vincent Van Gogh.





Nella primavera del 1944, dopo un bombardamento su Berlino, un parrocchiano di nome Nicol Rycempel scoprì nei luoghi fumanti della Chiesa di St. Paul, un misterioso tubo di piombo, che sembrava essere stato sigillato in un muro della chiesa tanto tempo prima.


 

 

Chiesa di St. Paul a Berlino, dove fu trovato il manoscritto del Mandorlo Fiorito.

 

 

Aprendo il tubo scoprì un manoscritto, redatto da un monaco benedettino sconosciuto all'inizio del diciannovesimo secolo che, elencava  profezie annuali, in un elencoche iniziava nel 1900 e terminava nel 2000, con un'annotazione per l'anno 1945 in cui si citava la "Morte del Leone storto", identificato come Adolf Hitler, (Clicca qui per la storia del Dittatore).

La popolarità del manoscritto fu così vasta, che il Governo decise di distruggere l'originale e tutte le copie esistenti, ma fortunatamente, quando nel 1945 Hitler morì e l'era Nazista si concluse, il libro ebbe un successo inaspettato, tanto da dover desistere da questo ordine.


Per il 1974, ad esempio, la profezia recitava "La strada verso le stelle", che alcuni commentatori consideravano i significativi risultati nello spazio compiuti in quell'anno.

Per il 1975, "Tempesta di Croci" ha designato un anno particolarmente brutto per lo scisma e il malcontento nella Chiesa romana.

Per il 1978 vide "Vertigini Terrestri" sotto forma di numerosi terremoti e tremori in tutto il mondo.

Per l'anno 1979, la profezia "Morte di Giuda" potrebbe indicare che il trattato di pace nel Medio Oriente potrebbe non essere stato a vantaggio di Israele.

Dal 1980 al 2000, il vecchio manoscritto sembra presagire catastrofi di guerra, tirannie religiose e sconvolgimenti della terra.

 

 

ELENCO PER ANNO DELLE PROFEZIE DEL MANDORLO FIORITO

 

1979 Morte di Giuda

1980 Roma senza Pietro (l'anno dopo ci fu l'attentato al papa)

1981 Trionfo del lavoro

1982 L'uomo nuovo

1983 Osanna delle genti

1984 Delirio nello spazio

1985 La voce dell'anticristo

1986 Fuoco dall'oriente

1987 Radura di croci

1988 Pazzia della terra

1989 Attesa dell'uomo

1990 Segno dei Cieli

1991 Luce nella notte

1992 Caduta delle stelle

1993 Morte dell'uomo

1994 Urlo della fiera

1995 Singulto della madre

1996 Diluvio sulla terra

1997 Morte della luna

1998 Gloria nei cieli

1999 Il nuovo Pietro

2000 Trionfo dell'ulivo






lunedì 6 aprile 2020

PROFEZIE DI PARACELSO


PROFEZIE DI PARACELSUS







Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim detto Paracelso o Paracelsus.













Philippus Aureolus Theophrastus Bombastus von Hohenheim noto Paracelso o Paracelsus, fu un chimico, alchimista ed astrologo svizzero, che nel 1500 scrisse varie profezie sulla fine del mondo, (leggi qui il mio articolo in proposito).

Una delle più famose si riferisce all'energia nucleare ed il controllo da parte dell'uomo del Sole:

"Ci sarà un cambiamento totale. Alla civiltà del vitello d'oro subentrerà la civiltà dell'infanzia. L'uomo ritornerà a vivere come vivono i bambini, che non conoscono le astuzie, le malizie. Questo avverrà quando si conterà LX, un po' più, un po' meno. Tuttavia questo tempo sarà ricordato a lungo. Verrà causata caduta e capovolgimento, con un leone selvaggio e ruggente. Ma il leone diventerà come un bambino. In questo tempo l'uomo si renderà conto che il grande sapere causa solo agitazione e dolore. Quando tutti correranno, governeranno molte teste e l'uomo non capirà che molte teste governano male e che solo una testa dovrebbe governare. Tante teste cercano il proprio tornaconto. E il giusto viene scacciato. Nel tempo delle molte teste cadranno. E una sola sarà la testa. E una sola sarà la spada. Sarà necessario distruggere per diventare adulti. C'è molto travaglio per nulla. Ma il tempo farà capire che ogni perla non è una vera perla. Una mano cadrà e farà a tutto a pezzi, se non s'imparerà a dimenticare il giorno tramontato. La resistenza dell'uomo sarà vana. Guai a chi ferisce il sole! Guai a chi porta la veste del sole! Il sole è vita, ma nelle mani dell'uomo diventerà morte".


Sono note anche le due profezie, rispettivamente sulla Russia e sul Papa:

"Il grappolo che sembrava così robusto, così compatto, inizierà a perdere i suoi acini. E la città divisa sarà unita. E dove prima c'era il grande prato, ci saranno tanti piccoli prati".

"Tu che hai il nome di una pietra. E sei una pietra larga e sottile. Cadrai e cadrai sotto il peso che ha spezzato gl'imperi. La tua saggezza nel tempo finale sarà definita follia".  

 

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PROFEZIE DI MERLINO


PROPHETIA MERLINI















Diffuse a Venezia nel 1280, le profezie di Merlino parlano di presagi imminenti che colpiranno l'uomo.



Conosciute anche con il nome di Profethiae Merlini, ovvero le Profezie di Merlino, o Prophetiae Merlini (Le Profezie di Merlino) e Libellus Merlini (Piccolo libro di Merlino), furono raccolte dallo storiografo Goffredo di Monmouth, (IN PROPOSITO LEGGI QUI IL MIO POST SU STORICITA' DI RE ARTU').


 

 

 

 

 

Una delle più famose profezie di Merlino, riguarda l'imminente Fine del Mondo, (leggi qui il mio articolo in proposito), e recita così:

"Gli uomini si inebrieranno di vino e dimenticheranno il cielo per la terra. Gli astri si allontaneranno da loro e confonderanno il loro corso. Le messi seccheranno e l’acqua scomparà dalla terra. Le radici si muteranno in rami e i rami si muteranno in radici. La luce del Sole sarà eclissata dalla luce argentata di Mercurio. Il carro della Luna turberà lo Zodiaco e le Pleiadi verseranno lacrime. Tutto cesserà presto di compiere il suo ufficio, ma Arianna si rinchiuderà presto dietro la sua porta chiusa. Il colpo del raggio solleverà i mari, e la polvere dei tempi antichi ricomparirà. I venti si urteranno e il loro baccano andrà a perdersi negli astri".

Altre profezie sono anch'esse di tema religioso, come nel presagio 164, riferibile al compianto Papa Giovanni Paolo ed all'ora sesta della morte di Gesù in croce:

"Quando la Santa Madre del Signore comparirà in più parti e quando Pietro avrà due nomi, sarà tempo di prepararsi perché l'ora sesta sarà vicina".

I presagi successivi sono di tipo Apocalittico, come ad esempio il presagio 230, che si riferisce al decadimento morale dell'uomo ormai diventato materialista:

"Nei tempi finali tutto il mondo sarà una grande Babilonia. E sarà l'ultima Babilonia, perché il vizio, la corruzione, l'inganno e la mancanza d'amore finiranno per distruggere l'uomo".

Nel presagio 308 vi è la persecuzione dei cristiani, dalla quale risorgerà il cristianesimo:

"Da Roma partirà una scomunica, mentre la guerra sarà cruenta in Gerusalemme. Dopo la festa ci sarà il saccheggio. Pietro e Paolo saranno allontanati da Roma e molti saranno condannati all'esilio".

Anche il presagio 321 fa riferimento all'abbandono di Roma da parte della Santa Sede:

"Nella grande isola del mare giungerà Paolo, quando Gerusalemme sarà mutata. E solo una parte del clero seguirà Paolo nell'isola".

Il presagio 327 è la continuazione del presagio 321:

"Verso la fine il sole e la luna cambieranno, I grifoni verranno a mangiare il grano. I regni saranno riempiti di lacrime. Il sole soggiornerà in oriente e la luna in occidente; e non faranno più i loro corsi. Al tempo in cui gli uomini e le donne figlieranno più raramente, la gente perderà la fede. Il mondo sarà tremendamente cattivo. I piccoli saranno schiacciati. I grifoni voleranno in Egitto".

 

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LA SAGA DEI FINN


PROFEZIA SAGA FINN MAC CUNAIL



Profezia tratta da un manoscritto della Saga Finn Mac Cunail, che risale al 1130 e che tuttora viene conservato nella biblioteca del Trinity College di Dublino.

 

Trinity College di Dublino dove è conservato il manoscritto della Saga Finn Mac Cunail.


Lo scritto contiene una profezia per il futuro che non sarebbe azzardato identificare con il nostro.

"Nel corso di un centinaio di anni, la battaglia si rinnoverà tre volte, coinvolgendo tutte le genti della terra. Si combatterà in terra, in mare e in cielo e la terza battaglia sembrerà segnare il trionfo dei Fomoiri (demoni). Ma sarà un trionfo effimero. Due testimoni di Tuath Da Danan (Dio) smaschereranno il mostro spietato spuntato dal mare. Brigit (la Madonna) comparirà in cielo con una corona di dodici stelle e la mezzaluna sotto i piedi, con le punte rivolte in basso e sottometterà i Fomoiri per sempre. Guardatevi attorno, diffidate dei Fomoiri in veste di Tuath Da Danan. Li riconoscerete dall'agire. Quando la mezzaluna (gli arabi) cercherà di soffocare il mondo con il suo sangue nero (il petrolio), gli uomini reagiranno tentando di rubare lo splendore e la forza di Ogma (il sole). Allora sarà prossimo il giorno dell'ira. Non rientrate in casa. Salite sul monte e precipitatevi giù, gettatevi in mare o nel fiume o nel lago, per non vedere lo scatenarsi del flagello. Due stelle, una bianca e una rossa si affronteranno e il mondo andrà in frantumi. Solo Veraunus (Gesù) lo ricreerà perfetto e felice."






lunedì 23 marzo 2020

PROFEZIE CORONAVIRUS


TUTTE LE PROFEZIE SUL CORONAVIRUS







Immagine coronavirus al microscopio.



SE VUOI LEGGERE IL MIO POST SULLA FINE DEL MONDO CLICCA QUI






PROFEZIA DI SYLVIA BROWNE SUL CORONAVIRUS





La sensitiva Sylvia Browne nel suo libro End of Days aveva profetizzato il coronavirus.




La veggente Sylvia Browne, nel suo libro "End of Days", in italiano "Profezie. Che cosa ci riserva il futuro", pubblicato nel 2004, profetizzava un'epidemia simile al nostro coronavirus.



A pagina 210 della versione inglese del libro, si legge: "Entro il 2020 diventerà prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma a causa di una epidemia di una grave malattia simile alla polmonite, che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto, quasi in maniera più sconcertante della malattia stessa improvvisamente svanirà con la stessa velocità con cui è arrivata, tornerà all’attacco nuovamente dopo dieci anni, e poi scomparirà completamente".


Il passo tratto dal libro di Sylvia Browne dove si parla del coronavirus.


La sensitiva, morta nel 2013, era conosciuta negli Stati Uniti per aver dichiarato di essere capace di viaggiare indietro nel tempo ed entrare in contatto con gli spiriti dell'aldilà, per prevedere eventi futuri, come quello del coronavirus.



Inoltre, aveva fornito informazioni sbagliate ai genitori di bambini scomparsi e di tutte le sue profezie non se ne verificò alcuna.



COSA NON TORNA NELLA PROFEZIA SYLVIA BROWNE SUL CORONAVIRUS






Testo della profezia di Sylvia Browne in inglese.





La famosa pagina del libro, citata e condivisa sui social media in questi ultimi giorni, tra cui Facebook, Twitter e Whatsapp, non include il numero di pagina, anche se molte fonti non confermate citano la pagina 210.



Inoltre, sembra che il testo sia un misto di appunti, della stessa scrittrice, pubblicati in due libri del 2004 e del 2008, riferiti sicuramente alla diffusione nel 2002 della SARS.



Forse la scrittrice aveva ipotizzato uno scenario futuro, in base al virus circolante in quel periodo e che aveva dato spunto alla stessa nella stesura dei suoi libri, immaginando in un futuro prossimo, (il 2020), lo scenario che si sarebbe potuto presentare.



Quindi era facile, avendo i dati sulla diffusione e la mortalità della Sars, profetizzare in un libro il nuovo coronavirus Sars-Cov-2, anche se l'autrice non ha mai dato un nome all'epidemia nei suoi scritti.






PROFEZIA DI BILL GATES SUL CORONAVIRUS






Bill Gates.




Nel 2015 Bill Gates, fondatore di Microsoft, aveva rilasciato un'intervista nella quale affermava: "Se qualcosa ucciderà 10 milioni di persone nelle prossime decadi, è più probabile che sia un virus molto contagioso e non una guerra. Non missili ma microbi. La prossima guerra che ci distruggerà non sarà fatta di armi ma di batteri. Un virus sconosciuto potrebbe uccidere nei prossimi anni milioni di persone e causare una perdita finanziaria di 3.000 miliardi in tutto il mondo".


Oggi è facile profetizzare qualcosa dopo che ciò è avvenuto, quindi anche le parole di Gates si collocano in quest'ambito, destando molto clamore mediatico.

 

E' di questi giorni, invece, la sua ultima dichiarazione sulla lotta al coronavirus: "Importante è usare un approccio di shutdown, di chiusura totale nella propria comunità, di modo che il tasso di infezione si riduca drasticamente per permetterci di tornare alla normalità il prima possibile. Se non lo fate, la malattia si diffonderà in una grossa percentuale di popolazione e gli ospedali saranno sovraccarichi di casi".

 

Gates è convinto che la pandemia si risolverà in paio di mesi: "Con le giuste azioni, inclusi i tamponi e il distanziamento sociale, entro 2-3 mesi, i Paesi ricchi dovrebbero riuscire a evitare alti livelli di infezione. La Cina oggi ha davvero pochissimi casi perché i loro test e la chiusura totale è stata molto efficace. Se un Paese fa un buono lavoro in questo senso, allora nel giro di 6-10 settimane dovrebbe vedere lo stesso risultato ed essere in grado di riaprire".

 

 

PROFEZIA DI DEAN KOONTZ SUL CORONAVIRUS







Lo scrittore Dean Koontz.



Lo scrittore americano Dean Koontz, a pagina 333 del suo libro "The Eyes of Darkness", pubblicato nel 1981, descrive la creazione e diffusione, da parte dell'uomo, di un virus letale chiamato Wuhan-400, uguale al nome della città Wuhan in Cina, focolaio del coronavirus.


Il testo recita: "Uno scienziato cinese di nome Li Chen fuggì negli Stati Uniti, portando una copia su dischetto dell’arma biologica cinese più importante e pericolosa del decennio. La chiamano Wuhan-400 perché è stata sviluppata nei loro laboratori di RDNA vicino alla città di Wuhan ed era il quattrocentesimo ceppo vitale di microorganismi creato presso quel centro di ricerca. Wuhan-400 è un'arma letale, intorno al 2020 una grave polmonite si diffonderà in tutto il mondo, in grado di resistere a tutte le cure conosciute".


C'è da dire, però, che nella versione originale del libro del 1981, il virus si chiamava "Gorki-400", più consono al tempo di stesura del racconto, visto che era in corso la Guerra Fredda, tra Stati Uniti ed ex Unione Sovietica.


Quindi è da ritenere una fake news, poichè il virus è stato trasformato da Gorki-400 a Wuhan-400, rendendo il libro attuale alla situazione che stiamo attraversando, dichiarandolo come profezia del 2020.








PROFEZIA DI NOSTRADAMUS SUL CORONAVIRUS














Michel De Nostredame, noto come Nostradamus, fù un astrologo, scrittore e medico del 1500, e divenne famoso per le sue previsioni future, contenute nel libro "Profezie", suddivise in quartine ed oggetto di numerose traduzioni da parte di studiosi e non, che a loro volta hanno tradotto ed interpretato a loro piacimento il contenuto delle profezie.


E' da tenere conto, prima dell'analisi del contenuto delle quartine analizzate, che Nostradamus fosse convinto che, la storia in qualche modo si ripetesse, come in una sorta di ruota che gira, proiettando al futuro eventi già accaduti in passato.


Fatta la premessa, molte quartine parlano proprio del 2020, tra cui la diffusione del coronavirus, la venuta di un nuovo Papa ed altra ancora, che di seguito vi elenco:

1) EPIDEMIA MONDIALE DI CORONAVIRUS

La centuria 2:56 dice testualmente: "La grande piaga della città marittima non cesserà fino a quando non sarà vendicata la morte del giusto sangue".


La quartina 75 della Centuria III: "Pau, Verona, Vicenza, Saragozza, Di sangue terre irrorate da lunghe spade: Al gran guscio peste immensa verrà, Soccorsi vicini rimedi ben lontani".


La quartina 19 della stessa Centuria: "Sangue e latte in Lucca, pioverà, Del pretore un po’ prima del cambiamento, Fame e sete, guerra, gran peste si vedrà Dove rettor e loro principe lontano morirà".


Ma non è finita qui, perchè anche la quartina 56 recita: "Montauban, Avignon e Beziers, A fine marzo peste, tuono e grandine: Di Parigi ponte, Lione mura, Montpellier, Da sei cento e sette XXIII parti".

 

2) TERZA GUERRA MONDIALE

 

Un'altra quartina, che sta girando in questi giorni, profetizza lo scoppio di un nuovo conflitto mondiale, ovvero la Terza Guerra Mondiale.

 

Nella città di Dio, ci sarà un grande tuono. Due fratelli verranno fatti a pezzi dal Caos, il grande leader soccomberà. La terza grande guerra inizierà quando la grande città starà bruciando”.




3) CRISI FINANZIARIA MONDIALE



In questi ultimi tempi, stiamo assistendo, causa pandemia mondiale, al crollo delle borse mondiali con una conseguente crisi finanziaria a livello globale.

 

Anche qui Nostradamus, a detta degli studiosi, aveva predetto che nel 2020 ci sarebbe stata una grave e continuata recessione globale.





4) IL NUOVO PAPA E LA VENUTA DELL'ANTICRISTO



Come le profezie di Malachia sui Papi, anche Nostradamus ha predetto la venuta di un Papa giovane, che nel 2020 sostituirà Papa Francesco.

Questo a detta di entrambi, sarà l'ultimo Papa in carica, in quanto Roma ed il Vaticano verranno distrutti per far spazio alla venuta dell'Anticristo.


5) TERREMOTI, INONDAZIONI, DISASTRI NATURALI ED ATTACCHI TERRORISTICI




Secondo il veggente, dal 2020 in poi assisteremo a varie inondazioni e terremoti, dovuti ai cambiamenti climatici in corso.

Un terremoto di forte magnitudo colpirà la California ed attacchi terroristici in tutto il mondo.




5) SBARCO SULLA LUNA NEL 2020




Tra le sue visioni, vi fù anche quella del genere umano che viveva sulla Luna, fondando delle colonie proprio a partire dal 2020.

Ad oggi ciò sappiamo che non è vero, ma forse tra qualche centinaio di anni, quando ciò accadrà, allora si avvererà la sua profezia.



5) NUOVO RE INGLESE



Nel 2020 la Regina Elisabetta dovrebbe lasciare il trono in favore del figlio Carlo, per poi morire successivamente.

Questo è il contenuto tradotto di una delle quartine di Nostradamus.




5) PUTIN UCCISO E TRUMP MALATO




Mentre Donald Trump si ammalerà, uno dei membri della sua famiglia morirà in un incidente stradale, mentre Vladimir Putin sarà tradito ed assassinato da una persona a lui molto vicina.



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lunedì 16 marzo 2020

ESORCISMO DI DALY CITY



ESORCISMO DI PADRE KARL PATZELT

 

 
Padre Karl Patzelt

 


POLTERGEIST IN CASA NEVERS A DALY CITY

 


 


Uno degli esorcismi più pubblicizzati della storia moderna si è verificato nella città inondata di nebbia di Daly City, un sobborgo a sud di San Francisco.

 

L'esorcismo nella città di Daly ricevette l'attenzione a livello nazionale nel 1972, a causa di denunce di possesso demoniaco e strani eventi poltergeist, a cui avevano assistito più persone.

 

Il 10 luglio 1972, Jan e Brian Neven convocarono un gruppo di studio psichico, chiedendo aiuto e dicendo che, degli incendi si stavano verificando spontaneamente nella loro casa, snza alcuna spiegazione.




La casa dei coniugi Nevens a Daly City.

 


ATTACCHI DEMONIACI A DALY CITY

 

 

Quella stessa sera, parecchi sensitivi andarono a trovare la famiglia ed il giorno seguente, tra cui Padre Karl Patzelt.

 

Quest'ultimo, nel giro di un mese, trascorse la notte lì in otto occasioni, assieme a tre visite più brevi. 

 

La prima attività si è svolta nel maggio 1972 ... "È così che la psicologa della UCLA, la dott.ssa Freda Morris, ha iniziato il suo articolo di luglio e agosto 1974 sulla rivista Fate documentando quello che oggi è noto come il diavolo nel caso di Daly City.

 

L'attività paranormale iniziò con gli incendi spontanei, scoppiati nella casa di una giovane coppia, Jan e Brian Neven e del loro figlio appena nato, Stephen. 

 

Come dichiarò Brian Innes nel suo libro del 1996, "Ghost Sightings": "Le porte si aprirono da sole e si aprirono da sole, mobili e altri oggetti domestici furono rovesciati, piccoli oggetti scomparvero e poi, qualche tempo dopo, tornarono".



L'attività paranormale poltergeist, in seguito, iniziò a manifestarsi con  attacchi fisici e psicologici, come se stesse seguendo i Nevens, indipendentemente da dove fossero andati, e la famiglia era costantemente sotto attacco demoniaco. 

 

Brian, un ebreo ortodosso, era in procinto di convertirsi al cattolicesimo, la religione praticata da sua moglie. 

 

I sensitivi credevano che anche i fantasmi fossero legati al loro bambino Stephen, che nacque all'epoca della conversione.

 

Col passare del tempo, il loro bambino divenne il centro del poltergeist, che suscitò un profondo senso di terrore nella giovane famiglia. 

 

D. Scott Roco,  osserva nel suo libro "The Poltergeist Experience" del 1979 che: "il poltergeist ha incendiato più volte un presepe e ha incenerito un nuovo presepe lo stesso giorno in cui è stato installato nel vivaio".



Questa esperienza fu verificata dal Dr. Morris, che raccontò un altro terrificante attacco al bambino: “Avevo portato il bambino in giro per casa per circa 20 minuti, quando improvvisamente ha iniziato a piangere così forte che l'ho restituito a Brian. Lui e Jan hanno portato il bambino in camera da letto per cambiarsi il pannolino. Non appena entrarono nella camera da letto Jan urlò e tutti ci affrettammo a seguirli. Jan ha detto che il bambino aveva iniziato a tremare e gli occhi gli erano tornati in testa. Quando lo toccai era umido e freddo, ma i suoi occhi erano concentrati e lui era tranquillo. Jan andò avanti cambiando il suo pannolino e quando lo tolse vedemmo tutti attorcigliati attorno ai suoi genitali una collana con una croce che era scomparsa dal collo di Jan due ore prima. La giovane madre svenne e il bambino riprese a piangere. ".

 

Dopo questo incidente, altri attacchi furono registrati e come raccontò D. Scotto Roco: "Il poltergeist era più interessato ad attaccare fisicamente i Nevens. Sono stati colpiti da innumerevoli oggetti e i colpi spesso hanno causato dolore e lesioni. Il crocifisso fu trovato avvolto attorno alla gamba del bambino pochi istanti prima che una Bibbia vicina prendesse fuoco. Il bambino  aveva le coperte avvolte intorno al viso nel tentativo di soffocarlo".



Ma il resto della famiglia era terrorizzato dagli attacchi dell'entità al bambino. 

 

Il dottor Morris scrisse: "Ho chiesto a Ben, il padre di Brian, che cosa lo aveva spaventato di più durante l'esperienza. Ha detto che una sera quando lui ed Ebon (il fratello di Brian) erano in visita a Brian e Jan decisero di provare a comunicare con lo spirito. Posarono carta e matita sul tavolo della cucina e andarono a sedersi in salotto. Ritornando a controllare ogni pochi minuti, trovarono le seguenti parole su vari pezzi di carta: lui, bambino, muore, bambino, schiena, bambino, resta. Alla fine, tutti tranne uno dei pezzi di carta furono distrutti da incendi spontanei. "

 

 

 

INDAGINI DI PADRE KARL PATZELT A DALY CITY





Tomba di padre Karl Patzelt.




Il 17 luglio, il sacerdote greco-ortodosso padre Karl Pazelt, entrò per la prima volta nella casa dei Nevens, ben noto per l'esecuzione di esorcismi che eseguì durante la sua carriera. 

 

Nato e cresciuto in Cecoslovacchia, stava studiando in un seminario gesuita quando, fu arruolato nell'esercito nazista durante la seconda guerra mondiale. 

 

In seguito fu catturato dai russi dove rimase in un campo di prigionia per diversi anni e nel 1957 fu ordinato rito russo della Chiesa cattolica.

 


Un articolo del New York Times, del 24 gennaio 1974 affermava che: "Padre Pazelt ha riferito che i membri della famiglia sarebbero stati vittime di forze peculiari che ha etichettato come segni esteriori del diavolo. A volte, ha detto, il diavolo li ha soffocati per la gola, li ha resi incoscienti, ha lanciato coltelli e bicchieri in aria e ha fatto rompere, bruciare, muovere e volare gli oggetti".

 

 


Joseph Thomas McGucken

 

 

Concluse che, dopo aver ricevuto l'autorizzazione dall'arcivescovo di San Francisco,  Joseph Thomas McGucken, padre Pazelt compì 14 esorcismi della famiglia Nevens e della dott.ssa Freda Morris nel 1972-73.

 

Funzionari della chiesa, gruppi di preghiera e parrocchiani, accompagnarono il sacerdote in queste sessioni, ed alcuni riferirono che nel maggio del 1988: "Sono andato con una specie di occhio itterico per cominciare, ha detto il parrocchiano che ha accompagnato Patzelt. Ma la testa della signora veniva sbattuta contro il muro. È stato così rapido. Sono andato a casa e l'ho provato da solo. . . e non puoi farcela da solo. Il marito si è tagliato il braccio lanciandosi attraverso una finestra".

 

Come disse padre Pazelt in un numero del New York Magazine del 25 febbraio 1974, "Quale spiegazione scientifica potrebbe esserci", chiese, "per un coltello da cucina in acciaio che attraversa un muro?".

 

Ha anche confermato (rapporto del Ellensburg Daily Record del 20 gennaio 1974), che ben trenta persone hanno assistito all'attività paranormale e ha aggiunto, (intervista del 19 gennaio 1974 al Watertown Daily), che venti laici lo hanno assistito negli esorcismi nella casa di Nevens.

 

"Era una prova della loro fede in Dio, quanto quella fede avrebbe tollerato o spezzato sotto gli attacchi del diavolo", ha detto il sacerdote. “Stava cercando di portarli dalla sua parte portando tutti i tipi di problemi e attacchi. Se avessero ceduto, gli incidenti si sarebbero fermati".
 


 


LIBERAZIONE DAL MALIGNO DI PADRE KARL PATZELT


 

Patzelt definì l'attività della casa, come una "causa di disturbo da parte del Maligno". 

 

Tra il 19 agosto e l'8 settembre 1972, padre Patzelt eseguì il diritto all'esorcismo 12 volte, in modo che la famiglia potesse essere liberata dalle forze diaboliche che perseguitavano la loro casa.

 

L'esorcismo finale ebbe luogo l'8 settembre 1973 e durò due ore.

 

Successivamente, l'arcivescovo McGucken, riferì al NY Times che, la famiglia ha aveva trovato sollievo e pace.

 

La famiglia non fece mai un regalo a Patzelt per i suoi sforzi "perché sono di mezzi modesti e hanno speso tutti i loro soldi per riparare la loro casa".



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martedì 3 marzo 2020

LIBRO DI TOMMASO L'ATLETA


LIBRO DI TOMMASO IL CONTENDENTE









Il Libro di Tommaso il Contendente o l'Atleta è un vangelo gnostico scritto in lingua copta nella prima metà del III secolo.


L'attribuzione pseudoepigrafa è a Tommaso apostolo, e contiene una rivelazione segreta di Gesù risorto all'apostolo.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.


Composta probabilmente ad Edessa, si tratta di un'opera che rientra nella letteratura siriana attorno all'apostolo Giuda Tommaso, intermedia per composizione e tematiche tra il Vangelo di Tommaso (50-125) e gli Atti di Tommaso (225 circa).



TESTO E CONTENUTO DEL LIBRO DI TOMMASO





Le parole segrete che il Salvatore ha detto a Giuda Tommaso e che Mathaias ha scritto, mentre stavano camminando, mentre li ascoltava parlare l'uno con l'altro.

Il Salvatore disse: «Fratello Tommaso, affinché hai tempo nel mondo, ascoltami, e io ti rivelerò le cose che stavi pensando nella tua mente.

"Ora, dal momento che è stato detto che tu sei il mio vero compagno, esamina te stesso, e cerca di sapere chi sei, in che modo tu esista, e come si arriva ad essere. Dato che sarai chiamato mio fratello, non è giusto che tu sia ignaro di te stesso. E so che hai capito, perché avevi già compreso che io sono la conoscenza della verità. Così, mentre cammini con me, anche se non sarai compreso, hai (di fatto) già imparato a conoscerti, e sarai chiamato 'colui che conosce se stesso'. Poiché chi non ha conosciuto se stesso non ha conosciuto altro, ma chi conosce se stesso, al tempo stesso ha già raggiunto conoscenze sulla profondità del tutto. Cosi dunque, tu, mio fratello Tommaso, vedrai ciò che è nascosto per gli uomini, quello che fugge dalla mancanza di conoscenza".

Tommaso disse al Signore, "Perciò ti prego di dirmi quello che ti sto per chiedere prima che avvenga la tua ascensione, e che quando avrò sentito da te le cose nascoste, né possa parlarne. Ed è ovvio per me che la verità è difficile da mettere in opera davanti agli uomini."

Il Salvatore rispose, dicendo: "Se le cose che sono visibili a te, sono oscure a loro, come possono sentir parlare di cose che non sono visibili? Se le opere della verità che sono visibili nel mondo sono difficili per voi raggiungerle, come si fa, allora, a raggiungere quell'eminente grandezza e pleroma che non sono visibili? E come potrete allora essere chiamati 'operatori'? A tale proposito, siete degli apprendisti, e siete ancora arrivati al culmine della perfezione."

Tommaso rispose dicendo al Salvatore: "Dicci queste cose che dici di essere visibili, ma nascoste a noi."

Il Salvatore disse: «Tutti i corpi [] le bestie vengono generati [...] ê evidente come [...] questo, anche, quelli

che sono al di sopra [...] le cose che sono visibili, ma sono visibili nella loro radice, che è il frutto che li nutre. Ma questi corpi visibili, sopravvivono divorando creature simili ad essi, con la conseguenza che il loro corpo muta. Ora, ciò che muta decadrà e perirà, e non ha alcuna speranza di vita da allora in poi, dal momento che il corpo è bestiale. Così come il corpo delle bestie perisce, così sarà per questi corpi. Non derivano da un rapporto come quello delle bestie? Se, derivassero anche dal rapporto, saranno mai qualcosa di generato in modo di-verso dalle bestie? Così, dunque, si è giovani fino a diventare perfetti".

E Tommaso rispose: "Per questo ti dico, Signore, che quelli che parlano di cose invisibili e difficili da spiegare sono come quelli che sparano le loro frecce verso un bersaglio durante la notte. Per essere sicuri, sparano le loro frecce come chiunque avrebbe [...] dal momento che a colpire il bersaglio [...] ma non è visibile. Eppure, quando la luce viene fuori e si nasconde nel buio, le opere di ognuno appariranno. E tu, la nostra luce, illumini, Signore."

Gesù disse: "E nella luce che la luce esiste."

Tommaso, rispose, dicendo: "Signore, perché questa luce visibile, che brilla a causa degli uomini, appare e scompare?"


Il Salvatore disse: "O Beato Tommaso, la luce che è visibile, naturalmente, brilla per il vostro bene, in modo che voi non rimaniate in questo luogo, ma piuttosto che se ne possa uscirne -e ogni volta che tutti gli eletti abbandonano la bestialità, questa luce si ritirerà fino alla sua essenza, e la sua essenza darà il benvenuto, poiché si tratta di un buon servitore."

Il Salvatore continuò: "O amore imperscrutabile della luce! O fuoco amaro che arde nei corpi degli uomini e nel loro midollo, accendendoti in loro notte e giorno, e bruciando le membra degli uomini rendi le loro menti ubriache e le loro anime diventano squilibrate [...] all’interno maschi e femmine [...] notte e spostandole, [...] segretamente e visibilmente. Per il passaggio i maschi [...] sulle femmine e le femmine sui maschi. Perciò è detto: "Colui che cercherà la verità dalla vera saggezza si costruirà le ali per volare, fuggendo dalla lussuria che brucia gli spiriti degli uomini." Ed egli si creerà le ali per evitare ogni spirito visibile."

Tommaso rispose dicendo: "Signore, questo è esattamente ciò che mi sto chiedendo, da quando ho capito che tu sei colui che è beneficio per noi, come tu affermi."

Ancora una volta il Salvatore rispose e disse: "È quindi necessario per noi parlare con voi, dal momento che questa è la dottrina del perfetto. Se, ora, il desiderio è di diventare perfetti, si devono osservare queste cose; in caso contrario, il vostro nome è 'ignorante', dal momento che è impossibile per un uomo intelligente abitare con un pazzo, poiché l'uomo intelligente è perfetto in ogni sapienza. Per lo stolto, tuttavia, il bene e il male sono la stessa cosa – in realtà, l'uomo saggio sarà nutrito dalla verità e "sarà come un albero piantato lungo corsi d'acqua" (Sal 1:3) -visto che ci sono alcuni che, pur avendo le ali, puntano solo sulle cose visibili, cose che sono lontane dalla verità. Per questo chi li guida, il fuoco, darà loro l'illusione della verità, e brillerà su di esse con una bellezza corruttibile, e sarà imprigionato in una buia dolcezza e li affascinerà con piacere fragrante. E sarà cieco con una lussuria insaziabile, brucerà le loro anime e diventerà per loro come un palo bloccato nel loro cuore, che non potranno mai rimuovere. E come un freno in bocca, che li sta guidando in base ai loro desideri. E li ha incatenati con le sue catene e legato tutte loro membra con l'amarezza della schiavitù della lussuria per quelle cose visibili che decadranno, cambieranno e devieranno dall’impulso. Sono sempre stati attratti verso il basso; così come sono morti, sono assimilati a tutte le bestie del regno corruttibile."

Rispose Tommaso: "È ovvio e che ê stato detto, ‘Molti sono [...] coloro che non conoscono [...] anima’".

E il salvatore rispose dicendo: "Beato l'uomo saggio che ha cercato la verità, e che quando l'ha trovata, si è riposato su di essa per sempre ed è stato senza la paura di coloro che volevano disturbarlo".

Rispose Tommaso: “È utile per noi, Signore, riposare su ciò che è nostro?”

Il Salvatore disse: «Sì, è utile. Ed è un bene per voi, dal momento che le cose visibili tra gli uomini si dissolveranno – per il contenitore della loro carne che si dissolverà e che quando sarà portata a zero verrà ad essere tra le cose visibili, tra le cose che si vedono. E poi il fuoco che vedranno darà loro dolore a causa dell'amore per la fede che un tempo possedevano. Saranno nuovamente raccolti verso ciò che è visibile. Inoltre, coloro che hanno visto tra le cose non visibili, senza il primo amore periranno con la preoccupazione per questa vita e con il calore del fuoco. Solo un po’ di tempo, e ciò che ê visibile si dissolverà, poi sfumature informe emergeranno, e tra le tombe si soffermeranno sui corpi, per sempre, nel dolore e nella corruzione dell'anima."

Rispose Tommaso e gli disse: "Che cosa abbiamo da dire di fronte a queste cose? Che cosa diremo ai ciechi?

Quale dottrina dovremmo esprimere a questi miseri mortali che dicono: ‘Siamo venuti per il bene e non per il male’, e poi dicono: ‘Se non fossimo stati generati nella carne, non avremmo conosciuto iniquità’?"


Il Salvatore disse: «In verità, quelli, non li stimano come uomini, ma li considerano bestie, perché sono come bestie che si divorano a vicenda, così anche gli uomini di questa specie si divorano l'un l'altro. Al contrario, essi sono privi del regno in quanto amano la dolcezza del fuoco, sono servi della morte e si precipitano nelle opere di corruzione. Essi adempiono la brama dei loro padri. Saranno gettati verso l'abisso e saranno afflitti dal tormento, dall’amarezza della loro natura malvagia. Perché saranno flagellati in modo da farli correre all'indietro, dove non sanno, ed essi si allontaneranno dalle loro membra impazientemente, ma con disperazione. Ed essi si rallegrano [] follia e alienazione []. Essi si prefiggono questo sconvolgimento senza rendersi con-to della loro follia, pensando di essere dei saggi. Essi [] proprio corpo []. La loro mente ê rivolta verso se stessi, mentre il loro pensiero è occupato con le loro opere. Ma è il fuoco che li brucerà."

E Tommaso rispose e disse: "Signore, che cosa né sarà di ciò che è stato gettato in loro? Perché io sono molto preoccupato per loro; sono molti coloro che li combatteremo."

Il Salvatore rispose e disse: "Qual è la tua opinione?"

Giuda -chiamato Tommaso-disse: "Sei tu, Signore, che si addice a parlare, e io ad ascoltare".

Il salvatore rispose: "Ascoltate quello che sto per dire e credete nella verità. Colui che semina e ciò che viene seminato si dissolverà nel fuoco -entro il fuoco e l'acqua -ed essi saranno nascosti nelle tombe delle tenebre. E dopo un lungo tempo essi manifesteranno il frutto degli alberi del male, allora saranno puniti, e uccisi dalle bocche di bestie e uomini, dalla corrosione delle piogge e dei venti, dall'aria e la luce del sole che splende dall'alto.

Rispose Tommaso: "Tu ci hai convinto, certamente, Signore. Ce ne rendiamo conto nel nostro cuore, ed è chiaro, che questo è così, e che la tua parola è veritiera. Ma queste parole che noi diremo sono ridicole e spregevoli per il mondo poiché vengono fraintese. Allora, come possiamo andare a predicare loro, dal momento che non siamo apprezzati nel mondo?"

Il Salvatore rispose e disse: "In verità vi dico che chi ascolta la vostra parola e si allontana con il viso deridente o riderà di queste cose, in verità vi dico che sarà consegnato al Sovrano (Arconte) superiore che regna su tutti i poteri, come il loro re, e colui che si volterà, lo getteranno dal cielo verso l'abisso, e sarà imprigionato in un luogo angusto e buio. Inoltre, egli non potrà né girarsi né muoversi a causa della grande profondità del Tartaros e la pesante amarezza dell'Ade, che è ferma a [...] loro ad esso [...] che non perdonerà [...] perseguirà voi. Saranno invece [...] oltre a [... ] angelo Tartarouchos [...] il fuoco che li sta perseguendo [...] flagelli di fuoco che getteranno una pioggia di scintille in faccia di colui che ê perseguitato. Se fuggirà verso l’occidente, troverà il fuoco. Se si girerà verso il basso, lo troverà anche lì. Se si girerà verso l'alto, incontrerà di nuovo la minaccia del fuoco che ribolle. Tuttavia, non troverà la strada verso oriente in modo da fuggire e salvarsi, perché nel giorno in cui era nel corpo, non ha trovato modo di poter trovare salvezza per il giorno del giudizio".

Poi il salvatore continuò dicendo: "Guai a voi, quelli senza Dio, che non hanno speranza, che si basano su cose che non accadranno!

"Guai a voi che sperate nella carne e nella prigione che perirà! Per quanto tempo sarete ignari? E per quanto tempo crederete ancora che l'imperituro perirà? La vostra speranza è impostata sul mondo, e il vostro Dio è questa vita! State corrompendo le vostre anime!

"Guai per il fuoco che arde in voi, perché è insaziabile!

"Guai a voi a causa della ruota che gira nei vostri pensieri!


"Guai a voi accanto il fuoco della combustione, che è in voi, perché divorerà la vostra carne apertamente, e segretamente strapperà le vostre anime, e si preparerà per i vostri compagni!

"Guai a voi, prigionieri, perché voi siete vincolati nelle caverne! Voi ridete! In una risata pazza gioite! Voi non conoscete la vostra perdizione, né riflettete sulla vostra situazione, e non avete capito che abitate nelle tenebre della morte! Inoltre, vi ubriacate con il fuoco pieno di amarezza. I vostri pensieri sono squilibrati a causa del fuoco, che è in voi, siete dolce veleno delle ferite dei vostri nemici! E il buio è aumentato per voi come una luce, voi rinunciate alla vostra libertà per la servitù! Sono oscurati i vostri cuori e i vostri pensieri si sono arresi alla follia, voi riempite i vostri pensieri con il fumo del fuoco che è in voi! e la vostra luce che è nascosta nella nube di [] e l'indumento che ê messo su di voi, []. E voi siete stati privati dalla speranza che non esiste. E che cos'è che avete creduto? Non sapete che tutti voi abitate in mezzo a coloro che [] come se voi []. E avete immerso le vostre anime nell'acqua delle tenebre! Si camminava con i vostri desideri!

"Guai a voi che abitate nell'errore, incuranti della luce del sole che giudica tutti e guarda dall'alto in basso, perché tutti saranno messi intorno a tutte le opere per ridurre i nemici in schiavitù. E non si accorgono neppure della luna, come di notte e di giorno guarda in basso, e guarda i corpi delle loro stragi!

"Guai a voi che amate l'intimità con una donna e il rapporto macchiato con loro, guai a voi che siete nella morsa dei poteri del vostro corpo, perché vi colpiranno, guai a voi nella morsa delle forze dei demoni del male, guai a voi che ingannate le membra con il fuoco! Chi è che farà piovere rugiada rinfrescante su di voi per spegnere la massa di fuoco scaturita da voi? Chi è che farà risplendere il sole su di voi per disperdere le tenebre in voi e nascondere il buio e l'acqua sporca?

"Il sole e la luna daranno per voi un odore gradevole e con loro l'aria e lo spirito e la terra e l'acqua. Perché, se il sole non splenderà sui corpi, essi appassiranno e moriranno, proprio come le erbe o le erbacce. Se il sole splenderà su di loro, prevarranno e soffocheranno la vite, ma se prevarrà la vite e le sue ombre, le erbe e anche tutte le piante cresciute insieme con essa, si diffonderanno e prospereranno, ereditando la terra in cui cresceranno, e in ogni luogo che ha ombreggiato domineranno. E quando saranno cresciuti, domineranno su tutto il terreno divenuto abbondante per il suo padrone, e gli piacerà ancor di più, perché egli avrebbe sofferto grandi dolori a causa di queste piante fino a che non li avrebbe sradicate. Ma la vite da sola li ha rimossi e soffocati, e sono morti e diventanti come il suolo".

Allora Gesù continuo e disse loro: "Guai a voi, perché voi non avete ricevuto la dottrina, e coloro che sono [...] saranno le opere a predicare [...]. E si stanno affrettando a [...] manderà giù [...] li uccidete ogni giorno, in modo che possano risorgere dalla morte.

"Beati voi che avete una conoscenza preventiva degli ostacoli e che evitate le cose sconosciute.

"Beati voi che siete stati insultati e non stimati a causa dell'amore che il signore ha per loro.

"Beati voi che piangete e siete oppressi da quelli senza speranza, perché voi sarete liberati da ogni schiavitù.


"Vegliate e pregate perché non si è giunti qui per essere nella carne, ma piuttosto per uscire dalla schiavitù delle amarezze di questa vita. E pregando, troverete ristoro, perché avete lasciato alle spalle la sofferenza e la vergogna. Poiché quando uscirete dalle sofferenze e dalle passioni del corpo, voi troverete riposo dal bene, e il regno del re, sarete uniti con lui, uniti con voi, da quell'ora in poi, per sempre, Amen".











LIBRO SEGRETO DI GIACOMO



APOCRIFO DI GIACOMO









Il Libro segreto di Giacomo, noto anche come Apocrifo di Giacomo, è un vangelo gnostico scritto in lingua copta nella prima metà del II secolo.

Descrive insegnamenti segreti dati da Gesù a Pietro e Giacomo nel periodo compreso tra la Resurrezione e l'Ascensione.

L'autore pseudoepigrafo è Giacomo, narrante in prima persona.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.


CONTENUTO E TESTO DEL LIBRO SEGRETO DI GIACOMO O APOCRIFO DI GIACOMO





[1] Giacomo scrive...


A te Pace dalla Pace, Amore dall'Amore, Grazia dalla Grazia, Fede dalla Fede, Vita dalla Vita santa.


Avendomi tu pregato di inviarti uno scritto (segreto) che il Signore ha rivelato a me e a Pietro, non ho potuto opporti un rifiuto, né dirtelo a voce, ma lo misi per scritto in caratteri ebraici. L'ho inviato soltanto a te, in quanto tu sei servitore della salvezza dei santi Guardati dal comunicare questo scritto a molti, scritto che il Salvatore non volle comunicare a noi tutti, i suoi dodici discepoli. Saranno tuttavia beati coloro che saranno salvati per opera della fede in questo discorso.


Dieci mesi addietro ti ho inviato un altro scritto segreto rivelatomi dal Salvatore. Quello consideralo come rivelato a me, Giacomo. Questo... invece... (sette righe frammentarie).

[2] Occasione e contesto della rivelazione. I dodici discepoli erano seduti tutti insieme e ricordavano quanto il Salvatore aveva detto a ognuno di loro sia in segreto sia apertamente e lo annotavano in libri. Io invece scrivo ciò che si trova in questo libro quand'ecco apparire il Salvatore, dopo che si era allontanato da noi, mentre noi volgevamo lo sguardo verso di lui.


Cinquecento cinquanta giorni dopo che egli era risuscitato dai morti, gli abbiamo domandato: "Tu sei partito e ti sei allontanato da noi?". Ma Gesù rispose: "No, ora andrò nel luogo dal quale sono venuto. Se volete venire con me, venite".


Tutti risposero e dissero: "Se tu ce lo ordini, verremo" Egli disse: "In verità vi dico: mai nessuno entrerà nel Regno dei cieli per un mio ordine, ma soltanto perché siete pieni. Lasciatemi Giacomo e Pietro affinché io li riempia". E chiamati quei due, li mise da parte. Agli altri ordinò di attendere ai loro compiti.

[3] La vera pienezza. Il Salvatore disse: "A voi è stata fatta misericordia..." (sette righe frammentarie) essi non compresero. "Non desiderate dunque essere riempiti? E il vostro cuore è ubriaco, non volete diventare sobri? Or dunque vergognatevi! D'ora in avanti siate svegli e non dormite, ricordatevi che voi avete visto il Figlio dell'uomo, che con lui avete parlato e l'avete udito. Guai a coloro che hanno visto il Figlio dell'uomo! Beati coloro che non hanno visto l'uomo, coloro che non hanno avuto contatti con lui, coloro che non gli hanno parlato, che non hanno udito nulla da lui! La Vita è vostra! Sappiate che egli vi ha guarito, allorché eravate malati, affinché diventiate re. Guai a coloro che si sono ripresi dalla loro malattia, poiché ritorneranno ancora alla loro malattia! Beati coloro che non sono stati malati e hanno conosciuto il sollievo prima di essere malati! Vostro è il Regno di Dio. Perciò vi dico: Siate ripieni, non lasciate in voi alcuno spazio vuoto. Colui che verrà, potrà burlarsi di voi".

[4] Allora Pietro disse: "Sono ormai tre volte che tu ci hai detto ("siate pieni!". Ma) noi siamo pieni". Il Salvatore rispose e disse: "Per questo motivo vi ho detto "siate pieni!", affinché non siate nel bisogno. Poiché coloro che sono nel bisogno non saranno salvati, essere nel bisogno è cattivo. Così come è bene che tu sia nel bisogno e al contrario è male che tu sia pieno, così colui che è pieno è nel bisogno, e colui che è nel bisogno non si riempie, come colui che è nel bisogno diventa pieno e, a sua volta, colui che è stato riempito raggiunge la perfezione. Perciò dovete essere nel bisogno fintanto che è possibile riempirvi, ed essere pieni fintanto che è possibile essere nel bisogno, affinché possiate riempirvi ancora di più.


Siate dunque ripieni di Spirito, ma nel bisogno di logos, poiché il logos è l'anima. Essa è a sua volta psichica".


A questo io risposi e gli dissi: "Signore, noi possiamo obbedire a te, se tu lo vuoi. Poiché abbiamo lasciato i nostri padri e le nostre madri e i nostri villaggi, e ti abbiamo seguito. Dacci dunque i mezzi per non venire messi alla prova dal diavolo maligno".


Davanti alla saggezza e alla morte. Il Signore rispose e disse: "Quale sarebbe la vostra ricompensa, se voi compirete la volontà del Padre, e non vi sarà dato da lui nessun dono, ma sarete messi alla prova da Satana? Se siete oppressi da Satana, se siete perseguitati e compite la sua (del Padre)


[5] volontà, io vi dico: egli vi amerà e vi renderà uguali a me, penserà di voi che siete diventati amati nella sua provvidenza per opera della vostra libera scelta. Non cesserete, dunque, di amare la carne e di avere paura della sofferenza? O non sapete che ancora non siete stati offesi, ancora non siete stati accusati ingiustamente, né ancora siete stati chiusi in prigione, né ancora siete stati illegalmente condannati, ancora non siete stati crocifissi senza motivo, né ancora siete stati sepolti nella sabbia, come lo fui io dal maligno? Non abbiate riguardo della carne, voi che siete circondati dallo Spirito, come da un muro! Se riflettete sul mondo, da quanto tempo esisteva allorché siete caduti, e quanto tempo durerà ancora dopo di voi, scoprirete che la nostra esistenza è di un solo giorno e che le vostre sofferenze sono di un'ora sola. I buoni, infatti, non verranno nel mondo.


Disprezzate, dunque, la morte e abbiate cura della Vita. Pensate alla mia croce e alla mia morte, e vivrete".


Tuttavia io risposi e gli dissi: "Signore, non parlarci della croce e della morte, poiché sono lontane da te".


[6] Il Signore rispose e disse: "In verità vi dico: nessuno sarà salvato, se non ha fede nella mia croce. Poiché il Regno di Dio è di coloro che hanno creduto nella mia croce. Dunque cercate la morte, come i morti cercano la vita. A loro, infatti, si manifesta ciò che cercano. Ora di che cosa si preoccupano? Se interrogate la morte, essa vi insegnerà l'elezione.


Vi assicuro, infatti, che non si salverà alcuno di coloro che temono la morte. Poiché il regno della morte è di coloro che si uccidono. Siate migliori di me, rassomigliate al Figlio dello Spirito santo!".


Allora, io gli domandai: "Signore, come potremo profetare per coloro che ci chiedono di profetare per essi? Molti sono, infatti, coloro che ci sollecitano e si aspettano di udire da noi una parola".


Discepoli davanti al Salvatore e agli altri. Il Signore rispose e disse: "Non sapete che con Giovanni fu troncata la testa della profezia?". Ma io dissi: "Signore, è dunque possibile troncare la testa della profezia?". Il Signore mi disse: "Se sapete che cos'è la "testa" e che la profezia procede dalla testa, comprenderete ciò che significa

[7] "gli tolsero la testa". All'inizio vi parlai con parabole, e voi non avete compreso. Ora vi parlo apertamente, e voi non afferrate. Ma per me voi eravate una parabola (quando parlavo) in parabole, e manifesti (quando parlavo) apertamente.


Affrettatevi a compiere la vostra salvezza, senza che veniate esortati da me e, se possibile, precedetemi. Poiché è così che il Padre vi amerà. Odiate l'ipocrisia e il pensiero cattivo! E' il pensiero cattivo che genera l'ipocrisia! L'ipocrisia è lungi dalla verità. Non permettete che deperisca il Regno dei cieli, poiché assomiglia a un ramo di palma i cui frutti cadono attorno ad essa. Essa produsse foglie e quando crebbero fecero seccare il midollo. Così è del frutto formatosi da quest'unica radice: allorché fu piantata, produsse frutti dai molti germogli. Di certo era buona poiché fu possibile produrre per te ora queste piante nuove senza di essa.


Io sono già stato glorificato prima di questo.

[8] Perché, alla fine, mi avete trattenuto per restare con voi ancora diciotto giorni a causa delle parabole. Per alcuni era sufficiente ascoltare l'insegnamento e hanno compreso "i Pastori", "la Semente", "la Costruzione", "le Lampade delle Vergini", "il Salario degli operai", "le Didracme e la donna". Siate zelanti della parola! La prima condizione della parola è, di certo, la fede; la seconda è l'amore; la terza sono le opere. Da esse, infatti, deriva la Vita. In quanto la parola assomiglia a un chicco di grano. Chi lo semina ripone in esso la propria fiducia, quando spunta gli vuole bene perché vede molti chicchi in luogo di uno solo e, dopo avere lavorato, è salvo avendolo trasformato in cibo. Inoltre ha in riserva la semenza. Ugualmente vi è possibile accogliere il Regno dei cieli; questo, a meno di accoglierlo per mezzo della conoscenza, non potrete trovarlo.


Perciò vi dico: vigilate, non smarritevi! Molto spesso ho detto a voi e ai vostri compagni, e lo dissi anche a te, Giacomo: Salvati! Ti ho ordinato di seguirmi, ti ho insegnato la condotta da tenere davanti alle autorità.


Vedete! Io sono disceso e ho parlato e sono stato maltrattato e ho portato la mia corona,

[9] allorché vi ho salvato. Poiché sono disceso per dimorare con voi, affinché anche voi dimoriate con me. E allorché trovai che le vostre case erano senza tetto, dimorai nelle case che erano in condizione di ricevermi nel momento in cui discendevo. Perciò, ubbiditemi, fratelli miei. Comprendete che cos'è la Grande Luce. Il Padre non ha bisogno di me. Nessun padre ha bisogno del figlio; è il figlio che ha bisogno del padre. Mi affretto verso di lui, perché il Padre del Figlio non ha bisogno di voi.


Ascoltate la parola, compenetratevi della conoscenza, amate la Vita, e nessuno vi perseguiterà, nessuno vi opprimerà se non voi stessi.


O miseri, o sfortunati, o falsari della verità, o falsificatori della conoscenza, o trasgressori dello Spirito, ancora adesso persistete nell'ascoltare? E' dall'inizio che vi si addiceva parlare! Ancora adesso persistete nel dormire, mentre fin dall'inizio bisognava vegliare affinché vi accolga il Regno dei cieli.


Mi sono ricordato delle vostre lacrime, del vostro lutto e della vostra angoscia: essi sono lungi da noi.

 Or dunque, voi che siete fuori dell'eredità del Padre, piangete nel luogo appropriato, siate afflitti, e predicate il bene, perché il Figlio giustamente sale (in cielo). In verità vi dico: se fossi stato inviato da coloro che mi ascoltano e se avessi parlato a loro, mai più sarei disceso sulla terra. Or dunque, vergognatevi di questo. Ecco che mi allontano da voi.

Partirò, non voglio più restare con voi, come voi stessi non l'avete voluto. Adesso seguitemi presto. E' per questo che vi dico: sono disceso per voi. Voi siete i prediletti. Voi siete coloro che diverranno causa della Vita tra molti. Invocate il Padre, supplicate spesso Dio, ed egli vi esaudirà. Beato colui che vi ha visto con lui, mentre egli era predicato tra gli angeli e glorificato tra i santi! La Vita è vostra.

Rallegratevi e gioite come


[11] figli di Dio. Custodite la (sua) volontà affinché possiate salvarvi. Accogliete il mio biasimo, e salvatevi. Io intercedo per voi presso il Padre, ed egli molto vi perdonerà".

Udito ciò, siamo diventati allegri; ci eravamo, infatti, rattristati per quello che aveva detto prima. Ma quando ci vide allegri, disse: "Guai a voi, o voi che avete bisogno di un intercessore! Guai a voi, o voi che avete bisogno della grazia! Beati saranno coloro che avranno parlato apertamente e si saranno guadagnata la grazia. Rendetevi simili agli stranieri. Come siete davanti alla vostra città? Perché siete sconvolti, perché vi cacciate fuori e vi allontanate dalla vostra città? Perché abbandonate volontariamente la vostra dimora preparandola per coloro che vogliono abitarvi?

O esiliati e fuggitivi, guai a voi, perché sarete ripresi. O non pensate, forse, che il Padre ama l'umanità o che si lascia persuadere dalle preghiere e che fa grazia all'uno dopo l'altro o che ha pazienza verso colui che cerca? Egli conosce la loro volontà e anche ciò di cui ha bisogno la carne. Questa, di certo, non desidera l'anima, poiché senza l'anima il corpo non pecca, allo stesso modo


[12] l'anima non sarà salvata senza lo spirito.

Ma se l'anima, spoglia del male, è salvata e se è salvato anche lo spirito, allora il corpo è senza peccato. E, infatti, è lo spirito che dà vita all'anima; al contrario è il corpo che la uccide: il che significa che è essa a uccidere se stessa.

In verità vi dico: all'anima egli non perdonerà il peccato, né la colpa alla carne; poiché non sarà salvato alcuno di coloro che hanno portato la carne. Voi, infatti, pensate che molti abbiano trovato il Regno dei cieli. Beato colui che si è visto quarto nei cieli!".

Udito questo, ci rattristammo; ed egli accortosi che ci eravamo rattristati, disse: "Vi parlo affinché conosciate voi stessi. Poiché il Regno dei cieli assomiglia a una spiga di grano cresciuta in un campo: maturata, spande il suo frutto e riempie nuovamente il campo di spighe per un altro anno. Anche voi affrettatevi a falciare per voi una spiga di Vita, affinché siate ripieni del Regno; fino a tanto ch'io rimango con voi, tenetevi stretti a me e ubbiditemi. Quando poi mi allontanerò da voi ricordatevi di me! E ricordatevi di me, perché quand'ero con voi non mi conoscevate. Beati saranno coloro che mi hanno conosciuto! Guai a coloro che hanno udito e non hanno creduto! Beati saranno coloro


[13] che non hanno visto, ma hanno creduto. Vi esorto ancora una volta, perché mi manifesto a voi come colui che costruisce una casa utilissima per voi, in quanto vi troverete rifugio, e potrà anche puntellare la casa dei vostri vicini, qualora minacci di crollare.

Sì, in verità vi dico: Guai a coloro a causa dei quali sono stato inviato quaggiù! Beati coloro che salgono dal Padre! Ancora una volta vi rimprovero, o voi che esistete. Rendetevi simili a coloro che non esistono, affinché siate come coloro che non esistono.

Non permettete che il Regno dei cieli, in voi, diventi un deserto. Non inorgoglitevi della luce che risplende, ma siate verso voi stessi quale io sono (stato) verso di voi. Per voi mi assoggettai alla maledizione, affinché voi foste salvati".

Conclusione del dialogo e raccomandazioni. Allora, Pietro rispose a queste parole, e disse: "A volte tu ci incoraggi verso il Regno dei cieli; a volte, Signore, tu ce ne allontani. A volte tu ci esorti, ci attiri alla fede, e ci prometti la Vita; a volte, ancora, tu ci respingi dal Regno dei cieli".

Ma il Signore rispose e ci disse: "A più riprese vi ho dato la fede, e inoltre mi sono rivelato a te,


[14] o Giacomo, e voi non mi avete riconosciuto. Inoltre, ancora adesso, vedo che spesso vi rallegrate; ma mentre gioite a motivo della promessa della Vita, vi rattristate e vi affliggete, quando venite istruiti sul Regno. Ma voi, è per mezzo della fede e della conoscenza che avete ricevuto la Vita per voi.

Disprezzate, dunque, il rifiuto, se udite (parlarne); ma se udite la promessa, rallegratevene molto. Sì, in verità vi dico: Colui che accoglierà per se stesso la Vita e crederà al Regno, non ne verrà escluso mai, neppure se il Padre volesse scacciarlo.

Fine del dialogo e risalita al cielo. Intendevo parlarvi di queste cose fino a questo punto. Ma ora risalirò al luogo donde sono venuto. Ma voi, mentre io mi affrettavo a partire, voi mi avete respinto, e invece di accompagnarmi mi avete inseguito. Comunque, fate attenzione alla gloria che mi aspetta, e quando avrete aperto il vostro cuore, ascoltate gli inni che mi attendono nell'alto dei cieli. Infatti, è necessario che giunga oggi alla destra del Padre. Vi ho detto l'ultima parola. Sto per separarmi da voi. Un carro spirituale mi ha sollevato, e ormai mi svestirò per rivestirmi. Ma attenzione! Beati coloro che hanno predicato il Vangelo del Figlio, prima della sua discesa, di modo che se io vengo possa salire (di nuovo). Tre volte beati, dunque,



[15] sono coloro che hanno ricevuto l'annunzio del Figlio prima che vengano all'esistenza, di modo che ci sia per voi una parte con essi".

Dette queste cose, partì. Noi, io e Pietro, ci siamo inginocchiati, abbiamo ringraziato, e abbiamo innalzato il nostro cuore al cielo. Abbiamo udito con le nostre orecchie, e abbiamo visto con i nostri occhi il rumore della guerra, il suono della tromba, e un grande tumulto. Passati oltre quel luogo, abbiamo elevato il nostro pensiero ancora più in alto. E abbiamo visto con i nostri occhi e udito con le nostre orecchie gli inni e le odi celesti, e la allegria degli angeli. Grandezze celesti cantavano inni, e anche noi ci rallegrammo.

Reazione degli altri discepoli. Dopo questo abbiamo voluto innalzare ancora il nostro spirito alla prossimità della Grandezza. Ma dopo che eravamo saliti, non ci fu permesso di vedere e di udire nulla, perché gli altri discepoli ci chiamarono e domandarono: "Che cosa avete udito dal Maestro? Che cosa vi ha detto? Dove è andato?". Noi rispondemmo loro: "Egli è salito. Ci ha dato la mano destra, e a noi tutti ha promesso la Vita. Ci ha rivelato dei figli che verranno dopo di noi, ordinandoci


[16] di amarli come se noi dovessimo (essere salvati) per causa loro".

Dopo che ebbero udito, essi certo credettero alla loro Vita, ma rimasero in collera a motivo di quelli che saranno generati. Ma non volendo io metterli in una occasione di colpa, li mandai ognuno in un luogo diverso.

Quanto a me, io salii a Gerusalemme, pregando di avere parte con gli amati, quelli che saranno manifestati; prego affinché il cominciamento abbia inizio da te. Tale è infatti il modo con cui anch'io sarò salvato, nella misura in cui quelli saranno illuminati da me, dalla mia fede, e da un'altra migliore della mia: mi auguro, infatti, che la mia sia minore.

Abbi cura, dunque, di assomigliare a essi e di pregare affinché tu abbia parte con essi. A eccezione di quanto ho detto, il Salvatore non ci ha fatto rivelazioni a proposito di quelli. Noi proclamiamo, infatti, che c'è una parte con coloro ai quali è stato fatto l'annunzio, coloro che il Signore ha fatto suoi figli.

 

 

 


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