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martedì 3 marzo 2020

LIBRO DI TOMMASO L'ATLETA


LIBRO DI TOMMASO IL CONTENDENTE









Il Libro di Tommaso il Contendente o l'Atleta è un vangelo gnostico scritto in lingua copta nella prima metà del III secolo.


L'attribuzione pseudoepigrafa è a Tommaso apostolo, e contiene una rivelazione segreta di Gesù risorto all'apostolo.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.


Composta probabilmente ad Edessa, si tratta di un'opera che rientra nella letteratura siriana attorno all'apostolo Giuda Tommaso, intermedia per composizione e tematiche tra il Vangelo di Tommaso (50-125) e gli Atti di Tommaso (225 circa).



TESTO E CONTENUTO DEL LIBRO DI TOMMASO





Le parole segrete che il Salvatore ha detto a Giuda Tommaso e che Mathaias ha scritto, mentre stavano camminando, mentre li ascoltava parlare l'uno con l'altro.

Il Salvatore disse: «Fratello Tommaso, affinché hai tempo nel mondo, ascoltami, e io ti rivelerò le cose che stavi pensando nella tua mente.

"Ora, dal momento che è stato detto che tu sei il mio vero compagno, esamina te stesso, e cerca di sapere chi sei, in che modo tu esista, e come si arriva ad essere. Dato che sarai chiamato mio fratello, non è giusto che tu sia ignaro di te stesso. E so che hai capito, perché avevi già compreso che io sono la conoscenza della verità. Così, mentre cammini con me, anche se non sarai compreso, hai (di fatto) già imparato a conoscerti, e sarai chiamato 'colui che conosce se stesso'. Poiché chi non ha conosciuto se stesso non ha conosciuto altro, ma chi conosce se stesso, al tempo stesso ha già raggiunto conoscenze sulla profondità del tutto. Cosi dunque, tu, mio fratello Tommaso, vedrai ciò che è nascosto per gli uomini, quello che fugge dalla mancanza di conoscenza".

Tommaso disse al Signore, "Perciò ti prego di dirmi quello che ti sto per chiedere prima che avvenga la tua ascensione, e che quando avrò sentito da te le cose nascoste, né possa parlarne. Ed è ovvio per me che la verità è difficile da mettere in opera davanti agli uomini."

Il Salvatore rispose, dicendo: "Se le cose che sono visibili a te, sono oscure a loro, come possono sentir parlare di cose che non sono visibili? Se le opere della verità che sono visibili nel mondo sono difficili per voi raggiungerle, come si fa, allora, a raggiungere quell'eminente grandezza e pleroma che non sono visibili? E come potrete allora essere chiamati 'operatori'? A tale proposito, siete degli apprendisti, e siete ancora arrivati al culmine della perfezione."

Tommaso rispose dicendo al Salvatore: "Dicci queste cose che dici di essere visibili, ma nascoste a noi."

Il Salvatore disse: «Tutti i corpi [] le bestie vengono generati [...] ê evidente come [...] questo, anche, quelli

che sono al di sopra [...] le cose che sono visibili, ma sono visibili nella loro radice, che è il frutto che li nutre. Ma questi corpi visibili, sopravvivono divorando creature simili ad essi, con la conseguenza che il loro corpo muta. Ora, ciò che muta decadrà e perirà, e non ha alcuna speranza di vita da allora in poi, dal momento che il corpo è bestiale. Così come il corpo delle bestie perisce, così sarà per questi corpi. Non derivano da un rapporto come quello delle bestie? Se, derivassero anche dal rapporto, saranno mai qualcosa di generato in modo di-verso dalle bestie? Così, dunque, si è giovani fino a diventare perfetti".

E Tommaso rispose: "Per questo ti dico, Signore, che quelli che parlano di cose invisibili e difficili da spiegare sono come quelli che sparano le loro frecce verso un bersaglio durante la notte. Per essere sicuri, sparano le loro frecce come chiunque avrebbe [...] dal momento che a colpire il bersaglio [...] ma non è visibile. Eppure, quando la luce viene fuori e si nasconde nel buio, le opere di ognuno appariranno. E tu, la nostra luce, illumini, Signore."

Gesù disse: "E nella luce che la luce esiste."

Tommaso, rispose, dicendo: "Signore, perché questa luce visibile, che brilla a causa degli uomini, appare e scompare?"


Il Salvatore disse: "O Beato Tommaso, la luce che è visibile, naturalmente, brilla per il vostro bene, in modo che voi non rimaniate in questo luogo, ma piuttosto che se ne possa uscirne -e ogni volta che tutti gli eletti abbandonano la bestialità, questa luce si ritirerà fino alla sua essenza, e la sua essenza darà il benvenuto, poiché si tratta di un buon servitore."

Il Salvatore continuò: "O amore imperscrutabile della luce! O fuoco amaro che arde nei corpi degli uomini e nel loro midollo, accendendoti in loro notte e giorno, e bruciando le membra degli uomini rendi le loro menti ubriache e le loro anime diventano squilibrate [...] all’interno maschi e femmine [...] notte e spostandole, [...] segretamente e visibilmente. Per il passaggio i maschi [...] sulle femmine e le femmine sui maschi. Perciò è detto: "Colui che cercherà la verità dalla vera saggezza si costruirà le ali per volare, fuggendo dalla lussuria che brucia gli spiriti degli uomini." Ed egli si creerà le ali per evitare ogni spirito visibile."

Tommaso rispose dicendo: "Signore, questo è esattamente ciò che mi sto chiedendo, da quando ho capito che tu sei colui che è beneficio per noi, come tu affermi."

Ancora una volta il Salvatore rispose e disse: "È quindi necessario per noi parlare con voi, dal momento che questa è la dottrina del perfetto. Se, ora, il desiderio è di diventare perfetti, si devono osservare queste cose; in caso contrario, il vostro nome è 'ignorante', dal momento che è impossibile per un uomo intelligente abitare con un pazzo, poiché l'uomo intelligente è perfetto in ogni sapienza. Per lo stolto, tuttavia, il bene e il male sono la stessa cosa – in realtà, l'uomo saggio sarà nutrito dalla verità e "sarà come un albero piantato lungo corsi d'acqua" (Sal 1:3) -visto che ci sono alcuni che, pur avendo le ali, puntano solo sulle cose visibili, cose che sono lontane dalla verità. Per questo chi li guida, il fuoco, darà loro l'illusione della verità, e brillerà su di esse con una bellezza corruttibile, e sarà imprigionato in una buia dolcezza e li affascinerà con piacere fragrante. E sarà cieco con una lussuria insaziabile, brucerà le loro anime e diventerà per loro come un palo bloccato nel loro cuore, che non potranno mai rimuovere. E come un freno in bocca, che li sta guidando in base ai loro desideri. E li ha incatenati con le sue catene e legato tutte loro membra con l'amarezza della schiavitù della lussuria per quelle cose visibili che decadranno, cambieranno e devieranno dall’impulso. Sono sempre stati attratti verso il basso; così come sono morti, sono assimilati a tutte le bestie del regno corruttibile."

Rispose Tommaso: "È ovvio e che ê stato detto, ‘Molti sono [...] coloro che non conoscono [...] anima’".

E il salvatore rispose dicendo: "Beato l'uomo saggio che ha cercato la verità, e che quando l'ha trovata, si è riposato su di essa per sempre ed è stato senza la paura di coloro che volevano disturbarlo".

Rispose Tommaso: “È utile per noi, Signore, riposare su ciò che è nostro?”

Il Salvatore disse: «Sì, è utile. Ed è un bene per voi, dal momento che le cose visibili tra gli uomini si dissolveranno – per il contenitore della loro carne che si dissolverà e che quando sarà portata a zero verrà ad essere tra le cose visibili, tra le cose che si vedono. E poi il fuoco che vedranno darà loro dolore a causa dell'amore per la fede che un tempo possedevano. Saranno nuovamente raccolti verso ciò che è visibile. Inoltre, coloro che hanno visto tra le cose non visibili, senza il primo amore periranno con la preoccupazione per questa vita e con il calore del fuoco. Solo un po’ di tempo, e ciò che ê visibile si dissolverà, poi sfumature informe emergeranno, e tra le tombe si soffermeranno sui corpi, per sempre, nel dolore e nella corruzione dell'anima."

Rispose Tommaso e gli disse: "Che cosa abbiamo da dire di fronte a queste cose? Che cosa diremo ai ciechi?

Quale dottrina dovremmo esprimere a questi miseri mortali che dicono: ‘Siamo venuti per il bene e non per il male’, e poi dicono: ‘Se non fossimo stati generati nella carne, non avremmo conosciuto iniquità’?"


Il Salvatore disse: «In verità, quelli, non li stimano come uomini, ma li considerano bestie, perché sono come bestie che si divorano a vicenda, così anche gli uomini di questa specie si divorano l'un l'altro. Al contrario, essi sono privi del regno in quanto amano la dolcezza del fuoco, sono servi della morte e si precipitano nelle opere di corruzione. Essi adempiono la brama dei loro padri. Saranno gettati verso l'abisso e saranno afflitti dal tormento, dall’amarezza della loro natura malvagia. Perché saranno flagellati in modo da farli correre all'indietro, dove non sanno, ed essi si allontaneranno dalle loro membra impazientemente, ma con disperazione. Ed essi si rallegrano [] follia e alienazione []. Essi si prefiggono questo sconvolgimento senza rendersi con-to della loro follia, pensando di essere dei saggi. Essi [] proprio corpo []. La loro mente ê rivolta verso se stessi, mentre il loro pensiero è occupato con le loro opere. Ma è il fuoco che li brucerà."

E Tommaso rispose e disse: "Signore, che cosa né sarà di ciò che è stato gettato in loro? Perché io sono molto preoccupato per loro; sono molti coloro che li combatteremo."

Il Salvatore rispose e disse: "Qual è la tua opinione?"

Giuda -chiamato Tommaso-disse: "Sei tu, Signore, che si addice a parlare, e io ad ascoltare".

Il salvatore rispose: "Ascoltate quello che sto per dire e credete nella verità. Colui che semina e ciò che viene seminato si dissolverà nel fuoco -entro il fuoco e l'acqua -ed essi saranno nascosti nelle tombe delle tenebre. E dopo un lungo tempo essi manifesteranno il frutto degli alberi del male, allora saranno puniti, e uccisi dalle bocche di bestie e uomini, dalla corrosione delle piogge e dei venti, dall'aria e la luce del sole che splende dall'alto.

Rispose Tommaso: "Tu ci hai convinto, certamente, Signore. Ce ne rendiamo conto nel nostro cuore, ed è chiaro, che questo è così, e che la tua parola è veritiera. Ma queste parole che noi diremo sono ridicole e spregevoli per il mondo poiché vengono fraintese. Allora, come possiamo andare a predicare loro, dal momento che non siamo apprezzati nel mondo?"

Il Salvatore rispose e disse: "In verità vi dico che chi ascolta la vostra parola e si allontana con il viso deridente o riderà di queste cose, in verità vi dico che sarà consegnato al Sovrano (Arconte) superiore che regna su tutti i poteri, come il loro re, e colui che si volterà, lo getteranno dal cielo verso l'abisso, e sarà imprigionato in un luogo angusto e buio. Inoltre, egli non potrà né girarsi né muoversi a causa della grande profondità del Tartaros e la pesante amarezza dell'Ade, che è ferma a [...] loro ad esso [...] che non perdonerà [...] perseguirà voi. Saranno invece [...] oltre a [... ] angelo Tartarouchos [...] il fuoco che li sta perseguendo [...] flagelli di fuoco che getteranno una pioggia di scintille in faccia di colui che ê perseguitato. Se fuggirà verso l’occidente, troverà il fuoco. Se si girerà verso il basso, lo troverà anche lì. Se si girerà verso l'alto, incontrerà di nuovo la minaccia del fuoco che ribolle. Tuttavia, non troverà la strada verso oriente in modo da fuggire e salvarsi, perché nel giorno in cui era nel corpo, non ha trovato modo di poter trovare salvezza per il giorno del giudizio".

Poi il salvatore continuò dicendo: "Guai a voi, quelli senza Dio, che non hanno speranza, che si basano su cose che non accadranno!

"Guai a voi che sperate nella carne e nella prigione che perirà! Per quanto tempo sarete ignari? E per quanto tempo crederete ancora che l'imperituro perirà? La vostra speranza è impostata sul mondo, e il vostro Dio è questa vita! State corrompendo le vostre anime!

"Guai per il fuoco che arde in voi, perché è insaziabile!

"Guai a voi a causa della ruota che gira nei vostri pensieri!


"Guai a voi accanto il fuoco della combustione, che è in voi, perché divorerà la vostra carne apertamente, e segretamente strapperà le vostre anime, e si preparerà per i vostri compagni!

"Guai a voi, prigionieri, perché voi siete vincolati nelle caverne! Voi ridete! In una risata pazza gioite! Voi non conoscete la vostra perdizione, né riflettete sulla vostra situazione, e non avete capito che abitate nelle tenebre della morte! Inoltre, vi ubriacate con il fuoco pieno di amarezza. I vostri pensieri sono squilibrati a causa del fuoco, che è in voi, siete dolce veleno delle ferite dei vostri nemici! E il buio è aumentato per voi come una luce, voi rinunciate alla vostra libertà per la servitù! Sono oscurati i vostri cuori e i vostri pensieri si sono arresi alla follia, voi riempite i vostri pensieri con il fumo del fuoco che è in voi! e la vostra luce che è nascosta nella nube di [] e l'indumento che ê messo su di voi, []. E voi siete stati privati dalla speranza che non esiste. E che cos'è che avete creduto? Non sapete che tutti voi abitate in mezzo a coloro che [] come se voi []. E avete immerso le vostre anime nell'acqua delle tenebre! Si camminava con i vostri desideri!

"Guai a voi che abitate nell'errore, incuranti della luce del sole che giudica tutti e guarda dall'alto in basso, perché tutti saranno messi intorno a tutte le opere per ridurre i nemici in schiavitù. E non si accorgono neppure della luna, come di notte e di giorno guarda in basso, e guarda i corpi delle loro stragi!

"Guai a voi che amate l'intimità con una donna e il rapporto macchiato con loro, guai a voi che siete nella morsa dei poteri del vostro corpo, perché vi colpiranno, guai a voi nella morsa delle forze dei demoni del male, guai a voi che ingannate le membra con il fuoco! Chi è che farà piovere rugiada rinfrescante su di voi per spegnere la massa di fuoco scaturita da voi? Chi è che farà risplendere il sole su di voi per disperdere le tenebre in voi e nascondere il buio e l'acqua sporca?

"Il sole e la luna daranno per voi un odore gradevole e con loro l'aria e lo spirito e la terra e l'acqua. Perché, se il sole non splenderà sui corpi, essi appassiranno e moriranno, proprio come le erbe o le erbacce. Se il sole splenderà su di loro, prevarranno e soffocheranno la vite, ma se prevarrà la vite e le sue ombre, le erbe e anche tutte le piante cresciute insieme con essa, si diffonderanno e prospereranno, ereditando la terra in cui cresceranno, e in ogni luogo che ha ombreggiato domineranno. E quando saranno cresciuti, domineranno su tutto il terreno divenuto abbondante per il suo padrone, e gli piacerà ancor di più, perché egli avrebbe sofferto grandi dolori a causa di queste piante fino a che non li avrebbe sradicate. Ma la vite da sola li ha rimossi e soffocati, e sono morti e diventanti come il suolo".

Allora Gesù continuo e disse loro: "Guai a voi, perché voi non avete ricevuto la dottrina, e coloro che sono [...] saranno le opere a predicare [...]. E si stanno affrettando a [...] manderà giù [...] li uccidete ogni giorno, in modo che possano risorgere dalla morte.

"Beati voi che avete una conoscenza preventiva degli ostacoli e che evitate le cose sconosciute.

"Beati voi che siete stati insultati e non stimati a causa dell'amore che il signore ha per loro.

"Beati voi che piangete e siete oppressi da quelli senza speranza, perché voi sarete liberati da ogni schiavitù.


"Vegliate e pregate perché non si è giunti qui per essere nella carne, ma piuttosto per uscire dalla schiavitù delle amarezze di questa vita. E pregando, troverete ristoro, perché avete lasciato alle spalle la sofferenza e la vergogna. Poiché quando uscirete dalle sofferenze e dalle passioni del corpo, voi troverete riposo dal bene, e il regno del re, sarete uniti con lui, uniti con voi, da quell'ora in poi, per sempre, Amen".











LIBRO SEGRETO DI GIACOMO



APOCRIFO DI GIACOMO









Il Libro segreto di Giacomo, noto anche come Apocrifo di Giacomo, è un vangelo gnostico scritto in lingua copta nella prima metà del II secolo.

Descrive insegnamenti segreti dati da Gesù a Pietro e Giacomo nel periodo compreso tra la Resurrezione e l'Ascensione.

L'autore pseudoepigrafo è Giacomo, narrante in prima persona.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.


CONTENUTO E TESTO DEL LIBRO SEGRETO DI GIACOMO O APOCRIFO DI GIACOMO





[1] Giacomo scrive...


A te Pace dalla Pace, Amore dall'Amore, Grazia dalla Grazia, Fede dalla Fede, Vita dalla Vita santa.


Avendomi tu pregato di inviarti uno scritto (segreto) che il Signore ha rivelato a me e a Pietro, non ho potuto opporti un rifiuto, né dirtelo a voce, ma lo misi per scritto in caratteri ebraici. L'ho inviato soltanto a te, in quanto tu sei servitore della salvezza dei santi Guardati dal comunicare questo scritto a molti, scritto che il Salvatore non volle comunicare a noi tutti, i suoi dodici discepoli. Saranno tuttavia beati coloro che saranno salvati per opera della fede in questo discorso.


Dieci mesi addietro ti ho inviato un altro scritto segreto rivelatomi dal Salvatore. Quello consideralo come rivelato a me, Giacomo. Questo... invece... (sette righe frammentarie).

[2] Occasione e contesto della rivelazione. I dodici discepoli erano seduti tutti insieme e ricordavano quanto il Salvatore aveva detto a ognuno di loro sia in segreto sia apertamente e lo annotavano in libri. Io invece scrivo ciò che si trova in questo libro quand'ecco apparire il Salvatore, dopo che si era allontanato da noi, mentre noi volgevamo lo sguardo verso di lui.


Cinquecento cinquanta giorni dopo che egli era risuscitato dai morti, gli abbiamo domandato: "Tu sei partito e ti sei allontanato da noi?". Ma Gesù rispose: "No, ora andrò nel luogo dal quale sono venuto. Se volete venire con me, venite".


Tutti risposero e dissero: "Se tu ce lo ordini, verremo" Egli disse: "In verità vi dico: mai nessuno entrerà nel Regno dei cieli per un mio ordine, ma soltanto perché siete pieni. Lasciatemi Giacomo e Pietro affinché io li riempia". E chiamati quei due, li mise da parte. Agli altri ordinò di attendere ai loro compiti.

[3] La vera pienezza. Il Salvatore disse: "A voi è stata fatta misericordia..." (sette righe frammentarie) essi non compresero. "Non desiderate dunque essere riempiti? E il vostro cuore è ubriaco, non volete diventare sobri? Or dunque vergognatevi! D'ora in avanti siate svegli e non dormite, ricordatevi che voi avete visto il Figlio dell'uomo, che con lui avete parlato e l'avete udito. Guai a coloro che hanno visto il Figlio dell'uomo! Beati coloro che non hanno visto l'uomo, coloro che non hanno avuto contatti con lui, coloro che non gli hanno parlato, che non hanno udito nulla da lui! La Vita è vostra! Sappiate che egli vi ha guarito, allorché eravate malati, affinché diventiate re. Guai a coloro che si sono ripresi dalla loro malattia, poiché ritorneranno ancora alla loro malattia! Beati coloro che non sono stati malati e hanno conosciuto il sollievo prima di essere malati! Vostro è il Regno di Dio. Perciò vi dico: Siate ripieni, non lasciate in voi alcuno spazio vuoto. Colui che verrà, potrà burlarsi di voi".

[4] Allora Pietro disse: "Sono ormai tre volte che tu ci hai detto ("siate pieni!". Ma) noi siamo pieni". Il Salvatore rispose e disse: "Per questo motivo vi ho detto "siate pieni!", affinché non siate nel bisogno. Poiché coloro che sono nel bisogno non saranno salvati, essere nel bisogno è cattivo. Così come è bene che tu sia nel bisogno e al contrario è male che tu sia pieno, così colui che è pieno è nel bisogno, e colui che è nel bisogno non si riempie, come colui che è nel bisogno diventa pieno e, a sua volta, colui che è stato riempito raggiunge la perfezione. Perciò dovete essere nel bisogno fintanto che è possibile riempirvi, ed essere pieni fintanto che è possibile essere nel bisogno, affinché possiate riempirvi ancora di più.


Siate dunque ripieni di Spirito, ma nel bisogno di logos, poiché il logos è l'anima. Essa è a sua volta psichica".


A questo io risposi e gli dissi: "Signore, noi possiamo obbedire a te, se tu lo vuoi. Poiché abbiamo lasciato i nostri padri e le nostre madri e i nostri villaggi, e ti abbiamo seguito. Dacci dunque i mezzi per non venire messi alla prova dal diavolo maligno".


Davanti alla saggezza e alla morte. Il Signore rispose e disse: "Quale sarebbe la vostra ricompensa, se voi compirete la volontà del Padre, e non vi sarà dato da lui nessun dono, ma sarete messi alla prova da Satana? Se siete oppressi da Satana, se siete perseguitati e compite la sua (del Padre)


[5] volontà, io vi dico: egli vi amerà e vi renderà uguali a me, penserà di voi che siete diventati amati nella sua provvidenza per opera della vostra libera scelta. Non cesserete, dunque, di amare la carne e di avere paura della sofferenza? O non sapete che ancora non siete stati offesi, ancora non siete stati accusati ingiustamente, né ancora siete stati chiusi in prigione, né ancora siete stati illegalmente condannati, ancora non siete stati crocifissi senza motivo, né ancora siete stati sepolti nella sabbia, come lo fui io dal maligno? Non abbiate riguardo della carne, voi che siete circondati dallo Spirito, come da un muro! Se riflettete sul mondo, da quanto tempo esisteva allorché siete caduti, e quanto tempo durerà ancora dopo di voi, scoprirete che la nostra esistenza è di un solo giorno e che le vostre sofferenze sono di un'ora sola. I buoni, infatti, non verranno nel mondo.


Disprezzate, dunque, la morte e abbiate cura della Vita. Pensate alla mia croce e alla mia morte, e vivrete".


Tuttavia io risposi e gli dissi: "Signore, non parlarci della croce e della morte, poiché sono lontane da te".


[6] Il Signore rispose e disse: "In verità vi dico: nessuno sarà salvato, se non ha fede nella mia croce. Poiché il Regno di Dio è di coloro che hanno creduto nella mia croce. Dunque cercate la morte, come i morti cercano la vita. A loro, infatti, si manifesta ciò che cercano. Ora di che cosa si preoccupano? Se interrogate la morte, essa vi insegnerà l'elezione.


Vi assicuro, infatti, che non si salverà alcuno di coloro che temono la morte. Poiché il regno della morte è di coloro che si uccidono. Siate migliori di me, rassomigliate al Figlio dello Spirito santo!".


Allora, io gli domandai: "Signore, come potremo profetare per coloro che ci chiedono di profetare per essi? Molti sono, infatti, coloro che ci sollecitano e si aspettano di udire da noi una parola".


Discepoli davanti al Salvatore e agli altri. Il Signore rispose e disse: "Non sapete che con Giovanni fu troncata la testa della profezia?". Ma io dissi: "Signore, è dunque possibile troncare la testa della profezia?". Il Signore mi disse: "Se sapete che cos'è la "testa" e che la profezia procede dalla testa, comprenderete ciò che significa

[7] "gli tolsero la testa". All'inizio vi parlai con parabole, e voi non avete compreso. Ora vi parlo apertamente, e voi non afferrate. Ma per me voi eravate una parabola (quando parlavo) in parabole, e manifesti (quando parlavo) apertamente.


Affrettatevi a compiere la vostra salvezza, senza che veniate esortati da me e, se possibile, precedetemi. Poiché è così che il Padre vi amerà. Odiate l'ipocrisia e il pensiero cattivo! E' il pensiero cattivo che genera l'ipocrisia! L'ipocrisia è lungi dalla verità. Non permettete che deperisca il Regno dei cieli, poiché assomiglia a un ramo di palma i cui frutti cadono attorno ad essa. Essa produsse foglie e quando crebbero fecero seccare il midollo. Così è del frutto formatosi da quest'unica radice: allorché fu piantata, produsse frutti dai molti germogli. Di certo era buona poiché fu possibile produrre per te ora queste piante nuove senza di essa.


Io sono già stato glorificato prima di questo.

[8] Perché, alla fine, mi avete trattenuto per restare con voi ancora diciotto giorni a causa delle parabole. Per alcuni era sufficiente ascoltare l'insegnamento e hanno compreso "i Pastori", "la Semente", "la Costruzione", "le Lampade delle Vergini", "il Salario degli operai", "le Didracme e la donna". Siate zelanti della parola! La prima condizione della parola è, di certo, la fede; la seconda è l'amore; la terza sono le opere. Da esse, infatti, deriva la Vita. In quanto la parola assomiglia a un chicco di grano. Chi lo semina ripone in esso la propria fiducia, quando spunta gli vuole bene perché vede molti chicchi in luogo di uno solo e, dopo avere lavorato, è salvo avendolo trasformato in cibo. Inoltre ha in riserva la semenza. Ugualmente vi è possibile accogliere il Regno dei cieli; questo, a meno di accoglierlo per mezzo della conoscenza, non potrete trovarlo.


Perciò vi dico: vigilate, non smarritevi! Molto spesso ho detto a voi e ai vostri compagni, e lo dissi anche a te, Giacomo: Salvati! Ti ho ordinato di seguirmi, ti ho insegnato la condotta da tenere davanti alle autorità.


Vedete! Io sono disceso e ho parlato e sono stato maltrattato e ho portato la mia corona,

[9] allorché vi ho salvato. Poiché sono disceso per dimorare con voi, affinché anche voi dimoriate con me. E allorché trovai che le vostre case erano senza tetto, dimorai nelle case che erano in condizione di ricevermi nel momento in cui discendevo. Perciò, ubbiditemi, fratelli miei. Comprendete che cos'è la Grande Luce. Il Padre non ha bisogno di me. Nessun padre ha bisogno del figlio; è il figlio che ha bisogno del padre. Mi affretto verso di lui, perché il Padre del Figlio non ha bisogno di voi.


Ascoltate la parola, compenetratevi della conoscenza, amate la Vita, e nessuno vi perseguiterà, nessuno vi opprimerà se non voi stessi.


O miseri, o sfortunati, o falsari della verità, o falsificatori della conoscenza, o trasgressori dello Spirito, ancora adesso persistete nell'ascoltare? E' dall'inizio che vi si addiceva parlare! Ancora adesso persistete nel dormire, mentre fin dall'inizio bisognava vegliare affinché vi accolga il Regno dei cieli.


Mi sono ricordato delle vostre lacrime, del vostro lutto e della vostra angoscia: essi sono lungi da noi.

 Or dunque, voi che siete fuori dell'eredità del Padre, piangete nel luogo appropriato, siate afflitti, e predicate il bene, perché il Figlio giustamente sale (in cielo). In verità vi dico: se fossi stato inviato da coloro che mi ascoltano e se avessi parlato a loro, mai più sarei disceso sulla terra. Or dunque, vergognatevi di questo. Ecco che mi allontano da voi.

Partirò, non voglio più restare con voi, come voi stessi non l'avete voluto. Adesso seguitemi presto. E' per questo che vi dico: sono disceso per voi. Voi siete i prediletti. Voi siete coloro che diverranno causa della Vita tra molti. Invocate il Padre, supplicate spesso Dio, ed egli vi esaudirà. Beato colui che vi ha visto con lui, mentre egli era predicato tra gli angeli e glorificato tra i santi! La Vita è vostra.

Rallegratevi e gioite come


[11] figli di Dio. Custodite la (sua) volontà affinché possiate salvarvi. Accogliete il mio biasimo, e salvatevi. Io intercedo per voi presso il Padre, ed egli molto vi perdonerà".

Udito ciò, siamo diventati allegri; ci eravamo, infatti, rattristati per quello che aveva detto prima. Ma quando ci vide allegri, disse: "Guai a voi, o voi che avete bisogno di un intercessore! Guai a voi, o voi che avete bisogno della grazia! Beati saranno coloro che avranno parlato apertamente e si saranno guadagnata la grazia. Rendetevi simili agli stranieri. Come siete davanti alla vostra città? Perché siete sconvolti, perché vi cacciate fuori e vi allontanate dalla vostra città? Perché abbandonate volontariamente la vostra dimora preparandola per coloro che vogliono abitarvi?

O esiliati e fuggitivi, guai a voi, perché sarete ripresi. O non pensate, forse, che il Padre ama l'umanità o che si lascia persuadere dalle preghiere e che fa grazia all'uno dopo l'altro o che ha pazienza verso colui che cerca? Egli conosce la loro volontà e anche ciò di cui ha bisogno la carne. Questa, di certo, non desidera l'anima, poiché senza l'anima il corpo non pecca, allo stesso modo


[12] l'anima non sarà salvata senza lo spirito.

Ma se l'anima, spoglia del male, è salvata e se è salvato anche lo spirito, allora il corpo è senza peccato. E, infatti, è lo spirito che dà vita all'anima; al contrario è il corpo che la uccide: il che significa che è essa a uccidere se stessa.

In verità vi dico: all'anima egli non perdonerà il peccato, né la colpa alla carne; poiché non sarà salvato alcuno di coloro che hanno portato la carne. Voi, infatti, pensate che molti abbiano trovato il Regno dei cieli. Beato colui che si è visto quarto nei cieli!".

Udito questo, ci rattristammo; ed egli accortosi che ci eravamo rattristati, disse: "Vi parlo affinché conosciate voi stessi. Poiché il Regno dei cieli assomiglia a una spiga di grano cresciuta in un campo: maturata, spande il suo frutto e riempie nuovamente il campo di spighe per un altro anno. Anche voi affrettatevi a falciare per voi una spiga di Vita, affinché siate ripieni del Regno; fino a tanto ch'io rimango con voi, tenetevi stretti a me e ubbiditemi. Quando poi mi allontanerò da voi ricordatevi di me! E ricordatevi di me, perché quand'ero con voi non mi conoscevate. Beati saranno coloro che mi hanno conosciuto! Guai a coloro che hanno udito e non hanno creduto! Beati saranno coloro


[13] che non hanno visto, ma hanno creduto. Vi esorto ancora una volta, perché mi manifesto a voi come colui che costruisce una casa utilissima per voi, in quanto vi troverete rifugio, e potrà anche puntellare la casa dei vostri vicini, qualora minacci di crollare.

Sì, in verità vi dico: Guai a coloro a causa dei quali sono stato inviato quaggiù! Beati coloro che salgono dal Padre! Ancora una volta vi rimprovero, o voi che esistete. Rendetevi simili a coloro che non esistono, affinché siate come coloro che non esistono.

Non permettete che il Regno dei cieli, in voi, diventi un deserto. Non inorgoglitevi della luce che risplende, ma siate verso voi stessi quale io sono (stato) verso di voi. Per voi mi assoggettai alla maledizione, affinché voi foste salvati".

Conclusione del dialogo e raccomandazioni. Allora, Pietro rispose a queste parole, e disse: "A volte tu ci incoraggi verso il Regno dei cieli; a volte, Signore, tu ce ne allontani. A volte tu ci esorti, ci attiri alla fede, e ci prometti la Vita; a volte, ancora, tu ci respingi dal Regno dei cieli".

Ma il Signore rispose e ci disse: "A più riprese vi ho dato la fede, e inoltre mi sono rivelato a te,


[14] o Giacomo, e voi non mi avete riconosciuto. Inoltre, ancora adesso, vedo che spesso vi rallegrate; ma mentre gioite a motivo della promessa della Vita, vi rattristate e vi affliggete, quando venite istruiti sul Regno. Ma voi, è per mezzo della fede e della conoscenza che avete ricevuto la Vita per voi.

Disprezzate, dunque, il rifiuto, se udite (parlarne); ma se udite la promessa, rallegratevene molto. Sì, in verità vi dico: Colui che accoglierà per se stesso la Vita e crederà al Regno, non ne verrà escluso mai, neppure se il Padre volesse scacciarlo.

Fine del dialogo e risalita al cielo. Intendevo parlarvi di queste cose fino a questo punto. Ma ora risalirò al luogo donde sono venuto. Ma voi, mentre io mi affrettavo a partire, voi mi avete respinto, e invece di accompagnarmi mi avete inseguito. Comunque, fate attenzione alla gloria che mi aspetta, e quando avrete aperto il vostro cuore, ascoltate gli inni che mi attendono nell'alto dei cieli. Infatti, è necessario che giunga oggi alla destra del Padre. Vi ho detto l'ultima parola. Sto per separarmi da voi. Un carro spirituale mi ha sollevato, e ormai mi svestirò per rivestirmi. Ma attenzione! Beati coloro che hanno predicato il Vangelo del Figlio, prima della sua discesa, di modo che se io vengo possa salire (di nuovo). Tre volte beati, dunque,



[15] sono coloro che hanno ricevuto l'annunzio del Figlio prima che vengano all'esistenza, di modo che ci sia per voi una parte con essi".

Dette queste cose, partì. Noi, io e Pietro, ci siamo inginocchiati, abbiamo ringraziato, e abbiamo innalzato il nostro cuore al cielo. Abbiamo udito con le nostre orecchie, e abbiamo visto con i nostri occhi il rumore della guerra, il suono della tromba, e un grande tumulto. Passati oltre quel luogo, abbiamo elevato il nostro pensiero ancora più in alto. E abbiamo visto con i nostri occhi e udito con le nostre orecchie gli inni e le odi celesti, e la allegria degli angeli. Grandezze celesti cantavano inni, e anche noi ci rallegrammo.

Reazione degli altri discepoli. Dopo questo abbiamo voluto innalzare ancora il nostro spirito alla prossimità della Grandezza. Ma dopo che eravamo saliti, non ci fu permesso di vedere e di udire nulla, perché gli altri discepoli ci chiamarono e domandarono: "Che cosa avete udito dal Maestro? Che cosa vi ha detto? Dove è andato?". Noi rispondemmo loro: "Egli è salito. Ci ha dato la mano destra, e a noi tutti ha promesso la Vita. Ci ha rivelato dei figli che verranno dopo di noi, ordinandoci


[16] di amarli come se noi dovessimo (essere salvati) per causa loro".

Dopo che ebbero udito, essi certo credettero alla loro Vita, ma rimasero in collera a motivo di quelli che saranno generati. Ma non volendo io metterli in una occasione di colpa, li mandai ognuno in un luogo diverso.

Quanto a me, io salii a Gerusalemme, pregando di avere parte con gli amati, quelli che saranno manifestati; prego affinché il cominciamento abbia inizio da te. Tale è infatti il modo con cui anch'io sarò salvato, nella misura in cui quelli saranno illuminati da me, dalla mia fede, e da un'altra migliore della mia: mi auguro, infatti, che la mia sia minore.

Abbi cura, dunque, di assomigliare a essi e di pregare affinché tu abbia parte con essi. A eccezione di quanto ho detto, il Salvatore non ci ha fatto rivelazioni a proposito di quelli. Noi proclamiamo, infatti, che c'è una parte con coloro ai quali è stato fatto l'annunzio, coloro che il Signore ha fatto suoi figli.

 

 

 


lunedì 2 marzo 2020

DIALOGO DEL SALVATORE


DIALOGO DEL REDENTORE








Il Dialogo del Salvatore è uno dei testi Apocrifi del Nuovo Testamento, scritto in lingua copta nel II secolo. 

Il testo rimanente contiene un dialogo tra il Salvatore (Gesù) e alcuni discepoli - in qualche modo simile, o possibilmente basata, sul Vangelo di Tommaso - espone la cosmologia gnostica.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una sola versione pesantemente danneggiata - il Codice coptico - con lacune tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.

Non va confuso con altri testi considerati apocrifi, come il Vangelo del Salvatore e il Libro del Salvatore.


CONTENUTO DEL DIALOGO DEL SALVATORE

 



Il Salvatore disse ai suoi discepoli: “Già per noi è giunto il tempo, fratelli e sorelle, di abbandonare il nostro lavoro e volgerci al riposo, poichè chi sta a riposo riposerà per sempre. E io vi dico, siate sempre al di sopra […] tempo […] si […] non abbiate timore di quelli […] […] rabbia è paura […] suscitare rabbia è da persona spaventosa. Ma dal momento che siete stati capaci di resistere, può derivare da voi …. I popoli ricevettero  queste parole che lo riguardano con timore. Ira installò Arconti su di loro, perché non uno scampa all’ira. Ma quando venni, aprii la strada, e insegnai loro il passaggio per gli eletti e i solitari, che hanno conosciuto il Padre, che hanno creduto alla verità. E voi levaste la lode INNALZARE L’ODE AL PADRE


“Così quando lodate, fatelo in questo modo: Ascoltaci, o Padre, proprio come hai sentito il tuo unigenito Figlio, e lo accogliesti presso di te. A lui hai dato riposo da molte fatiche. La tua potenza è invincibile, perchè i tuoi eserciti sono invincibili  […] luce vivente […] inaccessibile […] […] la vera parola ha portato il pentimento per la vita e ciò è venuto da Te [. . ..]  Tu sei il pensiero e la serenità suprema di chi è Solo. Ancora ascoltaci, come hai ascoltato i tuoi eletti.  Attraverso il tuo sacrificio, questi entreranno. Per via delle tue opere buone, questi hanno salvato le loro anime da cieche membra corporee…, in modo che potessero esistere eternamente. Amen.


“Io vi insegno. Quando il tempo della dissoluzione arriverà, la prima potenza dell’oscurità scenderà su di voi. Non abbiate paura e dite:” ‘Ecco! È arrivato il momento!’, ma quando si vede un corpo unico … (3 linee indecifrabile) … capirete […] […] il lavoro e i governanti […] scenderà su di voi [. ..]. In verità, la paura è il potere […]. Quindi se avete intenzione di avere paura di ciò che sta per venire su di voi, vi inghiottirà. Per questo non vi è uno tra di loro che vi ricambia o mostra misericordia. Ma in questo modo, guardate il […] in essa, dal momento che avete imparato ogni parola sulla terra. […] Esso porterà fino al luogo […] dove non c’è […] regola tiranno. Quando si […] vedrete coloro che […] e […] […] dirvi la capacità di ragionamento […] capacità di ragionamento […] luogo della verità […]. […] ma […] Ma voi […] la verità, questa […] vivente […] e la vostra gioia […]. Così […] in modo che le vostre anime […] […] perché non […] […] aumenti la parola … (3 linee indecifrabile) …


Durante l’attraversamento del luogo vi spaventerete prima. Ma voi, con una sola mente, lo passerete! Malgra
do la sua profondità è grande, la sua altezza è enorme […] sola mente […] e il fuoco […] […] tutti i poteri […] voi, siete […] e le potenze […] loro […][…] anima […] […] in ognuno […] voi siete i […] e [.. .] dimenticano […] figlio […] e voi […][…].”


Matteo disse: “Come […][…]?”
Il Salvatore disse: “[…] le cose dentro di te […] rimarranno, tu […].”
Giuda disse: “Signore […] le opere […] queste anime, questi […], questi piccoli, quando […] dove saranno? […] lo spirito […]?”
Il Signore disse: “[…] lo riceveranno. Questi non muoiono, […] non verranno distrutti, perché essi hanno conosciuto le loro consorti e colui che li avrebbe ricevuti. Per la verità cerca il saggio e il giusto “.
Il Salvatore disse: “La lampada del corpo è la mente. Finché le cose dentro di te si trovano in ordine, cioè, […], i vostri corpi sono luminosi. Fintanto che i vostri cuori sono scuri, la luminosità si prevede […] io ho […] mi recherò […] la mia parola […] mando […].”

I suoi discepoli dissero: “Signore, chi è che cerca, e […] rivela?”
Il Signore disse loro: «Colui che cerca […] rivela […].”
Matteo disse: “Signore, quando ho […] e quando parlo, chi è colui che […] e che ascolta?”
Il Signore ha detto, “E ‘colui che parla, che anche ascolta, ed è colui che può vedere anche chi rivela”.
Maria disse: “Signore, ecco! Da dove posso recare il corpo quando piango, e da cui sebbene [rido]?”
Il Signore disse: “[…] piangere a causa delle proprie opere […] rimangono e la mente ride […][…] spirito. Se non si […] tenebre, egli sarà in grado di vedere […]. Allora io vi dico: […] la luce è il buio […] stare in […] non vedere la luce […] la menzogna […] li hanno portati da […]. Voi darete […] e […] esisteranno per sempre. […][…] sempre. Allora tutti i poteri che sono al di sopra, come oltre a quelli di sotto, vorranno […] voi. In quel luogo ci sarà il pianto e stridore di denti oltre la fine di tutte queste cose. “


Giuda disse: “Dicci, Signore, ciò che è stato […] prima il cielo e la terra esistesse”
Il Signore disse, “C’era l’oscurità e l’acqua, e lo spirito sull’acqua. E io dico a voi […] ciò che cerchi dopo […] chiedete dopo […] dentro di voi […] il potere e il mistero […] spirito, perché da […] malvagità […] venuto […] mente […] ecco […][…].”
[…] dissero: “Signore, ci dicono dove il […] è stabilito, e dove la vera mente esiste.”
Il Signore disse: “Il fuoco dello spirito venne all’esistenza […] entrambi. Per questo motivo, il […] venne all’esistenza, e la vera mente venne all’esistenza dentro di loro […]. Se qualcuno mette la sua anima in alto, allora egli sarà esaltato “.


E Matteo gli domandò “[…] prese […], è lui che […].”
Il Signore disse: “[…] più forte che […] voi […] di seguirvi e tutte le opere […] i vostri cuori. Infatti, come i vostri cuori […], così […] i mezzi per superare le potenze di cui sopra, così come quelli al di sotto […]. io vi dico, lasciate che possiede il potere ci rinunci e si penta. E lasciato che colui che […] cerca e trova, si rallegri”.
Giuda disse: “Ecco io vedo che tutte le cose esistono […] come i segni sulla […]. A causa di ciò hanno fatto accadere così.”


Il Signore disse: “Quando il Padre istituì il cosmo, Egli […] acqua da lui, e la sua Parola uscì da essa e ciò abitata molti […]. Era superiore al percorso […] intorno tutta la terra […] l’acqua raccolta […] esiste al di fuori di loro. […] l’acqua, un grande fuoco li circondano come un muro. […] tempo una volta molte cose erano diventate separate da quello che era dentro. Quando la […] è stato stabilita, sembrava […], e disse ad esso: ‘Andate, e […] da te stesso, in modo che […] essere nel bisogno di generazione in generazione, e di secolo in secolo. ‘Poi gettato via da se stesso fontane di latte e fontane di miele, olio e vino e di buoni frutti, e il sapore dolce e buone radici, in modo che non possa essere carente di generazione in generazione, e di secolo in secolo. E è al di sopra […] permanendo […] la sua bellezza […] e fuori c’era una splendida luce, potente […] si assomigliano, perché […] regna su tutti gli eoni sopra e sotto. […] è stata presa dalle fiamme […] è stata sparsa nei […] sopra e sotto. Tutte le opere che da esse dipendono, sono loro […] lungo il cielo e la terra sottostante. In loro dipendono tutte le opere. “

E quando Giuda udì queste cose, si prostrò, e lui […], ed egli offrì la lode al Signore.


Maria salutò i suoi fratelli, dicendo: “Dove state andando a mettere queste cose di cui chiedete al figlio […]?”
Il Signore le disse: “Sorella, [nessuno] sarà in grado di chiedere su queste cose, tranne per chi ha un posto dove metterli nel suo cuore. […] di farsi avanti […] ed entrare […], modo che essi non possano trattenere […] questo cosmo impoverito “.


Matteo dissero: “Signore, voglio vedere quel luogo di vita, [luogo], dove non c’è cattiveria, ma piuttosto, c’è la luce pura!”
Il Signore disse: “Fratello Matteo, non sarai in grado di vederlo finché starai portando la carne attorno.”
Matteo disse: “Signore, anche se non sarò in grado di vederlo, fammelo sapere!”
Il Signore disse: “Ciascuno che ha conosciuto se stesso ha visto tutto ciò che gli è stato dato da fare, […] ed è venuto a […] nella sua bontà.”
Giuda rispose, dicendo: “Dimmi, o Signore, come è possibile che […] che scuote la Terra si muova”.
Il Signore prese un sasso e lo tenne in mano, dicendo: “Che cosa sto tenendo in mano?”
Egli disse: “È una pietra”.


Egli disse loro: “Quella che sostiene la terra è ciò che sostiene il cielo. Quando una Parola esce dalla grandezza, ad esso verranno su quello che sostiene il cielo e la terra. Poiché la terra non si muove. Se fosse essa a muoversi, sarebbe caduta. Ma essa né si muove né cade, al fine che la Prima Parola non potrebbe fallire. Per quello che è stato istituito il cosmo e abitato, e la fragranza inalato da esso. Per […] quali non si muovono, io […] voi, tutti i figli degli uomini. Per voi vengono da quel luogo. Nel cuore di coloro che parlano di gioia e di verità, voi esistete. Anche se viene fuori del corpo del Padre fra gli uomini, e non venne ricevuto, ancora la […] rimetterla al suo posto. Chi non conosce il lavoro di perfezione, non sa nulla. Se uno non sta in piedi nell’oscurità, non sarà in grado di vedere la luce. Se uno non capisce come il fuoco venne all’esistenza, egli brucerà in esso, perché non conosce la radice di esso. Se uno prima non capisce l’acqua, non sa nulla. Per quale scopo è là per lui se non per essere battezzati in essa? Se uno non comprende come il vento che soffia venne all’esistenza, lui non la passerà liscia. Se uno non comprende come il corpo, che egli porta, venne all’esistenza, perirà con esso. E come potrà una persona che non conosce il Figlio conoscere il Padre? E per uno che non conosce la radice di tutte le cose, rimangono nascoste. Una persona che non conosce la radice del male non è estranea ad esso. Colui che non capisce come sia venuto non comprendere come se ne andrà, ed egli non è estraneo a questo cosmo che […], che verrà umiliato “.

Allora egli […] Giuda, Matteo e Maria […] il bordo del cielo e della terra. E quando egli pose la sua mano su di loro, speravano che avrebbero potuto […] esso. Giuda alzò gli occhi e vide un luogo estremamente alto, e vide il posto dell’abisso sottostante. Giuda disse a Matteo: “Fratello, chi sarà in grado di salire fino a tale altezza o fino al fondo dell’abisso? Poiché vi è un fuoco enorme lì, e qualcosa di veramente spaventoso!” In quel momento, una Parola uscì da esso. Mentre si trovava là, egli vide come era disceso. Poi disse a esso, “Perché sei sceso giù?”


E il Figlio dell’Uomo li salutò e disse loro: “Un seme da un potere fu insufficiente, e andò verso l’abisso della terra. E della grandezza ricordato, e mandò il Verbo ad esso. Lo ha portato in sua presenza, in modo che la Prima Parola non potrà fallire. “
Poi i suoi discepoli si stupirono di tutte le cose che aveva detto loro, e loro accettarono esse con fede. Ed essi conclusero che è inutile considerare la malvagità.


(38)
Allora disse ai suoi discepoli: “Non vi ho detto che come una voce visibile e lampo di luce verrete benevolmente ripresi alla luce?”
Allora tutti i suoi discepoli gli offrirono la lode e dissero: “Signore, prima che tu apparsi qui, chi era colui che ti offrì la lode? Poiché tutte le lodi esistono grazie a te. Oppure chi è che ti benedirà? Poiché ogni benedizione deriva da te.


(40)
Mentre stavano lì, vide che due spiriti stavano portando un’anima sola con loro in un grande lampo di fulmine. E una Parola uscì dal Figlio dell’Uomo, dicendo, “Dategli la loro veste!” E quella piccola divenne come quella grande. Furono […] coloro che le ricevettero […] loro. Poi […] i discepoli, i quali lo avevano […].
Maria disse “[…] vedere il male […] loro dal primo […] vicenda.
Il Signore disse, “[…] quando li vedete […] diventare enormi, saranno […]. Ma quando vedete l’Eterno Esistente, tale è grande visione. “
Tutti gli dissero: “Dicci a riguardo di ciò!”
Ed egli disse loro: “Come volete vederlo? Per mezzo di una visione transitoria o una visione eterna?” Continuò dicendo: “Sforzatevi di salvare ciò che si può seguire, e di cercare fuori, e per parlare dal di dentro, in modo che, come lo cercano, tutto possa essere in armonia con voi. Poiché io vi dico te, veramente, il Dio vivente in voi […] […] in lui. “
Giuda disse, «In verità, vorrei […].”
Il Signore rispose, “[…] […] vivente dimora […] intero […] la carenza […].”
Giuda disse, “Chi […]?”
Il Signore gli rispose, “[…] tutte le opere quali […] il resto, sono loro quali voi […].”
Giuda disse, «Ecco! I governanti abitano sopra di noi, quindi sono loro che regnerete su di noi!”

Il Signore rispose, “Siete voi che regnerete su di loro! Quando però voi stessi vi libererete dalla gelosia, allora vi rivestirete di luce e entrerete nella camera nuziale.”
Giuda disse, “Come verranno i nostri indumenti portate su di noi?”
Il Signore gli rispose, “Ci sono alcuni che offriranno per voi, e ci sono altri che riceveranno […]. Perché sono loro che vi daranno i vostri indumenti. Poiché chi sarà in grado di raggiungere quel luogo che è la ricompensa? Ma gli indumenti della vita sono stati dati all’uomo perché egli conosca la via la quale lascerà. Ed è difficile anche per me per raggiungerla!”


Maria disse, “Così per quanto riguarda ‘la malvagità di ogni giorno,’ e ‘l’operaio è degno del suo cibo,’ e ‘il discepolo ricorda il suo maestro.'” Lei pronunciò questa come una donna che aveva capito tutto.
I discepoli gli chiesero, “Che cosa è la pienezza, e qual è la carenza?”
Ed egli disse loro: “Voi siete dalla pienezza, e abitate nel luogo dove la carenza viene. In verità! la sua luce ha effuso su di me!”
Matteo chiese: “Dimmi, Signore, come muoiono i morti, e come i viventi vivono”. Il Signore disse: “Tu mi hai chiesto riguardo un proverbio […] quali con l’occhio non visto, né ho sentito, se non da te. Ma io vi dico che quando ciò che rinvigorisce un uomo viene rimosso, sarà chiamato ‘morte’. E quando ciò che si lascia in vita ciò che è morto, quello che è vivo sarà chiamato “. Giuda disse: “Perché gli altri, per amore della verità, fanno <morte> e vita?” Il Signore rispose: “Tutto ciò che è nato di verità non muore. Tutto ciò che è nato da donna muore”.


Maria disse: “Dimmi, Signore, perché sono venuta in questo posto per profitto o a perdere”. Il Signore disse: “Tu metti in chiaro l’abbondanza del rivelatore!” Allora Maria disse: “Signore, c’è poi un luogo che è […] o manca la verità?” Il Signore disse: “Il luogo in cui io non sono!” Allora Maria disse: “Signore, sei spaventato e meravigliato, e […] quelli che non lo sai.”
Matteo chiese: “Perché non ci riposiamo contemporaneamente?” Il Signore disse: “Quando ricoprirete tali fardelli!” Matteo chiese: “Come fa il piccolo esso stesso ad unirsi a al grande?”

Il Signore disse: “Quando si abbandonano le opere che non saranno in grado di seguirti, allora si riposeranno».
Maria disse, “Voglio capire tutte le cose, così come sono!”
Il Signore disse: “Chi cercherà forme di vita! Perché questa è la loro ricchezza. Per la […] di questo cosmo è […], e il suo oro e il suo argento sono fuorvianti”.
I suoi discepoli gli chiesero, «Che cosa dobbiamo fare per assicurare che il nostro lavoro sia perfetto?”
Il Signore disse loro: “Siate preparati di fronte a tutto. Beato l’uomo che ha trovato la contesa […] […] ai suoi occhi. Né ha ucciso, né fu ucciso, ma è venuto fuori vittorioso. “
Giuda chiese: “Dimmi, Signore, cosa viene all’inizio del cammino”.
Egli disse: “L’amore e la bontà. Perché se uno di questi esisteva tra i governanti, la malvagità non sarebbe mai venuta alla luce.” Matteo disse: “Signore, tu hai parlato della fine di tutto senza preoccupazione”. Il Signore disse, “Avete capito tutte le cose che ho detto a voi, e le avete accetate con fede. Se li avete compre
si, allora sono vostre. Se no, allora non sono vostre.”
Allora gli dissero, “Qual è il luogo in cui stiamo andando?” Il Signore disse, “Situato in un posto che potete raggiungere!” Maria disse, “Tutto quello che è stato stabilito dunque è bene in vista.” Il Signore rispose, “Vi ho detto che è colui che può vedere è chi rivela.”


I suoi discepoli, in numero dodici, gli chiesero: «Maestro, […] la serenità […] insegnarci […].”
Il Signore disse: “[…] tutto ciò che ho […] potrete […] voi […] tutto “.
Maria disse, “C’è un solo proverbio che dirò al Signore riguardo al mistero della verità: In questo abbiamo pre-so il nostro appoggio, e al cosmico siamo trasparenti”.
Giuda disse a Matteo, “Vogliamo capire il tipo di indumenti ci verranno vestiti da quando ci si allontana dal decadimento della carne.”
Il Signore rispose, “I governanti e gli amministratori posseggono indumenti concessi solo per un tempo, che non dura. Ma voi, come figli della verità, non con questi transitori indumenti che ora vi rivestono. Piuttosto, io vi dico che sarete benedetti quando denuderete voi stessi! Poiché non è un gran cosa […] fuori “.

[…] disse […] parla, Io […].” Il Signore rispose, “[…] il Padre vostro Io […].”
Maria disse, “Di che tipo è quel seme di senape? È qualcosa dal cielo, o è qualcosa dalla terra?”
Il Signore disse, “Quando il Padre istituì il cosmo per se stesso, lasciò molto nel corso della Madre del Tutto. Perciò, Egli parla e agisce”.
Giuda disse, “Tu ci hai detto questo per la mente di verità. Quando preghiamo, come dovremmo pregare?” Il Signore rispose, “Pregate nel luogo dove non c’è nessuna donna.” Matteo disse, “‘Pregate nel luogo dove non c’è donna,’ egli dice, il che significa ‘distruggere le opere della femmina,’ non perché non vi è altro modo di nascita, ma perché cesserà il parto”.  Maria rispose, “Non saranno mai cancellate”. Il Signore disse, “Chi sa che non si dissolverà e … [2 linee mancanti]?” Giuda disse a Matteo, “Le opere della femminilità si dissolveranno […] i governanti saranno […]. Così saremo preparati per loro.” Il Signore disse: “Giusto. Al fine chi vi vede? Vedono quelli che vi ricevono? Ora ecco! Una vera Parola è venuta alla luce dal Padre nell’abisso, in silenzio, con un lampo di luce, avendo il parto. Loro la vedono o soggiogano? Ma voi siete ancora più consapevoli del percorso, questo, prima che sia angelo o autorità ha […] Piuttosto, è del Padre e del Figlio, perché sono entrambi una cosa sola […]. E andrete attraverso il sentiero che avete conosciuto. Anche se i governanti diventeranno enormi, non saranno in grado di raggiungerlo. Ma ascoltate io vi dico che è difficile anche per me raggiungerlo!” Allora Maria disse al Signore, “Quando i lavori […] i quali dissolvono un lavoro.” Il Signore rispose, “Giusto. Al fine sapete […] se io dissolvo […] andrò al suo posto.”


Giuda disse, “Come appare lo spirito?” Il Signore disse, “Come appare la spada?” Giuda disse, “Come una luce chiara?” Il Signore rispose, “[…] per sempre. “
Giuda disse, “Chi perdona i lavori di chi? I lavori che […] il cosmo […] che perdona i lavori.”

Il Signore rispose: “Chi […]? È doveroso per chi ha capito i lavori per fare la volontà del Padre. E quanto a voi, cercate di liberare voi stessi dalla rabbia e gelosia, e spogliatevi dei vostri […], e non … (Successive 18 linee praticamente indecifrabili) … vivrà per sempre. E io vi dico […], in modo che non porterà il vostro spirito e la vostra anima in errore.”







VANGELO DI MATTIA

TRADIZIONI DI MATTIA VANGELO APOCRIFO









Il Vangelo di Mattia o Tradizioni di Mattia è un vangelo gnostico, scritto in lingua greca verso la metà del II secolo. 

L'attribuzione pseudoepigrafa è a Mattia, apostolo sostituto di Giuda Iscariota. Usato dal predicatore Basilide (II secolo) e andato poi perduto, ne sono pervenute solo testimonianze indirette tramite alcuni Padri della Chiesa, in particolare Clemente di Alessandria.

Conteneva una rivelazione segreta di Gesù risorto a Mattia.



CONTENUTO E TESTO DEL VANGELO DI MATTIA APOCRIFO



 

[1] L'inizio (della conoscenza della verità) - lo stupore delle cose, come afferma Platone nel Teeteto e Mattia nelle Tradizioni, ammonendo:

"Ammira le cose presenti", ponendo questo come il primo grado di una ulteriore conoscenza (CLEMENTE ALESS., Strom., 2, 9).

2] Dicono (gli gnostici) che Mattia ha insegnato così:

"Combattere la carne e abusarne senza offrirle alcuno sregolato piacere, ma accrescere l'anima con la fede e la conoscenza" (CLEMENTE ALESS., Strom., 3, 4).

[3] Nelle tradizioni di Mattia - detto che l'apostolo soleva dire in ogni occasione:

"Se pecca il vicino di un eletto, l'eletto ha peccato. Giacché se si fosse comportato come prescrive la Parola, il suo vicino avrebbe sentito tanta vergogna per il proprio comportamento che non sarebbe giunto a peccare" (CLEMENTE ALESS., Strom., 7, 13).

[4] Sulle dottrine che Basilide ed Isidoro, suo figlio, asserivano derivate da Mattia, al quale erano state affidate con parole segrete da Gesù, si conoscono questi due testi.

Le correnti che vanno sotto il nome di una persona, per es. Valentino, Marcione, Basilide, sono ereticali, anche se si vantano di esibire l'insegnamento di Mattia; poiché come uno solo - l'insegnamento di tutti gli apostoli, così una sola - pure la tradizione (CLEMENTE ALESS., Strom., 7, 17).

Basilide ed Isidoro, figlio e discepolo di Basilide, sostengono dunque che Mattia ha loro comunicato delle parole segrete da lui imparate allorché fu istruito separatamente dal Salvatore. Vediamo ora come Basilide e con lui Isidoro e tutta la loro schiera non solo calunniano Mattia, ma lo stesso Salvatore (IPPOLITO, Philos., 7, 20, 1).


VANGELO GRECO DEGLI EGIZIANI


VANGELO GRECO DEGLI EGIZIANI







Il Vangelo greco degli Egiziani è un vangelo gnostico in lingua greca, composto tra la metà del I secolo e la metà del II secolo, più probabilmente nel tardo I secolo o agli inizi del II.


Andato perduto, se ne sono conservate solo indirette citazioni di alcuni Padri della Chiesa (Clemente Alessandrino, Ippolito di Roma ed Epifanio di Costantinopoli).


Diffuso in Egitto nel II e III secolo, fu utilizzato dagli Encratiti per sostenere le loro posizioni su temi quali il rifiuto del matrimonio; il vangelo è infatti caratterizzato da un notevole ascetismo sessuale e dalla necessità di rimuovere le differenze sessuali (caratteristica che condivide con alcuni logia del Vangelo di Tommaso, come il 37 e il 114).


Non va confuso con un altro Vangelo degli Egiziani di matrice gnostica, il Vangelo copto degli Egiziani.




CONTENUTO E TESTO DEL VANGELO GRECO DEGLI EGIZIANI





[1] Alla domanda di Salome:

"Fino a quando avrà potere la morte?", il Signore rispose: "Fino a quando voi donne partorirete!".

E questo non perché la vita sia qualcosa di cattivo e la creazione perversa, bensì perché la corruzione segue il normale corso della natura (CLEMENTE ALESS., Strom., 3, 6). 

[2] Anche coloro che sono contrari alla creazione di Dio a causa della malfamata astinenza citano le parole rivolte a Salome, da noi sopra riferite. A quanto credo, si trovano nel vangelo degli Egiziani. Essi dicono, infatti: "Lo stesso Salvatore disse:

"Io sono venuto per distruggere le opere femminee""; opere femminee, cio- della concupiscenza; queste opere sono la generazione e la corruzione (CLEMENTE ALESS., Strom., 3, 9).

[3] Quando il discorso verteva sull'ultimo compimento, bene disse Salome:

"Fino a quando moriranno gli uomini?".

Ora la Scrittura parla degli uomini in due sensi: ciò che appare, e l'anima; ciò che - in uno stato di salvezza e ciò che non lo -; la morte dell'anima - detta peccato. Saggia, dunque, fu la risposta del Salvatore:

"Fino a quando le donne partoriranno", cio- fino a quando le passioni saranno forti (CLEMENTE ALESS., Strom., 3, 9).

[4] E perché costoro - che seguono tutto quanto non corrisponde alla verità delle norme dei vangeli - non proseguono ora la citazione delle parole date in risposta a Salome? Giacché allorché lei disse:

"Dunque ho fatto bene a non partorire!", quasi che il partorire fosse una cosa di cui non vale la pena occuparsi, il Salvatore rispose:

"Mangia di ogni pianta, ma non mangiare di quelle che hanno amarezza" (CLEMENTE ALESS., Strom., 3, 9). 

[5] Quando Salome interrogò sul tempo in cui le cose da lei domandate sarebbero state rese note, il Signore rispose:

"Quando calpesterete l'abito della vergogna, quando i due saranno uno e il maschio con la femmina non sarà né maschile né femminile".

Ma, in primo luogo, questa frase non l'abbiamo nei quattro vangeli che ci sono stati tramandati, bensì si trova nel vangelo degli Egiziani. In secondo luogo, mi sembra di capire che nell'impulso maschile si abbia da intendere l'ira e in quello femminile la passione (CLEMENTE ALESS., Strom., 3, 13). 

[6] Ogni momento attendiamo, nell'amore e nella giustizia, il regno di Dio, giacché non sappiamo quando sarà il giorno della sua apparizione. Una volta che lo interrogarono quando sarebbe giunto il suo regno, lo stesso Signore rispose:

"Quando i due saranno uno, e l'esterno come l'interno, e il maschio e la femmina non sarà né maschile né femminile" (2 Clem., 12, 1-2). 

[7] Vanno (i naasseni) alla ricerca di che cos'- l'anima, donde viene, quale sia la natura... Ma la loro ricerca non - fatta nella Scrittura, ma in dottrine esoteriche. Asseriscono che - difficile trovare e percepire, in quanto non ha sempre le stesse qualità, lo stesso aspetto o la stessa natura, di modo che non si può né descrivere né comprendere nella sua essenza. Questi molteplici mutamenti (dell'anima) essi li trovano tratteggiati nel vangelo che - detto secondo gli Egiziani (IPPOLITO ROM., Philos., 5, 7). 

[8] Attingono (i sabelliani) tutto il loro errore e la forza del loro errore dagli apocrifi e specialmente dal cosiddetto vangelo degli Egiziani, come alcuni lo chiamano. Poiché in esso sono attribuite al Salvatore molte di tali cose misteriose e in modo esoterico: quasi che abbia rivelato ai suoi discepoli che egli - la stessa persona del Padre, del Figlio e dello Spirito (EPIFANIO, Haeres., 62, 2).













VANGELO COPTO DEGLI EGIZIANI



VANGELO DEGLI EGIZIANI




Vangelo apocrifo.




Vangelo copto degli Egiziani o Santo libro del grande Spirito invisibile è un vangelo gnostico scritto in lingua copta tra il III e il IV secolo.

Descrive Gesù come incarnazione di Set per liberare le anime divine dalla prigionia della carne.

Ritenuto perduto, ne è stata ritrovata una versione tra i Codici di Nag Hammadi nel 1945.

Non va confuso con un altro vangelo apocrifo di matrice gnostica andato perduto, il Vangelo greco degli Egiziani.

 

 

SANTO LIBRO DEL GRANDE SPIRITO INVISIBILE

 




Il libro sacro degli Egiziani sul grande Spirito invisibile, il Padre il cui nome non può esser menzionato, colui che venne dalle cime della perfezione, la luce della luce degli eoni di luce, la luce del silenzio della provvidenza <e> il Padre del silenzio, la luce del mondo e la verità, la luce dell'incorruttibilità, la luce infinita, radiante dagli eoni di luce dell' irrivelabile, intatto, senza età, improclamabile Padre, l'eone degli eoni, Autogeno, auto-generato, da sé stesso prodotto, il verissimo eone.

Tre poteri da colui procedettero; essi sono il Padre, la Madre (e) il Figlio, dal silenzio vivente, cosa procedette dall'incorruttibile Padre. Questi procedettero dal silenzio del Padre sconosciuto.

E da quel luogo, Domedon Domexon procedette, l'eone degli eoni e la luce di ognuno dei loro poteri, E così il Figlio procedette; la Madre quinta; il Padre sesto, Egli fu [...] ma inatteso; è colui il quale non porta segno fra tutti i poteri, le glorie, e le incorruzioni.

Da quel luogo, i tre poteri procedettero, le tre ogdoadi che il Padre conduce in silenzio con la sua provvidenza, dal suo petto, ovvero il Padre, la Madre (e) il Figlio.

La <prima> ogdoade, per causa della quale il figlio tre volte maschio procedette, che è il pensiero, e la parola, e l'incorruzione, e la vita eterna, il volere, la mente, e la precognizione, l'androgino Padre.

Il secondo potere-ogdoade, la Madre, la virginale Barbelon, epititioch[...]ai, memeneaimen[...], che presiede sopra i cieli, karb[...], il potere ininterpretabile, la ineffabile Madre. Colei che originò sè stessa[...]; ella procedette; in accordo con il Padre del muto silenzio.

Il terzo potere-ogdoade, il Figlio del muto silenzio, e la corona del muto silenzio, e la gloria del Padre, e la virtù della Madre, egli conduce dal petto i sette poteri della grande luce delle sette voci. E la parola è il loro completamento.

Questi sono i tre poteri, le tre ogdoadi che il Padre, traverso la sua provvidenza, condusse dal proprio petto. Da colui procedettero in quel luogo.


Domedon Domexon procedette, l'eone degli eoni, e il trono che è in lui, e i poteri che lo circondano, le glorie e le incorruzioni. Il Padre della grande luce che procede dal silenzio, egli è il grande Doxomedon-Eone, in cui riposa il figlio tre volte maschio. E il trono della sua gloria fu stabilito in esso, questo il cui nome irrivelabile è iscritto, sulla tavoletta [...] una è la parola, il Padre della luce di ogni cosa, colui il quale procedette dal silenzio, mentre riposa in silenzio, il cui nome è un simbolo invisibile. Un mistero nascosto, invisibile, procedette:

IIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII

EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

UUUUUUUUUUUUUUUUUUUUUU

EEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

(le 7 vocali, 22 volte ciascuna)

E in questo modo, i tre poteri resero grazie al grande, invisibile, innominabile, virginale, inchiamabile Spirito, e il suo maschio vergine. Essi chiesero un potere. Un silenzio di vivente silenzio procedette, come glorie e incorruzioni negli eoni [...] eoni, miriadi aggiunti su [...] i tre maschi, i tre eredi maschi, le razze maschili...
(IV 55, 5-7 aggiunge ... le glorie del Padre, le glorie del grande Cristo, e l'erede maschio, le razze...) ... riempirono il grande Doxomedon-eone del potere della parola dell'intero pleroma.

Quindi il figlio tre-volte-maschio del grande Cristo, colui il quale il grande Spirito invisibile aveva unto - il cui potere era detto 'Ainon' - rese grazie al grande invisibile Spirito e il suo maschio vergine Yoel, e il silenzio del muto silenzio, e la grandezza che [...] ineffabile [...] ineffabile [...] irrispondibile e ininterpretabile, il primo che procedette, e (che è) improclamabile, [...] che è meraviglioso [...] ineffabile [...] , il quale ha tutta la grandezza della grandezza del silenzio in quel luogo. Il figlio tre-volte-maschio rese grazie, e chiese un potere al grande, invisibile spirito virginale.

Allora apparvero in quel luogo [...], il quale [...] , che vede glorie [...] tesori in un [...]  misteri invisibili a [...]
del silenzio, che è il maschio vergine Youel.

Allora il figlio del figlio, Esephech, apparve.

E così egli fu completo, ovvero, il Padre, la Madre, il Figlio, i cinque sigilli, il potere inconquistabile che è il grande Cristo di tutti gli incorruttibili. ...

(1 riga illeggibile)

... santo [...] la fine, l'incorruttibile [...], e [...], essi sono i poteri e le glorie e le incorruzioni [...]. Essi procedettero

(5 righe illeggibili)

... Questo rese grazie all'irrivelabile, occulto mistero [...] il nascosto ...

(4 righe illeggibili)

... egli nel [...], e gli eoni [...] troni, [...] e ognuno di essi [...] miriadi di poteri senza numero li circondano, glorie e incorruzioni [...] ed essi [...] del Padre, e la Madre, e il Figlio, e il pleroma tutto, che ho menzionato prima, e i cinque sigilli, e il mistero dei misteri. Essi apparvero ...

(3 righe illeggibili)

... che presiede su [...], e gli eoni di [...] realmente invero [...] e il ...

(3 righe illeggibili)

... e gli eoni veramente e realmente eterni.

Allora la provvidenza procedette dal silenzio, e il silenzio vivente dello Spirito, e la parola del Padre, e una luce. Ella [...] i cinque sigilli che il padre aveva condotto dal suo petto, ed ella attraversò tutti gli eoni che ho menzionato prima.
Ed ella stabilì troni di gloria, e miriadi di angeli senza numero che li circondavano, poteri e glorie incorruttibili, che cantano e gloriano, tutti rendono grazie con una singola voce, con un accordo, con una voce mai silente, [...] al Padre, e la Madre, e il Figlio [...] , e tutto il pleroma che ho menzionato prima, che è il grande Cristo, il quale viene dal silenzio, il quale è l'incorruttibile figlio Telmael Telmachael Eli Eli Machar Seth, il potere che invero realmente vive, e il maschio vergine che è con lui, Youel, ed Esephech, il portatore di gloria, il figlio dei figli, e la corona della sua gloria,  [...] dei cinque sigilli, il pleroma che ho menzionato prima.

Di là, la grande auto-generata parola vivente procedette, il vero dio, il physis mai nato, il cui nome io dirò, dicendo [...]aia[...] thaOthOsth[...], che è il figlio del grande Cristo, che è il figlio dell'ineffabile silenzio, che procedette dal grande invisibile e incorruttibile Spirito. Il figlio del silenzio e silenzio apparve ...

(1 riga illeggibile)

... invisibile [...] uomo e il tesoro della sua gloria. Allora egli apparve nel rivelato [...]. Ed egli fondò i quattro eoni. Con una parola egli li fondò.

Egli rese grazie al grande, invisibile spirito virginale, il silenzio del Padre, in un silenzio del silenzio vivente del silenzio, il luogo ove l'uomo riposa ...

(2 righe illeggibili)

Allora procedette a/da quel luogo la nube della grande luce, il potere vivente, la madre dei santi, degli incorruttibili, il grande potere, il Mirothoe. Ed essa diede vita a colui il cui nome io nomino, dicendolo tre volte,

IEN IEN EA EA EA

Poiché questo, Adamas, è la luce che irradia dalla luce; egli è l'occhio della luce. Poiché questo è il primo uomo, attraverso il quale e al quale ogni cosa viene ad esistere, (e) senza il quale niente viene ad esistere. L'inconoscibile, incomprensibile Padre procedette. Egli discesce dall'alto per l'annullamento della deficienza.


Allora il grande Logos, l'Autogenerato divino, e l'incorruttibile uomo Adamas si mescolarono tra loro. Un Logos di uomo venne ad esistere. Comunque, l'uomo venne ad esistere attraverso una parola.

Egli rese grazie al grande, invisibile, incomprensibile, virginale spirito, e il maschio vergine, e il figlio tre-volte-maschio, e il maschio vergine Youel, ed Esephech, il portatore di gloria, il figlio dei figli e la corona della sua gloria, e il grande Doxomedon-eone, e i troni che sono in lui, e i poteri che lo circondano, le glorie e le incorruzioni, e il loro intero pleroma che ho menzionato prima, e la terra eterea, il recettore di Dio, dove gli uomini sacri della grande luce ricevono forma, gli uomini del Padre del silente Silenzio vivente, il padre e il loro intero pleroma, come ho menzionato prima.

Il grande Logos, l'Autogeno divino, e l'uomo incorruttibile Adamas, (ed) essi chiesero un potere e forza eterna per l'Autogeno, per il completamento dei quattro eoni, così che, attraverso loro, potessero apparire [...] la gloria e il potere del Padre invisibile degli uomini sacri della grande luce che verrà al mondo, che è l'immagine della notte. L'incorruttibile uomo Adamas chiese per essi un figlio da sè stesso, così che egli (il figlio) potesse divenire padre nell'inamovibile, incorruttibile razza, così che, attraverso di essa (la razza), il silenzio e la voce possano apparire, e, attraverso di esso, l'eone morto possa sollevare sè stesso, così che si possa dissolvere.

E allora procedette dall'alto il potere della grande luce, la Manifestazione. Essa diede vita alle quattro grandi luci:
Harmozel, Oroiael, Davithe, Eleleth, e il grande incorruttibile Seth, il figlio dell'uomo incorruttibile Adamas.

E così l'ebdomade perfetto, che esiste nei misteri occulti, divenne completa. Quando essa ricevette la gloria, essa divenne undici ogdoadi.

E il padre annuì approvando; l'intero pleroma delle luci era ben compiaciuto. Le loro consorti procedettero per il completamento dell'ogdoade del divino Autogeno; la Grazia della prima luce Harmozel, la Percezione della seconda luce Oroiael, la Comprensione della terza luce Davithe, la Prudenza della quarta luce Eleleth. Questa è la prima ogdoade del divino Autogeno.

E il padre annuì approvando; l'intero pleroma delle luci era ben compiaciuto. I <ministri> procedettero; il primo, il grande Gamaliel (del) la prima grande luce Harmozel, e il grande Gabriel (del) la seconda grande luce Oroiael, e il grande Samlo della grande luce Davithe e il grande Abrasax della grande luce Eleleth. E le consorti di coloro procedettero per volontà del buon piacere del padre: la Memoria del grande, il primo, Gamaliel; l'Amore del grande, il secondo, Gabriel; la Pace del terzo, il grande Samblo; la Vita eterna del grande, il quarto, Abrasax. Queste erano le cinque ogdoadi completate, un totale di quaranta, come un potere ininterpretabile.

Allora il grande Logos, l'Autogeno, e la parola del pleroma delle quattro luci resero grazie al grande, invisibile, inchiamabile, virginale spirito, e il maschio vergine, e il grande Doxomedon-eone, e i troni che sono in essi, e i poteri che li circondano, glorie, autorità, e i poteri, <e> il figlio tre-volte-maschio, e il maschio vergine Youel, ed Esephech, il portatore di gloria, il figlio dei figli e la corona della sua gloria, l'intero pleroma, e le glorie che sono colà, gli infiniti pleroma <e> gli innominabili eoni, così che potessero nominare il Padre il quarto, con la razza incorruttibile, (e) che potessero chiamare il seme del Padre il seme del grande Seth.

Allora ogni cosa fu scossa, e il tremore ebbe presa sugli incorruttibili. Allora i tre figli maschi procedettero da sopra, giù nei non-nati, e gli auto-generati, e quelli che erano generati in ciò che è generato. La grandezza procedette, la intera grandezza del grande Cristo. Egli fondò troni nella gloria, miriadi senza numero, nei quattro eoni attorno a loro, miriadi senza numero, poteri e glorie e incorruzioni. E procedettero in questo modo.

E la chiesa spirituale, incorruttibile, aumentò nelle quattro luci del grande Autogeno vivente, il dio di verità, preghiera, canti, (e) glorificando con una sola voce, con un solo accordo, con una bocca che non riposa, il Padre, e la Madre, e il Figlio, e il loro intero pleroma, proprio come ho menzionato <prima>. Ai cinque sigilli che possiedono le miriadi, e a coloro i quali dominano gli eoni, e a coloro i quali portano la gloria dei capi, fu dato il comando per rivelare a coloro che lo meritano.
Amen.

* * * Allora il grande Seth, il figlio dell'uomo incorruttibile Adamas, rese grazie al grande, invisibile, inchiamabile, innominabile, virginale Spirito, e il maschio vergine, e il figlio tre-volte-maschio, e il maschio vergine Youel, ed Esephach, il portatore di gloria e la corona della sua gloria, il figlio dei figli, e il grande Doxomedon-eone, e il pleroma che ho menzionato prima; e chiese il suo suo seme.

Allora procedette da quel luogo il grande potere della grande luce Plesithea, la madre degli angeli, la madre delle luci, la madre gloriosa, la vergine con i quattro seni, portante il frutto da Gomorrah, come erede, e Sodoma, che è il frutto dell'erede di Gomorrah che è in lei. Ella procedette attraverso il grande Seth.

Allora il grande Seth fu allietato dal dono che gli fu elargito dall'incorruttibile figlia. Egli prese il suo seme da ella con i quattro seni, la vergine, e lo pose con lui nel quarto eone (o, nei quattro eoni), nella terza grande luce Davithe.

Dopo cinquemila anni, la grande luce Eleleth parlò: "Lasciate che qualcuno regni sul caos e sull'Ade. "Ed ecco apparve una nube il cui nome è Sophia ilica [...] Essa guardò fuori alle parti del caos, il suo volto come [...] nella sua forma [...] sangue.
E il grande angelo Gamaliel parlò al grande Gabriel, il ministro della grande luce Oroiael; egli disse, "Lasciate che un angelo proceda, così che possa regnare sul caos e sull'Ade." Allora la nube, in accordo, procedette nelle due monadi, ognuna delle quali aveva luce. [...] il trono, che ella aveva posto nella nube supera. Allora Sakla, il grande angelo, vide il grande demone che era con lui, Nebruel. Ed essi divennero assieme uno spirito generatore della terra. Essi generarono angeli assistenti.
Sakla disse al grande demone Nebruel, "Che i dodici eoni vengano ad esistere nell'eone [...], mondi [...]." [...] il grande angelo Sakla disse per volontà dell'Autogeno, "Che sia [...] del numero di sette [...]." Ed egli disse ai grandi angeli, "Andate e che ognuno di voi regni su questo mondo." Ognuno di questi dodici angeli procedette. Il primo angelo è Athoth. Egli e colui il quale le grandi generazioni di uomini chiamano [...]. Il secondo è Harmas, il quale è l'occhio del fuoco. Il terzo è Galila. Il quardo è Yobel. Il quinto è Adonais, che è chiamato 'Sabaoth'. Il sesto è Caino, che le grandi generazioni di uomini chiamano il sole. Il settimo è Abele; l'ottavo è Akiressina; il nono Yubel. Il decimo è Harmupiael. L'undicesimo è Archir-Adonin. Il dodicesimo è Belias. Questi sono coloro i quali presiedono su Ade e sul caos.

E dopo la fondazione del mondo, Sakla disse ai suoi angeli, "Io, Io sono un dio geloso, e al di fuori di me niente è venuto ad esistere," da che confidava nella sua natura.

Allora una voce venne dall'alto, dicendo, "L'Uomo esiste, e il Figlio dell'Uomo." A causa della discesa dell'immagine supera, che è come la sua voce nell'altezza dell'immagine che ha guardato fuori attraverso il guardare fuori dell'immagine supera, la prima creatura fu formata.

A causa di questo, Metanoia venne ad esistere. Ella ricevette il suo completamento e il suo potere per volontà del Padre, e la sua approvazione, con la quale egli approvò della grande, incorruttibile, inamovibile razza dei grandi, mitici uomini del grande Seth, così che egli potesse seminarli negli eoni che erano proceduti, così che attraverso di lei (Metanoia) la deficienza potesse essere colmata. Poiché ella procedette dall'alto, in basso nel mondo, che è l'immagine della notte. Quando venne, pregò per (il pentimento di) entrambi il seme degli arconti di questo eone, e <le> autorità che erano procedute da colui, che profanarono (seme) del dio generatore di demoni che sarà distrutto, e il seme di Adamo e il grande Seth, che è come il sole.

Allora il grande angelo Hormos, venne a prepararsi, attraverso le vergini della semina corrotta di questo eone, in un sacro vascello generatore di Logos, attraverso lo Spirito santo, il seme del grande Seth.

Allora il grande Seth venne e condusse il suo seme. Ed esso fu seminato negli eoni che sono preceduti, e il loro numero è l'ammontare di Sodoma. Qualcuno dice che Sodoma è il luogo di pascolo del grande Seth, il quale è Gomorrah. Ma altri (dicono) che il grande Seth condusse la sua pianta fuori da Gomorrah e la piantò in un secondo luogo, al quale diede il nome 'Sodoma'.

Questa è la razza che procedette attraverso Edokla. Poiché essa diede vita attraverso la parola, a Verità e Giustizia, l'origine del seme della vita eterna, che è con coloro i quali persevereranno, per via della conoscenza della loro emanazione. Questa è la grande, incorruttibile razza che procedette attraverso tre mondi al mondo.

E il diluvio venne come esempio, per la consumazione dell'eone. Ma sarà condotto nel mondo per via di questa razza. Una conflagrazione verrà sulla terra. E la grazia sarà con coloro i quali appartengono alla razza, attraverso i profeti e i guardiani che sorvegliano la vita della razza. Per via di questa razza, sia avrà la carestia, e le piaghe. Ma queste cose accadranno per via della grande, incorruttibie razza. Per via di questa razza, si avranno le tentazioni, una falsità di falsi profeti.

Allora il grande Seth vide l'attività del diavolo, e le sue molte guise, e i suoi piani, che verranno sulla sua (di Seth) incorruttibile, inamovibile razza, e le persecuzioni dei suoi poteri e i suoi angeli, e i loro errori, che essi commisero contro loro stessi.

Allora il grande Seth rese grazie al grande, inchiamabile, virginale Spirito, e il maschio vergine Barbelon, e il tre-volte-maschio Telmael Telmael Heli Heli Machar Machar Seth, il potere che realmente invero vive, e il maschio vergine Youel, ed Esephech, il portatore di gloria e la corona della sua gloria, e il grande Doxomedon-eone, e i troni che sono in lui, e i poteri che li circondano, e l'intero pleroma, come ho menzionato prima. Ed egli chiese guardie per il suo seme.

Allora procedettero dai grandi eoni quattro cento angeli eterei, accompagnati dal grande Aerosiel e il grande Selmechel, per sorvegliare la grande, incorruttibile razza, il suo frutto, e i grandi uomini del grande Seth, dal tempo e il momento di Verità e Giustizia, fino alla consumazione dell'eone e dei suoi arconti, coloro i quali i grandi giudici hanno condannati a morte.

Allora il grande Seth fu mandato dalle quattro luci, per volontà dell'Autogeno e dell'intero pleroma, attraverso <il dono> e il buon piacere del grande invisibile Spirito, e i cinque sigilli, e l'intero pleroma.

Egli passò attraverso le tre parusìe che ho menzionate prima: il diluvio, e la conflagrazione, e il giudizio degli arconti e i poteri e le autorità, per salvare la sua (la razza) che era dispersa, attraverso la riconciliazione del mondo, e il battesimo attraverso un corpo generatore di Logos che il grande Seth aveva preparato per sè stesso segretamente attraverso la vergine, così che i santi fossero generati dallo Spirito santo, attraverso l'invisibile, segreto simbolo, e (attraverso) la convocazione dei santi e degli ineffabili, e (attraverso) il petto incorruttibile, e (attraverso) la grande luce del Padre, che pre-esisteva con la sua Provvidenza, e fondò attraverso di lei il santo battesimo che sorpassa i cieli, attraverso l'incorruttibile generatore di Logos, anche Gesù il vivente, anche colui il quale il grande Seth ha messo sù. E attraverso colui, si arrogò i poteri dei tredici eoni, e fondò quelli che procedono e che sono portati via. Egli li armò con una corazza di conoscenza della sua verità, con un potere inconquistabile di incorruttibilità.

Allora apparve loro il grande attendente Yesseus Mazareus Yessedekeus, l'acqua vivente, e i grandi capi, Giacomo il grande e Theopemptos e Isaouel, e coloro i quali presiedono sulla fonte della verità, Micheus e Michar e Mnesinous, e colui il quale presiede sul battesimo del vivente, e i purificatori, e Sesengenpharange, e coloro i quali presiedono ai cancelli delle acque, Micheus e Michar, e coloro i quali presiedono la montagna, Seldao ed Elainos, e i ricevitori della grande razza, gli incorruttibili, mitici uomini <del> grande Seth, i ministri delle quattro luci, il grande Gamaliel, il grande Gabriel, il grande Samblo, e il grande Abrasax, e coloro i quali presiedono al sole, al suo sorgere, Olses e Hypneus ed Heurumaious, e coloro i quali presiedono l'entrata al resto della vita eterna, i governatori Mixanther e Michanor, e coloro i quali sorvegliano le anime dell'eletto, Akramas e Strempsouchos, e il grande potere Heli Heli Machar Machar Seth, e il grande invisibile, inchiamabile, innominabile, virginale spirito, e il silenzio, e la (prima) grande luce Harmozel, il luogo dell'Autogeno vivente, il Dio della verità, e <colui> il quale è con lui, l'incorruttibile uomo Adamas, il secondo, Oroiael, il luogo del grande Seth, e Gesù, che possiede la vita, il quarto, Eleleth, il luogo dove le anime dei figli riposano, il quinto, Yoel, che presiede sul nome di colui al quale sarà concesso di battezzare con il santo battesimo che sorpassa i cieli, l'incorruttibile.

Ma da ora in poi, attraverso l'incorruttibile uomo Poimael, e coloro i quali valgono (la) invocazione, la rinuncia dei cinque sigilli nella fonte-battesimo, coloro conosceranno i loro ricevitori da che essi sono istruiti su di loro, e riconosceranno (o: saranno riconosciuti da) loro. Coloro in nessun caso assaporeranno la morte.


* * *

IE IEUS EO OU EO OUA!

Realmente, veramente, O Yesseus Mazareus Yessedekeus,

O acqua vivente, o figlio dei figli, o nome glorioso!

Realmente invero,

AION O ON (o: O Eone esistente),

IIII EEEE EEEE OOOO UUUU OOOO AAAA{A}.

Realmente, davvero.

EI AAAA OOOO, O

Esistente che vede gli Eoni!

Realmente, veramente.

A EEEEE IIII UUUUUU OOOOOOOO,

Colui che è eternamente eterno!

Realmente, veramente.

IEA AIO,

Nel cuore, che esiste,

U AEI EIS AEI

EI O EI, EI OS EI (o: Figlio per sempre,)

Tu sei quello che sei, Tu sei chi sei!


Questo grande tuo nome è su di me, o Perfetto auto-generato, che non è al di fuori di me. Ti vedo, O tu che sei visibile ad ognuno. Poiché chi sarà in grado di comprenderti in un'altra lingua? Ora che ti conosco, ho mescolato me stesso con l'immutabile. Ho armato me stesso con una corazza di luce; sono divenuto luce! Poiché la Madre fu in quel luogo per via della splendida bellezza della grazia. Pertanto, ho distese le mie mani mentre erano richiuse. Fui formato nel circolo dei ricchi della luce la quale è nel mio petto, che dà forma ai molti generati nella luce che da nessuna protesta è raggiunta. Io vado a dichiarare la tua gloria veramente, poiché io ti ho compreso,

SOU IES IDE AEIO OIS,

O EONE, EONE, O Dio del Silenzio!

Io ti onoro completamente. Tu sei il mio luogo di riposo, O Figlio ES ES O E, il senza forma che esiste nei senza forma, che esiste
crescendo l'uomo in cui tu mi purificherai nella tua vita, in accordo con il tuo immarcescibile nome. Pertanto, l'incenso della vita è in me. L'ho mescolato con acqua sul modello di tutti gli arconti, così che possa vivere con te nella pace dei santi, tu che esisti realmente veramente per sempre.


* * * Questo è il libro che il grande Seth scrisse, e pose sugli alti monti sui quali il sole non è sorto, né è possibie (che lo faccia). E dai giorni dei profeti e degli apostoli e dei predicatori, il nome non è mai affatto sorto sui loro cuori, né è possibile (che lo faccia). E le loro orecchie non l'hanno udito.

Il grande Seth scrisse questo libro con lettere in cento e trenta anni. Lo pose nella montagna che è chiamata 'Charaxio,' così che, alla fine dei tempi e delle ere, per volontà del divino Autogeno e del suo intero pleroma, attraverso il dono dell'intracciabile, impensabile, paterno amore, proceda e riveli questa incorruttibile, santa razza del grande salvatore, e coloro i quali abitano con loro in amore, e il grande, invisibile, eterno Spirito, e il suo Figlio unico-generato, e la luce eterna, e la sua grande, incorruttibile consorte, e l'incorruttibile Sophia, e il Barbelon, e l'interno pleroma nell'eternità. Amen.

* * * Il Vangelo de (gli) Egiziani. Il libro santo, segreto, scritto da Dio. Grazia, comprensione, percezione (e) prudenza (siano) con colui il quale lo ha scritto - Eugnostos il beneamato, nello spirito -nella carne, il mio nome è Gongessos - e le mie luci compagne nell'incorrutibilità. Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore, Ichthus. Scritto da Dio (è) il libro sacro del grande, invisibile Spirito. Amen.

Il Libro Sacro del Grande
Invisibile Spirito.
Amen.

 

 

 

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